Angeli a cavallo (ostriche al bacon)

Finalmente vacanza. La cena della vigilia di magro l’abbiamo fatta da soli a casa gustando delle prelibatezze speciali preparate da noi. Abbiamo fatto le ultime spese e siamo andati al vivaio a prendere il capitone. Poi siamo andati in un bellissimo borgo qui vicino a visitare il museo dei presepi. Infine abbiamo cucinato e cenato vedendo un film natalizio in streaming. Il giorno di Natale ci siamo scambiati i regali davanti all’albero addobbato, siamo stati a pranzo dai suoi parenti e al cinema a vedere il film Ferrari. A proposito: per la nostra cena della vigilia abbiamo pasteggiato con prosecco Ferrari.

Mi sono piaciute queste festività: da quando ho un vero compagno al mio fianco ho riscoperto lo spirito del Natale, che avevo conosciuto solo da bambina, compromesso a 20 anni e perso definitivamente verso i 30 anni.

Per altro tra qualche giorno partiremo per Londra, ci siamo concessi questo regalo, e tanto bene ho pensato di fare questa ricetta che ho scoperto dopo essere inglese. Abbiamo trovato al supermercato le ostriche. Alcune le abbiamo mangiate crude con succo di lime.

Le altre, siccome il mio compagno non ama il pesce crudo, ho pensato di cuocerle. Mi ricordavo di aver letto che si potevano fare avvolte nel bacon e ho trovato in internet la ricetta degli Angeli a cavallo. Semplicissima da preparare e gustosa. Dopo questo esperimento posso dire che le ostriche sono un po’ sprecate da consumare sempre e solo crude. Hanno delle potenzialità. La cosa più difficile in questa preparazione è aprirle, ma ci sono i tutorial sul web.

Ingredienti per 2 persone:

8 ostriche

4 fette di bacon sottili

8 fettine di pane

Pepe nero

Preparazione:

Aprite le ostriche con il coltellino che troverete nella confezione o usando un coltellino da grana.

Tagliate le fette di bacon a metà.

Togliete i molluschi dalle valve e puliteli da eventuali residui.

Avvolgete ogni ostrica in mezza fetta di bacon. Infilzate gli involtini negli stuzzicadenti a due a due.

Poneteli a rosolare sulla griglia elettrica ben calda per qualche minuto, insieme alle fettine di pane (io ho usato i panini mantovani). Mettete una singola ostrica su ogni crostino, pepate e adagiateli sulle valve precedentemente sciacquate. Servite su un piatto da portata disposte a raggiera e con mezzo lime al centro. 

https://blog.giallozafferano.it/zuccherodil/ostriche-angeli-a-cavallo/

Cheesecake newyorkese

Qualche settimana fa, con i frutti di bosco di stagione, ho preparato questo famoso dolce, che io prediligo approntare nella sua versione cotta al forno, perché ho dei problemi ad usare la gelatina in fogli. Gli USA ne vantano i natali, ma pare sia nato invece in Grecia. E’ sicuramente la versione più nota. E’ semplice da fare, piace a mezzo mondo, e guardate che aspetto magnifico. Ho usato lo yogurt al posto della panna per renderlo più leggero. L’ho fatto perché avevo una confezione di Digestive ormai possi e della marmellata aperta da un po’. Roba da consumare per non buttarla. La cucina sostenibile è fatta di avanzi stantii che diventano capolavori di gusto. E con questa dolcezza cerco di attenuare l’amaro della vita, e in questo mi aiuta la mia magnifica nipotina: appena potrà, mi piacerebbe insegnarle tutto il mio sapere in cucina, e le sue regole di sostenibilità. 

Per una tortiera di 24 cm di diametro (10 porzioni):

Ingredienti per la base:

200 g di biscotti Digestive

100 g di burro

Cannella

Crema semplice a caldo:

500 g Philadelphia Original

100 ml di yogurt greco

100 g zucchero

2 uova intere

succo di mezzo limone

1 bustina di vanillina

Guarnizione ai frutti di bosco:

½ barattolo di marmellata di mirtilli rossi 

125 gr di mirtilli

125 gr di lamponi 

Preparazione:

Preparate la base della Cheesecake frullando i biscotti nel mixer, aggiungendo il burro fuso e amalgamando per bene. Stendete il composto in una tortiera imburrata e foderata con carta forno, tagliata lungo i bordi per evitare le pieghe. Livellate bene aiutandovi con il dorso di un cucchiaio e ponete la base in frigorifero per 30 minuti.

