Pollo ripieno di salsiccia e castagne

Tempo fa ho trovato un pollo halal in offerta e l’ho comprato. Fare un banale pollo arrosto? Non esiste. Era da molto tempo che volevo fare il pollo ripieno con le castagne. Tanti anni fa mia zia americana Rosie lo fece per un pranzo natalizio e mi piacque molto. Questa però è una ricetta piemontese. Ho usato quelle castagne cotte e pelate che si trovano in bustina al supermercato. Il ripieno è squisito, il finocchio dà un saporino speciale e la carne resta tenera e succosa. In questi giorni per fortuna sta piovendo (dopo 3 mesi a secco), quindi queste ricette ricche ci stanno.

Ingredienti per 4 persone:

1 Pollo senza interiora (da 1,5 kg)

2 Salsicce (250 g)

65 g Pane (la mollica)

200 g Castagne (150 g se precotte)

1 Uovo

2 cucchiaini Semi di finocchio

1 spicchio d’aglio

q.b. Sale

q.b. Pepe nero

1 rametto Rosmarino

1 foglia di salvia e una di alloro

500 g Patate novelle

250 g Cipolline sbucciate

q.b. Olio extravergine d’oliva

q.b. Latte

1 cucchiaio Miele di castagno

Preparazione:

In una padella mettete un filo d’olio e fatevi rosolare le salsicce spellate e sbriciolate per 10 minuti.

Nel frattempo mettete la mollica di pane in ammollo nel latte. Una volta cotte le salsicce lasciatele freddare. Ponete le castagne precotte (o se utilizzate quelle fresche bollite e spellate) nel mixer e tritatele grossolanamente.

In una ciotola ponete le salsicce, le castagne, il pane ben strizzato, l’uovo, i semi di finocchio, qualche ago di rosmarino tagliuzzato e aggiustate di sale e pepe. Lavorate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Prendete il pollo, salate e ungete di olio la parte interna e riempitelo con la farcia compattandola bene.

Ponetelo in un tegame ampio ricoperto di carta da forno, unite le patate novelle lavate e tagliate a metà, le cipolline pulite, le restanti castagne e del rosmarino. Cospargete il tutto con olio, salate e infornate a forno preriscaldato a 180° per 80 minuti circa. A metà cottura spennellate il pollo con un’emulsione fatta con due cucchiai di olio e due di miele. Quando avrà assunto un bel colore dorato e la pelle sarà croccante sfornate e servitelo ben caldo.

https://blog.giallozafferano.it/cuochinprogress/pollo-ripieno-di-salsiccia-e-castagne/

 

Alicha (stufato etiope di verdure)

Tornando al menù internazionale del mio corso di cucina, ho inserito una ricetta africana, che ho trovato in internet per caso e mi è sembrata interessante. Così come in India, anche in Africa si fa ampio uso di spezie. Quelle che trovate indicate tra gli ingredienti, si chiamano berberé. Non è necessario metterle tutte, ma la curcuma, i chiodi di garofano, la cannella e il cumino danno al piatto un sapore e un aspetto particolare. Si possono usare varie verdure a seconda della stagione. Ho pensato che usare una pentola di coccio facesse assomigliare il risultato a quello che si avrebbe in una casa tradizionale etiope.

Ingredienti per 4 persone:

4 carote tagliate a rondelle

350 gr di patatine cotte confezionate tagliate a metà

1 cipolla tagliata a fettine

1 piccolo cavolfiore

1 cucchiaino di curcuma in polvere

1/2 cucchiaino scarso di cumino in polvere

1/2 cucchiaino di zenzero in polvere

qualche chiodo di garofano

1 stecca di cannella

qualche seme di coriandolo e di cardamomo (facoltativi)

1/2 cucchiaio di sale grosso

pepe, peperoncino

1 cucchiaio di burro

2 cucchiai di olio evo

Preparazione:

Fate appassire la cipolla con burro e olio per circa 10 minuti in una pentola o una padella. Io ho usato una pentola di coccio.

Aggiungete le carote, acqua calda e fate stufare per altri 10 minuti.

Unite al composto, il cavolfiore mondato e tagliato a cimette, tutte le spezie e regolate di sale, lasciando cuocere il tutto per circa 15-20 minuti a fiamma moderata.

