Roccocò

Il napoletano è un dialetto molto complesso e nasce da una commistione di altre lingue talvolta latino o greco, ovviamente l’italiano e infine lo spagnolo e persino il francese. Dalla predominazione gallica la cultura napoletana ha appreso un bel po’ di nozioni ma anche di parole che sono rimaste immutate.
Qualche esempio? La parola italiana bottiglia in francese è bouteille ed è esattamente come in napoletano (si pronuncia: buttegl);
la scatola in francese è boîte ed in napoletano (buatt) e si intende la lattina da conserva;
la ciliegia è la cerise (ce’ras in napoletano).
Ce ne sarebbero ancora tante altre da citare ma adesso parliamo della parola che fa riferimento ai roccocò e cioè rocaille vale a dire roccioso. Questi particolari biscotti napoletani tipici del periodo natalizio, hanno la classica forma a ciambella, sono arricchiti da mandorle, un mix di spezie invernali che prende il nome di pisto, miele di acacia e cacao. Ma la loro vera caratteristica sta nella durezza, appunto rocciosa.
I roccocò napoletani sono durissimi, capaci di far tremare anche le dentiere più resistenti ed è per questo che normalmente vengono accompagnati con del limoncello oppure con del marsala secco o dello spumante quando si fa il brindisi di capodanno, così da intingere il pezzo e ammorbidirlo un po’ prima di masticarlo. Durante le festività natalizie Napoli si veste di mille profumi diversi, le case e le pasticcerie sformano a tempo da record una montagna di queste ciambelle insieme a mostaccioli, struffoli e susamielli. Un quartetto che poi può essere accompagnato anche da altre preparazioni, ma è indispensabile che ci siano almeno 2 o 3 di quelli prima detti.
Che sia quindi la prima volta, o anche per te una tradizione, è arrivato il momento di sfornare i roccocò, vediamo come si preparano!

 

 

Ingredienti per circa 20 pezzi:

1 kg di farina 00, 900 g di zucchero, 1 kg  di mandorle con la pelle, 400 g di acqua a temperatura ambiente, 20 g di cacao amaro in polvere, 30 g di miele di acacia, 20 g di pisto, 3 g di ammoniaca alimentare, 1 cucchiaio di estratto naturale di vaniglia, le scorze di un limone e di un’arancia biologiche.

 

Per la spennellatura:

3 tuorli d’uovo.

 

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Preparazione dei roccocò:

  • Per cominciare lavora tutti gli ingredienti in una ciotola così sporcherai il meno possibile il piano da lavoro. In una ciotola versa la farina, lo zucchero, il pisto e l’ammoniaca. Poi il cacao amaro in polvere, l’estratto naturale di vaniglia, il miele d’acacia, grattugia e unisci le scorze d’arancia e di limone

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  • e infine le mandorle con la pelle. Mescola il tutto con le mani, così da amalgamare gli ingredienti e poi versa l’acqua a filo: non aggiungerla tutta insieme perché potrebbe non essere necessaria.

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  • Non appena il composto avrà preso corda,rovescialo sul piano da lavoro e continua a lavorare a mano, giusto il tempo necessario per compattare tutti gli ingredienti. Se l’impasto dovesse comunque risultare troppo morbido puoi aggiungere un pizzico di farina per aiutarti a lavorarlo. Dividi l’impasto in palline di circa 100 grammi l’una e poi ottieni dei bigoli sulla spianatoia leggermente infarinata e forma una ciambella.

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  • Man mano sistema le ciambelle su una leccarda rivestita con carta forno e spennella la superficie con i tuorli d’uovo. Ed ecco pronti i tuoi roccocò, sono pronti per cuocere in forno, preriscaldato in modalità statica, a 180° per 25 minuti circa.

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  • Poiché non ci staranno tutti sulla stessa leccarda, sforna i primi e lasciali raffreddare completamente mentre continui a cuocere gli altri.

 

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Qualche consiglio:

se desideri ottenere dei roccocò ancora più duri basterà lasciarli cuocere per qualche minuto in più, se durante gli ultimi minuti ti accordi che stanno scurendo troppo puoi coprirli con un foglio d’alluminio;
puoi decorarli ulteriormente aggiungendo delle mandorle da incastrare con delicatezza sulla superficie, puoi perciò aggiungerne altre oppure tenere da parte una piccola porzione presa dalla quantità;
qualcuno aggiunge un po’ di mandorle frullate brevemente all’impasto, è un’alternativa molto gustosa, provala!

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Pubblicato da Giovanni Castaldi

Giovanni classe 86, sono un partenopeo doc, con la grande passione per la cucina! Adoro sperimentare dal dolce al salato indistintamente e ho questo piccolo spazio dove condivido le mie ricette. Segui anche le mie video su Giallo Zafferano!

23 Risposte a “Roccocò”

    1. @ Laudia, carissima ti piacciono? Sono i dolci della tradizione napoletana, non possono proprio mancare sulle tavole di Natale 😀

    1. @ Miranda, carissima mi fa piacere 🙂 questa ricetta mi è stata tramandata… e nel tempo l’ho migliorata con accorgimenti! Fai una bella foto mi raccomando!!! 😀

      @ Pam, purtroppo anche da noi costano tanto le mandorle, anche se abbiamo la fortuna di trovarle anche quì in Campania, quindi si trovano a prezzi anche più accessibili! Ad ogni modo con buone mandorle otterrai anche buoni roccocò 🙂 ciao buona serata :-*

  1. non li ho mai visti ne provati quindi dovrei farlo…sicuramente ne farò almeno la metà perchè qui 1 kg di mandorle costano 20 euro!!!non so da voi!! ciaoooooooooooooo

  2. Ciaoooo 😀 da me un kg di mandorle stanno 7euro e 30 cent in provinvia di napoliiiii.. li ho comprati stamattina proprio xD

    1. @ Milly. ottimo 😀 io le pago tanto da un amico rifornitore di pasticceria e mi lamento 😛 hahahahahaha

  3. buooooooooni Giovanni e proprio belli e perfetti! Io li ho fatti una settimana fa e mi sono venuti anemici perchè ho dimenticato di mettere un pò di cacao! 😛

    1. @ Valentina, ahahahahahah anemici mi fa morire 😀 carissima appena li rifai chiamami che corro a papparmeli 😛 anemici o abbronzati che siano 😉 bacione!

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