Verdure miste in teglia

Niente, una ricetta semplicissima, che però rappresenta il cuore dell’alimentazione sostenibile, la quale deve essere basata sui vegetali, che sono i cibi più sostenibili, con minore impatto ambientale e idrico. Per altro anche i migliori per la nostra salute. Io di solito tengo sempre delle carote in casa. Spesso ne sgranocchio una a fine pasto se non mi sento abbastanza sazia. Però capita che si avvizziscano un po’ in frigo. Allora le pelo con il pelapatate (se sono fresche non lo faccio), le taglio a rondelle e le cuocio. Non si butta il cibo in casa mia! E questa ricetta ci permette di sfruttare tutte le verdure non più freschissime che abbiamo in frigo. Io? Lavoro come una schiava, non ho tempo di pubblicare… Avevo un progetto, è un anno che sono in ballo, me lo sono visto sfuggire di mano, ora pare ci sia ancora speranza… Questo è un paese che distrugge i sogni della gente, magari per un cavillo burocratico. Un paese di vecchi burocrati malvagi che con un loro semplice gesto manovrano la nostra vita. Ma non possono impedirci di sognare. Nessuno può farlo.

Ingredienti per 4 o 5 persone: 

500 gr di carote

500 gr di melanzane

2 peperoni piccoli

½ cipolla di Tropea

4 cucchiai di olio extravergine

2 foglie di alloro

4 foglie di salvia 

Sale, peperoncino

Origano secco 

Preparazione:

Lavate e mondate tutte le verdure. Tagliate le carote a rondelle, le melanzane a tocchetti, i peperoni a filetti, la cipolla a rondelle.

Rivestite una teglia con carta forno e sistemateci tutte le verdure. Condite con le erbe, sale, peperoncino e olio. Infornate in forno già caldo a 180° per 45 minuti, o comunque fino a quando non siano sufficientemente tenere. 

Caponata mista pugliese

Con le verdure estive ancora disponibili al mercato per via del caldo eccezionale di questi mesi, qualche giorno fa ho preparato questa caponata mista pugliese eccezionale, che non annega nell’olio come le ricette tradizionali. Un tempo i contadini lavoravano sodo e vivevano in case fredde e umide, il clima era più rigido, quindi era indispensabile cucinare con molti grassi. Oggigiorno siamo sedentari, viviamo in case ben riscaldate e asciutte, in un clima più caldo. Sarebbe insalubre e poco sostenibile mangiare pesante come una volta. È moralmente discutibile ingrassare nei paesi ricchi, ammalarsi e pesare sulla sanità pubblica, mentre nei paesi poveri soffrono la fame. Consumare le calorie strettamente necessarie e mantenersi in salute è un dovere morale e civico. E poi davvero, questa caponata, con solo 4 cucchiai d’olio, ha un sapore gustosissimo. Perché fatta con verdure fresche e locali, e tante buone erbe. La cucina si adegua ai nostri tempi e il gusto non ci perde. Tutto il Mediterraneo in un piatto…

Ingredienti per 4/6 persone:

1 melanzana piccola

1 zucchina

4 peperoni corno piccoli

4 pomodori perini

½ cipolla

1 gambo di sedano

1 carota

1 manciata di capperi sotto sale

2 manciate di olive leccino denocciolate

1 spicchio d’aglio

4 cucchiai di olio extravergine

2 cucchiai di zucchero di canna

60 ml di aceto

4 foglie di alloro

8 foglie di basilico fresco

Menta fresca e origano secco

Sale, peperoncino

Preparazione:

Lavate, mondate e tagliate a dadini tutte le verdure. Scaldate l’olio in una padella e iniziate a rosolare le melanzane con le carote e l’alloro per una decina di minuti. Frullate la metà dei pomodori.

