Risotto al melone

Ultimi giorni d’estate. Ne approfitto per gustare gli ultimi prodotti estivi dell’orto. Ovviamente non sono più riuscita a pubblicare da un po’ perché ho ricominciato con mia immensa “gioia” a lavorare. Finalmente ho trovato il modo di mangiare prodotti locali. Abbiamo preso l’abitudine di servirci nei piccoli negozi di alimentari e al mercato, dove ho trovato la bancarella di un coltivatore che ha il suo campo a pochi chilometri da casa mia. E non usa molti pesticidi, perché i suoi prodotti sono un po’ bacati qua e là e bruttarelli a vedersi, ma buonissimi e di certo freschi. Al mercato prendiamo anche prodotti tipici siciliani e calabresi e salumi prodotti artigianalmente qui in zona. Per la carne ci serviamo da un macellaio che usa carne di piccoli allevamenti locali, il pane lo prendiamo in panetteria e il vino sfuso. Io voglio lasciare un bel mondo alla mia bellissima nipotina ❤️. Questa ricetta potrebbe essere originaria di Mantova, che fornisce il 30% della produzione nazionale di questo frutto. Sul sito Mincio e dintorni si legge: “Il melone al tempo dei Gonzaga si consumava fresco o trasformato, come testimoniano alcuni documenti del tempo, in cui si parla di meloni confiti in cucharo: dal frutto sappiamo che si possono ottenere confetture, minestre come risulta nel libro di cucina L’arte di ben cucinare del cuoco ducale Bartolomeo Stefani, nel quale viene descritta la minestra di poponi (meloni), a cui vengono anche aggiunti i semi pestati del frutto.” Famoso quello di Sermide, IGP, cui si dedica anche una festa.

Ingredienti per 4 persone:

320 gr di riso vialone nano

1/2 melone grande di media maturazione (o uno piccolo)

1/2 cipolla grande (o 1 piccola)

1 bicchiere di prosecco o vino bianco

20 gr di burro senza lattosio

40 gr di parmigiano (o grana padano)

2 cucchiai Olio extravergine d’oliva

Sale e pepe

1 l  di brodo vegetale

Preparazione:

Lavate e mondate il melone, eliminando i semi. Svuotatelo della polpa mantenendo intatta la scorza. Frullate la polpa.

Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una pentola con l’olio. Dopo qualche minuto aggiungete il riso e fatelo tostare, poi sfumate con il vino. Salate e portate a cottura aggiungendo man mano mestoli di brodo bollente. Io per non sprecare brodo aggiungo acqua bollente e condisco direttamente il riso con il dado. A metà cottura aggiungete il melone. 

A cottura completata spegnete il fuoco, mantecate con burro e parmigiano, guarnite con pepe, pezzetti di melone, menta fresca, e servite. Se volete, una delle persone al tavolo potrà avere la sua porzione servita direttamente nella scorza del melone.

https://mincioedintorni.com/enogastronomia/risotto-al-melone-di-sermide/ 

https://blog.giallozafferano.it/cucinaplus/risotto-al-melone/

Paella mista

Bentrovati. No, non ho chiuso il blog, semplicemente sono stata così assorbita dal lavoro, che non ho avuto né tempo, né lo spirito giusto per occuparmi delle mie passioni personali. Ne vale la pena per un lavoro in cui la mia categoria è tra le più sottopagate d’Europa? No. Ma io mi sono impegnata molto per trovare una soluzione che mi alleggerirà per tre anni, dopodiché metterò in atto un altro piano di alleggerimento. Perché non si può vivere solo di lavoro. Sono stati mesi difficili anche perché ho dovuto resistere contro gli assalti di alcuni nemici, diciamo 6/7 persone che mi hanno dato filo da torcere. Ma da un mese ho cominciato a vedere la luce, perché è arrivato un regalo inaspettato: una casa al mare in Calabria comprata da mio papà. E il 21 luglio è nata la mia nipotina Cloe, un regalo ancora più gradito, amore della zia! Dedico a lei questa importante ricetta, in onore delle nostre comuni origini spagnole. Ho una enorme paellera originale da 6 e avevo già pubblicato la paella di mare, ma questa mista secondo me è più saporita, anche se è una versione per turisti, a quanto ne so, infatti la vera paella valenciana ha altri ingredienti. Ma il bello è che possiamo metterci ciò che abbiamo in casa (fagiolini, fagioli Spagna, coniglio, piattoni…) o ciò che troviamo in offerta in pescheria, come ho fatto io (cozze, code di gambero, gamberoni, anelli di totano). Ci andrebbe la salsiccia tipica spagnola, il chorizo, ma la sasizza calabrese piccante va bene lo stesso. Comunque, c’era da festeggiare l’arrivo di Cloe e un compleanno in famiglia, e abbiamo optato per questo piatto. E la Spagna c’entra eccome con la mia fuga e il mio riscatto. Da oggi, per cercare di pubblicare in maniera più costante, non proporrò più dei menù a tema, ma singole ricette senza alcun legame tra di loro. Hasta la victoria siempre!

