Rigatoni con spinaci, caciocavallo e salsiccia secca in friggitrice ad aria

Questa è una pasta al forno che con la friggitrice ad aria in 15 minuti è pronta, con la superficie croccante e rosolata. Vi permette inoltre di sfruttare avanzi di verdure, formaggi e salumi che avete in frigo. Da quando compro verdure al mercato, ho scoperto che gli spinaci freschi senza pesticidi sono moooolto più buoni di quelli surgelati. Quindi li uso 🙂 a proposito di mercato, lì ho preso del caciocavallo, del pecorino e della salsiccia secca, tutti prodotti calabresi. Che bontà!

Ingredienti per 3 persone:

300 gr di rigatoni di Gragnano

120 gr di caciocavallo 

60 gr di salsiccia secca

1 busta di spinaci freschi

60 gr di parmigiano e pecorino grattugiati

60 gr di pangrattato

3 cucchiaini di olio extravergine

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate gli spinaci, poi metteteli a cuocere in un’ampia pentola antiaderente senza acqua e cuoceteli per 20 minuti. 

Lessate al dente i rigatoni in abbondante acqua bollente salata.

Tagliate la salsiccia e il caciocavallo a cubetti.

Mischiate il pangrattato con i formaggi grattugiati e un cucchiaio d’olio.

Condite la pasta ben scolata con gli spinaci, 2 cucchiai di olio, caciocavallo e salsiccia, sale e pepe. Foderate con carta forno il contenitore della friggitrice ad aria, inserite la pasta condita e ricoprite la superficie con la mistura di pangrattato. 

Cuocete a 200 gradi per 15 minuti. Ovviamente potete usare anche il forno tradizionale.

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Linguine alla bottarga

Le linguine alla bottarga sono un grande classico della nostra cucina. Le piacevoli vacanze di Natale sono finite da un pezzo, il lavoro incombe, e il tempo di pubblicare è poco. Per altro il rientro è stato funestato da un evento tragico. Questo getta un velo di amarezza su una buona notizia che avevo ricevuto qualche tempo fa e a cui vorrei dedicare un menù.

Il giorno 10 dicembre 2022 ho avuto una notizia meravigliosa, e il 12 dicembre ho fatto un passo che mi ha permesso di concretizzare questa opportunità, che mi sono impegnata al massimo per ottenere. La notizia è così straordinaria che ha richiesto una celebrazione doppia. La sera stessa, io e il mio compagno abbiamo festeggiato gustando delle linguine condite con della preziosa bottarga che avevo in casa, e brindando con un buon rosé frizzante dell’enoteca da cui ci serviamo (si chiama Vino al vino, di Vigevano). Non paghi, la sera dopo ho comprato dello Champagne e abbiamo continuato con un risotto ai porcini. A questo bis di primi abbinerò un dolce fatto tempo fa, per completare il menù. La bottarga di muggine marca Coop non era quella in polvere, ma quella compatta, più pregiata, e devo dire che la differenza si sente molto. Penso che da oggi in poi comprerò sempre quella. Le linguine di Gragnano con solo grano italiano, trafilate al bronzo e a lenta essiccazione, l’hanno esaltata al massimo, rendendo i festeggiamenti ancora più gustosi. Il sapore amaro della vita, quello dolce della vittoria… Dedico questo menù ad una persona speciale che non c’è più, ma che resterà sempre nel mio cuore.

Ingredienti per 2 persone:

250 gr di linguine di Gragnano

60 gr di bottarga

4 cucchiai di olio evo

1 spicchio d’aglio

prezzemolo fresco 

peperoncino, sale

Preparazione:

Lessate la pasta in acqua bollente salata.

Sbucciate e tritate l’aglio.

Sciacquate e asciugate il prezzemolo con un panno di cotone. Tritatelo con la mezzaluna.

Sbucciate e tritate la bottarga. Io ho usato il coltello perché era morbida, ma suppongo si possa usare anche una grattugia a fori medi.

Scaldate l’olio in una padella adatta a saltare la pasta. Soffriggete l’aglio a fuoco dolce per qualche minuto.

Scolate la pasta al dente tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura.

Saltate la pasta in padella con metà della bottarga, per qualche minuto.

Impiattate e decorate con la bottarga rimanente, il prezzemolo e il peperoncino tritato (fresco o secco in scaglie).

