Giorno 10 : il periodo migliore per andare in Brasile

Definire il periodo migliore per andare in Brasile non é facile.

In questi primi 10 giorni di vacanza tra Porto Seguro e Rio de Janeiro abbiamo trovato temperature molto alte, oltre i 30 gradi e un alto tasso di umidità.

Il clima del Brasile é suddivisibile in tre aree climatiche principali:

  • equatoriale, che presenta piogge costanti specialmente nella zona amazzonica;
  • tropicale nella vasta zona intermedia, con una stagione secca che va da maggio ad agosto e una piovosa da ottobre a marzo.
  • mediterranea, con inverno mite ed estate calda, concentrata principalmente nell’estremo sud.

Generalmente l’inverno australe è il periodo più indicato, da giugno ad agosto perché tendenzialmente è il più fresco, meno piovoso e più soleggiato.

Il Brasile però è grande e il clima varia in base alla regione e alla zona: l’area del nord-est è quella più calda, ma anche quella più piovosa.

L’inverno australe è invece il periodo migliore per andare in Amazzonia, Pantanal e Costa Verde.

Per mia esperienza personale posso consigliarvi di recarvi nelle migliori località di mare – che prevalentemente si trovano nelle regioni di nord e sud est – tra ottobre e dicembre.

Nonostante la possibilità di incorrere in pioggia la temperatura ha una media di 25/27 gradi, nei mesi tra metà dicembre e marzo le temperature sono molto più alte .

La seconda tappa del nostro viaggio in Brasile é Rio de Janeiro.

Noi, e i nostri amici, siamo arrivati sabato 9 marzo con il volo Latam da Porto Seguro che é atterrato alle 14.45.

Con Uber (zona Uber in aeroporto agli imbarchi secondo piano, porta D), abbiamo raggiunto il centro di Copacabana e l’hotel “Pestana Rio Atlantica” dove alloggeremo fino a domani mercoledì 13 marzo, camera 220.

Struttura 4 stelle, nella media brasiliana: da ristrutturare, colazione ottima, una bella hall ed una posizione perfetta.

Pomeriggio trascorso in piscina, al tredicesimo piano, e serata piovosa con caipirinha in una dei molti chioschi della passeggiata mare e cena al ristorante “Bossa Rio” proprio alle spalle dell’hotel, un locale affollato, animato ed informale con un menù tipico con due portate davvero degne di nota : la farofa flocada molto croccante e il baião de dois, un piatto tipico del Ceará a base di riso e feijao fradinho di cui trovate la ricetta sul blog.

Domenica 10 marzo, mentre i nostri amici si sono recati prima al Corcovado e poi al Paõ de açucar, noi abbiamo raggiunto, con la metropolitana (fermata Cantagalo vicino al nostro hotel), Barra da Tijuca.

Come sapete é il nostro terzo viaggio a Rio de Janeiro, e perciò in questa tappa abbiamo voluto esplorare nuovi luoghi …

Barra da Tijuca è il quartiere e della Zona Ovest che ha ospitato la maggior parte delle Olimpiadi estive del 2016.

Si tratta di 18 km di spiaggia, conosciuta anche come prainha, che la rendono la più lunga dello Stato di Rio De Janeiro.

Relax, una passeggiata e un pranzo fugace con un X egg-Burger sandwich in uno dei chioschi che animano il lungomare aperti 24 ore su 24.

Per cenare ci siamo spostati con Uber (il migliore dei mezzi per muoversi in città per comodità, sicurezza e prezzo) nel quartiere di Leblon, il più chic e cosmopolita di Rio, animato da locali e ristoranti alla moda dal gusto internazionale.

All’ Iraja redux, ristorante piacevolmente arredato in stile animalier e un menù vagamente fusion, abbiamo consumato la nostra cena a base di riso al baccalà e picadinho (un piatto tipico di Rio a base di carne di cui trovate la ricetta sul blog) preceduti da quenelle di steak tartare e tapioca fritta.

Lunedí 11 marzo é stato dedicato a Santa Teresa.