Ingredienti per 6/7 persone:

400 gr di riso vialone nano o bomba

6 coscette di pollo

1 fetta di coppa di maiale

200 gr di code di gambero

300 gr di anelli di totano gigante

6 gamberoni

24 cozze già pulite esternamente in pescheria

2 peperoni (giallo e rosso)

1 cipolla di Tropea

2 pomodori perini spagnoli

2 spicchi d’aglio

200 gr di piselli surgelati

2 foglie d’alloro

2 bustine di zafferano

6 cucchiai di olio evo

1 litro e mezzo di acqua

1 cuore di brodo vegetale (o di pollo o pesce)

mezzo bicchiere di vino bianco

sale, pepe, peperoncino

1 limone

prezzemolo

Preparazione:

Pulite le cozze esternamente con una pagliuzza di metallo ed eliminate la barbetta. Riscaldate in una padella un filo d’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, del prezzemolo tritato e aggiungete i molluschi, lasciateli schiudere a fuoco moderato, con il coperchio, mescolando ogni tanto, fin quando non si saranno aperti tutti. Filtrate il liquido di cottura e tenetelo da parte. In alternativa potete aggiungere le cozze crude quando mancano 10 minuti al termine della cottura.

Pulite i gamberi eliminando il carapace, incidendo la parte superiore con un coltellino ed estraendo il budello. Tagliate il carapace dei gamberoni sulla parte superiore ed estraete il budello.

Mettete un cucchiaio d’olio nella paellera, accendendo due fuochi, e sopra questi rosolate da ogni lato le cosce di pollo. Dopo 5 minuti aggiungete un cucchiaio d’olio e i gamberoni; girateli per farli cuocere, basteranno 4-5 minuti. Teneteli da parte in caldo.

Pulite i peperoni, tagliateli a metà, poi togliete il picciolo, i semi ed i filamenti interni. Tagliateli a strisce piuttosto sottili. Mondate e tagliate ad anelli la cipolla. Spostando le cosce di pollo lontano dalle fiamme, aggiungete nella parte più calda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, poi inserite i peperoni con la cipolla e fateli cuocere finché non saranno rosolati.

Tagliate il maiale in bocconcini, fate insaporire un filo d’olio nella paellera, aggiungete i bocconcini di carne e fateli rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Dovranno dorare e formare una croccante crosticina all’esterno. Mettete da parte.

Infine rosolate per 5 minuti gli anelli di totano gigante con i pomodori a dadini, sempre con un cucchiaio d’olio in più e sulle fiamme, sposando gli altri ingredienti.

Fate insaporire 3-4 minuti.

Portate a bollore un litro e mezzo d’acqua.

Allargate gli ingredienti lasciando uno spazio centrale a croce e aggiungete un cucchiaio d’olio, l’alloro e il riso, che lascerete tostare un paio di minuti. Sfumate con il vino (io ho usato del brandy).

