Pampapato ferrarese

Primo post del 2024! Buon anno! Per la cena della vigilia di Natale, come dessert ho preparato un dolce natalizio antico, tradizionale di Ferrara, che ho conosciuto perché il mio compagno è originario del ferrarese. È un pane speziato, a quanto pare inventato dalla monache clarisse del monastero del Corpus Domini, tra il ‘500 e il ‘600. Prima si chiamava Pan del duca, poi la zona è entrata a far parte dello Stato della chiesa, e cambiò nome in pampapato, assumendo la forma di uno zuccotto papale. Nel ‘900 un pasticcere ebbe l’ idea di ricoprirlo di cioccolato fondente. Può essere considerato un dolce sostenibile perché è vegano, privo di latte, uova, grassi. Ci sono altre ricette simili nel centro-sud. In Umbria per esempio abbiamo il panpepato, che mi piace di più. Però per far contento il mio compagno almeno una volta all’anno lo preparo. Devo ancora perfezionare la ricetta, comunque è gradevole. La foto non rispetta la tradizione: va tagliato a fettine sottili, non a spicchi.

Ingredienti per 2 pampapati medi:

Farina di grano tenero: 200 gr.

Mandorle dolci spellate: 100 gr.

Zucchero semolato: 50 gr.

Miele: 50 gr.

Cacao in polvere: 100 gr.

Frutta Candita (scorze candite di arancia, limone e cedro): 100 gr

Cannella in polvere: 2 gr.

Noce moscata/chiodi di garofano/cannella tritati: 2 gr.

Cioccolato fondente per la copertura: 100 gr.

Marsala q.b.

Preparazione:

Dopo averle tostate qualche minuto in una padella o nella friggitrice ad aria, tritate le mandorle grossolanamente. Tagliate a cubetti la frutta candita, e aggiungete la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano (si può usare il mix di spezie Suk). Mescolate tutto insieme.

Predisponete a fontana la farina su un piano di lavoro. Aggiungete zucchero e miele, cacao in polvere, mandorle e, infine, il composto di spezie e canditi.Impastate il composto, aggiungendo Marsala in base alla necessità, per farlo bene amalgamare. Ottenuto un composto abbastanza solido, suddividetelo in 2 parti e modellatelo fino ad ottenere la classica forma a calotta. Cuocete in forno preriscaldato a 160° per circa 40 minuti. Indispensabile la prova dello stecchino.

A fine cottura, fate raffreddare i pampapati, quindi ricopriteli con cioccolato fondente sciolto a bagnomaria o al microonde.

https://www.travelemiliaromagna.it/pampapato-ferrara-ricetta-tradizione/

Torta di pesche e yogurt

Il mio compagno ama molto la frutta, ma capita alle volte che non gli piaccia ciò che acquista. Allora io per non buttarla mi invento una ricetta. In questo caso avevamo in frigo queste pesche insapori. Capita spesso quando si acquista al supermercato. Frutta colta acerba e trasportata nei container, che arriva a noi chissà da dove. Scelta non sostenibile, io personalmente la evito. Ma si può dare sapore alla frutta in molti modi, evitando di buttarla. In questo caso ho rosolato in padella le pesche con lo zucchero, si sono caramellate, e poi via nella solita torta 7 vasetti, che nel mio caso sono 5 e mezzo. Preparazione semplicissima e risultato molto gradevole. Niente burro e latte vaccino, per non sfruttare gli allevamenti bovini e niente olio di girasole, che ha un altissimo impatto idrico. PS: non mi si venga a dire che le pesche non sono di stagione ad ottobre perché qui fanno 30 gradi! Missione cucina sostenibile compiuta.

Ingredienti per una tortiera di 24 cm di diametro:

3 pesche

3 vasetti di farina

1 vasetto di zucchero + 1 cucchiaio

1 bustina di lievito in polvere

½ vasetto di olio di riso + 1 cucchiaio 

2 uova bio

1 vasetto di yogurt alla pesca senza lattosio

1 bicchierino di grappa

1 bicchiere di latte di riso

2 cucchiai di miele

Zucchero di canna 

Preparazione:

Lavate le pesche, tagliatele a metà, eliminate il nocciolo e affettatele.

Scaldate in una padella antiaderente un cucchiaio di olio, aggiungete le pesche, un cucchiaio di zucchero e il miele. Lasciate rosolare fino a che non siano ben colorite e morbide, poi lasciate intiepidire.

Mettete lo yogurt in una ciotola di media grandezza, lavate il contenitore, asciugatelo e usatelo come misurino per farina, zucchero e olio.

Mischiate in una ciotola grande gli ingredienti secchi: farina, zucchero, lievito.

Miscelate bene gli ingredienti liquidi nella ciotola più piccola: uova, latte, olio di riso, yogurt e grappa. Poi uniteli a quelli secchi e amalgamate bene.

