Spiedini di capitone e mazzancolle con polenta bianca al tartufo e zucca al forno

Come dicevo, ci siamo ritrovati solo in due a festeggiare la vigilia di Natale, ma non ci è dispiaciuto, perché così abbiamo potuto gustare dei cibi pregiati che possiamo permetterci in dosi moderate. Come l’ amata anguilla, che purtroppo è in via di estinzione e quindi ci concediamo solo qualche volta l’anno. Avevo in freezer delle mazzancolle, così ho pensato di fare degli spiedini misti e servirli con una polentina bianca, la più indicata per il pesce, aromatizzata al tartufo. Così ho sfruttato un vasetto di carpaccio di tartufo e un avanzo di olio al tartufo bianco di Miniata che, anche se lo trovo a un euro al Penny, secondo me è buono. La marca è Turci Firenze. Come contorno della zucca al forno che avevo già in frigo. Insomma, anche in questo piatto raffinato, ho trovato il modo di riciclare qualche avanzo. Risultato? Squisito.

Ingredienti per 2 persone:

1 capitone senza testa e a pezzi

400 gr di mazzancolle tropicali

12 foglie di alloro

1 bicchiere di farina di mais bianca istantanea

4 bicchieri d’acqua

3 cucchiai di olio al tartufo

50 gr di carpaccio di tartufo in vasetto

1/2 zucca piccola mantovana o delica

Mix di erbe aromatiche per arrosti

Olio extravergine

Sale e pepe

Preparazione:

Sgusciate le mazzancolle lasciandone da parte 4 intere. Eliminate il filamento nero. Tagliate con le forbici da cucina il carapace delle mazzancolle rimaste ed eliminate l’intestino anche ad esse. Infilate le mazzancolle sgusciate in lunghi spiedini di legno. Ne otterrete 3. Infilate negli spiedini anche i pezzi di anguilla alternati con foglie di alloro. Ungete gli spiedini e le mazzancolle intere con olio al tartufo e ponete il tutto sulla griglia elettrica calda.

Intanto preparate la polenta: fate bollire 4 bicchieri d’acqua, salate e buttate a pioggia la farina di mais mescolando l’acqua in modo da non formare grumi. Mescolate per 5 minuti, spegnete il fuoco, condite con olio al tartufo e coprite con il coperchio.

Girate gli spiedini. Le mazzancolle andranno tolte prima dalla griglia e tenute in caldo. Quando l’anguilla sarà pronta, impiattate gli spiedini con le mazzancolle intere in un piatto da portata.

Mettete la polenta in delle ciotole e decoratela con il carpaccio di tartufo.

Servite gli spiedini con la polenta.

Come contorno ho abbinato della zucca sbucciata, tagliata a cubetti, condita con mix aromi da arrosto e olio extravergine, e cotta al forno a 180° per 20 minuti circa.

Angeli a cavallo (ostriche al bacon)

Finalmente vacanza. La cena della vigilia di magro l’abbiamo fatta da soli a casa gustando delle prelibatezze speciali preparate da noi. Abbiamo fatto le ultime spese e siamo andati al vivaio a prendere il capitone. Poi siamo andati in un bellissimo borgo qui vicino a visitare il museo dei presepi. Infine abbiamo cucinato e cenato vedendo un film natalizio in streaming. Il giorno di Natale ci siamo scambiati i regali davanti all’albero addobbato, siamo stati a pranzo dai suoi parenti e al cinema a vedere il film Ferrari. A proposito: per la nostra cena della vigilia abbiamo pasteggiato con prosecco Ferrari.

Mi sono piaciute queste festività: da quando ho un vero compagno al mio fianco ho riscoperto lo spirito del Natale, che avevo conosciuto solo da bambina, compromesso a 20 anni e perso definitivamente verso i 30 anni.

Per altro tra qualche giorno partiremo per Londra, ci siamo concessi questo regalo, e tanto bene ho pensato di fare questa ricetta che ho scoperto dopo essere inglese. Abbiamo trovato al supermercato le ostriche. Alcune le abbiamo mangiate crude con succo di lime.