Poi mettete in padella i peperoni e il sedano e dopo 5 minuti zucchine, aglio e cipolla. Sfumate con l’aceto, aggiungete la passata e i pomodori a dadini, zucchero, capperi, olive e salate. Mettete il coperchio e cuocete fino a che le verdure non siano tenere, togliendo il coperchio per qualche minuto alla fine. Condite con la menta a pezzetti, il peperoncino e l’origano. Decorate con il basilico e servite.

https://www.puglia.com/caponata-pugliese-ricetta/ 

Tortino calabrese di melanzane e pane di Cutro

Ho cambiato il motto del mio blog, perché la vera caratteristica della mia cucina è di essere ecologista come me, quindi sostenibile. In che senso? Cerco sempre di acquistare il più possibile ingredienti a km zero o almeno italiani, a basso impatto ambientale (raramente uso manzo, latte, tonno, spada, salmone, avocado, uova…), stagionali, riciclo sempre ciò che ho in casa per non buttare nulla, riduco al minimo grassi e zuccheri (perciò oltre che leggera è anche sana), prediligo cotture veloci o in pentola a pressione. Esempio? Mentre ero nella nostra casa al mare in Calabria, ho sempre comprato prodotti calabresi e ho riciclato scrupolosamente gli avanzi, senza rinunciare al gusto. In questa ricetta regionale ogni singolo ingrediente è un avanzo dei giorni precedenti, persino della family bag del ristorante (Silafunghi Campanaro a Camigliatello). I prodotti calabresi sono straordinari, ma sottovalutati. Secondo me i salumi e i formaggi sono i migliori del sud Italia, e che dire di questo rinomato pane di Cutro, nato proprio per durare un mese (vedi link sotto)? Il pane è forse oggi l’alimento più gettato, ma i nostri avi se ne guardavano, lo conservavano, e quando era secco lo riciclavano in mille ricette. Abbiamo molto da imparare da loro.

Ingredienti per 2 persone:

1 melanzana calabrese 

3 fette di pane di Cutro secco

160 ml di salsa di pomodoro calabrese (ho trovato la marca A sarsa da nunna)

2 cucchiai di olio extravergine calabrese

100 gr di caciocavallo silano fresco a dadini 

20 gr di caciocavallo silano stagionato grattugiato 

Sale, peperoncino calabrese

Preparazione:

Mondate la melanzana e tagliatela a fette con la buccia. Ungetele con un cucchiaio d’olio e grigliatele su una griglia di ghisa o sulla griglia elettrica, come abbiamo fatto noi sulla nostra terrazza sul mare.

Cuocete la salsa con un cucchiaio d’olio e sale.

Tagliate il caciocavallo silano fresco a dadini e grattugiate quello stagionato.

Ammollate in acqua e strizzate il pane di Cutro secco. 

Ungete una piccola tortiera da 20 cm e ponetevi in quest’ordine: melanzana, sale, peperoncino, pane, salsa, tutto il caciocavallo fresco; fate un altro strato con questi ingredienti, escluso il caciocavallo fresco, e terminate con quello stagionato. 

Cuocete 10 minuti in forno a 180 gradi. Io ho usato il microonde con la funzione grill.

https://www.piatti-tipici-calabresi.it/pane-cutro-ricetta-storia/

Torta al testo coi ciccioli, pollo al vino ed erba

Come secondo per la mia cena Natale di…vino in Umbria, ho servito del pollo al vino, chiamato “gallina ‘mbriaca”, che è una ricetta di Orvieto, con contorno di bieta erbetta e cicoria lesse e ripassate in padella, che noi umbri chiamiamo “erba”, e con la nostra “focaccia” umbra, ovvero la torta al testo, nella versione coi ciccioli di maiale. Siccome la ricetta della “gallina ‘mbriaca” con l’erba l’ho già pubblicata (link in coda), oggi vi lascio solo quella della torta coi ciccioli. Questi si trovano ormai in tutti i grandi supermercati e io li adoro. La nostra torta sarà ancora più squisita.

Ingredienti:

300 gr di farina tipo 00

200 gr di farina manitoba

100 gr di ciccioli (grasso di maiale)

1 uovo intero medio

20 gr di parmigiano grattugiato

30 gr di olio extravergine d’oliva

circa 150/200 ml di acqua tiepida

1 bustina di lievito per torte salate

sale q.b.

pepe q.b.

Preparazione:

Su un ripiano fate una fontana con le farine insieme al lievito, l’uovo, i ciccioli ridotti a pezzetti, l’olio, sale, pepe ed il parmigiano grattugiato. Al centro ponete l’uovo e l’olio.

