Canapè con pesto, scamorza affumicata, avocado e pomodori secchi

Il mio lavoro sottopagato e a volte frustrante non mi lascia tempo per la mia vera passione che è la cucina, così è più di un mese che non pubblico. Ma lasciamo stare. Ora pubblico le fantastiche ricette che ho cucinato per il cenone di Capodanno a due. Potevamo andare al ristorante con gli amici, ma abbiamo scelto di stare da soli. Volevamo uscire, ma poi abbiamo preferito stare a casa a vedere la TV, la trasmissione in diretta da Crotone. Sulla ricetta devo fare una puntualizzazione. Avevo già in casa questi tre ingredienti e ho cercato una ricetta inserendoli in internet. La prima pagina che appare è il Cucchiaio d’argento, un sito autorevole che ha veri chef tra i suoi collaboratori. La seconda è di una blogger incompetente, il cui sito è sostenuto dal marito, che ha una ditta di informatica web, ed ecco perché qualsiasi ricetta cerchi, tra i primi risultati c’è sempre lei. Le due ricette sono identiche. Chi ha copiato chi? Qualcuno ha un’idea? Di chi vogliamo fidarci? Ora, scopiazzare in internet è frequente. Ma almeno cambiare un po’ la ricetta, come faccio io, e indicare la fonte! Se non lo fai, non solo sei un’incompetente raccomandata e mantenuta, ma anche un’imbrogliona mediocre, priva di creatività e impudente. E comunque, entrambi i siti lo chiamano “spiedino”. Io, che non copio, ma modifico, ho creato un canapè, ovvero una base di pane o simili, preferibilmente tostato, spalmato con una crema e sopra altri ingredienti. Se volete fare voi il pesto, ho lasciato in coda due mie ricette. La scamorza è campana, la trovo all’MD ed è squisita, morbidissima e profumata. La ricetta è sostenibile nel senso che è vegetariana e non occorre cottura, ma ha il “difetto” di usare l’avocado, il cui consumo massiccio deturpa l’ambiente. Tutto ciò a causa delle influencer/modelle statunitensi, tra le quali va di moda l’avocado toast (pubblicizzato tra l’altro dall’ormai odiatissima Ferragni, altro motivo per detestarla). Ecco perché io acquisto l’avocado molto saltuariamente. Tanto più che ormai si trovano quasi solo quelli israeliani, e io boicotto Israele, perché sta sterminando il popolo palestinese. Anche le nostre scelte in cucina possono contribuire a migliorare il mondo.

Ingredienti per 2 persone:

1 panino mantovano

½ avocado

½ scamorza affumicata 

4 pomodori secchi al naturale (io: calabresi)

4 cucchiaini di pesto

Succo di limone 

Preparazione:

Tagliate il pane a fettine, ricavandone almeno 4, poi tostatele leggermente.

Lavate e mondate l’avocado, tagliateli a fettine e spruzzatele di limone.

Tagliate la scamorza a fettine e fatela scolare.

Fate ammorbidire i pomodori secchi in acqua bollente, poi asciugateli.

Spalmate il pesto sui crostini di pane, adagiatevi la scamorza, l’avocado, e i pomodori secchi. Infilate in ogni canapè uno stuzzicadenti.

https://www.cucchiaio.it/ricetta/spiedini-di-avocado-mozzarella-e-focaccia-alle-olive/

Angeli a cavallo (ostriche al bacon)

Finalmente vacanza. La cena della vigilia di magro l’abbiamo fatta da soli a casa gustando delle prelibatezze speciali preparate da noi. Abbiamo fatto le ultime spese e siamo andati al vivaio a prendere il capitone. Poi siamo andati in un bellissimo borgo qui vicino a visitare il museo dei presepi. Infine abbiamo cucinato e cenato vedendo un film natalizio in streaming. Il giorno di Natale ci siamo scambiati i regali davanti all’albero addobbato, siamo stati a pranzo dai suoi parenti e al cinema a vedere il film Ferrari. A proposito: per la nostra cena della vigilia abbiamo pasteggiato con prosecco Ferrari.

Mi sono piaciute queste festività: da quando ho un vero compagno al mio fianco ho riscoperto lo spirito del Natale, che avevo conosciuto solo da bambina, compromesso a 20 anni e perso definitivamente verso i 30 anni.

Per altro tra qualche giorno partiremo per Londra, ci siamo concessi questo regalo, e tanto bene ho pensato di fare questa ricetta che ho scoperto dopo essere inglese. Abbiamo trovato al supermercato le ostriche. Alcune le abbiamo mangiate crude con succo di lime.

