Sbriciolata simil pastiera

Volevo cimentarmi nella realizzazione di una pastiera classica, invece… ho prodotto una sbriciolata simil pastiera che di certo non è una ricetta tradizionale, ma che ha superato a pieni voti la nostra prova assaggio, ieri. E la prova “ops, è già finita”, stamattina a colazione. 😀

sbriciolata simil pastiera
Sbriciolata simil pastiera

Eh già, era da dire.

Come “cosa?”.
Che io prendessi a mano una ricetta di una pastiera tradizionale e che riuscissi a non modificarla, non personalizzarla e, soprattutto, non ridurla in versione light. Ecco cosa.

Io una ricetta tradizionale ce l’ho.
Me la diede anni fa la mia amica Carmela. La sua pastiera è famosa, non manca mai alle feste di compleanno di sua figlia, amica di mia figlia fin dai tempi dell’asilo. Ma io non ce la posso fare. Nella sua ricetta c’è un quantitativo enorme di uova!!
Ho verificato anche la ricetta riportata sul barattolo di grano cotto che ho comprato: anche lì !! 😯  Sei tuorli (dico, 6 tuorli!) e 500 grammi di zucchero solo nel ripieno!!
No no, io non ce la posso fare! 😀

E così, ho iniziato la mia preparazione.
Innanzitutto preparando la mia pasta frolla classica (questa) che contiene un solo uovo e 80 grammi di burro. E siccome la quantità di grano cotto sarebbe stata sicuramente troppa per il mio panetto standard, ho aumentato la farina per ottenerne uno più grande. Ma lasciando il resto invariato.

Ah ah! Mi sembra di sentire già i vostri commenti! Ma come? Aumenti la farina e non aumenti il resto? Ah ah! No.
Beh, comunque, nonostante tutte le mie modifiche e “alleggerimenti” vi assicuro che non è niente male la mia sbriciolata simil pastiera, sia da vedere che, ve l’assicuro, anche da mangiare!

Quindi, se vi fidate… seguite questa mia ricetta! 😉

sbriciolata simil pastiera
Sbriciolata simil pastiera – la fetta dell’assaggio

Piccola precisazione: il ripieno realizzato con un barattolo di grano cotto è sufficiente per due dolci, quindi se volete utilizzarlo tutto subito dovrete realizzare 2 panetti di frolla raddoppiando le dosi.

Sbriciolata simil pastiera

Ingredienti per 1 panetto di pasta frolla
350 g di farina bianca
100 g di zucchero di canna
1 uovo intero
80 g di burro
mezza bustina di lievito per dolci
1 cucchiaio di sciroppo zuccherato, cioè il residuo della bollitura delle mie scorze d’arancia candite (facoltativo, si può sostituire con un cucchiaio di succo d’arancia zuccherato) (oppure semplicemente con scorza d’arancia grattugiata + 1 cucchiaio di acqua zuccherata)

Ingredienti per il ripieno (sufficiente per due dolci, perciò per fare un singolo dolce occorre usare metà composto)
1 barattolo di grano cotto (580 g)
125 g di latte + 125 g di acqua (oppure 250 di latte)
70 g circa di canditi d’arancia
200 g di ricotta
1 uovo
50 g di zucchero di canna + 1 cucchiaio per la ricopertura
1 bustina di vanillina
cannella in polvere q.b.
2 cucchiaini di amido di mais (facoltativo)

Procedimento per la frolla
Procedere come spiegato nella ricetta della mia pasta frolla.
Le uniche due differenze sono: 1) aggiunta di un cucchiaio di sciroppo caramellato e 2) maggiore quantità di farina (oltre all’uso di 100 grammi di zucchero di canna anziché 80 di semolato).

1) Chi ha fatto in casa anche solo una volta le scorze d’arancia candite (qui c’è la mia prima ricetta e qui la seconda nella versione con cannella), sa che l’ultimo passaggio consiste nella bollitura delle scorze in uno sciroppo di acqua e zucchero. Ecco, conclusa questa bollitura, a me rimane sempre un residuo zuccherino profumato all’arancia sul fondo del tegame. Perché buttarlo? Non sia mai. E così l’ho messo nell’impasto. Si può tranquillamente sostituire con del succo d’arancia, oppure con un cucchiaio d’acqua zuccherata + buccia d’arancia grattugiata oppure scorza in polvere. Potrei azzardare anche l’idea di usare del caramello, ma con le possibili sostituzioni mi fermo qui. Se avete altre ulteriori idee sono ben accette 🙂 Ma l’idea di preparare le scorze candite… non accantonatela a priori, provate e non ve ne pentirete, parola mia.