Aggiungete anche l’acqua tiepida poco per volta, amalgamate con la forchetta e poi impastate fino ad ottenere un panetto umido e omogeneo, che non appiccichi.

Lasciate riposare per 30 minuti l’impasto avvolto nella pellicola.

Trascorso il tempo di riposo, riprendete il vostro panetto e stendetelo con il mattarello ottenendo uno spessore di circa 2 cm.

Adagiate la torta sul testo rovente (io uso una piastra di ghisa grande, ma va bene anche una grande padella antiaderente) e bucherellate in superficie. Cuocete 5/10 minuti per lato a fuoco dolce.

Per l’erba: mettete in una padella antiaderente una confezione di bieta erbetta e cicoria surgelate, e fatele scongelare del tutto; aggiungete 4 cucchiai d’olio evo, due spicchi d’aglio, 4 acciughe sott’olio spezzettate e un pizzico di peperoncino in scaglie. Portate a cottura a fuoco lento.

https://tinaincucina.it/ricetta/torta-umbra-al-testo-con-ciccioli/

Gallina ‘mbriaca

Insalata di carote tunisina (slata omek houriya)

Ultimamente, quasi per caso, ho cucinato un paio di piatti che si avvicinano alla cucina tunisina, uno stufato di grano verde e un dolce di datteri. Allora ho pensato di aggiungere una ricetta tipica tunisina per pubblicare un menù in stile tunisino. In passato ho pubblicato anche la ricetta dei brik tunisini, di cui lascio il link in coda per chi volesse aggiungere un piatto a tema. Per questo menù ho scelto un semplice contorno che ho gradito sia per il gusto, sia per l’originalità, perché con le carote cotte di rado preparo delle ricette. Anche bello da vedere. Dedicato ad un mio alunno di origine tunisina, Youssef, un po’ pestifero ma simpatico, che è proprio di Tunisi. Si avvicina Halloween, ma quest’anno non pubblicherò un menù a tema perché per il ponte farò un bel viaggetto in Emilia col mio compagno, che è originario del ferrarese, però l’anno prossimo lo farò, perché adoro questa ricorrenza (di origine scozzese o irlandese). Infatti stiamo vedendo tutte le sere un film horror in questi giorni; in particolare ho apprezzato il film recente di It (ho appena letto il romanzo). Inoltre ho organizzato la festa di Halloween con i miei alunni e parteciperò a quella di Pomposa, vestita da strega. Ma chi sono le vere streghe? Certe donne attempate, arroganti e arcigne, ovviamente! 😉

Ingredienti per 2/4 persone:

500 gr di carote

1 uovo

Una manciata di olive nere al forno

2 spicchi d’aglio

2 cucchiai di olio evo

Spezie ras el hanout

Harissa

Preparazione:

Lavate e tagliate a rondelle 500 g di carote e lessatele in acqua salata.

Scolate, fate raffreddare e poi passatele nel passaverdure o schiacciatele con una forchetta (come ho fatto io). Scaldatele in una padella 2 cucchiai di olio evo con l’aglio.

Aggiungete la purea di carote e cuocete per 5 minuti (non deve essere acquosa, ma avere una consistenza soda). Mettete sale, 1/2 cucchiaino di spezie tabel kerouia, ovvero coriandolo e carvi o cumino (in mancanza usate spezie ras el hanout), 1/2 cucchiaino di harissa; mescolate bene il tutto tenendo sul fuoco ancora per pochi minuti.

Fate raffreddare le carote e impiattate decorando con uovo sodo tagliato in 4 spicchi, olive nere e prezzemolo tritato (ricetta della chef Marianna Maffia Mbarek).

https://www.lemillericette.it/insalata-di-carote-tunisina-slata-omek-houriya/

Per la ricetta dei brik tunisini:

https://blog.giallozafferano.it/umbricella/1525-2/

Insalata svedese di barbabietole e mele

Vorrei finire oggi con il menù svedese perché l’autunno ci dona dei prodotti straordinari, ultimamente ho fatto delle ricette buonissime e sono ansiosa di pubblicarle. Comunque questa ricetta odierna si addice anche all’autunno, è un contorno fresco e originale, semplice e rapido da preparare. Nella ricetta originale c’è l’aringa.

