Oggi ho preparato la lonza di maiale all’arancia scegliendo una ricetta semplice e veloce.
La lonza di maiale è un taglio leggermente meno pregiato del filetto ma rappresenta un buon compromesso nella scelta tra qualità e prezzo e consente di portare in tavola una carne magra e morbida, con un sapore delicato e utilizzatissima in diverse preparazioni. La lonza di maiale viene cucinata in molti modi e può essere insaporita con una marinatura sia prima che dopo averlo cotto.
Unico accorgimento, ricordate di non abbondare con i tempi di cottura, poiché la carne potrebbe asciugarsi e risultare così un po’ stopposa.
Se siete alle prime armi e volete assolutamente preparare delle carni morbide e cotte a puntino utilizzate un termometro da cucina: nel caso del filetto intero la cottura può terminare quando la temperatura interna è intorno ai 65°.
La sonda del termometro dovrà essere posizionata nel punto in cui la carne è più spessa.
Un altro piccolo trucco è quello di far riposare la carne per almeno 5 minuti al termine della cottura; in questo modo i succhi hanno modo di distribuirsi meglio all’interno dei tessuti con il risultato di un arrosto molto più morbido e gustoso.
Ingredienti
- 600 gLonza di maiale
- 1 spicchioAglio
- bicchiereVino bianco
- 2 cucchiaiOlio
- Sale
- Arancia
- Rosmarino
- 600 gPatate
Preparazione
Pelate le patate, lavatele e tagliatele a cubetti piuttosto grossolani. Scottatele in acqua bollente salata per 10 minuti, oppure utilizzate il metodo di cottura veloce per 4 minuti.
Conditele con olio, sale e rosmarino e tenetele da parte.
Fate rosolate lo spicchio di aglio in una pentola, quindi mettete la lonza e fatela rosolare a fuoco vivace da entrambi i lati.
Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare, poi trasferite la carne in una pirofila, salatela e disponete intorno le patate.
Adagiate sulla carne delle fettine di arancia e infornate a 180° per circa 50 minuti. Spegnete il forno e attendete almeno 5 minuti prima di tagliare la lonza di maiale all’arancia.
Cibo per la mente
Così, come tante donne prima e dopo di me, ho vissuto la mia vita come una creatura travestita. Come amiche e parenti prima di me, mi sono pavoneggiata barcollando sui tacchi a spillo, e ho indossato l’abito buono e il cappello per andare in chiesa. Ma la mia favolosa coda spesso spuntava sotto l’orlo, e le orecchie si contraevano tanto da farmi ricadere il cappello sugli occhi. Donne che corrono con i lupi, Clarissa Pinkola Estés