Versate in una ciotola le uova, lo zucchero, la vanillina e il succo di limone, sbattendo il tutto. Unite sempre sbattendo anche Philadelphia e la panna fresca. Versate il composto sul fondo di biscotti e cuocete per un’ora a 160 °C in forno preriscaldato.

Scaldate la marmellata per renderla liquida. A fine cottura lasciate raffreddare la torta, versate sopra la salsa di ribes e guarnitela con i frutti di bosco. Ponete in frigorifero per almeno 4 ore.

https://www.philadelphia-professional.it/ricette/new-york-cheesecake-283008/ 

Pollo alla messicana con tortillas

Ci piace molto la cucina messicana! Così ogni tanto ce la concediamo. Ultimamente ho rifatto il chili con carne con le tortillas, ne sono avanzate 2, e ho pensato di fare una ricetta per sfruttare le verdure del mio contadino di fiducia, con del pollo ruspante di allevamenti sostenibili locali, fagioli, mais, spezie, lime, tabasco e la freschezza dello yogurt greco. Una goduria!

Ingredienti per 4 tortillas:

1 petto di pollo

1 melanzana

1 peperone

½ cipolla

1 spicchio d’aglio

4 tortillas di mais

4 cucchiai di olio extravergine

½ scatola grande di mais

½ confezione di fagioli bianchi in scatola

1 vasetto di yogurt greco bianco

Tabasco

1 lime

Origano secco

Paprica

Pepe nero

Semi di cumino

Sale

Preparazione:

Pulite il petto di pollo e tagliatelo in due. Incidete con il coltello la carne facendo dei tagli trasversali non troppo profondi. Condite la superficie con olio, origano, peperoncino, pepe, cumino, aglio sale e pepe, da entrambi i lati.

Scaldate 1 cucchiaio d’olio in una padella antiaderente e rosolate la carne per 6 minuti per lato, poi togliete dalla padella e tenete da parte.

Lavate e mondate tutte le verdure. Tagliate la melanzana a cubetti, il peperone a listarelle, la cipolla a rondelle, tritate l’aglio.

Nella stessa padella del pollo scaldate due cucchiai d’olio e rosolate le verdure per 5 minuti. Aggiungete un bicchiere d’acqua, salate, unite i petti di pollo, il mais, i fagioli, coprite con un coperchio e fate cuocere per 10 minuti, girando la carne solo una volta.

Una volta cotta e intiepidita, tagliatela a fettine. Scaldate per 2 minuti le tortillas al microonde, farcitela con verdure e pollo, condite con tabasco, decorate con fettine di lime e servite con yogurt greco a parte.

https://www.cookaround.com/ricetta/pollo-alla-messicana-1.html

Vermicelli di riso con fagioli azuki e miso

Mesi fa sono andata in via Paolo Sarpi a Milano, la China Town milanese, dove oltre a mangiare street food orientale, sono entrata in due negozi di alimentari asiatici e ho fatto incetta di prodotti orientali. Da quel giorno ho iniziato a preparare ricette asiatiche con una certa regolarità. In seguito ho scoperto che nella mia città c’è un market di cibi orientali. A parte il fatto che qualsiasi supermercato ormai ha uno scaffale dedicato. La sostenibilità sta nel fatto che con un pugno di fagioli azuki (coltivati in Italia), mezza confezione di vermicelli di riso e un po’ di verdura, fai un piatto unico sano, sostanzioso e con un gusto esotico irresistibile.

Ingredienti per 3 persone:

180 gr di vermicelli di riso

210 gr di fagioli azuki verdi

1 pezzo di alga kombu

30 gr di miso

1 zucchina

½ cipolla

½ peperone

1 spicchio d’aglio

1 pezzetto di zenzero fresco

1 cucchiaio di olio di sesamo

2 cucchiai di olio di riso

salsa di soia

1 foglia di alloro

peperoncino, sale

Preparazione:

Mettete a bagno i fagioli per 3 ore. Metteteli in una pentola con acqua fredda, una foglia di alloro, sale e un pezzo di alga kombu, e lessateli per 45 minuti.

