Verdure, frutta e erbe di primavera, ricette e non solo

Verdure e erbe di primavera, ricette e non solo

Piselli, fave, taccole, asparagi, ravanelli, carote, bietole, patate novelle, spinaci, tarassaco, ortica, aglio orsino ma anche fragole, ciliegie e limoni cominciano a spuntare sui banchi del mercato. Un tripudio di colori e benessere da portare in tavola.

Una cena a base di erbe spontanee

Pensate di dover organizzare una cena a base di erbe spontanee. Divertente vero? Iniziamo dall’aperitivo: torta salata con ortiche e cicoria, frittelle di borragine e timo, crostini con paté di melanzane e mentuccia. Passiamo ai primi, risotto ai fiori, ravioli di borragine e ricotta, tagliolini zafferano e asparagi selvatici. E il secondo? Rotolo di frittata alle erbe e formaggio, polpettone ripieno di borragine e spinaci. Come può mancare il dolce? Torta al cioccolato fondente, lavanda  e timo, crostata con marmellata di more e malva o lavanda, macedonia di frutta e fiori.

Ravanelli e fave fresche: tutto in una bruschetta!

I ravanelli rappresentano a tutti gli effetti la primavera che fa capolino. Il rosso intenso, il piccante del frutto e il verde del ciuffo risvegliano proprio i sensi intorpiditi; il loro effetto disintossicante e sedativo della tosse danno, a tutti gli effetti, un calcio all’inverno. Un buon modo per conservarli è metterli a bagno in un bicchiere d’acqua dalla parte delle foglie.
E le fave? Basta poco. olio e pane. E il gioco è fatto. Che gioia ogni primavera sgranare i lunghi baccelli. Ricordate di scegliere sempre baccelli turgidi che si rompono con uno schiocco, come dicevano le nonne.
Bruschetta con pesto di fave e ravanelli: sbollentate 500 g di fave, conditele con olio e limone, sale e pepe. Tostate 4 fette di pane casereccio, mondate e affettate 4 o 5 ravanelli; schiacciate le fave con una forchetta, tritate del prezzemolo e sistemate tutto sulla bruschetta con ancora un filo d’olio, sale e pepe.

Asparagi e carote: verdure o intergratori?

Che primavera sarebbe senza gli asparagi? Verdi, bianchi, selvatici, addirittura viola, il loro sapore amarognolo accompagna una miriade di piatti in questo periodo. Il loro potere diuretico è ben conosciuto grazie al loro odore inconfondibile. Questi germogli preziosi sono  ottimi per combattere i radicali liberi. E le carote cos’hanno di speciale, visto che ci sono tutto l’anno, o meglio, le consumiamo tutto l’anno? Questo è il periodo migliore, sono novelle, freschissime, da consumare crude a tutte le ore, in centrifughe e nei dolci, perché sono un integratore naturale di vitamine e magnesio senza alzare troppo la glicemia.
Gnocchetti di carote e patate con taleggio e asparagi: Lessate le patate (700 g) e le carote (4 carote). Pelate e schiacciate le patate, aggiungete le carote in purea. Formate gli gnocchi con 200 g di farina. Cuoceteli in acqua bollente e conditeli con una fonduta di taleggio fatta con 150 g di taleggio e 150 g di latte e infine punte di asparagi appena sbollentate.

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Marmellata antiossidante di fragole

Di solito la cottura di frutta e verdura riduce la concentrazione di antiossidanti. La fragola ne è un’eccezione. Infatti, quando è trasformata in marmellata, non solo continua a mantenere la stessa quantità di flavonoidi, ma anche la stessa quantità di antiradicali liberi. Questo potrebbe essere dovuto dalla presenza naturale dello zucchero che protegge tali sostanze. Quindi…Marmellata di fragola a go go!!

Una cura a base di fragole

In primavera puoi disintossicarti con le fragole. Il fegato le adora! Questi frutti sono particolarmente digeribili, poi, essendo ricchi di vitamina C, possiedono proprietà drenanti, a vantaggio della cellulite che se ne va. Inoltre, contribuiscono all’eliminazione delle tossine come l’acido urico e sono ricche di ferro. Così ti regalano energia. Per un giorno prova a mangiare solo fragole con del succo di limone e vedrai che risultati.

Le erbe spontanee commestibili più comuni

La raccolta di erbe spontanee commestibili poi ci permette di riappropiarci del valore della natura ricordandoci che le coltivazioni sono arrivate soltanto dopo e che una volta, tanto tempo fa i nostri nonni raccoglievano quel che il territorio dava loro senza necessità di coltivare, evitando così di intaccare la biodiversità tanto importante per ogni specie su questo pianeta.
Riconoscere queste erbe spontanee commestibili, interpretarne le loro caratteristiche esterne e comprenderne le proprietà benefiche, sono gesti da cui si trae un piacere che nessun ipermercato, per fornito che sia, è in grado di procurarci. Buon raccolto.