Per raggiungere il quartiere nella zona centrale della città, noto per i suoi edifici storici, potete prendere il tradizionale e storico tram giallo che nel 1872, quando apparve per la prima volta, divenne il simbolo del quartiere (ha subito un rimodernamento nel 2015).

Oppure optare per biciclette, moto, taxi, bus o una passeggiata un po’ faticosa in salita o acquistando una escursione a 175 reais con www.rhumturismo.com.br .

Il quartiere, popolarmente chiamato “Santa” dalla gente del posto, è composto da numerose scalinate, salite e vicoli tortuosi, che lo collegano ai quartieri limitrofi.

Un tempo quartiere di lusso, oggi Santa Teresa é un quartiere di interesse culturale e turistico.

Per conoscere orari gli orari potete visitare il sito: www.bondesdesantateresa.com.br, mentre la fermata del tram si trova uscendo dalla metropolitana Carioca, Rua San Antonio, a destra, accanto all’edificio della Petrobras.

Il costo di 20 Reais include andata e ritorno.

Il consiglio é quello di recarvici presto perché c’è una corsa ogni 30 minuti e solo 32 posti disponibili.


Percorrete l’intero tragitto, tornate indietro scendendo alla fermata di Santa Teresa per visitare il piccolo centro e poi scendete a piedi lungo la via con botteghe e ristoranti I fino a raggiungere la famosa scalinata Escalaron nel quartiere di Lapa.

Noi ci siamo fermati a pranzo al “Armazem São Joaquim ristorante dal taglio ispanico nella piazzetta storica, consumando Choripan (famoso panino argentino), ceviche e bolinhos de Bacalhau.

Ore 17 diretta Instagram di ViaggiandoMangiando in tour dalla piscina al tredicesimo piano del nostro hotel.

Cena alBar Olegarío, tra il nostro hotel e il “Rio Othon Palace” a base di espetinho di picanha e contrafilet accompagnati da un piatto che finalmente é stato una novitá anche per me: arroz maluco, ovvero riso con uovo, bacon e batata a palhia.


Oggi martedì 12 marzo giornata dedicata alla spiaggia, proprio nel periodo migliore per andare in Brasile una giornata a Ipanema non poteva mancare.

Quartiere della zona sud di Rio de Janeiro che confina con Copacabana.

Il terreno balneare divenne popolare tra la popolazione e le linee del tram, aperte nel 1902, facilitarono l’urbanizzazione di Villa de Ipanema, una spiaggia ancora disabitata.

Ipanema ha ispirato il compositore Vinícius de Moraes che scrisse la famosa “Garota de Ipanema” al Bar Garota de Ipanema che tutt’oggi ancora esiste.

Spiaggia meno caotica della vicina Copacabana e quartiere con meno locali, ma lo stesso piacevole.

Abbiamo pranzato al “Boteco Belomonte di fronte al Punto9 della spiaggia. Ampio locale alla moda con prezzi un po’ più cari della media di Rio.

Insalata di quinoa con frutta, ceviche di mare per noi è e milanese con arroz biro biro per i nostri amici.

E stasera, dopo l’ultima caipirinha carioca, abbiamo cenato al ristorante argentino “La Copa” in una delle traverse di Copacabana.

Piccolo ristorante con specialità sia brasiliane che argentine e ottima qualità di carne (da sottolineare che gli argentini sanno rispettare meglio i gradi di cottura dei tagli rispetto ai brasiliani che prediligono la cottura media o ben cotta).

Empanadas, chorizo, bife de ancho, picanha argentina, choripan, cupim, per concludere la tappa carioca con i nostri amici al meglio!

Domani loro rientreranno in Italia, mentre noi ci dirigeremo verso la nostra terza e ultima tappa di questo viaggio in Brasile: Paraty.

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Pubblicato da viaggiandomangiando

Classe 1980, ligure, ha pubblicato tre romanzi e altrettante raccolte di poesia, diplomata al Centro Sperimentabile di Cinematografia in sceneggiatura e produzione fiction televisiva, si occupa dell'organizzazione degli eventi artistico/culturali dell'associazione di cui è presidente.