Lavate e mondate tutte le verdure. Con la mandolina tagliate a fettine le zucchine, i peperoni e le cipolle. Tritate l’aglio e lo zenzero.

Scaldate in un wok gli oli e rosolate le verdure, portandole a cottura.

Lessate per un minuto i vermicelli in acqua bollente salata e scolateli. Unite i fagioli scolati alle verdure, amalgamate bene, poi scostate il tutto su un lato e accanto versate i vermicelli. Conditeli con il miso e la salsa di soia, poi mischiateli con le verdure. Impiattate in ampie ciotole orientali e servite con peperoncino e salsa di soia a parte in una ciotolina.

https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/primi/spaghetti-di-riso-con-azuki-verdi-e-miso/ 

Satay di pollo con crema di arachidi (ricetta thai)

Io amo molto la cucina etnica, specialmente asiatica. Certe volte mi ritrovo nel congelatore degli ingredienti esotici che compro quando li trovo in offerta al supermercato, e non so nemmeno di preciso cosa sono. Ad esempio avevo queste spezie per marinata satay, che in Thailandia si usa soprattutto con il pollo, e avevo guarda caso anche un petto di pollo. Riguardo alla sostenibilità, da un po’ noi cerchiamo di evitare la carne del supermercato, che spesso proviene da allevamenti intensivi, e ci serviamo in una macelleria che acquista la carne in piccoli allevamenti locali in Piemonte e la lavora in proprio. I loro prodotti sono squisiti, e lo dice il nome Beccari: i beccari sono i macellai fin dal Medioevo, e i migliori sono i norcini umbri. Infatti il nostro macellaio è di origine umbra. Visto il cognome che portano, questi sono macellai fin dal Medioevo! Quindi questo pollo è buono e sostenibile.

Passando a questa ricetta, quali le origini del piatto? Nell’antica Mesopotamia era comune arrostire la carne posta intorno a degli spiedini di legno. I conquistatori afgani portarono il piatto sino in India intorno al X secolo. Poco dopo i mongoli raggiunsero il Medio Oriente, intorno al 1250, e introdussero in Cina il piatto tra il XIII e il XIV secolo. Gli antenati dei satay arrivarono quindi nel sud est asiatico da rotte parallele, partendo dagli arabi, dall’India e dalla Cina. Un ruolo fondamentale nella diffusione della ricetta dei satay venne dall’Indonesia, che al tempo rappresentava crocevia di culture. In Indonesia e Malesia sono utilizzate prevalentemente le carni di manzo e montone, le stesse preferite dagli arabi, che nel XIX secolo furono protagonisti di una massiccia immigrazione nella zona. Invece nei satay thailandesi sono predilette le carni di pollo e maiale, esattamente come avviene in Cina. Il legame della cucina thailandese con la Cina è in effetti molto radicato e riscontrabile in diversi piatti tradizionali. E’ quindi probabile che i satay siano stati ufficialmente introdotti e commercializzati in tutta la regione dai venditori ambulanti javanesi (indonesiani) e malesi, ma in Thailandia questo street food venne declinato secondo i gusti locali, ispirati alle abitudini cinesi. Infatti secondo una teoria, la parola satay deriverebbe dal nome cinese della salsa di arachidi 沙爹 che suona come “sah ti aye”. Per questa lunga storia ringrazio il sito Il babbuino ghiotto (link in calce). 

Ingredienti per 4 persone:

per la marinata:

750 gr di petto di pollo

1 confezione di spezie satay da 35 gr (marca Lobo: zucchero, curcuma, cumino, polvere di curry, coriandolo, senape, sale, amido di tapioca)

60 ml di latte di cocco

per la crema di arachidi:

45 gr di crema 100% arachidi

75 ml di latte di cocco

2 cucchiaini da caffè di salsa di soia

1 cucchiaino da caffè di olio di sesamo

1 spruzzata di succo di lime

1 spicchio d’aglio o aglio in polvere

pepe sichuan

paprika dolce o piccante

Preparazione:

Preparate la marinata: tagliate il petto di pollo a cubotti. In una ciotola mettete il mix di spezie (se non lo avete usate i link sotto per fare da soli la marinata). Aggiungete 60 ml di latte di cocco, mischiate e unite il pollo. Mescolate bene e ponete in frigorifero a marinare per 6 ore.

Preparate la crema di arachidi: mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti. Fatto!