Gli ultimi 7 minuti unite le patate.

http://incucinacondorita.blogspot.com/2014/02/alicha-allicha-alecha-stufato-di.html

 

Hamburger con melanzana, crudo, cheddar e cipolla rossa

Il piatto principale del menù di compleanno del mio amato Stefano è stato un piatto unico, un hamburger gourmet, che oggi vanno tanto di moda. La melanzana (molto apprezzata dal festeggiato) lo rende anche estivo, e il tutto ci rievoca piacevoli serate agostane al pub. Qualcuno potrebbe apprezzare la scelta ricercata degli ingredienti, ma come al solito c’è il trucco. In realtà ho solo usato gli ingredienti che avevo in casa, a parte il cheddar, che ho preso apposta perché capita di rado di trovarlo. Il risultato è stato piacevolissimo.

Ingredienti per 2 persone:

250 gr di trita mista

60 gr di bacon a cubetti

1 cipolla rossa piccola

1 cucchiaino di zucchero

6 cucchiaini di olio evo

4 fettine di crudo

2 fette di cheddar

2 fette spesse di melanzana

2 panini da hamburger

1 bicchierino di salsa rosa

1 cucchiaino di whisky

Salsa di soia

400 gr di patatine novelle

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate le patate e tagliatele a tocchetti con tutta la buccia. Conditele in teglia con 30 gr di cubetti di bacon, 4 cucchiaini di olio, sale e pepe. Infornatele in forno caldo a 180° per 30 minuti.

Affettate la cipolla e rosolatela a fuoco dolce con un cucchiaino di olio e lo zucchero per 5 minuti.

Grigliate la melanzana unta con un cucchiaino di olio per 10 minuti (5 per parte).

Tritate il bacon rimanente e mischiatelo con la carne macinata, sale e pepe. Con il composto formate 2 hamburger.

In un padellino antiaderente rosolate per alcuni minuti il crudo.

Sulla stessa griglia usata per le melanzane, tostate il pane per qualche minuto, toglietelo e grigliate gli hamburger per 8 minuti (4 per lato).

Mischiate la salsa rosa con il whisky e qualche goccia di salsa di soia.

Componete gli hamburger: ponete su metà pane il cheddar, l’hamburger, la cipolla, la melanzana, il crudo. Terminate con l’altra metà del panino e infilzatelo con uno stecco da spiedino.

Servite gli hamburger con le patate e la salsa a parte. Noi abbiamo accompagnato con uno spumante rosé, essendo un hamburger di compleanno: perché no?

Stinco alla birra con verdure, crauti e patate

Ragazzi miei, mi sono vaccinata due giorni fa e sono stata malissimo. Ringrazio il cielo di essermi vaccinata, per carità, ma non credevo di stare così male. Avendo avuto tali reazioni avverse con una quantità minima di virus, ho capito a grandi linee quale possa essere la sofferenza di chi ha avuto il covid in forma severa. I negazionisti non sanno proprio di che stanno parlando.
Sono stata così male che faccio dieta liquida da 2 giorni. Se avessi mangiato lo stinco di maiale sarei andata in coma. Invece è buonissimo. Ma sbrighiamoci con le ricette toste, che sta arrivando il caldo. PS: per Pasqua spesso si fanno gli arrosti, e questo potrebbe essere adatto 🙂

Ingredienti per 2 persone:
2 stinchi piccoli di maiale
500 ml di birra rossa ad alta gradazione (io: 8.6 rossa 7,9°)
1 verza piccola
500 gr di patate novelle
2 carote
200 gr di champignon
1/2 cipolla rossa
4 cucchiai di olio evo
Mix di erbe per patate
Rosmarino, salvia, alloro
Aglio tritato, 3 cucchiaini
Vino bianco, aceto
Sale, pepe

Preparazione:

Marinate gli stinchi nella birra per 12/24 ore.
Scaldate 1 cucchiaio di olio in una padella e rosolate uniformemente la carne a fuoco vivo.
Mettete gli stinchi in una pirofila con mezzo litro di birra e infornate in forno caldo a 200° per un totale di 2 ore e mezza, inizialmente coprendo con alluminio.
Mondate carote, champignon e cipolla, poi tagliate il tutto a fettine. Sciacquate le erbe. Aggiungete nella pirofila con gli stinchi le verdure, l’aglio (1 cucchiaio) e le erbe, poi salate e pepate.
Mondate e lavate la verza, poi tagliatela a striscioline.
Scaldate un cucchiaio d’olio in una padella, aggiungete l’aglio, 1 foglia di alloro e la verza. Rosolatela per 5 minuti, sfumate con 1 bicchiere di vino bianco, 1 cucchiaio di aceto, salate, pepate e portate a cottura inizialmente con un coperchio. Aggiungete se necessario acqua calda.
Dopo un’ora girate gli stinchi e irrorateli con il loro sugo.
Lavate le patate, tagliatele a tocchetti e mettetele in una teglia foderata con carta forno. Conditele con 2 cucchiai d’olio, il mix di spezie, 1 cucchiaino d’aglio.
L’ultima mezz’ora di cottura della carne, eliminate l’alluminio, irroratela con il loro sugo e infornate anche le patate.
Sfornate, impiattate e servite gli stinchi con patate e verza a parte. Bevete la stessa birra usata per la cottura.