Le altre, siccome il mio compagno non ama il pesce crudo, ho pensato di cuocerle. Mi ricordavo di aver letto che si potevano fare avvolte nel bacon e ho trovato in internet la ricetta degli Angeli a cavallo. Semplicissima da preparare e gustosa. Dopo questo esperimento posso dire che le ostriche sono un po’ sprecate da consumare sempre e solo crude. Hanno delle potenzialità. La cosa più difficile in questa preparazione è aprirle, ma ci sono i tutorial sul web.

Ingredienti per 2 persone:

8 ostriche

4 fette di bacon sottili

8 fettine di pane

Pepe nero

Preparazione:

Aprite le ostriche con il coltellino che troverete nella confezione o usando un coltellino da grana.

Tagliate le fette di bacon a metà.

Togliete i molluschi dalle valve e puliteli da eventuali residui.

Avvolgete ogni ostrica in mezza fetta di bacon. Infilzate gli involtini negli stuzzicadenti a due a due.

Poneteli a rosolare sulla griglia elettrica ben calda per qualche minuto, insieme alle fettine di pane (io ho usato i panini mantovani). Mettete una singola ostrica su ogni crostino, pepate e adagiateli sulle valve precedentemente sciacquate. Servite su un piatto da portata disposte a raggiera e con mezzo lime al centro. 

https://blog.giallozafferano.it/zuccherodil/ostriche-angeli-a-cavallo/

Totano gigante con verdure

Ultimamente ho scoperto questo prodotto ittico, il totano gigante. Lo trovo al Tigros e lo prendo non solo perché costa poco, ma anche perché è buonissimo e rimane tenerissimo. Ora, come quasi tutti sanno la fauna ittica è in forte difficoltà a causa dell’overfishing: peschiamo più pesci di quanti riescano a riprodursi, ergo: tra poco non ci saranno più pesci in mare. Quindi innanzitutto noi dobbiamo consumarne il meno possibile, evitando in particolare quelli più a rischio di estinzione. Per molti pesci troviamo in internet una guida che, a seconda del luogo di provenienza e della tecnica di pesca, ci consiglia o sconsiglia l’acquisto. Ad esempio il totano gigante ok, ma solo dal Perù e solo pescato con le lenze. Per il resto, da evitare le seguenti specie in pericolo: nasello, merluzzo, palombo, pesce spada, rombo chiodato, tonno, alosa cheppia, verdesca, dentice, cernia, salmone, crostacei, sgombro, bianchetti, anguilla, ombrina boccadoro, razza, orata, branzino. Chi lo sa e continua a consumarne in abbondanza, è un criminale, un nemico dell’ambiente e del pianeta.

Ingredienti per due persone:

450 gr di bistecca di totano gigante

1 zucchina

1 carota

1 cipolla rossa

2 spicchi d’aglio

1 manciata di olive nere al forno

1 manciata di capperi sotto sale

2 cucchiai di olio extravergine

1 foglia di alloro

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate tutte le verdure. Con la grattugia a fori larghi grattugiate la zucchina e la carota, tagliate ad anelli la cipolla. Tritate l’aglio. Sciacquate i capperi e tritateli.

Tagliate a strisce la bistecca di totano.

Scaldate l’olio in una padella e rosolate per alcuni minuti le verdure con l’alloro, le olive, i capperi, salate, pepate, poi aggiungete il totano e cuocete per circa 25 minuti, se necessario aggiungendo poca acqua.

https://www.wwf.ch/it/guida-pesci#guide-content

https://www.hellofish.it/it/guida-al-consumo

Moscardini in umido con piselli e cous cous

Quando ho fatto la paella, qualche giorno fa, ho preso in pescheria anche un grosso moscardino in offerta, che pensavo di usare, invece poi l’ho congelato. Congelare è un ottimo modo di evitare sprechi alimentari. Ad esempio le verdure di questa ricetta erano tutte surgelate. Piuttosto che buttare qualsiasi cibo io lo surgelo, poi lo uso con calma quando si presenta l’occasione. Ora, come ricavare un piatto principale per tre persone con un solo moscardino? Preparo spesso piatti per tre persone, perché noi siamo in due, ma deve avanzarmi una porzione per la schiscia del mio compagno. Si risparmiano un bel po’ di soldi con la schiscia, e soprattutto si mangia molto più sano che al ristorante. Ho pensato di fare un ragù e servirlo con il cous cous, che si sposa magnificamente con il pesce; basti pensare alle ricette siciliane. Risultato gradevole. Da provare.