Preparate gli spiedini: terminata la marinatura, bagnate 8 spiedini di legno e infilzatevi i cubotti di pollo. Scaldate la griglia elettrica oppure una piastra di ghisa, e ponetevi gli spiedini a rosolare per 10 minuti, girandoli una sola volta e spennellandoli durante la cottura, con la marinata avanzata sul fondo della ciotola. Serviteli ben caldi con la crema di arachidi a parte.

https://athaipianist.com/2015/01/thai-satay.html?cn-reloaded=1

https://blog.giallozafferano.it/ssosoe/sate-di-pollo/

https://www.ilbabbuinoghiotto.com/satay-di-pollo/ 

Paella mista

Bentrovati. No, non ho chiuso il blog, semplicemente sono stata così assorbita dal lavoro, che non ho avuto né tempo, né lo spirito giusto per occuparmi delle mie passioni personali. Ne vale la pena per un lavoro in cui la mia categoria è tra le più sottopagate d’Europa? No. Ma io mi sono impegnata molto per trovare una soluzione che mi alleggerirà per tre anni, dopodiché metterò in atto un altro piano di alleggerimento. Perché non si può vivere solo di lavoro. Sono stati mesi difficili anche perché ho dovuto resistere contro gli assalti di alcuni nemici, diciamo 6/7 persone che mi hanno dato filo da torcere. Ma da un mese ho cominciato a vedere la luce, perché è arrivato un regalo inaspettato: una casa al mare in Calabria comprata da mio papà. E il 21 luglio è nata la mia nipotina Cloe, un regalo ancora più gradito, amore della zia! Dedico a lei questa importante ricetta, in onore delle nostre comuni origini spagnole. Ho una enorme paellera originale da 6 e avevo già pubblicato la paella di mare, ma questa mista secondo me è più saporita, anche se è una versione per turisti, a quanto ne so, infatti la vera paella valenciana ha altri ingredienti. Ma il bello è che possiamo metterci ciò che abbiamo in casa (fagiolini, fagioli Spagna, coniglio, piattoni…) o ciò che troviamo in offerta in pescheria, come ho fatto io (cozze, code di gambero, gamberoni, anelli di totano). Ci andrebbe la salsiccia tipica spagnola, il chorizo, ma la sasizza calabrese piccante va bene lo stesso. Comunque, c’era da festeggiare l’arrivo di Cloe e un compleanno in famiglia, e abbiamo optato per questo piatto. E la Spagna c’entra eccome con la mia fuga e il mio riscatto. Da oggi, per cercare di pubblicare in maniera più costante, non proporrò più dei menù a tema, ma singole ricette senza alcun legame tra di loro. Hasta la victoria siempre!

Ingredienti per 6/7 persone:

400 gr di riso vialone nano o bomba

6 coscette di pollo

1 fetta di coppa di maiale

200 gr di code di gambero

300 gr di anelli di totano gigante

6 gamberoni

24 cozze già pulite esternamente in pescheria

2 peperoni (giallo e rosso)

1 cipolla di Tropea

2 pomodori perini spagnoli

2 spicchi d’aglio

200 gr di piselli surgelati

2 foglie d’alloro

2 bustine di zafferano

6 cucchiai di olio evo

1 litro e mezzo di acqua

1 cuore di brodo vegetale (o di pollo o pesce)

mezzo bicchiere di vino bianco

sale, pepe, peperoncino

1 limone

prezzemolo

Preparazione:

Pulite le cozze esternamente con una pagliuzza di metallo ed eliminate la barbetta. Riscaldate in una padella un filo d’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, del prezzemolo tritato e aggiungete i molluschi, lasciateli schiudere a fuoco moderato, con il coperchio, mescolando ogni tanto, fin quando non si saranno aperti tutti. Filtrate il liquido di cottura e tenetelo da parte. In alternativa potete aggiungere le cozze crude quando mancano 10 minuti al termine della cottura.

Pulite i gamberi eliminando il carapace, incidendo la parte superiore con un coltellino ed estraendo il budello. Tagliate il carapace dei gamberoni sulla parte superiore ed estraete il budello.

Mettete un cucchiaio d’olio nella paellera, accendendo due fuochi, e sopra questi rosolate da ogni lato le cosce di pollo. Dopo 5 minuti aggiungete un cucchiaio d’olio e i gamberoni; girateli per farli cuocere, basteranno 4-5 minuti. Teneteli da parte in caldo.