Faraona alla ghiotta con patate novelle

Che bella notizia ho ricevuto oggi! Festeggiamo con una buona ricetta. Nel congelatore dell’Arci si può trovare anche della faraona avanzata da un’altra cena VIP, sapete? Io non lo sapevo, comunque l’ho trovata e ho deciso di riciclarla per una cena meno VIP, ma non meno saporita di certo. Perché anche stavolta c’è lo zampino della cucina umbra. C’è questa ricetta perugina che vede protagonista la faraona, quindi non potevo esimermi.

Ingredienti per 4 persone:

1 faraona pulita di circa 1 Kg.

1 piccola cipolla

1 carota

1 costa di sedano

alcune foglie di salvia

1 foglia di alloro

1 spicchio di limone

1 spicchio d’aglio

50 gr. di prosciutto crudo (2 fette spesse)

2 filetti di acciuga

3 cucchiai di capperi

1 bicchiere di vino bianco

2 cucchiai di aceto

250 gr. di fegatini di pollo

sale e pepe – bacche di ginepro

qualche fetta di pane toscano

olio evo

600 gr di patatine novelle

Mix spezie per patate con sale

Preparazione:

Lavate la faraona con acqua e aceto. Sciacquatela, tagliatela in due parti ed adagiatela in una pentola capiente con 5 cucchiai di olio. Aggiungere le verdure lavate e tagliate a pezzi, il limone, le acciughe, i capperi, la salvia, sale, pepe, ginepro, vino, aceto, 1 mestolino d’acqua e sopra le fette di prosciutto. Coprite con il coperchio e fate cuocere per circa mezz’ora. Nel frattempo pulite i fegatini, lavateli con acqua e aceto, fateli scottare per pochi minuti in un pentolino con un cucchiaio di aceto o di vino, scolateli ed aggiungeteli nel tegame della faraona.

Lavate le patate, mettetele in una teglia foderata di carta forno, conditele con olio e mix per patate, infornate a 200° per mezz’ora.

Dopo circa un’ora di cottura in totale, controllate la cottura della carne.

Fate tostare alcune fette di pane e tagliatele a metà.

Togliete la faraona dalla pentola e porzionatela. Frullate gli altri ingredienti e spalmate la salsa ottenuta sui crostini di pane. Servite ogni porzione di faraona con un crostino condito e delle patate.

https://blog.giallozafferano.it/agave/faraona-in-salmi-alla-ghiotta/

 

Crema di zucca con crostini

Buona sera! Primo menù del 2021. Nel senso che le 2 ricette principali sono state le prime cucinate nel 2021. E allora, io mi auguro che questo nuovo anno sia dolce come la squisita zucca che ho usato per l’entree, ovvero una crema di zucca semplicissima da preparare e con un gusto e una consistenza davvero seducenti. Ho scelto un primo leggero, perché il secondo è a base di costine, quindi meglio non esagerare.

Ingredienti per 2 persone:

500 gr di zucca pulita

1 patata media

1/2 cipolla bianca

1 bicchierino di brandy

4 cucchiai di olio evo (ho usato olio umbro)

2 panini raffermi

Insaporitore per patate al forno (io ho usato Ariosto)

1 foglia di alloro

Sale e pepe

Preparazione:

Tagliate la zucca in pezzi grandi. Sbucciate la patata e tagliatela anch’essa in pezzi della stessa grandezza. Soffriggete le verdure in una pentola capiente per qualche minuto, sfumate col brandy, fate evaporare, aggiungete acqua calda fino a coprire il contenuto, alloro, sale e pepe, poi cuocete fino a che le verdure non siano tenere (ca 40 minuti). Spezzate il pane per ottenere dei crostini, conditeli con un cucchiaio d’olio e l’insaporitore.

Con il mixer a immersione, frullate le verdure cotte direttamente nella pentola, dopo aver eliminato l’alloro. Impiattate la crema, conditela con pepe e un cucchiaino d’olio per piatto e servitela con i crostini a parte. L’abbiamo gustata con un ottimo Chiaretto del Garda.

