Fagioli solfi per San Martino

fagioli solfì per San Martino, così ho chiamato io la ricetta, sono antichi e piccoli legumi che si chiamano così per il caratteristico colore giallo zolfo (in effetti solfi altro non è che l’abbreviazione in dialetto di solfino o solfino).

Ricchi di elementi nutritivi e poveri di grassi con una buccia sottilissima, facilmente digeribili, una consistenza cremosa e un sapore delicato.

I fagioli solfi o solfino sono una recente riscoperta, tornati in produzione nelle Marche, la loro coltivazione richiede molte cure e attenzioni soprattutto durante la raccolta perché molte operazioni devono necessariamente effettuarsi a mano.

Li ho trovati ad Appignano in provincia di Macerata in occasione di Leguminaria una splendida manifestazione culturale eno-gastronomica di ottobre con l’immancabile mercatino di prodotti.

Mia madre si ricorda che un tempo nelle campagne di Fano, dove lei è nata, si coltivavano solo due tipi di fagioli: quelli chiamati gialli e quelli bianchi. Saranno stati proprio i solfini e i cannellini. Inoltre con il sugo di fagioli si condiva la polenta (sarà sicuramente una mia prossima ricetta ;-). E infine, associato alla festa, mi ha ricordato il proverbio “A San Martino ogni botte è vino”.

San Martino mi riporta alla memoria, oltre la leggenda del santo, che donò metà del suo mantello ad un mendicante, la “festa dei cornuti” nell’azienda agricola, dove sono nata e vissuta fino a 17 anni, in campagna quando si mangiavano le castagne con il vino nuovo e si assaggiava l’olio del frantoio, che doveva ancora essere filtrato, sulle bruschette calde con l’aglio fresco strofinato sopra.

San Martino, in conclusione è per me una festa d’autunno con ingredienti poveri ben rappresentata dai fagioli solfi.

Li ho voluti assaggiare nella loro semplicità lessati e conditi con un profumato olio extravergine di oliva un pizzico di sale, il succo e la buccia di limone grattugiata e, per finire, le foglioline di maggiorana, per un tocco di colore e profumo.

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana
215,31 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 215,31 (Kcal)
  • Carboidrati 24,61 (g) di cui Zuccheri 2,04 (g)
  • Proteine 11,99 (g)
  • Grassi 6,67 (g) di cui saturi 1,07 (g)di cui insaturi 0,46 (g)
  • Fibre 9,34 (g)
  • Sodio 2,97 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Ingredienti

  • 250 gfagioli (solfi)
  • 1limone
  • q.b.olio extravergine d’oliva
  • 1 ciuffomaggiorana

Preparazione

  1. Mettete a bagno in abbondante acqua fredda i fagioli solfì per tutta la notte.

    Lessateli in una pentola di coccio o in acciaio con un fondo spesso, a fuoco dolce. Ci vorrà almeno un’ora.

    Assaggiateli e salate a fine cottura.

    Scolate e condite con la scorza di limone grattugiata, il succo di limone, l’olio extravergine di oliva e infine alcune foglioline di maggiorana fresca.

Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

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