Pulite i peperoni, tagliateli a metà, poi togliete il picciolo, i semi ed i filamenti interni. Tagliateli a strisce piuttosto sottili. Mondate e tagliate ad anelli la cipolla. Spostando le cosce di pollo lontano dalle fiamme, aggiungete nella parte più calda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, poi inserite i peperoni con la cipolla e fateli cuocere finché non saranno rosolati.

Tagliate il maiale in bocconcini, fate insaporire un filo d’olio nella paellera, aggiungete i bocconcini di carne e fateli rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Dovranno dorare e formare una croccante crosticina all’esterno. Mettete da parte.

Infine rosolate per 5 minuti gli anelli di totano gigante con i pomodori a dadini, sempre con un cucchiaio d’olio in più e sulle fiamme, sposando gli altri ingredienti.

Fate insaporire 3-4 minuti.

Portate a bollore un litro e mezzo d’acqua.

Allargate gli ingredienti lasciando uno spazio centrale a croce e aggiungete un cucchiaio d’olio, l’alloro e il riso, che lascerete tostare un paio di minuti. Sfumate con il vino (io ho usato del brandy).

Sciogliete lo zafferano in poca acqua calda. Unite il liquido di cottura filtrato dei molluschi, ed un mestolo di acqua bollente in cui avrete sciolto il cuore di brodo. Unite lo zafferano e l’acqua a copertura. Io l’ho aggiunta mezzo litro alla volta per evitare che il riso scuocesse, ma mescolando solo in superficie, perché dovrebbe formarsi una crosticina sul fondo. Aggiungete le spezie scelte e fate cuocere a fuoco medio basso per circa 30-40 minuti; il tempo di cottura effettivo dipende molto dalla tipologia di riso utilizzato; il riso bomba richiede una cottura molto lunga, ma altre tipologie potrebbero richiederne meno. Per essere certi dei tempi vi consiglio di assaggiare. Assicuratevi che il riso sia sempre coperto dal liquido. Ruotate ogni tanto la paellera, perché il riso che si trova sopra i fuochi cuoce più in fretta.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura aggiungete i piselli scongelati.

Quando mancano pochi minuti al termine della cottura aggiungete i gamberi, i molluschi, il maiale, una generosa spolverizzata di paprika (e a piacere pepe). Fate insaporire tutto insieme e solo alla fine unite anche i gamberoni. La vostra paella mista è pronta, aggiungete il prezzemolo tritato, gli spicchi di limone e servite.

https://www.ricettedalmondo.it/paella-valenciana.html

Torta di datteri e arachidi

A Pasqua io e il mio compagno siamo stati in Egitto, crociera sul Nilo e il Cairo. Esperienza indimenticabile. Una delle nostre guide ci ha regalato una scatola grande di datteri. Così si è creata l’esigenza di trovare ricette per usarli. Ho trovato una torta tunisina interessante, cui ho apportato delle modifiche, perché nella ricetta originale ci sono tante uova, tanta frutta secca a guscio e una glassa di zucchero. I dolci mediorientali per i nostri gusti sono troppo zuccherosi. Nonostante le modifiche è riuscita una torta squisita, con un uovo, poco zucchero (la dolcezza è data naturalmente dai datteri), poca frutta secca a guscio. Ho scelto le arachidi perché costano poco. E’ senza lattosio grazie all’olio di riso (il migliore per i dolci, perché sopporta le alte temperature e sempre meglio di quello di girasole che ha un alto impatto idrico), e per renderla gluten free basta sostituire la farina di frumento con amido di mais e farina di ceci. Frutta secca e agrumi la rendono ideale per l’autunno. Così termina il mio menù in stile tunisino 🙂

Ingredienti per una tortiera di 20 cm di diametro (6/8 persone):

170 grammi farina (oppure metà amido di mais e metà farina di ceci)

130 grammi datteri denocciolati

75 grammi arachidi tostate

80 grammi olio di riso

30 grammi di zucchero

110 grammi succo d’arancia (ovvero il succo di un’arancia grande)

1 scorza di arancia

1 cucchiaio di succo di limone (facoltativo)

1 uovo

1/2 bustina di lievito in polvere

zucchero a velo

Preparazione:

Denocciolate i datteri e tritateli grossolanamente nel mixer.