Le altre, siccome il mio compagno non ama il pesce crudo, ho pensato di cuocerle. Mi ricordavo di aver letto che si potevano fare avvolte nel bacon e ho trovato in internet la ricetta degli Angeli a cavallo. Semplicissima da preparare e gustosa. Dopo questo esperimento posso dire che le ostriche sono un po’ sprecate da consumare sempre e solo crude. Hanno delle potenzialità. La cosa più difficile in questa preparazione è aprirle, ma ci sono i tutorial sul web.

Ingredienti per 2 persone:

8 ostriche

4 fette di bacon sottili

8 fettine di pane

Pepe nero

Preparazione:

Aprite le ostriche con il coltellino che troverete nella confezione o usando un coltellino da grana.

Tagliate le fette di bacon a metà.

Togliete i molluschi dalle valve e puliteli da eventuali residui.

Avvolgete ogni ostrica in mezza fetta di bacon. Infilzate gli involtini negli stuzzicadenti a due a due.

Poneteli a rosolare sulla griglia elettrica ben calda per qualche minuto, insieme alle fettine di pane (io ho usato i panini mantovani). Mettete una singola ostrica su ogni crostino, pepate e adagiateli sulle valve precedentemente sciacquate. Servite su un piatto da portata disposte a raggiera e con mezzo lime al centro. 

https://blog.giallozafferano.it/zuccherodil/ostriche-angeli-a-cavallo/

Mozzarella in carrozza nella friggitrice ad aria

Ecco una pietanza che non mi concedo mai perché è fritta. In realtà è da un po’ che preparo piatti impanati al forno. Ho iniziato dopo essere stata in Sicilia e ho provato le cotolette alla palermitana. Ho continuato con il tonkatsu. Ora che ho la friggitrice ad aria penso che quasi tutto ciò che si deve friggere, si può fare al forno. Ho un ricordo d’infanzia su questa ricetta. Quando ero piccola mia madre mi portava ogni tanto al ristorante Ferrari (ora si chiama Il bacio), in una traversa di corso Vannucci, a mangiare la mozzarella in carrozza (solo io mangiavo, lei no: era sempre a dieta e non si sedeva mai a tavola con noi, ciononostante era ed è grassa). Per me era un evento straordinario, perché noi non andavamo mai al ristorante. Né in pizzeria, né al cinema, né in gelateria, né a passeggiare, né a fare shopping… insomma non facevamo mai niente tutti insieme, se non le vacanze al mare, dai miei nonni paterni. Adesso per fortuna ho un compagno e la mozzarella in carrozza posso mangiarla con una persona cara.

Ingredienti per 2 persone:

4 fette di pane in cassetta senza crosta

1 mozzarella da 125 gr senza lattosio

1 uovo grande

Pangrattato

2 fette di prosciutto cotto (facoltativo)

Sale, olio evo

Preparazione:

Tagliate a fettine la mozzarella.

Farcite il pane con le fettine di mozzarella e 2 fette di prosciutto, se volete usarlo. Però non sarà la classica mozzarella in carrozza.

Sbattete l’uovo in un contenitore basso che possa contenere un tramezzino e rotolateli dentro uno alla volta, poi passateli nel pangrattato.

Spruzzate poco olio sulla superficie usando uno spruzzino per olio. Cuocete in friggitrice ad aria per 15 minuti a 200°, girando una volta i tramezzini. Potete cuocerli anche nel forno normale, in modalità ventilato.

Toast in carrozza con la friggitrice ad aria

Eh sì, dopo un anno di indugi, ho deciso di prendere una friggitrice ad aria. Ho sfruttato il Black Friday spendendo solo 35 euro. Vi spiego perché è sostenibile: in pratica è un piccolo forno ventilato. Quindi consente di cuocere molti piatti per 2/3 persone più velocemente del forno tradizionale, con un risparmio energetico. Inoltre, si possono preparare delle fritture più sane, perché invece di immergerle in abbondante olio bollente, basta spruzzare poco olio sulle pietanze. Così non si spreca olio, fra l’altro. Tanto più che l’olio di frittura va usato una volta sola.

Io, come ho detto più volte, non friggo mai. Quindi questa specie di “mozzarella” in carrozza non l’avrei mai fatta. Invece con la friggitrice ad aria l’ho fatta con pochissimi grassi e il gusto era strepitoso! Per altro, invece del solito pane in cassetta confezionato, ho usato quello fresco di una panetteria, che è soffice come una nuvola. Squisito. Usate pure qualsiasi formaggio o salume che avete in frigo. Ideali sarebbero prosciutto cotto ed Emmental (quest’ultimo è naturalmente privo di lattosio).