Sciogliete lo zafferano in poca acqua calda. Unite il liquido di cottura filtrato dei molluschi, ed un mestolo di acqua bollente in cui avrete sciolto il cuore di brodo. Unite lo zafferano e l’acqua a copertura. Io l’ho aggiunta mezzo litro alla volta per evitare che il riso scuocesse, ma mescolando solo in superficie, perché dovrebbe formarsi una crosticina sul fondo. Aggiungete le spezie scelte e fate cuocere a fuoco medio basso per circa 30-40 minuti; il tempo di cottura effettivo dipende molto dalla tipologia di riso utilizzato; il riso bomba richiede una cottura molto lunga, ma altre tipologie potrebbero richiederne meno. Per essere certi dei tempi vi consiglio di assaggiare. Assicuratevi che il riso sia sempre coperto dal liquido. Ruotate ogni tanto la paellera, perché il riso che si trova sopra i fuochi cuoce più in fretta.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura aggiungete i piselli scongelati.

Quando mancano pochi minuti al termine della cottura aggiungete i gamberi, i molluschi, il maiale, una generosa spolverizzata di paprika (e a piacere pepe). Fate insaporire tutto insieme e solo alla fine unite anche i gamberoni. La vostra paella mista è pronta, aggiungete il prezzemolo tritato, gli spicchi di limone e servite.

https://www.ricettedalmondo.it/paella-valenciana.html

Lasagne al ragù con la zucca

Oggi è la festa della donna ed è il mio compleanno. Così ho dedicato la giornata a me stessa. I festeggiamenti sono iniziati ieri: siamo andati a Milano, alla mostra di Bosch con gli amici e poi abbiamo mangiato un’ottima pizza insieme alla pizzeria Positano, che consiglio vivamente. Oggi ho messo in secondo piano il lavoro, mi sono rilassata con il mio compagno, ho cucinato un buon piatto per pranzo, ho scartato i regali (adoro il mio nuovo bollitore e il mio maneki neko) e poi siamo andati a cena insieme in un ristorante toscano a mangiarci una bella fiorentina. I festeggiamenti continueranno sabato, con una cena con degustazione. Il compleanno ideale direi. E anche pubblicare una ricetta sul mio blog fa parte del dedicarmi a me stessa, alla mia passione per la cucina. Inauguro un menù ultimi giorni d’inverno con la zucca, che tanto amo, a cominciare da queste ottime lasagne preparate dal mio compagno. Auguro a tutte le donne buone e generose di avere le mie fortune. E alla mia futura nipotina una vita piena e felice 🙂

Ingredienti per una teglia media:

250 gr di lasagne fresche pronte

Metà zucca butternut

400 gr di trita mista

1 carota

1 cipolla

1 gambo di sedano

1 bottiglia piccola di salsa di ciliegini

1 barattolo piccolo di polpa Mutti

2 cucchiai di olio extravergine

1 bicchiere di vino bianco

spezie suk

50 gr di parmigiano grattugiato

500 ml di besciamella light pronta

Noce moscata, sale

La zucca cotta in forno e frullata. 30 minuti in forno a 220 gradi.

Preparazione:

Pulite la zucca: lavatela e tagliatela a fette. Vi serviranno 500 g di zucca pulita. Posizionate le fette di zucca su una placca rivestita con carta forno e cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 35 minuti. Una volta pronta, svuotatela dei semi interni, eliminate la buccia e schiacciatela con lo schiacciapatate per ottenere una purea, oppure frullatela.

Mentre cuoce la zucca tritate carota, cipolla e sedano al mixer, scaldate in una casseruola l’olio e gettateci il trito ad ammorbidirsi a fuoco dolce per 5 minuti; poi unite la trita e fatela rosolare per qualche minuto, fino a che non è più rosa, poi sfumate col vino. Aggiungete il pomodoro, le spezie, sale e cuocete per circa mezz’ora.

Imburrate una teglia rettangolare media, che contenga agevolmente le sfoglie senza sovrapporle troppo. Iniziate con 2 sfoglie sul fondo, stendetevi uno strato di ragù, uno di zucca, uno di besciamella e una spolverata di noce moscata e parmigiano. Continuate fino a terminare gli ingredienti, non necessariamente inserendoli tutti in ogni strato. Per ultimi stendete due sfoglie, la besciamella e il parmigiano.