Tritate grossolanamente le arachidi.

Grattugiate la scorza dell’arancia ben lavata, poi tagliatela a metà e spremetene il succo.

Mettete in una ciotola la scorza di arancia, i datteri, il succo d’arancia e limone, l’olio, l’uovo, le arachidi, lo zucchero e mescolate.

Aggiungete la farina e il lievito. Amalgamate bene.

Versate il composto in una teglia tonda di plexiglass di 20 cm di diametro, imburrata e infarinata, livellate e infornate in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti.

Una volta intiepidita spolverate di zucchero a velo.

Squisita da sola, eccellente con una pallina di gelato alla vaniglia.

https://www.ricettario-bimby.it/prodotti-da-forno-dolci-ricette/torta-noci-e-datteri/l5lqj07p-50f8e-456980-d2121-x3e1a80x 

Torta di datteri tunisina, ricetta originale:

https://www.kucinadikiara.it/2017/12/torta-di-datteri-alla-tunisina.html?m=1

Stufato di freekeh con verdure

Purtroppo sono così presa a lavorare che non riesco a pubblicare regolarmente. Qualcuno mi ha detto che non riesco a staccarmi dal lavoro. Sarà pure vero. Tuttavia faccio un mansione che è estremamente pervasiva nella vita privata, ed è veramente difficile non portarsi il lavoro a casa come fanno nelle altre professioni… Per fortuna riesco a cucinare regolarmente, anche perché bisogna mangiare tutti i giorni. Adesso poi che convivo col mio compagno, quasi tutte le sere mi ingegno a cucinare un manicaretto. Ma veniamo a questa ricetta tunisina. Un giorno al supermercato (mi pare Auchan) ho trovato in offerta un prodotto che non conoscevo, il freekeh (marca Luxor), ovvero del grano verde che viene essiccato al sole e affumicato con rami di un arbusto, il balan, il che gli dà un gusto particolare, di noce. Ha molte sostanze nutritive salutari, tante fibre e un basso indice glicemico. E’ originario del Libano, ma si è diffuso in tutto il medio Oriente, anche nella cucina egiziana e tunisina. Per altro è comodissimo da cucinare, perché si mette in pentola con la quantità d’acqua indicata nella confezione (500 ml per 100 gr) e si lascia sul fuoco finché non l’ha assorbita tutta, magari con le verdure a pezzetti, che si cuociono insieme a lui, come ho fatto io in questa versione di uno stufato tunisino da me un po’ rivisitata, ma simile all’originale.

Ingredienti per 2 persone:

150 gr di Freekeh

750 ml di acqua

1 zucchina (se in stagione, altrimenti zucca o coste)

1 carota

1 costa di sedano

½ finocchio

½ cipolla

2 spicchi d’aglio

1 pizzico di spezie tunisine (tabil) o ras el hanout

una scatola di ceci (o 1 salsiccia di tacchino)

sale, peperoncino

2 cucchiai di olio evo

Preparazione:

Lavate, mondate e tagliate a pezzetti le verdure. Mettete tutto insieme nell’acqua fredda (750 ml) in pentola con il freekeh, accendete il fuoco, salate, ed è pronto quando l’acqua si è assorbita (15-18 minuti).

Intanto spellate la salsiccia di tacchino, sbriciolatela e rosolatela in un padellino antiaderente con le spezie. Se preferite usare i ceci (ricetta originale), scolateli, stendeteli su una teglia con carta forno, oliateli, salateli e tostateli in forno per 15-20 minuti a 180° con le spezie.

Quando il freekeh è pronto, aggiungete la salsiccia o i ceci, l’olio e il peperoncino, se occorre più spezie. Per servire: un cucchiaio di yogurt greco per guarnire e una pita araba.

https://www.hellofresh.com/recipes/tunisian-freekeh-stew-58580c0fa28e1a36247c2902

Insalata di carote tunisina (slata omek houriya)

