Fagiano alla cacciatora


Il fagiano alla cacciatora è un secondo piatto di selvaggina, che grazie a tutte le mie attenzioni, è riuscito benissimo.

Dopo il fagiano in salmì, ricordando la deliziosa lepre in salmì che ci preparava un tempo mia madre, ho voluto cambiare.

Non voglio rischiare di sciupare una carne tanto pregiata e ormai rara per me (non la cerco, ma se me la donano non posso sprecarla). Ho cercato tra le ricette classiche in questo caso.

Ormai ho il mio metodo di studio collaudato nel tempo: parto dalla mia esperienza e quindi mi consulto prima di iniziare con mia madre, che si è sempre distinta in cucina, incitata dalla buona forchetta di mio padre.

Poi dopo un’accurata ricerca su web e sui miei preziosi ricettari, dall’Artusi ai tantissimi altri, che ho collezionato negli anni, inizio a preparare la mia versione

Ci tengo a precisare alcune cose:
– il fagiano che avevo era congelato, già pulito ed eviscerato;
– una volta scongelato ho preferito spezzarlo per marinarlo meglio;
– ho usato il vino rosso.

Quindi senza esitazioni vi propongo subito la ricetta che ho realizzato.

Mi piace qui ricordare che mio padre, di origini umbre, fattore di un’azienda agricola di Ancona e amante della natura, è stato anche un convinto cacciatore, sempre scrupoloso nel seguire la normativa.

Se siete curiosi di approfondire l’argomento caccia/cacciagione potete leggere il cinghiale stufato dove oltre alla ricetta, scrivo della mia esperienza come figlia di un babbo cacciatore.

  • DifficoltàMedia
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura45 Minuti
  • Porzioni4-5 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Ingredienti per la marinata

1 fagiano (circa 1 kg)
1 bicchiere vino rosso (180 g circa)
3 foglie salvia
1 foglia alloro
1 rametto timo
1 rametto rosmarino
15 bacche ginepro
1 limone (succo e spicchi)
2 spicchi aglio
1 cucchiaino pepe nero in grani

Ingredienti

500 g pomodori
1 bicchiere vino bianco (180 g circa)
scorza di limone
20 Olive nere
4 cucchiai olio extravergine d’oliva
q.b. Brodo
q.b. Sale

Strumenti

Preparazione


Scongelate il fagiano, lavate ed eliminate gli eventuali pallini e piume residue, spezzatelo, iniziando dalle ali e le cosce, cercando le giunture per non frantumare le ossa che poi potrebbero pungere.

Quindi inseritelo in una ciotola con la salvia, l’alloro spezzettato, il timo, il rosmarino, le bacche di ginepro schiacciate leggermente in un mortaio, il pepe nero in grani, il succo di mezzo limone e l’altra metà tagliata a piccoli spicchi.

Infine unite un giro d’olio, il vino rosso e coprite bene con una pellicola prima di lasciare riposare in frigo per circa 12 ore.

A questo punto scolate i pezzi di fagiano e fate rosolare in un tegame con olio extra vergine d’oliva, insieme alla salvia, al rosmarino, al timo, all’aglio in camicia, al pepe nero e alle bacche di ginepro, (eliminate il limone a spicchi e l’alloro).

Rivoltate i pezzi e quando si saranno dorati da tutti i lati sfumate con un bicchiere di vino bianco.

Poi lasciate evaporare alcuni minuti e aggiungete i pomodorini lavati e tagliati a pezzi, salate, coprite la pentola e portate a cottura per circa 40 minuti aggiungendo qualche cucchiaiata di brodo.

A fine cottura aggiungete le olive nere e la scorza di limone tagliata a listarelle sottili o grattugiata.

Aggiustate di sale e pepe e lasciate sul fuoco ancora alcuni minuti prima di servire.

Domande frequenti

Come togliere il sapore selvatico al fagiano?

La caratteristica della selvaggina è proprio l’odore e sapore tipico di selvatico, molto accentuato e poco gradevole al palato.
Io per toglierlo preferisco la marinatura con varie spezie: salvia, l’alloro spezzettato, il timo, il rosmarino, le bacche di ginepro schiacciate leggermente in un mortaio, il pepe nero in grani, il succo di mezzo limone e l’altra metà tagliata a piccoli spicchi.
Oltre al vino rosso e dopo aver coperto con una pellicola lo lascio in frigo dalla sera alla mattina per circa 12 ore.

Quanti giorni deve frollare un fagiano?

Come tutta la selvaggina occorre fare attenzione perché la consistenza della carne potrebbe risultare quasi immangiabile se non si procede ad una corretta frollatura. Io non me ne sono mai occupata direttamente perché in genere l’ho ricevuta in dono da cacciatori che l’avevano già congelata dopo averla eviscerata.

Raffaella Armini - food blogger

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Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

6 Risposte a “Fagiano alla cacciatora”

  1. Molto interessante, io ieri ho comprato un fagiano e una pernice surgelati (ovviamente cacciati).
    Io penso che del fagiano farò un patè, magari poi metto la ricetta :).

    1. Scusa, ma ho visualizzato solo ora il tuo commento. Ti ringrazio e aspetto la tua ricetta del patè… fammi sapere!

  2. Buonasera
    Un dubbio :
    Dopo la marinatura, il fagiano va rosolato con gli ingredienti della marinatura oppure bisogna metterli nuovi?
    Grazie
    Gabriele

  3. Gabriele, meglio tardi che mai… nella ricetta è spiegato, lascio tutti gli ingredienti e tolgo l’alloro e gli spicchi di limone. Fammi sapere se è venuto bene.

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