Infornate in forno già caldo a 220° per 30 minuti, eventualmente attivando il grill gli ultimi 5 minuti per rosolare la superficie. Aspettate che non siano più bollenti per porzionarle e servire.

 

Risotto ai porcini

Risotto ai porcini: un altro grande classico per continuare il nostro menù celebrativo. Un piatto realizzato dal mio compagno, l’esperto di risotti, appositamente scelto per abbinarvi lo champagne che ho acquistato per rendere speciale i nostri festeggiamenti. Infatti il risotto ai porcini è indicato come piatto che esalta il pregiato vino francese. Come antipasto abbiamo servito dei crostini con Camembert e per dessert una creme brulee, perché su internet ho visto che queste specialità si abbinano magnificamente con lo champagne. Chiaro che l’ideale sarebbe usare dei porcini freschi, ma non li abbiamo trovati. Quelli surgelati sono molto comodi da usare e per rinforzare il sapore io uso i porcini secchi. Come tipo di riso io suggerisco di prendere, se lo trovate, il riso della Lomellina, che è il migliore d’Italia.

Ingredienti per 4 persone:

Riso Carnaroli 320 g

Funghi porcini surgelati in busta 400 g

Funghi porcini secchi 15 g

Brodo vegetale 1 l

Cipolla dorata piccola 1

Aglio 1 spicchio

Burro 30 g

Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai

Sale fino q.b.

Pepe nero q.b.

PER MANTECARE E GUARNIRE

Parmigiano Reggiano DOP grattugiato 50 g

Burro 30 g

Prezzemolo tritato 2 cucchiai

Preparazione:

Scaldate l’olio in una padella antiaderente e fate soffriggere brevemente uno spicchio di aglio schiacciato, poi alzate la fiamma e aggiungete i funghi. Rosolate i funghi a fuoco vivace per circa 10 minuti in modo che prendano colore, poi salate, pepate e togliete dal fuoco.

Nel frattempo mondate e tritate finemente la cipolla. Sciogliete il burro in una casseruola, aggiungete la cipolla e lasciatela cuocere dolcemente per 10-15 minuti, aiutandovi con un mestolo di brodo se necessario. Quando la cipolla si sarà intenerita, unite il riso e fatelo tostare per un paio di minuti.

Quando il riso sarà diventato quasi trasparente, portatelo a cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta e mescolando spesso.

Ammollate in acqua calda i funghi secchi per 5 minuti, poi scolateli, filtrate l’acqua e unitela al riso. Tagliuzzate i funghi. Quando il riso sarà molto al dente, pochi minuti prima che sia pronto, unite i funghi porcini e finite la cottura, regolando di sale e pepe se necessario.

Una volta cotto, mantecate il risotto a fuoco spento aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato, e mescolate bene. Per ottenere un perfetto risotto all’onda potete aggiungere un altro mestolo di brodo, se necessario. In ultimo, guarnite con del prezzemolo fresco tritato.