Ingredienti:

4 fette di pane in cassetta fresco

4 fette di prosciutto cotto o crudo (io ho usato il crudo)

4 fettine di raclette o altro formaggio che si scioglie

1 uovo

Pangrattato

Olio extravergine

Preparazione:

Farcite il pane con 2 fette di prosciutto e 2 di formaggio, ottenendo 2 toast.

Sbattete l’uovo in un contenitore basso che possa contenere il toast e rotolatelo dentro, poi passate ogni toast nel pangrattato.

Spruzzate poco olio sui toast usando uno pruzzino per olio. 

Cuocete in friggitrice ad aria per 15 minuti a 200°, girando 2 volte i toast. Potete cuocerli anche nel forno normale, in modalità ventilato.

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Sfornato di verdure con crescenza e crudo

Innanzitutto sì, ho scritto sfornato, non sformato. Il termine corretto è il secondo, ma tanti anni fa in un ristorante o una gastronomia, mi pare in Umbria, c’era questo cuoco che lo chiamava così, e mi è piaciuto. È il participio passato del verbo sfornare. Ci sta. Riguardo alla sostenibilità, con questa ricettina evitiamo la carne, facciamo il pieno di vegetali, che sono il cibo più sostenibile e sano, e possiamo sfruttare qualsiasi avanzo di formaggio e salumi che abbiamo in frigo, piuttosto che buttarli. Ad esempio quella crescenza era scaduta da un paio di giorni. Ebbene sì, faccio coming out: io mangio cibo scaduto. Non solo quello con la scritta “consumare preferibilmente entro”, dopo la data di scadenza, ma certe volte anche prodotti freschi che vanno consumati entro la data di scadenza senza deroghe. Perché io guardo, annuso e assaggio. Se ha un sapore accettabile io lo mangio. È una regola antispreco riconosciuta dagli esperti, cercate pure in internet. Lo faccio da mezza vita e non sono mai stata male, tranne qualche volta dopo essere stata al ristorante. Riguardo al tipo di cottura, ho scelto di fare questa frittata al forno invece che friggerla, il che la rende sana, e anche più originale. 

Ingredienti per 3 persone:

4 uova

1 peperone rosso

1 zucchina

1 scalogno

2 cubetti di spinaci surgelati

100 gr di piselli surgelati

100 gr di crescenza senza lattosio

4 fette di prosciutto crudo

2 cucchiai di olio extravergine

Sale e pepe

Peperoncino dolce in polvere

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure fresche. Tagliatele a fettine. Scaldate l’olio in una padella, versateci le verdure, salate e portate a cottura. Gli ultimi 10 minuti aggiungete gli spinaci e i piselli. 

Sgusciate le uova in una ciotola e sbattetele con una forchetta. Salate, pepate e “peperoncinate”. Versate nella crema ottenuta le verdure intiepidite. 

Ungete una teglia e versateci metà del composto. Tagliate a pezzetti la crescenza e disponeteli sulla crema in teglia. Poi versate il resto del composto. Terminate con le fette di prosciutto in superficie.

Infornate a 180° fino a che le uova non si siano rapprese, controllando con uno stecchino.

Tortino calabrese di melanzane e pane di Cutro

Ho cambiato il motto del mio blog, perché la vera caratteristica della mia cucina è di essere ecologista come me, quindi sostenibile. In che senso? Cerco sempre di acquistare il più possibile ingredienti a km zero o almeno italiani, a basso impatto ambientale (raramente uso manzo, latte, tonno, spada, salmone, avocado, uova…), stagionali, riciclo sempre ciò che ho in casa per non buttare nulla, riduco al minimo grassi e zuccheri (perciò oltre che leggera è anche sana), prediligo cotture veloci o in pentola a pressione. Esempio? Mentre ero nella nostra casa al mare in Calabria, ho sempre comprato prodotti calabresi e ho riciclato scrupolosamente gli avanzi, senza rinunciare al gusto. In questa ricetta regionale ogni singolo ingrediente è un avanzo dei giorni precedenti, persino della family bag del ristorante (Silafunghi Campanaro a Camigliatello). I prodotti calabresi sono straordinari, ma sottovalutati. Secondo me i salumi e i formaggi sono i migliori del sud Italia, e che dire di questo rinomato pane di Cutro, nato proprio per durare un mese (vedi link sotto)? Il pane è forse oggi l’alimento più gettato, ma i nostri avi se ne guardavano, lo conservavano, e quando era secco lo riciclavano in mille ricette. Abbiamo molto da imparare da loro.