Ingredienti per 3 persone:

1 moscardino grande

320 gr di piselli

180 gr di cous cous precotto

1 scatoletta piccola di polpa di pomodoro Mutti

3 cucchiai di concentrato di pomodoro

1 costa di sedano

1 cipollotto

1 carota piccola

1 spicchio d’aglio

1 foglia di alloro

3 cucchiai di olio extravergine + un cucchiaino per il cous cous

1 cucchiaio di burro senza lattosio per il cous cous

sale, pepe

peperoncino

basilico

Preparazione:

Lavate e pulite il moscardino, poi tagliate i tentacoli a pezzetti e la sacca ad anelli.

Lavate e mondate le verdure, poi tritatele. Scaldate l’olio in una padella, poi inserite le verdure e l’alloro. Dopo qualche minuto aggiungete il moscardino, fate asciugare il suo liquido e poi sarà la volta della polpa di pomodoro e del concentrato. Aggiungete un paio di bicchieri di acqua, sale, pepe e cuocete coperto per 50 minuti.

Intanto preparate il cous cous seguendo le istruzioni sulla confezione.

Trascorsi i 50 minuti, scoperchiate e aggiungete i piselli. Controllate se occorre aggiungere dell’acqua e il grado di cottura del moscardino.

In una decina di minuti il tutto dovrebbe essere pronto.

Mettete il cous cous sgranato nei piatti, versate sopra il sugo, decorate con basilico e servite con peperoncino a parte.

Vermicelli con cozze e peperoni

Estate, tempo di cozze e peperoni. Una cucina sostenibile deve infatti rispettare la stagionalità dei prodotti, e io prima di acquistare controllo sempre su un apposito sito (link sotto). Per la paella di cui ho pubblicato la ricetta qualche giorno fa ho utilizzato circa la metà delle cozze e dei peperoni acquistati, quindi bisognava prevedere un piatto per smaltirli. La pasta di Gragnano di solito è fatta con grano 100% italiano, e anche questa è una scelta sostenibile, e sana: in certi paesi esteri usano maggiori quantità di pesticidi… Quanto al sapore, l’accoppiata è collaudata, se ne trovano molte ricette in internet. In questo piatto c’è tutta l’essenza della cucina mediterranea, non solo sana, ma sostenibile: cereali, verdure, poche proteine, olio di oliva.

Ingredienti per 2 persone:

200 gr di vermicelli di Gragnano

500 gr di cozze fresche già pulite esternamente in pescheria

1 peperone giallo

½ cipolla di Tropea

1 scatoletta di polpa di pomodoro Mutti

4 spicchi d’aglio

2 foglie di alloro

2 cucchiai di olio evo

1 peperoncino rosso fresco

peperoncino dolce in polvere

prezzemolo

basilico fresco

sale, pepe

Preparazione:

Fate scaldare 1 cucchiaio d’olio in una padella con due spicchi d’aglio, prezzemolo tritato (anche surgelato), un pezzetto di peperoncino, pepe e inserite le cozze. Fatele aprire a fuoco vivace con il coperchio. Poi togliete dalla padella e tenete da parte cozze e liquido.

Lavate e mondate il peperone e la cipolla. Tagliate il primo a listarelle e la seconda ad anelli.

Nella stessa padella scaldate 1 cucchiaio d’olio e fate stufare le verdure con l’alloro e due spicchi d’aglio. Quando sono abbastanza morbide unite la salsa, due bicchieri piccoli d’acqua (potete usare la scatoletta vuota come misurino) e il liquido delle cozze filtrato. Regolate di sale.