Strangozzi al Sagrantino e salsiccia umbra

Dopo una deviazione sul tema della birra, quest’anno sono riuscita a riproporre un menù natalizio a base di vino, ovvero Natale di… vino. La cosa si è complicata in due modi: primo, abbiamo avuto ospiti i parenti del mio compagno, secondo, suo padre ha espresso il desiderio di mangiare piatti umbri. Sono riuscita comunque a proporre un menù umbro a base di vino che è piaciuto a tutti. Ho cominciato con un antipasto a base di prodotti umbri: coppa di testa, ciauscolo (salame spalmabile), bruschette tartufate, caciotta di Norcia, formaggella al tartufo; i formaggi sono stati accompagnati da due confetture al vino: pere e vin santo; melone, Porto e pistacchi. Come primo, ho rivisitato una ricetta umbra al pregiato vino Sagrantino, ma ho sostituito gli gnocchi e la pancetta previsti, con strangozzi e salsiccia umbra, perché avevo una confezione dei primi e perché la salsiccia è davvero tipica umbra. E’ uscito fuori un piatto che è piaciuto molto. Gli strangozzi sono una pasta lunga tipica nostra, una specie di tagliolini, ma senza uova e secchi. Per i prodotti umbri ho ordinato on line alla norcineria di Norcia Ansuini. Tutto buonissimo, economico e arrivato puntuale.
Ingredienti per 6 persone:
500 gr di strangozzi
2 bicchieri di Sagrantino di Montefalco
4 salsicce umbre
400 ml di panna fresca
1 cipolla (io ho usato quella di Voghera)
2 cucchiai di olio extravergine umbro
Preparazione:
Mondate e tritate la cipolla. Scaldate in un’ampia padella l’olio, poi mettete la cipolla a imbiondire a fuoco dolce.
Spellate le salsicce e sgranatele con le dita, poi unitele alla cipolla e soffriggetele. Dopo qualche minuto sfumate con il vino e fatelo ridurre fino a che non sia quasi evaporato, poi unite la panna. Fate rapprendere la salsa mescolando spesso, in modo che risulti cremosa, ma non liquida.
Lessate gli strangozzi in acqua bollente salata e scolateli al dente tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura.
Saltate la pasta nella padella con il condimento per qualche minuto, usando se occorre l’acqua di cottura, poi servite.

http://www.anticanorcineriaansuini.com/?gclid=CjwKCAiAkrWdBhBkEiwAZ9cdcB-EE2C6SWuCcHJNmYgQgwc-AZsgCMZ_8P2If9mahgs9ABuNtkkIGxoCklEQAvD_BwE

Pasta con salsiccia ed erbe aromatiche

Hello! Sto ricominciando a pubblicare regolarmente i miei menù. L’autunno offre dei prodotti di stagione squisiti e la possibilità di preparare piatti sostanziosi adatti al freddo che ritorna. Così ho pensato ad un menù con due confort food che adesso “ci stanno”, salsicce e legumi. In questo primo semplice e gustoso le salsicce e le erbe aromatiche la fanno da padrone. E i legumi? O usate la pasta di legumi, o aggiungete 4 cucchiai di ceci in scatola. Io ho messo le zucchine come verdura, perché l’ho preparato qualche mese fa, ma adesso ci starebbero bene le coste, che sono in stagione. PS: prima avevo tutte le erbe aromatiche che volevo, perché vivevo in campagna, circondata da orti. Adesso vivo nella periferia di una vera città, così ho dovuto trapiantare nel mio balcone le varie erbe. Ma non mi dispiace aver cambiato ambiente, dopo 20 anni vissuti in paesetti squallidi e 10 anni in campagna, essere tornata in città, come durante la mia gioventù perugina. Qui ad esempio al mercato trovo prodotti straordinari come le specialità calabresi, la cipolla di Breme, i taralli napoletani al pepe, le fave tostate, lo spiedo bresciano… E quando mai in Brianza???

Ingredienti per 2 persone:

160 gr di farfalle integrali o di legumi

180 gr di salsiccia di tacchino

2 zucchine chiare o mezzo cespo di coste

Erbe aromatiche fresche (maggiorana, rosmarino, salvia, timo)

Peperoncino

Preparazione:

Lavate e mondate la verdura. Se avete scelto le zucchine tagliatele a rondelle, se avete optato per le coste, tagliatele a striscioline. Lessatele in acqua bollente salata per 8 minuti con la pasta.

Lavate, asciugate e tritate le erbe.

Spellate la salsiccia, sbriciolatela e rosolatela in una capace padella antiaderente.