Ingredienti per 2 persone:

1 melanzana calabrese 

3 fette di pane di Cutro secco

160 ml di salsa di pomodoro calabrese (ho trovato la marca A sarsa da nunna)

2 cucchiai di olio extravergine calabrese

100 gr di caciocavallo silano fresco a dadini 

20 gr di caciocavallo silano stagionato grattugiato 

Sale, peperoncino calabrese

Preparazione:

Mondate la melanzana e tagliatela a fette con la buccia. Ungetele con un cucchiaio d’olio e grigliatele su una griglia di ghisa o sulla griglia elettrica, come abbiamo fatto noi sulla nostra terrazza sul mare.

Cuocete la salsa con un cucchiaio d’olio e sale.

Tagliate il caciocavallo silano fresco a dadini e grattugiate quello stagionato.

Ammollate in acqua e strizzate il pane di Cutro secco. 

Ungete una piccola tortiera da 20 cm e ponetevi in quest’ordine: melanzana, sale, peperoncino, pane, salsa, tutto il caciocavallo fresco; fate un altro strato con questi ingredienti, escluso il caciocavallo fresco, e terminate con quello stagionato. 

Cuocete 10 minuti in forno a 180 gradi. Io ho usato il microonde con la funzione grill.

https://www.piatti-tipici-calabresi.it/pane-cutro-ricetta-storia/

Torta al testo coi ciccioli, pollo al vino ed erba

Come secondo per la mia cena Natale di…vino in Umbria, ho servito del pollo al vino, chiamato “gallina ‘mbriaca”, che è una ricetta di Orvieto, con contorno di bieta erbetta e cicoria lesse e ripassate in padella, che noi umbri chiamiamo “erba”, e con la nostra “focaccia” umbra, ovvero la torta al testo, nella versione coi ciccioli di maiale. Siccome la ricetta della “gallina ‘mbriaca” con l’erba l’ho già pubblicata (link in coda), oggi vi lascio solo quella della torta coi ciccioli. Questi si trovano ormai in tutti i grandi supermercati e io li adoro. La nostra torta sarà ancora più squisita.

Ingredienti:

300 gr di farina tipo 00

200 gr di farina manitoba

100 gr di ciccioli (grasso di maiale)

1 uovo intero medio

20 gr di parmigiano grattugiato

30 gr di olio extravergine d’oliva

circa 150/200 ml di acqua tiepida

1 bustina di lievito per torte salate

sale q.b.

pepe q.b.

Preparazione:

Su un ripiano fate una fontana con le farine insieme al lievito, l’uovo, i ciccioli ridotti a pezzetti, l’olio, sale, pepe ed il parmigiano grattugiato. Al centro ponete l’uovo e l’olio.

Aggiungete anche l’acqua tiepida poco per volta, amalgamate con la forchetta e poi impastate fino ad ottenere un panetto umido e omogeneo, che non appiccichi.

Lasciate riposare per 30 minuti l’impasto avvolto nella pellicola.

Trascorso il tempo di riposo, riprendete il vostro panetto e stendetelo con il mattarello ottenendo uno spessore di circa 2 cm.

Adagiate la torta sul testo rovente (io uso una piastra di ghisa grande, ma va bene anche una grande padella antiaderente) e bucherellate in superficie. Cuocete 5/10 minuti per lato a fuoco dolce.

Per l’erba: mettete in una padella antiaderente una confezione di bieta erbetta e cicoria surgelate, e fatele scongelare del tutto; aggiungete 4 cucchiai d’olio evo, due spicchi d’aglio, 4 acciughe sott’olio spezzettate e un pizzico di peperoncino in scaglie. Portate a cottura a fuoco lento.

