Una pillola di storia…
Lo sapevate che furono i genovesi a far conoscere il pesto ai siciliani? Anticamente, quando le navi provenienti dall’Oriente dei marinai genovesi si fermavano ai porti trapanesi, ci fu diciamo questo “abbraccio” tra le due culture. Naturalmente i siciliani modificarono la ricetta del classico pesto genovese, aggiungendo i prodotti tipici della loro terra, tra cui mandorle e pomodori, mentre la base di aglio e basilico restò invariata.
Spaghetti alla trapanese
Ricetta
Ingredienti per 4 persone
- Spaghetti, 480 g
- Pomodorini pachino, 8
- Mandorle pelate, 50 g
- Foglie di basilico fresco, 20
- Aglio rosso, due spicchi grandi
- Olio extra vergine di oliva, mezzo bicchiere abbondante
- Pecorino siciliano grattuggiato, due cucchiaini
- Sale fino e pepe in grani da macinare, quanto basta
- Foglia di menta fresca 2
Un consiglio: come la tradizione insegna, tutti gli ingredienti tipici devono essere rigorosamente pestati nel mortaio, ci vuole un po’ di pazienza, ma il risultato è decisamente notevole. Il segreto per un buon utilizzo sta nel fare un movimento rotatorio prolungato, affinché tutti gli ingredienti vengano pestati senza essere aggrediti da alte velocità, come avviene invece con i mixer. Un grande pregio dell’utilizzo del mortaio è che permette di mantenere i colori e le vitamine del prodotto quasi intatti, e anche i profumi non vengono alterati.
Naturalmente, il mio è solo un consiglio, se proprio andate di fretta…che mixer sia!
Preparazione
- Iniziamo con il preparare il nostro pesto trapanese
- Spellate i pomodorini, per facilitare l’operazione potete scottarli velocemente in acqua bollente per alcuni minuti, farli freddare e spellarli, oppure armatevi di pazienza come ho fatto io e di un coltello ben affilato! Una volta spellati tutti, tagliateli a pezzetti e teneteli da parte.
- Sistematevi su un tagliere, e spezzettate le mandorle con un coltello a lama liscia, tritandole il più che potete. Non utilizzate il mixer, le ridurrebbe in farina, mentre a noi serve un trito grossolano.
- Prendete il vostro bellissimo e affascinante mortaio, spellate e tagliate a pezzetti gli spicchi di aglio, versarteli al suo interno con le foglie di basilico (e la menta se vi piace), e iniziate a pestare delicatamente ma con decisione. Aggiungete un filo d’olio e le mandorle, e continuate. L’olio va incorporato poco alla volta, man mano che pestate ne unite un filo. Terminate aggiungendo i pomodorini spellati tagliati a pezzetti.
- Dopo almeno dieci minuti di “pestaggio”, dovreste aver ottenuto una consistenza abbastanza cremosa e nel contempo granulosa, il pesto deve risultare ben rustico. A questo punto unite il pecorino, aggiustate di sale e di pepe, mescolate per bene e lasciatelo riposare. Nel frattempo mettete a bollire la pila per gli spaghetti con una manciata di sale grosso, cuoceteli al dente, scolateli direttamente dentro la padella e amalgamate con il pesto. Servite con una fogliolina di basilico, buon appetito!
- Se il pesto avanza, può essere conservato all’interno di un barattolo di vetro in frigorifero, ben chiuso e coperto d’olio, per qualche giorno.
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