Ingredienti per 4 persone: 

2 barbabietole rosse cotte

1 mela

1 cetriolo

60 ml di panna

Succo di limone

Sale, pepe

Erba cipollina

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure. Tagliate le mele e le barbabietole a cubetti, il cetriolo a fettine, tritate l’erba cipollina. Mischiate la panna con un cucchiaio di succo di limone, ottenendo la panna acida. Con questa condite le verdure in una ciotola da servizio, salate, pepate e decorate con erba cipollina.

https://migusto.migros.ch/it/ricette/insalata-di-barbabietole-alla-svedese

Fagiolini al pomodoro

Una ricetta siciliana molto semplice, ma che rende speciale della normalissima verdura, rendendola un piatto squisito. E’ possibile semplificare ancora di più il procedimento inserendo tutti gli ingredienti nella pentola a pressione, aggiungendo qualche bicchiere d’acqua, e cuocere per 10 minuti dal sibilo. Ricette come questa ci permettono di mangiare più verdura, il che d’estate è un toccasana, specie con questo caldo e la siccità. Con tutto il sapore della Sicilia dentro.

Io che sto combinando? Con il mio compagno abbiamo trovato un appartamento per andare a convivere insieme (il trilocale di cui aspettavamo conferma, come dicevo nello scorso post), quindi ognuno di noi due ha iniziato a sgomberare le rispettive case di proprietà per affittarle. Solo che mentre ero impegnata in questo gravoso compito, ho avuto il colpo della strega, quindi adesso sono a riposo.

Ingredienti per 2 persone:

500 gr di fagiolini

1 scatola di pomodorini siciliani (o di pelati normali)

1 cipollotto

1 spicchio d’aglio

2 cucchiai di olio evo

1 foglia di alloro

origano siciliano

sale, peperoncino

Preparazione:

Lavate e mondate i fagiolini eliminando le punte. Lessateli per 20 minuti in acqua bollente salata.

Scaldate l’olio in una padella antiaderente, unite l’aglio e il cipollotto tritati, sale, alloro e i pomodorini in scatola schiacciati con una forchetta (in alternativa potete usare 500 gr di pachini freschi tagliati a metà).

Fate cuocere per 10 minuti. Scolate i fagiolini e uniteli al sugo, aggiungete dell’acqua calda e cuocete per altri 10/15 minuti.

Condite con peperoncino e origano. Potete aggiungere anche del basilico.

https://blog.giallozafferano.it/vittoriaaifornelli/fagiolini-al-pomodoro-ricetta-siciliana/

https://blog.giallozafferano.it/ilcaldosaporedelsud/fagiolini-al-pomodoro-ricetta-siciliana/

https://www.profumodisicilia.net/2020/03/30/fagiolini-a-picchio-pacchio-ricetta-siciliana/

 

Scafata (zuppa umbra di fave e verdure)

Anche maggio, come aprile, ci regala delle meraviglie dell’orto, come fave, bietole, cipollotti, asparagi, zucchine… anche loro meritano un menù. Così ho pensato di preparare una pietanza che ben rappresenta questo periodo dell’anno, con un omaggio alla mia terra di origine.

La scafata (detta anche baggiana) è un antico piatto del territorio umbro, il cui nome deriva da “scafo”, termine dialettale che indica il baccello della fava. Si tratta di una minestra più o meno asciutta che, secondo la tradizione, veniva preparata in primavera, usando verdure fresche dell’orto come fave, cipollotti, pomodori e bietole. Una ricetta in cui ritroviamo tutta la genuinità e la semplicità dei prodotti della natura umbra. Per la mia tesi ho intervistato vari ex contadini umbri che erano giovani negli anni ’50, e le fave erano sicuramente alla base della loro alimentazione. Le mangiavano tutti i giorni a colazione in una versione più semplice, con le sole fave condite con il lardo. Pulire le fave è piuttosto laborioso, ma si possono usare quelle surgelate. Le bietole si trovano più facilmente surgelate che fresche, qui al nord. Eventualmente sostituitele con le coste.

Ingredienti per 4 persone:

Fave fresche 250 g

Bietole 250 g

Guanciale a striscioline 100 g

Finocchietto 1 ciuffo

Menta 1 ciuffo

Pomodori ciliegini 8

Cipollotti rossi 2

Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio

Sale q.b.