https://tinaincucina.it/ricetta/torta-umbra-al-testo-con-ciccioli/

Gallina ‘mbriaca

Pizza alla zucca e pancetta

L’autunno ci dona dei prodotti veramente eccezionali, che aspetto con impazienza, per poter fare delle ricette squisite. Ad esempio la zucca, le castagne e le mele. Le noci si trovano tutto l’anno, ma sono perfette per le stagioni fredde. La zucca in particolare la adoro, è il mio ortaggio preferito, e per tutto l’autunno e l’inverno non manca mai a casa mia. Le varietà che preferisco sono delica e mantovana, e da quando ho scoperto la cottura in forno, è quella che prediligo. La taglio a fette grandi senza sbucciarla, mondarla, né ungerla, la metto in forno e quando è ben tenera è facilissimo eliminare la buccia e i semi, e tagliarla a cubetti, oppure schiacciarla con la forchetta o frullarla nel mixer. E’ versatile, ci puoi fare piatti salati di ogni tipo e dolci, e dà quel tocco di dolcezza che è un capolavoro. Tante volte la taglio a spicchi e la uso al posto delle patate al forno. Ad esempio, mai provata per sostituire il pomodoro? E’ eccellente, e sulla pizza è ideale. Io la pizza la faccio con la macchina per il pane: mi impasta e lievita, ed è sempre perfetta. Lascio comunque un link ad un ottimo sito per chi volesse farla a mano. Il nuovo menù si intitola: “Che più autunno non si può”.

Ingredienti per due persone:

per l’impasto della pizza:

300 ml di acqua tiepida

2 cucchiai di olio evo

3 gr di sale

150 gr di farina 00

150 gr di farina integrale

7 gr di lievito di birra secco (una bustina)

Per la farcitura:

mezza zucca media delica

100 gr di bacon a fette

50 gr di emmental

rosmarino fresco, sale

Preparazione:

Per l’impasto con la macchina per il pane: mettete gli ingredienti nel cestello nell’ordine indicato e avviate il programma impasto, che dura un’ora e mezza. Se volete farla a mano, seguite le dosi e le indicazioni a questo link:

https://www.tavolartegusto.it/ricetta/impasto-pizza-ricetta-base-passo-passo/ 

Lavate la zucca, tagliatela a spicchi con tutta la buccia e cuocetela in forno a 200° per 30 minuti, su una teglia coperta di carta da forno.

Una volta tenera (controllate con uno stecchino), riducetela in crema con una forchetta e salatela. Grattugiate l’emmental con una grattugia a fori larghi.

Appena terminato il programma della macchina per il pane, estraete subito la pasta e con il mattarello stendetela su una teglia coperta di carta da forno, magari la stessa usata per la zucca. L’impasto è un po’ sciapo, quindi io la salo in superficie. Coprite la base con la crema di zucca, il rosmarino tritato, le fette di bacon e l’emmental. Infornate a 250° per 5-10 minuti.

Insalata di carote tunisina (slata omek houriya)

Ultimamente, quasi per caso, ho cucinato un paio di piatti che si avvicinano alla cucina tunisina, uno stufato di grano verde e un dolce di datteri. Allora ho pensato di aggiungere una ricetta tipica tunisina per pubblicare un menù in stile tunisino. In passato ho pubblicato anche la ricetta dei brik tunisini, di cui lascio il link in coda per chi volesse aggiungere un piatto a tema. Per questo menù ho scelto un semplice contorno che ho gradito sia per il gusto, sia per l’originalità, perché con le carote cotte di rado preparo delle ricette. Anche bello da vedere. Dedicato ad un mio alunno di origine tunisina, Youssef, un po’ pestifero ma simpatico, che è proprio di Tunisi. Si avvicina Halloween, ma quest’anno non pubblicherò un menù a tema perché per il ponte farò un bel viaggetto in Emilia col mio compagno, che è originario del ferrarese, però l’anno prossimo lo farò, perché adoro questa ricorrenza (di origine scozzese o irlandese). Infatti stiamo vedendo tutte le sere un film horror in questi giorni; in particolare ho apprezzato il film recente di It (ho appena letto il romanzo). Inoltre ho organizzato la festa di Halloween con i miei alunni e parteciperò a quella di Pomposa, vestita da strega. Ma chi sono le vere streghe? Certe donne attempate, arroganti e arcigne, ovviamente! 😉

Ingredienti per 2/4 persone:

500 gr di carote

1 uovo

Una manciata di olive nere al forno

2 spicchi d’aglio

2 cucchiai di olio evo

Spezie ras el hanout

Harissa

Preparazione:

Lavate e tagliate a rondelle 500 g di carote e lessatele in acqua salata.

Scolate, fate raffreddare e poi passatele nel passaverdure o schiacciatele con una forchetta (come ho fatto io). Scaldatele in una padella 2 cucchiai di olio evo con l’aglio.