Scolate la pasta con le verdure tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura.

Versate la pasta con le verdure nella padella con il tacchino, unite le erbe e, se volete, i ceci, e saltate il tutto per un minuto, aggiungendo se occorre acqua di cottura. Condite con il peperoncino e servite.

Pasta con passata Pachino, melanzane, ricciola e gamberetti

 

Giugno forse è il mese migliore per visitare la Sicilia. Noi siamo stati l’anno scorso ed è stata un’esperienza indimenticabile. Il grande caldo è arrivato e il mio pensiero va alla meravigliosa Trinacria. Non posso essere lì, ma posso rievocarla celebrando i suoi sapori. Ho ben 2 menù pronti a base di prodotti siciliani. A Marzamemi abbiamo fatto scorta di prodotti della rinomata ditta Campisi, tra cui la passata di Pachino. Al mercato di Siracusa abbiamo fatto incetta di origano. Con gli altri ingredienti che avevo in casa è nata questa ricetta. Da Campisi abbiamo acquistato anche un sugo pronto di Pachino e ricciola, ed è quello che mi ha dato l’idea per questa ricetta. Tutto il gusto della Sicilia nel piatto.

Ingredienti per 2 persone:

160 gr di fusilli integrali

1 melanzana viola

330 ml di passata di pomodori Pachino DOC

½ cipolla rossa

1 spicchio d’aglio

200 gr di filetto di ricciola

200 gr di gamberetti

4 cucchiai di olio evo

origano siciliano

peperoncino

sale, menta fresca

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure. Tagliate le melanzane a tocchetti e rosolatele in una padella antiaderente ben capiente, con 2 cucchiai d’olio, per circa 20 minuti. Salate.

Tritate la cipolla e fatela appassire in un pentolino con 2 cucchiai d’olio. Aggiungete l’aglio tritato e poi la passata. Fate cuocere per circa 20 minuti. Salate.

Fate ammorbidire il filetto di ricciola per qualche minuto al microonde, in modo da poter eliminare facilmente la pelle, poi tagliatele a tocchetti.

Lessate la pasta al dente in acqua bollente salata, poi scolatela.

Nella padella delle melanzane mettete la pasta e la salsa di pomodoro. Aggiungete i gamberetti e fate saltare per qualche minuto amalgamando bene tutti gli ingredienti. Per ultima unite la ricciola e fate cuocere lo stretto necessario. Condite con menta fresca tritata e peperoncino.

 

Tagliatelle con zucchine e salmone

Sono quasi arrivata alla fine dell’anno scolastico e sono stanca e snervata. Volesse il cielo che sia l’ultimo anno che lavoro con gli adolescenti. Ci sto lavorando. Intanto cambierò aria, andando a vivere col mio uomo, e già questo è tanta roba. Sono fiera di me: quest’anno sono riuscita a diminuire col lavoro e a pubblicare più ricette. Intanto è arrivato il grande caldo, grazie a un anticiclone africano, così questo menù di pesce e verdure di stagione è davvero adeguato al clima.

Ingredienti per 2 persone:

250 gr di tagliatelle fresche

2 zucchine

100 gr di ritagli di salmone affumicato

¼ di brodo vegetale

20 gr di burro

1 cucchiaio colmo di formaggio spalmabile

1 cipollotto tritato

1 spicchio d’aglio tritato

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate le zucchine, grattugiatele a julienne con la grattugia a fori larghi.

Sciogliete il burro in una padella larga. Stufate le zucchine in padella con il brodo, il cipollotto, l’aglio, per una decina di minuti. Salate e pepate.

Tagliate il salmone a striscioline. Lessate la pasta al dente in acqua bollente salata.

Frullate la metà delle zucchine con il minipimer, aggiungete il formaggio spalmabile e saltate la pasta scolata nella padella con il condimento. Impiattate e completate con il salmone.

