Oggi, nel Calendario del Cibo Italiano, è la giornata nazionale di un dolce molto speciale a cui sono particolarmente legata, il Latte alla Portoghese e la bravissima Erika ne è l’ambasciatrice.
E’ un dolce d’altri tempi, ma le sue origini sono incerte.
Il nome con cui è generalmente conosciuto, cioè crème caramel, farebbe pensare ad un dessert francese, mentre il nome con cui è conosciuto in particolar modo in Toscana, potrebbe far pensare ad un’origine portoghese.
Ma, come spesso succede, la verità su questa ricetta nessuno la conosce precisamente.
Si narra che venne inventato dai portoghesi e poi esportato in Italia con successo e gli Italiani gli diedero questo nome proprio per gli innumerevoli contatti che avevano con i marinai portoghesi che però lo chiamavano latte alla genovese perchè credevano fosse stato portato da Cristoforo Colombo.
La storia racconta anche però che la ricetta abbia origini ancora più antiche, risalenti all’antica Roma dove aggiungevano anche del miele.
Quindi non sappiamo con precisione in che modo questo dolce sia giunto sulle nostre tavole, ma sappiamo con certezza la bontà e la delicatezza che lo caratterizza e che lo rende unico nel suo genere.
Ingredienti per uno stampo a ciambella da 24 cm:
1 litro di latte intero
120 g di zucchero semolato ( circa 7 cucchiai )
7 uova intere
1 bacca di vaniglia ( oppure qualche goccia di essenza )
1 tazzina di caffè espresso
per il caramello:
100 g di zucchero semolato
1 cucchiaio d’acqua
Latte alla Portoghese
Per prima cosa dovrete cuocere il caramello direttamente nella teglia.
Versate lo zucchero semolato ed il goccio d’acqua nello stampo e fatelo sciogliere sul fuoco di un fornello fino a che non abbiate ottenuto un caramello dorato. Non deve essere troppo scuro e non dovrete toccare lo zucchero con alcun utensile.
Fate roteare lo stampo per farlo distribuire uniformemente su tutta la superficie e un po’ sui lati e poi lasciatelo raffreddare.
Mettete il latte in una pentola sul fuoco insieme ai semini della bacca di vaniglia e portatelo a bollore.
Montate le uova intere con lo zucchero semolato senza incorporare troppa aria.
Filtrate il latte ed aggiungetelo alle uova montate insieme alla tazzina di caffè.
Mescolate con una frusta a mano fino ad ottenere una crema uniforme e molto liquida.
A questo punto, versate il composto appena ottenuto nello stampo da budino sopra il caramello e posizionatatelo all’interno di una teglia con qualche centimetro di acqua per farlo cuocere a bagnomaria.
Cuocete il tutto in forno, statico e preriscaldato, a 160° per 70 minuti ( 1 ora e 10 minuti ).
Evitate di cuocere eccessivamente il dolce, l’effetto deve essere “budinoso” e non troppo sodo altrimenti si riempirebbe di bollicine che si formano con il coagulo delle uova quando la crema è stracotta.
Inoltre non risulterebbe liscio e vellutato al palato, ma grumoso.
Una volta cotto il tempo necessario, ve ne renderete conto infilando una lama di coltello all’interno del dolce che se risulterà asciutta, allora il latte alla portoghese sarà pronto.
Fatelo raffreddare completamente togliendolo dal forno e poi quando sarà a temperatura ambiente, riponetelo in frigorifero per almeno 4 ore sempre all’interno del suo stampo.
Per toglierlo dalla teglia, dovrete passare un coltello a lama liscia intorno ai bordi ed al centro dello stampo, poi appoggiatelo su un piatto e capovolgetelo.
Battete leggermente sul fondo della teglia e il dolce si staccherà facilmente.
Servitelo insieme al suo caramello e il Latte alla Portoghese vi lascerà piacevolmente soddisfatti.
Si conserva in frigorifero per un paio di giorni.
Per tornare alla home del blog e vedere altre ricette, cliccate qui 😀
Grazie mille per aver contribuito alla mia giornata con la tua splendida ricetta!!! Buona Domenica!!!!
Grazie mille a te 🙂
La prossima volta proverò a mettere la tazzina di caffè non sapevo, la ricetta della mia famiglia non lo prevede ma lo devo provare per decidere…
fammi sapere 😀
Da noi in Brasile si chiama budino di latte, o budino al latte, c’è una variante fatta con il pane raffermo bagnato nel latte e anche un’altra con il latte concentrato zuccherato Moça della Nestlè. Tutti vengono buonissimi, li adoro. Grazie.
Chissà che buona quella variante 😀