La Crostata di frolla all’olio con fragole e namelaka è un piccolo peccato di gola
Cos’è la Namelaka? Mi hanno chiesto le mie amiche ..
Ideata da un pasticcere nipponico, tratta dalla scuola di Valrhona, la Namelaka è una vellutatissima crema a base di panna e cioccolato bianco (ma anche al latte o fondente) da aromatizzare a piacere, che grazie alla sua struttura è ottima sia per farcire che per decorare i dolci.
La prima volta che l’ho vista realizzare è stata seguendo in TV il maestro Santin.
Mentre, la frolla all’olio, fatta con questa modalità, è stata una piacevolissima scoperta sfogliando il libro Golosi di salute del maestro Montersin; morbida e allo stesso tempo friabile, leggera e delicata (se si usano oli delicati) a tal punto che mentre la preparavo … la mangiavo!!
Trovi tutte le mie crostate, qui
- DifficoltàBassa
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di riposo1 Giorno
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni8/10
- Metodo di cotturaForno
- CucinaItaliana
Ingredienti
Pasta frolla all’olio:
- 500 gfarina tipo 1
- 250 gzucchero di canna (o semolato)
- 70 golio di oliva
- 70 golio di riso
- 125 gacqua
- 12 glievito in polvere per dolci
- Vaniglia
Namelaka al cioccolato bianco e vaniglia:
- 210 gcioccolato bianco
- 250 gpanna fresca liquida
- 125 glatte intero
- 6 gglucosio
- 2 ggelatina in fogli
- vaniglia
Decorazione:
- q.b.fragole
Preparazione della Crostata di frolla all’olio con fragole e Namelaka
Prepariamo la frolla all’olio:
– Far sciogliere leggermente lo zucchero nell’acqua tiepida, aggiungere gli olii e la farina setacciata con il lievito e la polpa di vaniglia. Lasciar riposare la pasta in frigo per un giorno coperta da pellicola. Al momento dell’uso impastarla mezzo minuto in planetaria con 5 gr di acqua o sulla spianatoia con le mani inumidendola con un cucchiaio d’acqua.
Il mio impasto in realtà era morbido al punto giusto e quindi non l’ho inumidita ma solo lavorata un po’ prima di stenderla.
– Stendere e rivestire la tortiera, pareggiare i bordi, bucherellare con una forchetta e ripassare in frigo per mezz’ora.
– Cuocere in bianco (rivestita di carta forno con pesi sopra) a 180°C per 15′, poi scoprire e proseguire per altri 10′. La frolla risulterà più chiara rispetto alle normali frolle per la mancanza di uovo.
– Con i ritagli ho sfornato dei biscottini.
Prepariamo la namelaka:
– Mettere a bagno la gelatina in 10 g di acqua fredda e nel frattempo portare a bollore il latte con la vaniglia e il glucosio.
Unire la gelatina al latte (a fuoco spento)
– Intanto, sciogliere al micro il cioccolato bianco ridotto a pezzettini e colarvi sopra in tre volte il latte caldo, emulsionando con delicatezza.
– Aggiungere infine la panna fredda e mixare col minipimer cercando di non inglobare aria.
– Filtrare e mettere in frigo, per almeno 12 ore, coperta con pellicola a contatto (per cui è meglio farla il giorno prima).
– Prima di usarla, montarla con le fruste.
Presentazione e composizione della crostata:
– Riempire con spuntoni di crema Namelaka il guscio della crostata, e decorare a piacere con rondelle di fragole.
– Mettere in frigo e tirarla fuori almeno 20′ prima del servizio.
Note:
La frolla, l’ho fatta con la dose indicata nel libro, e la parte avanzata, l’ho congelata.
Per la Namelaka, mi sono affidata al blog di Pinella, l’allieva N.1 del maestro Santin
mi ispira molto questa ricetta e si presenta anche bene! complimenti, Stefania
Grazie Stefania!Sia la frolla che la namelaka sono ottime basi per infinite preparazioni.ProvaA presto 😉