Intanto sgusciate le cozze lasciandone da parte 10 per la decorazione del piatto. Scegliete quelle con il guscio più pulito.

Lessate la pasta in acqua salata bollente e scolatela al dente.

Quando il sugo si è ben ristretto unite le cozze sgusciate, la pasta e il peperoncino in polvere, saltando il tutto per qualche minuto.

Impiattate decorando con le cozze intere, se gradito aggiungete del peperoncino fresco tritato e ultimate con le foglie di basilico spezzate con le dita o le forbici.

https://www.nonnapaperina.it/2011/08/spaghetti-con-cozze-e-peperoni-prova-questo-piatto/

https://www.stagioninelpiatto.com/frutta-verdura-pesce-di-stagione-calendari/ 

Paella mista

Bentrovati. No, non ho chiuso il blog, semplicemente sono stata così assorbita dal lavoro, che non ho avuto né tempo, né lo spirito giusto per occuparmi delle mie passioni personali. Ne vale la pena per un lavoro in cui la mia categoria è tra le più sottopagate d’Europa? No. Ma io mi sono impegnata molto per trovare una soluzione che mi alleggerirà per tre anni, dopodiché metterò in atto un altro piano di alleggerimento. Perché non si può vivere solo di lavoro. Sono stati mesi difficili anche perché ho dovuto resistere contro gli assalti di alcuni nemici, diciamo 6/7 persone che mi hanno dato filo da torcere. Ma da un mese ho cominciato a vedere la luce, perché è arrivato un regalo inaspettato: una casa al mare in Calabria comprata da mio papà. E il 21 luglio è nata la mia nipotina Cloe, un regalo ancora più gradito, amore della zia! Dedico a lei questa importante ricetta, in onore delle nostre comuni origini spagnole. Ho una enorme paellera originale da 6 e avevo già pubblicato la paella di mare, ma questa mista secondo me è più saporita, anche se è una versione per turisti, a quanto ne so, infatti la vera paella valenciana ha altri ingredienti. Ma il bello è che possiamo metterci ciò che abbiamo in casa (fagiolini, fagioli Spagna, coniglio, piattoni…) o ciò che troviamo in offerta in pescheria, come ho fatto io (cozze, code di gambero, gamberoni, anelli di totano). Ci andrebbe la salsiccia tipica spagnola, il chorizo, ma la sasizza calabrese piccante va bene lo stesso. Comunque, c’era da festeggiare l’arrivo di Cloe e un compleanno in famiglia, e abbiamo optato per questo piatto. E la Spagna c’entra eccome con la mia fuga e il mio riscatto. Da oggi, per cercare di pubblicare in maniera più costante, non proporrò più dei menù a tema, ma singole ricette senza alcun legame tra di loro. Hasta la victoria siempre!

Ingredienti per 6/7 persone:

400 gr di riso vialone nano o bomba

6 coscette di pollo

1 fetta di coppa di maiale

200 gr di code di gambero

300 gr di anelli di totano gigante

6 gamberoni

24 cozze già pulite esternamente in pescheria

2 peperoni (giallo e rosso)

1 cipolla di Tropea

2 pomodori perini spagnoli

2 spicchi d’aglio

200 gr di piselli surgelati

2 foglie d’alloro

2 bustine di zafferano

6 cucchiai di olio evo

1 litro e mezzo di acqua

1 cuore di brodo vegetale (o di pollo o pesce)

mezzo bicchiere di vino bianco

sale, pepe, peperoncino

1 limone

prezzemolo

Preparazione:

Pulite le cozze esternamente con una pagliuzza di metallo ed eliminate la barbetta. Riscaldate in una padella un filo d’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, del prezzemolo tritato e aggiungete i molluschi, lasciateli schiudere a fuoco moderato, con il coperchio, mescolando ogni tanto, fin quando non si saranno aperti tutti. Filtrate il liquido di cottura e tenetelo da parte. In alternativa potete aggiungere le cozze crude quando mancano 10 minuti al termine della cottura.

