Satay di pollo con crema di arachidi (ricetta thai)
Io amo molto la cucina etnica, specialmente asiatica. Certe volte mi ritrovo nel congelatore degli ingredienti esotici che compro quando li trovo in offerta al supermercato, e non so nemmeno di preciso cosa sono. Ad esempio avevo queste spezie per marinata satay, che in Thailandia si usa soprattutto con il pollo, e avevo guarda caso anche un petto di pollo. Riguardo alla sostenibilità, da un po’ noi cerchiamo di evitare la carne del supermercato, che spesso proviene da allevamenti intensivi, e ci serviamo in una macelleria che acquista la carne in piccoli allevamenti locali in Piemonte e la lavora in proprio. I loro prodotti sono squisiti, e lo dice il nome Beccari: i beccari sono i macellai fin dal Medioevo, e i migliori sono i norcini umbri. Infatti il nostro macellaio è di origine umbra. Visto il cognome che portano, questi sono macellai fin dal Medioevo! Quindi questo pollo è buono e sostenibile.
Passando a questa ricetta, quali le origini del piatto? Nell’antica Mesopotamia era comune arrostire la carne posta intorno a degli spiedini di legno. I conquistatori afgani portarono il piatto sino in India intorno al X secolo. Poco dopo i mongoli raggiunsero il Medio Oriente, intorno al 1250, e introdussero in Cina il piatto tra il XIII e il XIV secolo. Gli antenati dei satay arrivarono quindi nel sud est asiatico da rotte parallele, partendo dagli arabi, dall’India e dalla Cina. Un ruolo fondamentale nella diffusione della ricetta dei satay venne dall’Indonesia, che al tempo rappresentava crocevia di culture. In Indonesia e Malesia sono utilizzate prevalentemente le carni di manzo e montone, le stesse preferite dagli arabi, che nel XIX secolo furono protagonisti di una massiccia immigrazione nella zona. Invece nei satay thailandesi sono predilette le carni di pollo e maiale, esattamente come avviene in Cina. Il legame della cucina thailandese con la Cina è in effetti molto radicato e riscontrabile in diversi piatti tradizionali. E’ quindi probabile che i satay siano stati ufficialmente introdotti e commercializzati in tutta la regione dai venditori ambulanti javanesi (indonesiani) e malesi, ma in Thailandia questo street food venne declinato secondo i gusti locali, ispirati alle abitudini cinesi. Infatti secondo una teoria, la parola satay deriverebbe dal nome cinese della salsa di arachidi 沙爹 che suona come “sah ti aye”. Per questa lunga storia ringrazio il sito Il babbuino ghiotto (link in calce).
Ingredienti per 4 persone:
per la marinata:
750 gr di petto di pollo
1 confezione di spezie satay da 35 gr (marca Lobo: zucchero, curcuma, cumino, polvere di curry, coriandolo, senape, sale, amido di tapioca)
60 ml di latte di cocco
per la crema di arachidi:
45 gr di crema 100% arachidi
75 ml di latte di cocco
2 cucchiaini da caffè di salsa di soia
1 cucchiaino da caffè di olio di sesamo
1 spruzzata di succo di lime
1 spicchio d’aglio o aglio in polvere
pepe sichuan
paprika dolce o piccante
Preparazione:
Preparate la marinata: tagliate il petto di pollo a cubotti. In una ciotola mettete il mix di spezie (se non lo avete usate i link sotto per fare da soli la marinata). Aggiungete 60 ml di latte di cocco, mischiate e unite il pollo. Mescolate bene e ponete in frigorifero a marinare per 6 ore.
Preparate la crema di arachidi: mescolate in una ciotola tutti gli ingredienti. Fatto!
Preparate gli spiedini: terminata la marinatura, bagnate 8 spiedini di legno e infilzatevi i cubotti di pollo. Scaldate la griglia elettrica oppure una piastra di ghisa, e ponetevi gli spiedini a rosolare per 10 minuti, girandoli una sola volta e spennellandoli durante la cottura, con la marinata avanzata sul fondo della ciotola. Serviteli ben caldi con la crema di arachidi a parte.
https://athaipianist.com/2015/01/thai-satay.html?cn-reloaded=1
https://blog.giallozafferano.it/ssosoe/sate-di-pollo/