 

Arrosticini di macinato al bacon con patate zataar

E continuiamo, in questo periodo di quarantena da covid, con le ricette legate al ricordo di una pessima persona (capitano a tutti delle sviste). Tanto il commensale era laido, tanto il cibo è squisito. Avevo della trita in congelatore e volevo fare qualcosa di originale. Cercando in internet ho trovato questa ricetta molto semplice e l’ho arricchita con patate allo zataar, un mix di spezie mediorientale che ho trovato all’Auchan. Se non lo trovate usate sale, origano e sesamo. Visto che domani è Pasqua, se li fate con macinato di agnellone, sarà una ricetta ideale per la ricorrenza. E se domani vorrete fare un dolce speciale, comprate gli ingredienti per la pastiera, perché di mattina pubblicherò la ricetta originale di mia nonna salernitana (occorrono 3 ore per prepararla).

Ingredienti per 2 persone:

250 gr di macinato (bovino/suino/agnellone o mista)

30 gr di casera

8 fette sottili di bacon

prezzemolo tritato

sale, pepe

8 patatine novelle

spezie zataar

olio evo

Preparazione: 

Lavate le patate, schiacciatele con il batticarne senza spappolarle,
mettetele in una teglia rivestita di carta forno, condite con olio, sale, pepe e zataar, infornate a 200° per 30 minuti.
Intanto tagliate a cubetti il casera. Con il macinato mischiato al prezzemolo formate 4 conchette oblunghe, posizionatevi dentro 4 cubetti di casera, poi mettetevi sopra 4 spiedini lunghi di legno, richiudetevi intorno la carne, formando degli arrosticini. Rivestiteli ognuno con due fettine di bacon.
Appoggiateli sopra una teglia e cuoceteli in forno a 180° per 15 minuti.
Serviteli caldi con le patate.

https://blog.giallozafferano.it/vickyart/spiedini-di-carne-macinata-e-pancetta/

Totano con le patate

Oggi è davvero una giornata particolare. Tutto il paese è in emergenza per il corona virus, e a breve dovremmo ricevere notizia ufficiale della chiusura di tutte le scuole in Lombardia, un fatto storico. Sono certa che i rischi per la salute sono minimi, ma oggi nella mia zona la gente ha svuotato i banchi dei supermercati, e questo mi preoccupa di più. Oggi è anche l’anniversario di un evento personale accaduto appunto un anno fa, e questa ricetta vi è direttamente collegata. Purtroppo devo dire che non si tratta di un ricordo piacevole. Insomma, il 23 febbraio non me lo dimenticherò mai finché campo. Distraiamoci con questioni più frivole. Tanto sono qua a casa in isolamento: tutti i locali pubblici sono chiusi… Alla mia pescheria di fiducia, quella dell’Auchan, un giorno c’erano in offerta i tentacoli di totano gigante, così ho pensato di usarli per fare l’insalata con patate che di solito faccio con il polipo. Il risultato non era male, però il totano rimane più croccante del polipo, tenetene conto. Ho gustato questa ricetta con un vino speciale, un Serasuolo IGT Liguria di Levante rosato, dell’Azienda Il Monticello di Sarzana (La Spezia), che è anche un magnifico agriturismo. 

Ingredienti per 2 persone:
300 gr di tentacoli di totano gigante
1 patata rossa grande
2 gambi di sedano
1 spicchio d’aglio
1 rametto di prezzemolo
20 gr di olio Evo
Pepe bianco, sale
Preparazione:
Lessate i tentacoli in acqua bollente salata per 30 minuti o più se necessario.
Lessate a parte la patata intera per circa 40 minuti dal bollore (si immerge in acqua fredda).
Lavate e pulite il sedano. Eliminate i filamenti, poi tagliatelo ad anelli. Lavate il prezzemolo, sbucciate l’aglio e tritateli insieme.
Scolate la patata, sbucciatela e tagliatela a cubetti.
Tagliate a tocchetti i tentacoli.
In una zuppiera mischiate la patata, il totano, il sedano, il prezzemolo, l’aglio. Condite con olio, sale, pepe e servite.

Pizzoccheri della Valtellina

Il menù valtellinese prosegue con la ricetta più nota, i pizzoccheri della Valtellina nella loro ricetta più tradizionale, quella di Teglio, ma ovviamente nella mia versione. Un modo molto gustoso di inaugurare questo nuovo anno, e che si adatta perfettamente alla stagione invernale. I locali li annegano nel burro; io preferisco piuttosto aumentare la quantità di formaggio Casera. So che al centro-sud sono difficili da trovare. In tal caso dovrete farli voi, seguendo le istruzioni dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio. Qui al nord si trovano facilmente secchi e qualche volta freschi. Io ho usato i pizzoccheri artigianali de La casa del buongustaio di Prata Camportaccio (SO) che ho acquistato insieme al Casera e al vino indicato di seguito, durante una gita in Valtellina, a Morbegno, in una rinomata gastronomia, La Bottega dell’orologio dei Fratelli Ciapponi. In alternativa alla Casera di può usare un formaggio semi-stagionato tipo latteria, come il Tilsit o il Montasio. Ringrazio il mio amico Michele che me li ha fatti scoprire e insegnato a farli, quando ancora vivevo in Umbria.