https://ricette.giallozafferano.it/Risotto-ai-funghi-porcini.html

Strangozzi al Sagrantino e salsiccia umbra

Dopo una deviazione sul tema della birra, quest’anno sono riuscita a riproporre un menù natalizio a base di vino, ovvero Natale di… vino. La cosa si è complicata in due modi: primo, abbiamo avuto ospiti i parenti del mio compagno, secondo, suo padre ha espresso il desiderio di mangiare piatti umbri. Sono riuscita comunque a proporre un menù umbro a base di vino che è piaciuto a tutti. Ho cominciato con un antipasto a base di prodotti umbri: coppa di testa, ciauscolo (salame spalmabile), bruschette tartufate, caciotta di Norcia, formaggella al tartufo; i formaggi sono stati accompagnati da due confetture al vino: pere e vin santo; melone, Porto e pistacchi. Come primo, ho rivisitato una ricetta umbra al pregiato vino Sagrantino, ma ho sostituito gli gnocchi e la pancetta previsti, con strangozzi e salsiccia umbra, perché avevo una confezione dei primi e perché la salsiccia è davvero tipica umbra. E’ uscito fuori un piatto che è piaciuto molto. Gli strangozzi sono una pasta lunga tipica nostra, una specie di tagliolini, ma senza uova e secchi. Per i prodotti umbri ho ordinato on line alla norcineria di Norcia Ansuini. Tutto buonissimo, economico e arrivato puntuale.
Ingredienti per 6 persone:
500 gr di strangozzi
2 bicchieri di Sagrantino di Montefalco
4 salsicce umbre
400 ml di panna fresca
1 cipolla (io ho usato quella di Voghera)
2 cucchiai di olio extravergine umbro
Preparazione:
Mondate e tritate la cipolla. Scaldate in un’ampia padella l’olio, poi mettete la cipolla a imbiondire a fuoco dolce.
Spellate le salsicce e sgranatele con le dita, poi unitele alla cipolla e soffriggetele. Dopo qualche minuto sfumate con il vino e fatelo ridurre fino a che non sia quasi evaporato, poi unite la panna. Fate rapprendere la salsa mescolando spesso, in modo che risulti cremosa, ma non liquida.
Lessate gli strangozzi in acqua bollente salata e scolateli al dente tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura.
Saltate la pasta nella padella con il condimento per qualche minuto, usando se occorre l’acqua di cottura, poi servite.

http://www.anticanorcineriaansuini.com/?gclid=CjwKCAiAkrWdBhBkEiwAZ9cdcB-EE2C6SWuCcHJNmYgQgwc-AZsgCMZ_8P2If9mahgs9ABuNtkkIGxoCklEQAvD_BwE

Stinchi con le castagne e i crauti

Le castagne sono di stagione in ottobre e novembre, e ormai non si trovano quasi più. Nel loro breve periodo io e il mio compagno le compriamo ogni volta che facciamo la spesa. Ai primi di ottobre ho preparato questo piatto che ha soddisfatto tanto il nostro palato. Perché le castagne sono super versatili, ci si può cucinare di tutto, e nei piatti salati si esaltano tantissimo. Se anche non trovate più quelle fresche, c’è la farina o le mosciarelle secche. Abbinate al maiale sono eccellenti. Così, invece dei soliti stinchi al forno con patate, li facciamo in pentola a pressione con le castagne arrosto: saranno tenerissimi e sorprendenti. Un aneddoto: per scrivere la mia tesi universitaria ho intervistato degli ex mezzadri che erano molto giovani negli anni ’60. Uno di loro mi ha raccontato che il padrone della terra li obbligava a dare le castagne ai maiali. Ma loro se ne tenevano un po’ di nascosto come nutrimento di famiglia. Da cibo per porci a prodotto ricercato…

Ingredienti per 2 persone:

2 stinchi di maiale piccoli

400 gr di marroni

1 carota

½ cipolla

1 gambo di sedano

1 bicchiere di sherry secco o marsala

1 rametto di rosmarino

3 foglie di salvia

2 foglie di alloro

2 cucchiaini di dado vegetale in polvere

2 cucchiai di burro

2 cucchiai d’olio evo

½ cavolo bianco

2 spicchi d’aglio

1 bicchiere di vino bianco

sale, semi di cumino

Preparazione:

Incidete le castagne con un coltello o l’apposito attrezzo, poi mettetele a bagno in acqua per due ore.

Lavate e mondate tutte le verdure e le erbe. Tritate nel mixer carota, cipolla e sedano. Scaldate l’olio in una pentola a pressione e rosolateci gli stinchi uniformemente. Aggiungete le verdure tritate e le erbe, fate rosolare per qualche minuto, sfumate con lo sherry, salate, coprite d’acqua (2 bicchieri). Chiudete il coperchio e cuocete a fuoco medio basso per 40 minuti dal sibilo. 

Arrostite le castagne in una padella forata e con lo spargifiamma, a fuoco basso.

Tagliate a listarelle il cavolo con la mandolina. Mettetelo a rosolare per qualche minuto in una padella antiaderente con il burro, l’aglio in camicia schiacciato, il dado, il cumino. Sfumate con il vino bianco e portate a cottura.

Spegnete il fuoco sotto la pentola a pressione e lasciate sfiatare.