Pulite i gamberi eliminando il carapace, incidendo la parte superiore con un coltellino ed estraendo il budello. Tagliate il carapace dei gamberoni sulla parte superiore ed estraete il budello.

Mettete un cucchiaio d’olio nella paellera, accendendo due fuochi, e sopra questi rosolate da ogni lato le cosce di pollo. Dopo 5 minuti aggiungete un cucchiaio d’olio e i gamberoni; girateli per farli cuocere, basteranno 4-5 minuti. Teneteli da parte in caldo.

Pulite i peperoni, tagliateli a metà, poi togliete il picciolo, i semi ed i filamenti interni. Tagliateli a strisce piuttosto sottili. Mondate e tagliate ad anelli la cipolla. Spostando le cosce di pollo lontano dalle fiamme, aggiungete nella parte più calda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, poi inserite i peperoni con la cipolla e fateli cuocere finché non saranno rosolati.

Tagliate il maiale in bocconcini, fate insaporire un filo d’olio nella paellera, aggiungete i bocconcini di carne e fateli rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Dovranno dorare e formare una croccante crosticina all’esterno. Mettete da parte.

Infine rosolate per 5 minuti gli anelli di totano gigante con i pomodori a dadini, sempre con un cucchiaio d’olio in più e sulle fiamme, sposando gli altri ingredienti.

Fate insaporire 3-4 minuti.

Portate a bollore un litro e mezzo d’acqua.

Allargate gli ingredienti lasciando uno spazio centrale a croce e aggiungete un cucchiaio d’olio, l’alloro e il riso, che lascerete tostare un paio di minuti. Sfumate con il vino (io ho usato del brandy).

Sciogliete lo zafferano in poca acqua calda. Unite il liquido di cottura filtrato dei molluschi, ed un mestolo di acqua bollente in cui avrete sciolto il cuore di brodo. Unite lo zafferano e l’acqua a copertura. Io l’ho aggiunta mezzo litro alla volta per evitare che il riso scuocesse, ma mescolando solo in superficie, perché dovrebbe formarsi una crosticina sul fondo. Aggiungete le spezie scelte e fate cuocere a fuoco medio basso per circa 30-40 minuti; il tempo di cottura effettivo dipende molto dalla tipologia di riso utilizzato; il riso bomba richiede una cottura molto lunga, ma altre tipologie potrebbero richiederne meno. Per essere certi dei tempi vi consiglio di assaggiare. Assicuratevi che il riso sia sempre coperto dal liquido. Ruotate ogni tanto la paellera, perché il riso che si trova sopra i fuochi cuoce più in fretta.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura aggiungete i piselli scongelati.

Quando mancano pochi minuti al termine della cottura aggiungete i gamberi, i molluschi, il maiale, una generosa spolverizzata di paprika (e a piacere pepe). Fate insaporire tutto insieme e solo alla fine unite anche i gamberoni. La vostra paella mista è pronta, aggiungete il prezzemolo tritato, gli spicchi di limone e servite.

https://www.ricettedalmondo.it/paella-valenciana.html

Linguine alla bottarga

Le linguine alla bottarga sono un grande classico della nostra cucina. Le piacevoli vacanze di Natale sono finite da un pezzo, il lavoro incombe, e il tempo di pubblicare è poco. Per altro il rientro è stato funestato da un evento tragico. Questo getta un velo di amarezza su una buona notizia che avevo ricevuto qualche tempo fa e a cui vorrei dedicare un menù.