Pepe q.b.

Preparazione:

Scottate brevemente le fave in acqua salata sgocciolatele: in questo modo manterranno in bel colore verde brillante. Lavate, mondate e tagliate tutte le verdure e le erbe aromatiche.

Fate soffriggere in una casseruola i cipollotti e metà del finocchietto con 1 cucchiaio d’olio, aggiungete il guanciale e lasciate imbiondire. Rilascerà molto grasso, se per voi è troppo prelevate l’eccesso con un cucchiaio e tenetelo per altre preparazioni. Dopo qualche minuto unite le fave e le bietole, e mescolate.

Cuocete a fuoco basso con il coperchio e, dopo 10-15 minuti aggiungete i pomodori. Proseguite la cottura ancora per 10 minuti circa, finché le fave saranno cotte, aggiungendo acqua bollente se necessario. Regolate di sale e di pepe. Decorate il piatto con il finocchietto rimasto e la menta.

https://www.buonissimo.it/lericette/3089_Scafata

Insalatina di mele, formaggio, rucola e noci

Dopo alcune settimane di freddo e pioggia, gli ultimi giorni di sole, gli alberi fioriti e le prime rondini, annunciano che è arrivata la primavera. Aprile è quasi finito, ma ci ha regalato alcuni frutti e verdure squisiti, a cui dedicherò un menù. Inizio con un’insalatina un po’ inusuale che ho scoperto ai tempi del liceo. semplice, ma originale e gustosa. Ingredienti di stagione: mele, rucola, limone.

Ingredienti per due persone:

1 mela

100 gr di formaggio semi-stagionato tipo caciotta (io ho usato Galbanino light)

20 gr di gherigli di noci

1 mazzetto di rucola

1 cucchiaio di olio evo

Succo di limone

Sale, pepe

Preparazione:

Sciacquate la rucola e ponetela in un colino ad asciugare.

Sbucciate la mela, eliminate il torsolo e tagliatela a tocchetti, poi poneteli nella ciotola di servizio con del succo di limone.

Eliminate la buccia del formaggio e tagliatelo a dadini.

Tritate le noci grossolanamente.

Spezzettate o tritate la rucola.

Aggiungete nella ciotola il formaggio, le noci, la rucola, l’olio, salate, pepate, mescolate e servite.

Alicha (stufato etiope di verdure)

Tornando al menù internazionale del mio corso di cucina, ho inserito una ricetta africana, che ho trovato in internet per caso e mi è sembrata interessante. Così come in India, anche in Africa si fa ampio uso di spezie. Quelle che trovate indicate tra gli ingredienti, si chiamano berberé. Non è necessario metterle tutte, ma la curcuma, i chiodi di garofano, la cannella e il cumino danno al piatto un sapore e un aspetto particolare. Si possono usare varie verdure a seconda della stagione. Ho pensato che usare una pentola di coccio facesse assomigliare il risultato a quello che si avrebbe in una casa tradizionale etiope.

Ingredienti per 4 persone:

4 carote tagliate a rondelle

350 gr di patatine cotte confezionate tagliate a metà

1 cipolla tagliata a fettine

1 piccolo cavolfiore

1 cucchiaino di curcuma in polvere

1/2 cucchiaino scarso di cumino in polvere

1/2 cucchiaino di zenzero in polvere

qualche chiodo di garofano

1 stecca di cannella

qualche seme di coriandolo e di cardamomo (facoltativi)

1/2 cucchiaio di sale grosso

pepe, peperoncino

1 cucchiaio di burro

2 cucchiai di olio evo

Preparazione:

Fate appassire la cipolla con burro e olio per circa 10 minuti in una pentola o una padella. Io ho usato una pentola di coccio.

Aggiungete le carote, acqua calda e fate stufare per altri 10 minuti.

Unite al composto, il cavolfiore mondato e tagliato a cimette, tutte le spezie e regolate di sale, lasciando cuocere il tutto per circa 15-20 minuti a fiamma moderata.

Gli ultimi 7 minuti unite le patate.

http://incucinacondorita.blogspot.com/2014/02/alicha-allicha-alecha-stufato-di.html