Sbucciate le castagne.

Aprite la pentola, aggiungete le castagne e fate cuocere chiuso per 10 minuti, poi spegnete e fate sfiatare.

Servite gli stinchi con il sugo che si sarà formato, le castagne e i crauti a parte.

Stufato di freekeh con verdure

Purtroppo sono così presa a lavorare che non riesco a pubblicare regolarmente. Qualcuno mi ha detto che non riesco a staccarmi dal lavoro. Sarà pure vero. Tuttavia faccio un mansione che è estremamente pervasiva nella vita privata, ed è veramente difficile non portarsi il lavoro a casa come fanno nelle altre professioni… Per fortuna riesco a cucinare regolarmente, anche perché bisogna mangiare tutti i giorni. Adesso poi che convivo col mio compagno, quasi tutte le sere mi ingegno a cucinare un manicaretto. Ma veniamo a questa ricetta tunisina. Un giorno al supermercato (mi pare Auchan) ho trovato in offerta un prodotto che non conoscevo, il freekeh (marca Luxor), ovvero del grano verde che viene essiccato al sole e affumicato con rami di un arbusto, il balan, il che gli dà un gusto particolare, di noce. Ha molte sostanze nutritive salutari, tante fibre e un basso indice glicemico. E’ originario del Libano, ma si è diffuso in tutto il medio Oriente, anche nella cucina egiziana e tunisina. Per altro è comodissimo da cucinare, perché si mette in pentola con la quantità d’acqua indicata nella confezione (500 ml per 100 gr) e si lascia sul fuoco finché non l’ha assorbita tutta, magari con le verdure a pezzetti, che si cuociono insieme a lui, come ho fatto io in questa versione di uno stufato tunisino da me un po’ rivisitata, ma simile all’originale.

Ingredienti per 2 persone:

150 gr di Freekeh

750 ml di acqua

1 zucchina (se in stagione, altrimenti zucca o coste)

1 carota

1 costa di sedano

½ finocchio

½ cipolla

2 spicchi d’aglio

1 pizzico di spezie tunisine (tabil) o ras el hanout

una scatola di ceci (o 1 salsiccia di tacchino)

sale, peperoncino

2 cucchiai di olio evo

Preparazione:

Lavate, mondate e tagliate a pezzetti le verdure. Mettete tutto insieme nell’acqua fredda (750 ml) in pentola con il freekeh, accendete il fuoco, salate, ed è pronto quando l’acqua si è assorbita (15-18 minuti).

Intanto spellate la salsiccia di tacchino, sbriciolatela e rosolatela in un padellino antiaderente con le spezie. Se preferite usare i ceci (ricetta originale), scolateli, stendeteli su una teglia con carta forno, oliateli, salateli e tostateli in forno per 15-20 minuti a 180° con le spezie.

Quando il freekeh è pronto, aggiungete la salsiccia o i ceci, l’olio e il peperoncino, se occorre più spezie. Per servire: un cucchiaio di yogurt greco per guarnire e una pita araba.

https://www.hellofresh.com/recipes/tunisian-freekeh-stew-58580c0fa28e1a36247c2902

Salsicce, fagioli e cereali

“Salsicce e fagioli” mi ricorda tre cose: un fumetto di Staino con protagonista Bobo, che alla Festa dell’Unità ordina allo stand cucina questo binomio, che si scopre essere in realtà una parola d’ordine per accedere ad un incontro segretissimo con De Mita. I western con Bud Spencer e Terence Hill, tipo Lo chiamavano Trinità, in cui i due si nutrivano per lo più di questa pietanza. Infine il film Tutti pazzi per Mary, la spassosa scena in cui Ben Stiller si incastra “la sua salsiccia e i suoi fagioli” nella lampo.

