Giouvetsi

La domenica è fatta per stare insieme. Amici, parenti, famigliari, insomma in compagnia di qualcuno (meglio se possiamo scegliere chi 😛 ) ma alla fine, ciò che davvero importa, è stare in compagnia. E quale strumento di aggregazione migliore se non quello della cucina? Basta parlare di ragù, con il suo inconfondibile profumo che pervade le pareti, ed è immediatamente festa. Quindi in definitiva la domenica è il giorno da dedicare alle persone che si amano e anche alla cucina. È la tradizione italiana, specialmente quella del sud.

Durante il mio viaggio a Corfù, la scorsa estate, e poi ancora prima a Rodi, ho imparato che c’è anche lì un piatto, molto importante tra l’altro, che richiama l’essenza della famigliarità. Si tratta dello giouvetsi, o youvetsi pronunciato yuvetzi, un gustoso stufato di carne. Da periferia in periferia, lì le regioni sono chiamate così, può variare. Manzo e agnello sono i due tipi di carne maggiormente utilizzati per la realizzazione dello giouvetsi. Ma anche maiale, vitello e pollo sono indicate. E chiaramente non si escludono le versioni vegetariane! e pasta. Quello che invece caratterizza la ricetta dello giouvetsi è la presenza della pasta, ma non una qualunque, si tratta dei risoni. Questo formato nel nostro paese non è particolarmente diffuso… almeno tra gli adulti! Da piccolo infatti, sicuramente li avrai mangiati una volta, insieme alle stelline o alle farfalline, vero? Io si e ancora oggi le stelline vincono su tutto! Ma questa è un’altra storia 😉
Perciò lo giouvetsi è il vero piatto domenicale della Grecia e la sua particolarità è nella doppia cottura: prima sui fornelli e dopo in forno. Grazie a questa seconda cottura i risoni assorbiranno il condimento diventando succulenti e saporiti.

Se sei in vena di esperimenti, se non ti va di ritornare a preparare la pasta al forno classica, se sei alla ricerca degli autentici sapori della Grecia allo lo giouvetsi è la ricetta che fa al caso tuo. Vedrai, questa domenica non sarà la solita: avrà un tocco di famigliarità in più!

Intanto ti ho parlato dello giouvetsi greco, adesso aspetto le tue foto taggandomi su Instagram e utilizzando l’hashtag #giovannicastaldi.

A presto!

Gio’

ricetta giouvetsi, peccato di gola di giovanni
  • Preparazione: 40 Minuti
  • Cottura: 150 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: Dosi per 4 persone
  • Costo: Medio

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone

  • 350 g Risoni
  • 850 g Manzo ((reale, cappello del prete, collo))
  • 400 g Pomodori pelati
  • 60 g Carote
  • 130 g Cipolle dorate
  • 90 g Vino rosso
  • 15 g Triplo concentrato di pomodoro
  • 3 Cannella in stecche
  • 2 foglie Alloro
  • 8 rametti Timo
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale fino
  • q.b. Pepe nero

Preparazione

Preparazione dello giouvetsi

  1. Per preparare lo goiuvetsi cominciamo dalla pulizia di carote e cipolle, tagliali a tocchetti e versali in un frullatore. Aziona le lame in modalità pulse, cioè a scatti ripetuti, e frulla rapidamente per ottenere dei pezzetti. Spostati ai fornelli. Metti sul fornello una casseruola con dell’olio, scalda con uno spicchio d’aglio sbucciato e poi, quando il fondo è caldo, eliminalo. Tuffa la carne tagliata a pezzi grossi 4 – 5 cm,

    giouvetsi, peccato di gola di giovanni 1
  2. lasciali sigillare per bene a fiamma alta. Attendi che l’acqua evapori un po’ prima di aggiungere il trito di carota e cipolla. Fai sfrigolare qualche istante prima di sfumare con il vino rosso. In pochi istanti l’alcol evaporerà, quindi subito dopo aggiungi il pomodoro,

  3. poi il concentrato di pomodoro, la cannella e l’alloro, e per finire sale e pepe.

    giouvetsi, peccato di gola di giovanni 3
  4. Aggiungi un bicchiere d’acqua e copri con il coperchio e lascia sobbollire il tutto per un’ora e mezza. Trascorso il tempo versa il composto in una pirofila, scarta cannella e foglie di alloro.

    giouvetsi, peccato di gola di giovanni 4b
  5. Intanto tosta i risoni in una casseruola con poco olio; mescola spesso affinché non brucino i risoni. Adesso tuffali nel condimento, mescola per bene e poi aggiungi ancora un po’ di acqua calda. Orientativamente saranno necessari 2 volte e ½ il peso dei risoni. Quindi nel nostro caso occorrono circa 850 grammi d’acqua: tieni conto che molto dipende da quanto è liquido il condimento, perciò regolati al bisogno.

    giouvetsi, peccato di gola di giovanni 5
  6. Profuma con i rametti di timo, sfogliandone qualcuno, e poi copri con un foglio di stagnola. Il tutto cuoce in forno caldo a 200° per 40 minuti + 5 per far asciugare ancora un po’ il tutto. A fine cottura sgrana aiutandoti con una forchetta.

    giouvetsi, peccato di gola di giovanni 5
  7. Ecco pronto lo giouvetsi, non ti resta che servirlo ai tuoi commensali con una grattugiata di formaggio di pecora stagionato!

    ricetta giouvetsi, peccato di gola di giovanni 2

I consigli di Giovanni

  • Trattandosi di una ricetta tradizionale lo giouvetsi ammette tantissime varianti sia in termini di preparazione che nell’utilizzo degli ingredienti;
  • Partiamo dalla carne, come ti ho già detto nella presentazione oltre al manzo si possono utilizzare agnello, vitello, maiale e pollo;
  • Il soffritto oltre a carota e cipolla può prevedere il sedano, e talvolta non vengono nemmeno sminuzzati ma lasciati a tocchetti;
  • Il vino bianco può sostituire quello rosso;
  • La cipolla talvolta è rossa e non dorata o bianca;
  • Questa ed altre possono essere le varianti, scrivimele nei commenti se le conosci!
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Pubblicato da Giovanni Castaldi

Giovanni classe 86, sono un partenopeo doc, con la grande passione per la cucina! Adoro sperimentare dal dolce al salato indistintamente e ho questo piccolo spazio dove condivido le mie ricette. Segui anche le mie video su Giallo Zafferano!

2 Risposte a “Giouvetsi”

  1. GRAZIE !! Ottima la ricetta che conosco da quand’ero bambino.
    Mia mamma, greca, soleva cucinarla spesso e ne eravamo tutti ghiotti
    La ricetta, come la maggior parte dei piatti greci, è di derivazione mediorientale, motivo per il quale si usava prevalentemente la carne di agnello, di castrato o, addirittura, di montone, mai il maiale, subentrato nella tradizione greca, in tempi recenti, così come la pasta, subentrata al riso.
    E’ ottima anche con la carne stufata in bianco, senza pomodoro e con un leggero aroma di noce moscata o di finocchio selvatico (aneto).
    Una manciata di pecorino stagionato, per la gratinatura e…buon appetito !

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