Quando si parla di macedonia, chissà perché, viene in mente l’estate: coppe di fragole, ciliegie e pesche dagli allegri e allettanti colori.
Io trovo che le macedonie invernali siano buonissime e soprattutto esaltino il sapore di frutti che, magari, mangiati singolarmente possono non essere particolarmente invitanti.
Aggiungere la frutta secca è un’ottima idea per renderle ancora più gustose e “croccanti” oltre che per completarle il loro apporto nutrizionale: faremo così una bella scorta vitamine e grassi “buoni”, quelli in grado di abbassare il colesterolo.
Mi piace molto preparare questa macedonia la domenica mattina, quando il tempo è meno tiranno e posso gustarmi una colazione in tutta tranquillità. Provate questa piccola coccola per iniziare la giornata con il piede giusto.
Macedonia invernale di frutta fresca e secca
Ingredienti per 4 persone:
- Mela, 1 grossa
- Arance, 3
- Kiwi, 2
- Melagrana, 1 pezzetto
- Nocciole 10
- Noci, 6
- Mandorle a filetti, 1 cucchiaino
- Uvetta sultanina, 1 manciata
- Succo di limone, 1
- Cannella in polvere
Preparazione:
- Sciacquate l’uvetta sotto l’acqua corrente, spremete una arancia e mettete l’uvetta in ammollo nel suo succo.
- Sbucciare le arance e pelatele al vivo, pulite i kiwi e la mela . Bagnate la frutta con il succo di limone per evitare che si ossidi.
- Sgranate la melagrana, rompete i gusti di noci e nocciole.
- In una terrina che possa contenere la macedonia ponete la frutta fresca, quella secca e unite i filetti di mandorle. Amalgamate bene, ma con accortezza per evitare di rovinare la frutta.
- Irrorate la macedonia con il succo di arancia contente l’uvetta. Distribuite l’uvetta in maniera omogenea e spolverizzate con la cannella.
Questa macedonia ha una sua naturale dolcezza che è quella della frutta e dell’uva sultanina, evitate pertanto di aggiungere zucchero, sarebbe davvero superfluo.
Wow! Deve essere veramente buona questa macedonia!
Complimenti per il blog, w il mangiar sano!!
Sì, è molto buona, confermo! Grazie x i complimenti e w il mangiar sano! Ti aspetto ancora. Cio