Ogni tanto uso i mix di legumi. Questo lo avevo preso al Tigros, solo che richiedeva, oltre a 12 ore di ammollo, 2 ore di cottura. Io per il risparmio energetico ho optato per la pentola a pressione, che ha reso le salsicce un burro. Quelle umbre sono speciali, ma si trovano solo in Umbria. Potete acquistarle on line ai siti indicati in basso, per 10 euro al kg più 7 di spedizione. Garantisco che ne vale la pena. Già che ci siete ordinate anche il prosciutto di Norcia, il lonzino, la coppa di testa, i mazzafegati, il salame tenero, la porchetta umbra, gli strangozzi (si trovano anche al Tigros), le lumache al sugo e i piccioni arrosto. Sono prodotti eccezionali che nel resto d’Italia non si trovano facilmente, ma che bisogna assaggiare almeno una volta nella vita.

Ingredienti per 4 persone:

200 gr di mix di legumi (fagioli, lenticchie, ceci) e cereali secchi

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipolla rossa

2 spicchi d’aglio

4 salsicce umbre punzecchiate

1 rametto di salvia

1 rametto di rosmarino

1 cucchiaio di dado vegetale in polvere

2 cucchiai di olio evo

Sale e pepe

Preparazione:

Mettete i legumi in ammollo per il tempo richiesto (nel mio caso 12 ore).

Pulite e mondate le verdure e le erbe aromatiche. Tritate carote, sedano, cipolla e aglio.

Fate scaldare l’olio nella pentola a pressione, poi mettete a rosolare le salsicce punzecchiate con le verdure tritate, per qualche minuto. Aggiungete gli altri ingredienti, tra cui i legumi scolati, coprite a filo con acqua, chiudete il coperchio e cuocete dal fischio per la metà del tempo richiesto dai legumi, nel mio caso un’ora.

https://www.salvatorinorcia.com/shop/salumi/salsiccia-di-norcia-sale-e-pepe-2/

https://www.norcineriaumbra.it/prodotto/salsicce-fresche/

https://www.saporitipiciumbri.it/70-formaggi-e-latticini

http://www.anticanorcineriaansuini.com/content/1-consegna

La spassosissima scena di “salsicce e fagioli” in Tutti pazzi per Mary:

Polpette svedesi con verdurine e confettura di mirtilli rossi

Per fortuna mantengo volutamente il mio blog semi-sconosciuto, perché so che attraverso periodi in cui non riesco a pubblicare. L’ultimo post a luglio… Eh sì, c’è stato di mezzo la ristrutturazione di casa, un trasloco, la sistemazione della nuova casa, il cambio di città, di luogo di lavoro e di vita: adesso convivo con il mio compagno e sono felicissima!! Direi che sono giustificata per la mia prolungata assenza. Da qualche settimana ho ricominciato a cucinare regolarmente nella mia nuova bellissima cucina Ikea 🙂 Ikea che ho visitato spessissimo in questo periodo per i complementi d’arredo della nostra nuova casa (tutta arredata Ikea) e di quella vecchia, che affitterò. Quindi è quanto mai opportuno che io prosegua con il menù svedese che avevo iniziato a proporre a luglio. Poi passerò alle ricette autunnali.

Chi non conosce le polpette svedesi dell’Ikea? Ho scoperto che prima del covid era una ricetta segreta, poi, per venire incontro ai clienti durante il lockdown, Ikea ha reso nota la ricetta. Classicamente si servono con purè di patate, una crema credo a base di panna e marmellata di mirtilli rossi. Siccome siamo a dieta, al posto di purè e crema ho preparato delle verdure stufate per accompagnare il piatto, che è risultato gradevole.

Ingredienti per 2 persone:

330 gr di polpette svedesi surgelate (20 pezzi)

½ melanzana

½ finocchio

1 carota

1 zucchina

50 gr di cipolla di Breme (o 1 cipollotto rosso)

1 foglia di alloro

3 cucchiai di olio evo

sale e pepe

2 cucchiai di confettura di mirtilli rossi

 

Lavate e mondate tutte le verdure, poi tagliatele a dadini, fettine, rondelle. Stufatele in una capace padella antiaderente con 2 cucchiai d’olio e alloro, fino a che non siano morbide (circa 20 minuti), aggiungendo se serve acqua. Salate e pepate.

Verso metà cottura, in un padellino, rosolate le polpette dell’Ikea per 7 o 8 minuti.