Il giorno 10 dicembre 2022 ho avuto una notizia meravigliosa, e il 12 dicembre ho fatto un passo che mi ha permesso di concretizzare questa opportunità, che mi sono impegnata al massimo per ottenere. La notizia è così straordinaria che ha richiesto una celebrazione doppia. La sera stessa, io e il mio compagno abbiamo festeggiato gustando delle linguine condite con della preziosa bottarga che avevo in casa, e brindando con un buon rosé frizzante dell’enoteca da cui ci serviamo (si chiama Vino al vino, di Vigevano). Non paghi, la sera dopo ho comprato dello Champagne e abbiamo continuato con un risotto ai porcini. A questo bis di primi abbinerò un dolce fatto tempo fa, per completare il menù. La bottarga di muggine marca Coop non era quella in polvere, ma quella compatta, più pregiata, e devo dire che la differenza si sente molto. Penso che da oggi in poi comprerò sempre quella. Le linguine di Gragnano con solo grano italiano, trafilate al bronzo e a lenta essiccazione, l’hanno esaltata al massimo, rendendo i festeggiamenti ancora più gustosi. Il sapore amaro della vita, quello dolce della vittoria… Dedico questo menù ad una persona speciale che non c’è più, ma che resterà sempre nel mio cuore.

Ingredienti per 2 persone:

250 gr di linguine di Gragnano

60 gr di bottarga

4 cucchiai di olio evo

1 spicchio d’aglio

prezzemolo fresco 

peperoncino, sale

Preparazione:

Lessate la pasta in acqua bollente salata.

Sbucciate e tritate l’aglio.

Sciacquate e asciugate il prezzemolo con un panno di cotone. Tritatelo con la mezzaluna.

Sbucciate e tritate la bottarga. Io ho usato il coltello perché era morbida, ma suppongo si possa usare anche una grattugia a fori medi.

Scaldate l’olio in una padella adatta a saltare la pasta. Soffriggete l’aglio a fuoco dolce per qualche minuto.

Scolate la pasta al dente tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura.

Saltate la pasta in padella con metà della bottarga, per qualche minuto.

Impiattate e decorate con la bottarga rimanente, il prezzemolo e il peperoncino tritato (fresco o secco in scaglie).

Risotto con zucca, porro, crostacei e amaretti

Buon anno nuovo! Ieri abbiamo festeggiato in maniera molto originale. Alle 19.30 io e il mio compagno siamo andati al cinema a vedere Fabelsman, il nuovo film di Spielberg, poi siamo tornati a casa e abbiamo gustato un cenone per due, brindando a mezzanotte con lo champagne. Come è uscito il menù di San Silvestro? Come al solito: per riciclare ciò che avevo in casa: riso, zucca, porri, gamberoni, amaretti, fagiolini, panettone artigianale. Volete scoprire cosa ne è venuto fuori? Seguitemi… PS: il risotto è stato fatto dal mio compagno, vigevasco DOC 🙂

Ingredienti per 4 persone:

400 gr di riso carnaroli

½ zucca piccola mantovana

8 gamberoni

200 gr di gamberetti sgusciati

½ porro

8 amaretti

2 cucchiai d’olio

8 cucchiai di burro

1 bicchierino di brandy

sale, pepe

Preparazione:

Lavate e tagliate a spicchi piccoli la zucca senza sbucciarla. Mettete le fette in forno caldo a 180° su una teglia, senza sovrapporle, fino a che la zucca non sia morbida.

Con una forbice tagliate il carapace dei gamberoni sul dorso ed estraete il budello; sgusciate 4 gamberoni. Con le teste sciacquate e i carapaci, immerse in acqua bollente, fate un fumetto di pesce ben salato.

Ricavate la polpa della zucca tiepida eliminando la buccia, poi schiacciatela con una forchetta. Tagliate il porro a rondelle sottili.

Scaldate l’olio in una pentola alta e soffriggete a fuoco basso i porri. Dopo qualche minuto aggiungete il riso e fatelo tostare, poi sfumate con il brandy. Una volta evaporato aggiungete poco alla volta delle mestolate di fumetto, fino a portare il riso a cottura. Regolate di sale. Quando mancano 5 minuti aggiungete i gamberetti e i gamberoni sgusciati.

Cuocete i gamberoni col carapace per un minuto al microonde a potenza massima.

A fuoco spento mantecate il risotto col burro.

Impiattate il risotto decorando con i gamberoni interi, una spolverata di pepe e sbriciolate sopra ogni piatto due amaretti.