pizzoccheri

Pizzoccheri della Valtellina

Ingredienti (dosi abbondanti per 2 persone):

250 g di pizzoccheri freschi della Valtellina

50 g di burro

200 g di formaggio Valtellina Casera dop (den.ne di origine protetta)

20 g di formaggio in grana da grattugia

200 g di verze

250 g di patate

uno spicchio di aglio

salvia

pepe

Preparazione:

Mettete a bollire abbondante acqua.

Lavate e pulite le verdure. Tagliate a striscioline le verze, sbucciate e tagliate a tocchetti le patate, sbucciate e tagliate in due l’aglio.

Tagliate a tocchetti il formaggio.

Al bollore, salate l’acqua e tuffateci insieme i pizzoccheri e le verdure.

Fate sciogliere il burro con la salvia e l’aglio.

Scolate i pizzoccheri con le verdure, rimetteteli nella pentola in cui li avete lessati, aggiungete il Casera, il burro da cui avrete eliminato l’aglio (se non vi piace) e il grana (che in alternativa si può aggiungere sul piatto a parte). Mantecate bene fino a quando il casera non si sarà sciolto del tutto rendendo i pizzoccheri filanti. La ricetta originale prevede di alternare gli ingredienti caldi in una zuppiera senza mescolarli, ma io preferisco di gran lunga questa versione.

Abbinamenti: Valtellina Superiore Valgella Docg Motalli Renato, Sforzato o Sfursat, Sassella, Valgella, Inferno, Montepulciano, Aglianico.

Hachis Parmentier (sformato di trita e patate)

Sono appena tornata dal Giappone! Che esperienza fantastica. Naturalmente ho captato tanti spunti per il mio blog di cucina: la gastronomia in Giappone è fondamentale. Però, prima di festeggiare l’evento con la pubblicazione di alcune ricette giapponesi, mi pare doveroso completare il menù francese che ho iniziato prima di partire. Avevo proposto un antipasto e una zuppa che fa da primo. Questo piatto può essere considerato un secondo (ma anche un piatto unico). È uno sformato di carne tritata con uno strato di purè. Il nome deriva dal nutrizionista Parmentier, vissuto tra ‘700 e ‘800, che si impegnò a introdurre in Francia le patate, originarie dell’America. In questo contesto fu creata una celebre crema di patate che ha preso il suo nome. Posso garantire che questa versione ha un gusto che è un capolavoro. Da provare. Trovate questa e altre ricette interessanti sul blog di una signora italiana che vive in Francia. Se sostituite il pangrattato con del grana, avrete un piatto gluten free.

hachis parmentier

Hachis Parmentier

Ingredienti per 4 persone (teglia rettangolare 26×18):

1 kg di patate

20 cl di latte

40 g di burro

sale, noce moscata

150 g di groviera grattugiata (o Emmental)

800 g di trita di manzo (o mista maiale)

1 cipolla o 1 scalogno

1 spicchio d’aglio

1 carota

pangrattato

olio extravergine di oliva

sale, pepe

Preparazione:

Lessate le patate lavate in acqua fredda e salata per 30 minuti.

Nel frattempo pelate e tritate la carota, la cipolla e l’aglio.

In una padella fate soffriggere la carota e l’aglio in un giro d’olio per qualche minuto, quindi aggiungete la cipolla e cuocete ancora per un minuto.

Aggiungete il macinato e portate a cottura.

Aggiustate di sale e di pepe.

Scolate le patate e passatele allo schiacciapatate, aggiungere il latte e rimettete sul fuoco moderato.

Aggiungete il burro e lasciare riposare.

Aggiustate di sale e di noce moscata.

Spegnete il fuoco e aggiungete 100 gr di groviera grattugiata.

Nella teglia disponete la carne e versateci sopra il purè.

Cospargete con un po’ di pangrattato terminate con la restante groviera grattugiata.

Mettete in forno a 180° C per 15 minuti circa e poi per 2 minuti con la funzione grill.

Abbinamenti: Borgogna rosso, Bordeaux, Lambrusco Salamino di Santa Croce Rosso Doc, Aprilia Sangiovese di Doc, Aglianico del Vulture, Cilento rosso, Teroldego Rotaliano.