La CREMA DI CECI che vi propongo oggi è una ricetta che ho personalizzato con del RADICCHIO ROSSO. E’ una ricetta semplice e leggera, ma anche ricca di gusto e tradizione.
Per la preparazione di questa vellutata ho preso ispirazione dalla crema di ceci alla provenzale che utilizza le foglie di borragine, una pianta spontanea molto utilizzata in cucina per minestroni, ripieni per ravioli e pansoti, tipicità ligure, oltre che per torte e frittate.
Trovandomi in difficoltà nel reperire la borragine ho pensato di sostituirla con il radicchio; sicuramente il gusto del radicchio non ha nulla a che vedere co quello della borragine, ma l’accostamento con i ceci è assolutamente riuscito.
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La ricetta della crema di ceci è una versione semplice e veloce in quanto utilizza i ceci in scatola precotti; se preferite potete utilizzare quelli secchi: in questo caso lasciateli a bagno in acqua fredda per circa 12 ore quindi fateli cuocere in acqua salata per 90 minuti prima di procedere con l’inserimento degli altri ingredienti secondo quanto spiegato nella ricetta.
Ingredienti
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1 vasetto Ceci precotti (da 400gr non sgocciolati)
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4 foglie Radicchio (circa 60 gr)
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1 Cipolla
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1 cucchiaino Dado
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1 cucchiaino Prezzemolo (tritato)
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300 ml Acqua
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Olio extravergine d'oliva
Preparazione
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Versate nella pentola i ceci assieme il liquido contenuto nel vasetto o nella lattina. Pelate la cipolla, tagliatela a pezzi grossolani ed aggiungetela ai ceci.
Lavate le foglie del radicchio, affettatele ed unite anch’esse al contenuto della pentola. Completate con un cucchiaino di dado e coprite con acqua fredda. Io ne ho aggiunta circa 300 ml.
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Portate a bollore e lasciate cuocere per circa 30 minuti con il coperchio; prelevate un paio di cucchiai di ceci che userete per decorare i piatti e frullate il resto con il mixer ad immersione.
Aggiungete il prezzemolo e regolate eventualmente di sale.
se la crema di ceci vi sembra troppo densa aggiungete poco acqua fino ad ottenere la consistenza ottenuta.
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Condite con filo di olio extravergine a crudo e disponete la crema di ceci e radicchio nei piatti.
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Completate con i ceci tenuti da parte; servite con dei crostini.
consigliatissima una generosa spolverata di parmigiano grattugiato
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Cibo per la mente
L’abitudine è la più infame delle malattie perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia, qualsiasi dolore, qualsiasi morte. Per abitudine si vive accanto a persone odiose, si impara a portar le catene, a subire ingiustizie, a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
Oriana Fallaci