2) Per quanto riguarda la maggiore quantità di farina, questo ha comportato ovviamente una pasta meno compatta. Se l’impasto è difficile da lavorare è sufficiente l’aggiunta di un cucchiaio o due d’acqua o di succo d’arancia. Ottenuto il panetto, riporlo in frigo a riposare.
Nel frattempo preparare il ripieno.

Procedimento per il ripieno
Bollire il grano cotto con i 250 grammi di latte+acqua, 50 grammi di scorze d’arancia e un pizzico di cannella.
Far bollire per circa 10 minuti a fuoco moderato, il liquido dovrebbe assorbirsi tutto. Anche se a dire il vero a me il composto è rimasto piuttosto morbido.
Trasferirlo in una ciotola e lasciarlo intiepidire.

Aggiungere la ricotta e mescolare bene.
Sbattere l’uovo intero con lo zucchero (ho usato lo zucchero di canna sia nel ripieno che nella frolla, e l’avevo usato anche nella produzione delle scorze candite che ho prodotto appositamente per questa ricetta). Versare uovo e zucchero nel composto.
Amalgamare bene con un cucchiaio, aggiungere i canditi rimanenti (o anche di più), un altro pizzico di cannella e una bustina di vanillina.

Siccome dopo l’aggiunta dell’uovo sbattuto il mio composto si è ammorbidito, ho pensato di aggiungere un paio di cucchiaini di amido di mais.
Credo, ora che il dolce l’ho mangiato, che non fossero indispensabili. Dopo la cottura in forno e il riposo, sono certa che il ripieno si compatti anche senza l’uso dell’amido. Ma comunque, l’ho usato e quindi giustamente è parte degli ingredienti.

Realizzazione finale della sbriciolata simil pastiera
Come era prevedibile, al momento di realizzare la base della crostata, la pasta non ne voleva sapere di stendersi. Questa frolla è un po’ anomala, diciamolo. Perciò, è stato proprio in quel momento che ho deciso di trasformare la mia simil pastiera in una sbriciolata simil pastiera.

Procedere così:
Rivestire di carta forno una teglia con bordo sganciabile diametro 24.
Sbriciolare con le mani la pasta sul fondo della teglia e compattare con le mani tutte le briciole fino ad ottenere un fondo di pasta compatto e senza buchi.
Utilizzando poca pasta alla volta realizzare il bordo, premendo la pasta sul bordo della teglia.
Attenzione a non utilizzare tutta a pasta, lasciarne circa 150 grammi perché servirà per la sbriciolatura superficiale.
Ottenuto il “guscio” di frolla, riempirlo con la metà del ripieno di grano e ricotta.
Livellare con il dorso di un cucchiaio.
Sbriciolare in una ciotola i 150 grammi di frolla rimasta, aggiungere alle briciole 1 cucchiaio di zucchero di canna e un pizzico di cannella.
Distribuire le briciole sul ripieno.

Infornare a 220 gradi. Dopo una decina di minuti abbassare a 200, cuocere in totale per 30-35 minuti. Se la frolla si abbrustolisce troppo in fretta, abbassate a 180 gradi. E’ importante che il ripieno, che è parecchio umido, riesca a cuocersi senza che la frolla scurisca troppo. In ogni caso regolare la temperatura in base al proprio forno.

Dopo la cottura io ho sganciato il bordo e ho lasciato raffreddare la mia sbriciolata simil pastiera all’interno del forno spento.
L’ho lasciata riposare fino al giorno dopo. Le normali crostate, e credo anche la vera pastiera, di solito il giorno dopo sono più buone, perciò non ho voluto rischiare di tagliarla troppo presto. Certo, è stata dura resistere alla tentazione di assaggiarla, soprattutto per i miei figli!

Se volete fare questa mia sbriciolata simil pastiera per il giorno di Pasqua, avete a disposizione oggi e domani per realizzarla. Quindi non avete scuse!

Vi auguro Buona Pasqua e vi do appuntamento alla prossima ricetta (post-pasquale).

Ah! Dimenticavo di dirvi che se volete fare due sbriciolate non dovete far altro che raddoppiare le dosi della frolla e usare tutto il ripieno. Se invece ne volete fare una sola come ho fatto io… cosa pensate di fare con il ripieno che vi è rimasto? Se volete sapere come l’ho utilizzato io… cliccate qui!!! Scoprirete una ricettina niente male! 🙂

sbriciolata simil pastiera
Sbriciolata simil pastiera – appena sfornata

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