Rivisitazione di un’insalata caprese

In questi giorni di grande caldo la voglia di mettersi ai fornelli va scemando, accendere il forno poi sembra una cosa impossibile. Quindi spazio alla fantasia con piatti freddi ma gustosi. E cosa c’è di più tipico di un’insalata caprese per mangiare bene, sano e con soddisfazione, pur restando leggeri e freschi? Ecco, insalata caprese sia allora, ma sicuramente rivisitata a modo mio.

In realtà l’idea l’ho spudoratamente rubata da una foto di mio cugino, che lavora nelle cucine dei grandi alberghi. La sua era un pochino diversa e non mi ha dato la ricetta. Io ho solo preso spunto da una foto per fare la mia versione con pomodorini ciliegino, mousse di fior di latte e olio al basilico.

Pochi ingredienti, ma buoni e di stagione. Pomodori, mozzarella, basilico. Tutto qui. Ma se sono ingredienti di qualità allora anche una semplice insalata diventa qualcosa di davvero speciale. Provatela con me.

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 10 pezzi
  • Costo: Molto economico

Ingredienti

  • Pomodorini ciliegino 10
  • Mozzarelle fior di latte 2
  • Basilico 1 mazzetto
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Formaggio fresco spalmabile 100 g

Preparazione

  1. Tagliamo il cappello ai pomodorini e con un cucchiaino li svuotiamo e saliamo leggermente. Prepariamo la mousse al fior di latte la montando con un minipimer in un recipiente dai bordi alti la mozzarella tagliata a pezze con il formaggio spalambile e un po’ di olio a filo (al posto del formaggio spalmabile si può usare anche un po’ di latte volendo). Mettiamo il composto ottenuto dentro una sac a poche e riempiamo i pomodorini svuotati. Riprendiamo quindi il minipimer, montiamo dell’olio con delle foglie di basilico spezzettate e versiamo l’olio con un cucchiaino sulla mousse di mozzarella. Il piatto è pronto, buon appetito.

Note

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Pubblicato da danielacakes

Mamma con una grandissima passione per la cucina, per il fai da te, i viaggi e le serie tv. Prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e vedo, ispiarazioni che poi traduco nei miei piatti.

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