Aggiungete la purea di carote e cuocete per 5 minuti (non deve essere acquosa, ma avere una consistenza soda). Mettete sale, 1/2 cucchiaino di spezie tabel kerouia, ovvero coriandolo e carvi o cumino (in mancanza usate spezie ras el hanout), 1/2 cucchiaino di harissa; mescolate bene il tutto tenendo sul fuoco ancora per pochi minuti.

Fate raffreddare le carote e impiattate decorando con uovo sodo tagliato in 4 spicchi, olive nere e prezzemolo tritato (ricetta della chef Marianna Maffia Mbarek).

https://www.lemillericette.it/insalata-di-carote-tunisina-slata-omek-houriya/

Per la ricetta dei brik tunisini:

https://blog.giallozafferano.it/umbricella/1525-2/

Broccolisoppa (zuppa di broccoli svedese con trota salmonata, skyr e pane croccante)

Nei paesi nordici come primo piatto spesso si serve la zuppa. Ovviamente esistono innumerevoli versioni di zuppe adatte all’estate. Avrei voluto fare la zuppa di asparagi, ma non li ho trovati al piccolo supermercato sotto casa. Così ho ripiegato di malavoglia sui broccoletti, che a quanto ho visto in internet sono di stagione in inverno e al massimo fino a maggio. Questo mi dispiace molto, perché io evito accuratamente di consumare verdure fuori stagione. Però, volendo proporre una ricetta svedese… A fatica ho trovato un sito in inglese che propone tante preparazioni di questa nazione, così non ho voluto esulare dalle sue indicazioni. Che poi alla fine ho fatto un’aggiunta personale, inserendo il pesce. Vabbeh… In questa ricetta ho inserito anche un prodotto acquistato alla Bottega svedese dell’Ikea, ovvero una miscela per pane secco con farina di mais e semi. Poi ho sostituito la creme fraiche con lo skyr. Insomma, alla fine mi sa che di svedese c’è poco. Però il risultato appagava la vista e il palato. Anzi mi riprometto di cucinare molte zuppe quest’inverno. Di solito le trascuro, ma sono un primo piatto ideale per noi, visto che il mio compagno è a dieta e deve evitare i carboidrati. Io sono molto affascinata dallo stile di vita scandinavo. Adoro i centri abitati ordinati e puliti, il welfare state efficiente, le case minimal con mobili Ikea, la mitologia e il cinema nordico, lo spirito ecologista e tutto sommato apprezzo questa loro gastronomia elegante e raffinata (a parte per alcuni elementi barbaramente vichinghi). Una volta ogni tanto però. In questi giorni ho fatto delle ricerche assidue sul sito dell’Ikea, per cercare dei complementi d’arredo per la nostra nuova casa, e potete starne certi: sarà la mia seconda casa Ikea.

Ingredienti per 2 persone:

650 g di broccoletti freschi

1 spicchio d’aglio

½ cipolla

65 ml di panna da cucina

1 dado vegetale

sale e pepe

2 filetti di trota salmonata (200 gr)

1 vasetto di skyr (o yogurt greco)

30 gr di anacardi

1 confezione di Skada (preparato per pane croccante Ikea)

50 ml di olio evo

200 ml di acqua

Preparazione:

Preparate il pane croccante seguendo le istruzioni sulla busta, usando il preparato, l’olio e l’acqua; occorrono 50 minuti di cottura in forno a 150°. In alternativa usate delle fette croccanti svedesi acquistate già pronte.

Lavate e mondate le verdure. Usate solo le cimette dei broccoli, staccandole dal cespo (userete il gambo per un’altra preparazione).

Portate a bollore dell’acqua in una pentola, salate leggermente e tuffateci i broccoli con la cipolla a pezzi e l’aglio. Cuocete per 20 minuti.

Mettete i filetti di trota su un piatto e cuocete in forno a microonde a temperatura media per 7/8 minuti. Eliminate la pelle del pesce e tagliatelo a losanghe.

Tostate gli anacardi in un padellino antiaderente per qualche minuto, poi tritateli grossolanamente.

Scolate le verdure, tenendo da parte una tazza di acqua di cottura, e ponetele in una ciotola dai bordi alti con sale, dado, panna e tanta acqua quanto basta ad ottenere una crema della densità desiderata. Frullate con il mixer a immersione.

Impiattate sistemando sul fondo delle ciotole la crema di broccoli tiepida, qualche cucchiaiata di skyr, i filetti di trota, alcuni frammenti di pane croccante, gli anacardi e il pepe.

https://www.swedishfood.com/swedish-food-recipes-starters/175-broccoli-soup