Servite le polpette con le verdure e la marmellata di mirtilli rossi.

https://cucinasvedeseperitaliani.wordpress.com/tag/polpette/

https://www.lorenzobiagiarelli.com/ikea-svela-la-ricetta-delle-polpette-dellikea/ 

https://www.ikea.com/it/it/rooms/kitchen/how-to/#fe402c62-d8b9-11eb-9375-8f92ac908963

Broccolisoppa (zuppa di broccoli svedese con trota salmonata, skyr e pane croccante)

Nei paesi nordici come primo piatto spesso si serve la zuppa. Ovviamente esistono innumerevoli versioni di zuppe adatte all’estate. Avrei voluto fare la zuppa di asparagi, ma non li ho trovati al piccolo supermercato sotto casa. Così ho ripiegato di malavoglia sui broccoletti, che a quanto ho visto in internet sono di stagione in inverno e al massimo fino a maggio. Questo mi dispiace molto, perché io evito accuratamente di consumare verdure fuori stagione. Però, volendo proporre una ricetta svedese… A fatica ho trovato un sito in inglese che propone tante preparazioni di questa nazione, così non ho voluto esulare dalle sue indicazioni. Che poi alla fine ho fatto un’aggiunta personale, inserendo il pesce. Vabbeh… In questa ricetta ho inserito anche un prodotto acquistato alla Bottega svedese dell’Ikea, ovvero una miscela per pane secco con farina di mais e semi. Poi ho sostituito la creme fraiche con lo skyr. Insomma, alla fine mi sa che di svedese c’è poco. Però il risultato appagava la vista e il palato. Anzi mi riprometto di cucinare molte zuppe quest’inverno. Di solito le trascuro, ma sono un primo piatto ideale per noi, visto che il mio compagno è a dieta e deve evitare i carboidrati. Io sono molto affascinata dallo stile di vita scandinavo. Adoro i centri abitati ordinati e puliti, il welfare state efficiente, le case minimal con mobili Ikea, la mitologia e il cinema nordico, lo spirito ecologista e tutto sommato apprezzo questa loro gastronomia elegante e raffinata (a parte per alcuni elementi barbaramente vichinghi). Una volta ogni tanto però. In questi giorni ho fatto delle ricerche assidue sul sito dell’Ikea, per cercare dei complementi d’arredo per la nostra nuova casa, e potete starne certi: sarà la mia seconda casa Ikea.

Ingredienti per 2 persone:

650 g di broccoletti freschi

1 spicchio d’aglio

½ cipolla

65 ml di panna da cucina

1 dado vegetale

sale e pepe

2 filetti di trota salmonata (200 gr)

1 vasetto di skyr (o yogurt greco)

30 gr di anacardi

1 confezione di Skada (preparato per pane croccante Ikea)

50 ml di olio evo

200 ml di acqua

Preparazione:

Preparate il pane croccante seguendo le istruzioni sulla busta, usando il preparato, l’olio e l’acqua; occorrono 50 minuti di cottura in forno a 150°. In alternativa usate delle fette croccanti svedesi acquistate già pronte.

Lavate e mondate le verdure. Usate solo le cimette dei broccoli, staccandole dal cespo (userete il gambo per un’altra preparazione).

Portate a bollore dell’acqua in una pentola, salate leggermente e tuffateci i broccoli con la cipolla a pezzi e l’aglio. Cuocete per 20 minuti.

Mettete i filetti di trota su un piatto e cuocete in forno a microonde a temperatura media per 7/8 minuti. Eliminate la pelle del pesce e tagliatelo a losanghe.

Tostate gli anacardi in un padellino antiaderente per qualche minuto, poi tritateli grossolanamente.

Scolate le verdure, tenendo da parte una tazza di acqua di cottura, e ponetele in una ciotola dai bordi alti con sale, dado, panna e tanta acqua quanto basta ad ottenere una crema della densità desiderata. Frullate con il mixer a immersione.

Impiattate sistemando sul fondo delle ciotole la crema di broccoli tiepida, qualche cucchiaiata di skyr, i filetti di trota, alcuni frammenti di pane croccante, gli anacardi e il pepe.

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