Borragine- Dalla spremitura dei semi di borragine si ottiene un olio vegetale ricco di acidi grassi essenziali in grado di prevenire problemi di natura ormonale femminile e svolgere un’azione antinfiammatoria. L’olio di borragine, utilizzato localmente, contrasta le dermatiti beneficia sui processi d’invecchiamento della pelle.
In cucina, invece, possiamo cuocere le foglie più tenere di queste erbe spontanee commestibili al vapore o lessarle e condirle con olio di oliva o utilizzarle come ripieno dei ravioli. Le foglie più grandi sono ottime impanate e poi fritte, mentre i fiori e i germogli li possiamo tranquillamente aggiungere crudi alle nostre insalate.

Tarassaco- Conosciuto anche come Dente di leone, è una pianta erbacea commestibile comunissima nei nostri prati. Questa, come altre erbe spontanee commestibili, è utilizzata da millenni come antinfiammatorio e per i benefici che apporta al fegato.
Dal sapore amarognolo ma gradevole, lo consumiamo crudo, in insalata, nelle sue foglie più tenere, oppure cotto o lessato, dove perderà parte del suo sapore amaro. Anche i suoi fiori del tarassaco sono commestibili, sia crudi che impanati e poi fritti. Il vino di tarassaco è tratto proprio dai suoi  fiori gialli. Inoltre dalla radice essiccata e sminuzzata deltarassaco si ottiene, con la moka, un buonissimo caffè privo di caffeina e molto utile agli equilibri del nostro organismo.

Cicoria- Pianta erbacea perenne comunissima nelle nostre pianure dai bellissimi fiori estivi celesti, che si aprono la mattina presto e si chiudono nel pomeriggio.  La cicoria si consuma anche insieme ai suoi germogli più giovani, sia cotta che cruda in insalata. Il suo decotto è un adeguato lenitivo per le irritazioni cutanee e l’acne.
Dalle radici di cicoria si può ottenere un buonissimo caffè. Essiccandole nel forno di casa e poi sminuzzandole in piccoli pezzetti, potremo ottenere un preparato con cui caricare il filtro della nostra moka e prepararci un caffè privo di caffeina che nulla ha da invidiare al caffè tradizionale.

Ortica- Forse una delle erbe selvatiche da mangiare più facilmente riconoscibili. Da sempre riconosciuta e utilizzata per le sue proprietà officinali, contiene antiossidanti, sali minerali (ferro), vitamina C e proteine.
Le ortiche hanno un sapore simile agli spinaci, e mescolate in parte uguali con queste e bietole, otterremo uno squisito contorno da condire con un filo di olio. In alternativa l’ortica può essere anche tritata finemente a crudo e utilizzata senza difficoltà. Ottimo anche l’infuso di ortiche lasciando in acqua bollente per 4-8 le foglie essiccate, per poi aggiungere un po’ di dolcificante naturale o zucchero.

Malva- Molto comune, utilizzata soprattutto per le vie respiratorie e le mucose, fiorisce in primavera ed autunno; si mangiano le foglie cotte aggiunte insieme ad altre erbe in zuppe. I fiori sono ottimi aggiunti a risotti, lievitati e marmellate.

Finocchio selvatico- Largamente utilizzato nel passato grazie alla sua capacità di favorire la digestione, rilassare la zona addominale e agevolare l’espulsione dei gas intestinali.
In cucina, vediamo i suoi teneri germogli primaverili a insaporire zuppe, stufati, ma anche consumati crudi e in pinzimonio, a dare ai nostri piatti quel sapore caratteristico sottile e pungente. Dai suoi fiori e gli steli si ricavano buone tisane e un interessante liquore.

Portulaca- Sembra essere una delle erbe spontanee commestibili con il maggiore tenore di Omega 3, uno degli acidi grassi essenziali polinsaturi che il nostro organismo non è in grado di produrre, importante agente responsabile del controllo della pressione sanguigna e nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari. Contiene inoltre Vitamina C, polifenoli e antiossidanti.

Enotera (Bella di notte)- La radice di questa pianta alimentare, sembra essere in grado di mitigare gli spasmi addominali.
In cucina si utilizzano le parti più giovani e tenere della pianta, quelle del primo anno di vita: radici, foglie boccioli e fiori.Possiamo lessare le radici e le foglie o consumarle crude in insalata, i boccioli cotti al vapore sono indicati per le salse, mentre i fiori li possiamo passare in pastella e poi friggerli o utilizzare come decorazione dei nostri piatti di portata.

 

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Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

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