 

Tagliolini al tartufo (o alla norcina)

Continuo il menù tartufo nero invernale. L’ultima volta che sono andata in Umbria era inverno, e ovviamente ho trovato solo il tartufo nero invernale, più costoso. Quello del mio fruttivendolo di fiducia di piazzale Anna Frank, proviene direttamente da un signore che cerca il tartufo col cane, e arriva solo il giovedì, quindi è sempre freschissimo. Avendone preso poco, mi sono ingegnata per sfruttarlo al meglio. Così ho condito bene la pasta con abbondante robiola al tartufo Osella, poi ho aggiunto in cima qualche cucchiaio di salsa al tartufo. È venuta squisita! Non ho usato la panna perché è grassa e copre di più il sapore del tartufo. La ricetta della salsa è tipica umbra, la consiglia anche Vissani per esaltare il gusto del pregiato tubero (vedi primo link). Come regolarsi con la quantità di olio? Può essere pari a quella del tartufo, di poco inferiore se volete una salsa più densa, di poco superiore per una salsa più fluida. Comunque il risultato è divino. Da bere? Un piatto così merita un Amarone del 2015. Per una cena degna di un grande re, grande come il re del mio cuore.

Ingredienti per 2 persone:

1 confezione di tagliolini artigianali freschi (250 gr)

2 confezioni piccole di robiola al tartufo Osella

30 gr di tartufo nero uncinato fresco

30 gr di olio extravergine umbro

1 spicchio d’aglio

1 acciuga

Preparazione:

Lavate i tartufi sotto l’acqua corrente spazzolandoli con una spazzolino per alimenti, in modo da eliminare il terriccio. Asciugateli con la carta assorbente, poi grattugiateli con una grattugiata a fori medio piccoli.

Scaldate l’olio a fuoco dolcissimo con lo spicchio d’aglio sbucciato e tagliato a metà, e le acciughe, fino a che queste non siano sciolte. Spegnete il fuoco e unite il tartufo grattugiato. Regolate di sale.

Lessate i tagliolini in acqua bollente salata.

In una padella antiaderente larga scaldate la robiola per qualche minuto, fino ad ottenere una crema.

Scolate la pasta al dente tenendo da parte dell’acqua di cottura. Mescolate la pasta con la robiola in padella per un minuto a fuoco dolcissimo, usando se serve l’acqua di cottura, e condite infine con la salsa di tartufo.

https://www.valnerinatartufi.com/it/News/3_ricetta-stellata-ciriole-al-tartufo-nero.html

https://blog.giallozafferano.it/pierobenigni/spaghetti-con-salsa-di-tartufo-nero/amp/

https://www.laboratoriocingoli.it/tagliolini-alla-norcina/

 

Pennette alla vodka

È arrivata la primavera, ma ancora non è arrivato il grande caldo. Così vorrei pubblicare un menù dedicato alle ultime ricette sostanziose che ho preparato di recente. Tra poco dichiarerò aperta la stagione primaverile. Ma intanto ecco 3 ricette per scaldare le sere ancora fredde. Come siamo fortunati. Non ci manca niente. Buon cibo, lavoro, casa, salute. Purtroppo è più di un mese che è scoppiata la guerra in Ucraina. Sono una pacifista convinta e spero che questa follia termini al più presto. Mi spiace però che ci sia tanta diffidenza verso la Russia. In questa ricetta ce n’è un assaggio, della vodka originale presa in Russia da un conoscente che me ne ha fatto dono. Erano gli anni ’80 e ’90 e in tutti i pub servivano questa pastasciutta. Devo dire però che è ancora gradevole gustarla. Un classico intramontabile che ha una sua pagina in Wikipedia. Io l’ho alleggerito con lo yogurt al posto della panna.

Ingredienti per 2 persone:

200 gr di pennette

100 gr di cubetti di pancetta affumicata

½ cipolla

2 cucchiai di concentrato di pomodoro

3 bicchierini di vodka liscia

75 ml di yogurt greco bianco

1 cucchiaio di fecola di patate o amido di mais

Sale e peperoncino

Preparazione:

Lessate al dente la pasta.

Mondate e sbucciate la cipolla, poi tritatela.

Rosolate la pancetta in una padella antiaderente, poi unite la cipolla e portatela a cottura. Sfumate con la vodka e fiammeggiate.

Unite il concentrato, salate e condite con un pizzico di peperoncino.

In una ciotola mischiate bene lo yogurt con un cucchiaio di fecola di patate sciolta in mezzo bicchiere d’acqua.

Scolate la pasta e saltatela in padella con il condimento. Aggiungete lo yogurt, ancora un goccio di vodka e amalgamate per qualche secondo, giusto il tempo di scaldare lo yogurt. Pronta!