Ultimamente, quasi per caso, ho cucinato un paio di piatti che si avvicinano alla cucina tunisina, uno stufato di grano verde e un dolce di datteri. Allora ho pensato di aggiungere una ricetta tipica tunisina per pubblicare un menù in stile tunisino. In passato ho pubblicato anche la ricetta dei brik tunisini, di cui lascio il link in coda per chi volesse aggiungere un piatto a tema. Per questo menù ho scelto un semplice contorno che ho gradito sia per il gusto, sia per l’originalità, perché con le carote cotte di rado preparo delle ricette. Anche bello da vedere. Dedicato ad un mio alunno di origine tunisina, Youssef, un po’ pestifero ma simpatico, che è proprio di Tunisi. Si avvicina Halloween, ma quest’anno non pubblicherò un menù a tema perché per il ponte farò un bel viaggetto in Emilia col mio compagno, che è originario del ferrarese, però l’anno prossimo lo farò, perché adoro questa ricorrenza (di origine scozzese o irlandese). Infatti stiamo vedendo tutte le sere un film horror in questi giorni; in particolare ho apprezzato il film recente di It (ho appena letto il romanzo). Inoltre ho organizzato la festa di Halloween con i miei alunni e parteciperò a quella di Pomposa, vestita da strega. Ma chi sono le vere streghe? Certe donne attempate, arroganti e arcigne, ovviamente! 😉

Ingredienti per 2/4 persone:

500 gr di carote

1 uovo

Una manciata di olive nere al forno

2 spicchi d’aglio

2 cucchiai di olio evo

Spezie ras el hanout

Harissa

Preparazione:

Lavate e tagliate a rondelle 500 g di carote e lessatele in acqua salata.

Scolate, fate raffreddare e poi passatele nel passaverdure o schiacciatele con una forchetta (come ho fatto io). Scaldatele in una padella 2 cucchiai di olio evo con l’aglio.

Aggiungete la purea di carote e cuocete per 5 minuti (non deve essere acquosa, ma avere una consistenza soda). Mettete sale, 1/2 cucchiaino di spezie tabel kerouia, ovvero coriandolo e carvi o cumino (in mancanza usate spezie ras el hanout), 1/2 cucchiaino di harissa; mescolate bene il tutto tenendo sul fuoco ancora per pochi minuti.

Fate raffreddare le carote e impiattate decorando con uovo sodo tagliato in 4 spicchi, olive nere e prezzemolo tritato (ricetta della chef Marianna Maffia Mbarek).

https://www.lemillericette.it/insalata-di-carote-tunisina-slata-omek-houriya/

Per la ricetta dei brik tunisini:

https://blog.giallozafferano.it/umbricella/1525-2/

Panceci: pancakes di ceci

Termino il mio menù autunnale di salsicce e legumi con un dolce… Sì, di legumi. Ultimamente il mio compagno ha dovuto ridurre i carboidrati nella sua dieta, così ho iniziato a usare la farina di ceci per fare dei surrogati interessanti come questo. Non storcete il naso: il sapore di ceci non si avverte, grazie alla vanillina. Non c’è zucchero nell’impasto, quindi si possono usare anche per preparazioni salate. Non male e zero carboidrati

Ingredienti per due persone:

180 gr farina di ceci

280 ml di acqua 

1 pizzico di sale 

4 cucchiaini di lievito per preparazioni dolci con vanillina

4 cucchiai di olio di riso + un filo per la padella

sciroppo d’acero, frutti di bosco, miele o marmellata a piacere

Preparazione:

Mettete la farina di ceci in una ciotola. Aggiungete l’acqua e iniziate a mescolare con l’aiuto di una frusta. Aggiungete poi il sale e mescolate nuovamente. Per ultimo mettete lievito e olio. Mescolate con movimenti circolari dal basso verso l’alto, per dare aria all’impasto.

Cuoceteli utilizzando una padella antiaderente per crepes. Ungetela con un goccio di olio e poi tamponate con carta assorbente (fatelo solo la prima volta, non serve ripeterlo).

Prendete mezzo mestolo di composto e fatelo cadere in pentola, formando il pancake. Se la pentola è bella calda, il composto farà tante bollicine. Giratelo con l’aiuto di una spatola piatta in plastica o legno e fate raffreddare su un piattino. Servitele calde con sciroppo d’acero, frutti di bosco, miele o marmellata a piacere. Ottime anche per colazione. E ricordate che lo sciroppo d’acero deve essere già sul tavolo quando arrivano i pancakes. Il film Rain man docet 🙂 

https://www.vitalmentebio.com/panceci-i-pancakes-con-farina-di-ceci/

https://www.youtube.com/watch?v=iKKUyKl764A