Pasta con passata Pachino, melanzane, ricciola e gamberetti

 

Giugno forse è il mese migliore per visitare la Sicilia. Noi siamo stati l’anno scorso ed è stata un’esperienza indimenticabile. Il grande caldo è arrivato e il mio pensiero va alla meravigliosa Trinacria. Non posso essere lì, ma posso rievocarla celebrando i suoi sapori. Ho ben 2 menù pronti a base di prodotti siciliani. A Marzamemi abbiamo fatto scorta di prodotti della rinomata ditta Campisi, tra cui la passata di Pachino. Al mercato di Siracusa abbiamo fatto incetta di origano. Con gli altri ingredienti che avevo in casa è nata questa ricetta. Da Campisi abbiamo acquistato anche un sugo pronto di Pachino e ricciola, ed è quello che mi ha dato l’idea per questa ricetta. Tutto il gusto della Sicilia nel piatto.

Ingredienti per 2 persone:

160 gr di fusilli integrali

1 melanzana viola

330 ml di passata di pomodori Pachino DOC

½ cipolla rossa

1 spicchio d’aglio

200 gr di filetto di ricciola

200 gr di gamberetti

4 cucchiai di olio evo

origano siciliano

peperoncino

sale, menta fresca

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure. Tagliate le melanzane a tocchetti e rosolatele in una padella antiaderente ben capiente, con 2 cucchiai d’olio, per circa 20 minuti. Salate.

Tritate la cipolla e fatela appassire in un pentolino con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete l’aglio tritato e poi la passata. Fate cuocere per circa 20 minuti. Salate.

Fate ammorbidire il filetto di ricciola per qualche minuto al microonde, in modo da poter eliminare facilmente la pelle, poi tagliatele a tocchetti.

Lessate la pasta al dente in acqua bollente salata, poi scolatela.

Nella padella delle melanzane mettete la pasta e la salsa di pomodoro. Aggiungete i gamberetti e fate saltare per qualche minuto amalgamando bene tutti gli ingredienti. Per ultima unite la ricciola e fate cuocere lo stretto necessario. Condite con menta fresca tritata e peperoncino.

 

Anelli di totano gigante con fave e contorno di asparagi

Qualche settimana fa ho trovato in offerta gli anelli di totano gigante alla pescheria del supermercato. Si trovano spesso in offerta, ma di solito li trascuro perché principalmente si fanno fritti, e io non friggo mai. Volevo farli in umido, ma pensavo: diventeranno gommosi? Stavolta ho voluto fare un tentativo e in internet ho trovato un post in cui si assicura che in 25 minuti diventano tenerissimi. Ho provato e in effetti sono venuti una delizia. Invece dei soliti piselli li ho accompagnati con successo alle fave. Costano niente, sono già tagliati ad anelli, veloci da preparare e buoni. Che vuoi di più?

Nei giorni scorsi rosicavo per certe ingiustizie rimaste impunite, ma adesso pare che la giustizia farà il suo corso. Come gli anelli di totano, i mascalzoni sono fritti 😁🦑🍾

Ingredienti per 2 persone:

450 gr di anelli di totano gigante

200 gr di fave fresche

1 cipollotto rosso

1 spicchio d’aglio

1 mazzo di asparagi

1 scatoletta di polpa di pomodoro Mutti

2 cucchiai di olio evo

Sale

Preparazione:

Mondate e tritate il cipollotto e l’aglio.

Scaldate l’olio in una padella e gettateci le verdure e il totano. Soffriggete per 5 minuti, poi aggiungete la polpa e fate cuocere per 20 minuti, aggiungendo acqua bollente se serve. Regolate di sale.

Intanto lavate gli asparagi e lessateli in acqua bollente salata. Io per farlo, siccome non ho l’asparagera, uso una teglia da forno rettangolare d’acciaio, che pongo sul fornello. Quando sono teneri (fate la prova con uno stecchino), scolateli ed eliminate la parte di gambo legnosa.

Servite il totano con gli asparagi come contorno, conditi con sale, limone e olio al tartufo (o evo).