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Penne_alla_vodka

 

Anelletti siciliani al forno

La stessa padella con stampini a cuore che ho usato per i blinis, ha il manico asportabile per essere messa in forno. Avevo della besciamella home made (vedi link in basso) e della trita in congelatore, anelletti siciliani in dispensa. Volevo fare un piatto unico per risparmiare tempo e fatica, così ho pensato ad uno sformato di pasta. La ricetta tradizionale degli anelletti siciliani al forno era perfetta. Molti si lamentano per la presenza della besciamella, perché non è tradizionale. Ma le ricette antiche possono essere aggiornate. Ad esempio molti non fanno più la pastiera con strutto e ricotta di pecora. Anche la torta al formaggio umbra oggi si fa più spesso con burro e Emmental, assenti nella ricetta antica. Comunque il risultato finale era ottimo, secondo me la besciamella ci sta benone. Per chi si lamenta del fatto che questa preparazione sia francese, pare invece che sia toscana, importata in Francia da Caterina de Medici, così come l’anatra all’arancia. E che scoperta il concentrato di pomodoro usato come salsa per il ragù. Squisito!

Ingredienti per 4/6 persone:

500 grammi di anelletti

400 grammi di trita di carne (possibilmente mista, bovino-suino)

1/2 cipolla

1/2 carota

1 costa di sedano

1 cucchiaio di olio evo

2 chiodi di garofano

2 foglie di alloro

Una scatoletta di concentrato di pomodoro Mutti (200 grammi)

Besciamella 200 gr.

Parmigiano grattugiato

Fette di melanzane arrostite (io ho usato quelle surgelate)

250 grammi di pisellini surgelati (facoltativo)

½ bicchiere di vino rosso

Sale e pepe q.b.

Preparazione:

Soffriggete in un tegame, con l’olio, la cipolla, la carota, il sedano tritati. Aggiungete il macinato di carne e fatelo rosolare, a fuoco vivace, sgranandolo bene con un cucchiaio di legno, quindi sfumate con il vino. Unire sale, pepe, foglie di alloro, chiodi di garofano, il concentrato di pomodoro sciolto in poca acqua tiepida e ultimare la cottura. Intanto, se volete metterli, cuocete i piselli (se usiamo quelli surgelati, li scongeliamo in acqua salata bollente con 1 foglia di alloro e un pizzico di zucchero), scolateli e uniteli al ragù. Infine, amalgamate al ragù la besciamella.

Cuocete gi anelletti al dente (7 minuti) e, quando saranno pronti, scolateli e amalgamateli con il ragù e il parmigiano grattugiato. Scongelate le melanzane.

Oliate una teglia e spolveratela con il pangrattato (io l’ho messo solo sulle forme a cuore), foderatela con le melanzane e adagiatevi gli anelletti già amalgamati con il ragù. Se volete, potete inserire altri ingredienti al ripieno, come fettine di primosale, uovo sodo affettato, salame o altro.

Spolverate con parmigiano grattugiato e fiocchetti di burro. Mettere in forno preriscaldato a 180° per trentacinque minuti. Il timballo sarà pronto quando la superficie sarà ben dorata.

https://www.ricettedisicilia.net/primi/anelletti-al-forno/

Lasagne pomodoro e mozzarella

Pasta e ceci

Ora propongo il secondo menù rustico autunnale, e devo sbrigarmi perché siamo quasi in inverno. Sono sulle spine perché stanno per arrivare le vacanze di Natale. Quest’anno le attendo con particolare trepidazione. Iniziamo con il primo: che buona la pasta coi legumi! I miei preferiti sono i ceci. È anche un abbinamento sano e leggero. Questa è una versione asciutta perché al mio compagno piace così. Per l’occasione ha anche cucinato lui, e devo dire che il risultato era molto gustoso. Perfetto per una cena autunnale!

Ingredienti per 2 persone:

1 scatola di ceci

180 gr di pasta corta

½ carota

½ gambo di sedano

½ cipolla

1 spicchio d’aglio

2 cucchiai di concentrato di pomodoro

½ dado

2 cucchiai di olio evo

Sale e pepe

4 foglie di salvia

Preparazione:

Lessate la pasta in acqua bollente salata. Io ho usato delle orecchiette.

Pulite e mondate le verdure, tagliatele a pezzi e tritatele con il mixer. Mettete a scaldare l’olio in un pentolino e soffriggete le verdure per 5 minuti. Aggiungete il dado sbriciolato, la salvia lavata e asciugata, il concentrato, i ceci scolati, 1 bicchiere d’acqua, sale e pepe. Fate sobbollire per 5 minuti, fino a che l’acqua non sia evaporata.

Scolate la pasta, versatela nel pentolino con il sugo, mescolate bene e impiattate.