Ungete e infarinate una tortiera a cerniera, poi versateci il composto. Inserite a raggiera le pesche nell’impasto. Spolverizzate con zucchero di canna la superficie.

Infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti. Fate comunque la prova dello stecchino. Sfornate e lasciate raffreddare. Aprite la cerniera e trasferite la torta su un piatto da portata.

Torta con yogurt, mirtilli e more

Vogliamo pubblicare ogni tanto la ricetta di un dolce? Ma sì! Sostenibile? Certo! Buona? Claro! Utilizziamo frutta di stagione italiana, 1 solo uovo, niente burro, yogurt che avevo congelato prima della scadenza (lactose free); questo è un trucchetto che uso di continuo per evitare di buttare il cibo. L’olio di riso è perfetto per i dolci perché ha un punto di fumo alto; mai usare l’olio di girasole: ha un alto impatto idrico, io non lo compro mai. Ultimamente sto cucinando sempre senza lattosio perché il mio compagno è intollerante. Il latte non lo uso più da anni, lo yogurt lo compro solo ogni tanto, solo per cucinare. L’allevamento bovino ha un altissimo impatto ambientale, meglio limitare i prodotti che ne derivano.

Ingredienti una tortiera da 24 cm:

175 gr di farina per dolci

25 gr di fecola di patate

130 gr di zucchero

1 uovo

250 gr di mirtilli e more

50 gr di olio di riso

250 gr di yogurt alle more e mirtilli senza lattosio

1 bustina di lievito per dolci

sale, zucchero a velo

Preparazione:

Lavorate l’uovo con lo zucchero fino a renderlo una crema, usando le fruste elettriche.

Aggiungete l’olio, poi lo yogurt, le farine setacciate con il lievito e infine il sale; mescolate bene il tutto. Poi aggiungete i mirtilli e le more, precedentemente lavati, asciugati e infarinati. Incorporateli all’interno del composto con l’aiuto di una spatola.

Versate l’impasto in una tortiera quadrata da 24 cm foderata con carta da forno. Cuocete la torta a 180° in forno preriscaldato per 30-40 minuti; fate sempre la prova stecchino, sfornate e lasciate raffreddare; spolverate con zucchero a velo e servite.

https://blog.cookaround.com/vittoria70/torta-di-mirtilli-e-yogurt-greco/ 

Torta tenerina alla zucca

Cercando una torta alla zucca per concludere il mio menù tutto zucca, ho scoperto che esiste una versione della torta tenerina di Ferrara alla zucca e l’ho fatta. Però ho sbagliato le dosi e per errore ci ho messo il doppio della zucca, inoltre invece delle uova ho usato l’acquafaba, quindi ho notato che rimaneva liquido l’impasto, l’ho tenuto in forno un po’ di più, ma è rimasta comunque molto molto tenera, tipo budino. Il pregio della ricetta è che il sapore della zucca si sente tanto e che ci sono poca farina, burro e zucchero.

Ingredienti per una tortiera da 24 cm di diametro:

Zucca delica da pulire 1 kg (250 gr cotta, io ne ho messa 500 gr)

Zucchero 120 g

Burro morbido 100 g

Fecola di patate 50 g

Acquafaba 150 ml oppure uova 3

Vaniglia in salsa ½ cucchiaio

PER DECORARE

Zucchero a velo q.b.

Preparazione:

Pulite la zucca: svuotatela dei semi interni, tagliatela a fette e posizionatele su una placca rivestita con carta forno; cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 35 minuti. Una volta pronta, trasferitela in un piatto, eliminate la buccia e schiacciatela con lo schiacciapatate per ottenere una purea. Dovrete ottenere circa 250 grammi che terrete da parte (quello che avanza ovviamente si utilizza per altre ricette).

Se usate le uova: dividete i tuorli dagli albumi e montate gli albumi a neve ferma, senza aggiungere nulla. Tenete da parte.

In un’altra ciotola versate il burro morbido insieme allo zucchero a velo 10 e lavorate con le fruste elettriche. Unite un tuorlo alla volta e lavorate il composto fino a che non sarà ben assorbito prima di aggiungere il successivo. Dovrete ottenere una massa ben montata.

Se usate l’acquafaba: mettetela nel mixer e montatela per 5/10 minuti con le fruste, aggiungendo poco alla volta lo zucchero. Sciogliete il burro al microonde.

Mescolate la polpa di zucca con la fecola. Unite la salsa di vaniglia al composto.  

Se avete usato le uova, unite la crema di burro e uova, altrimenti solo il burro sciolto. Mescolate. In ultimo, incorporate poco per volta gli albumi montati a neve o l’acquafaba, con movimenti dal basso verso l’alto, in modo da avere un composto soffice e areato. Rivestite una tortiera a cerniera da 24 cm di diametro con carta forno (oppure imburratela e infarinatela) e versate all’interno l’impasto. Livellate bene e cuocete in forno ventilato preriscaldato a 180°C per 35 minuti. Fate la prova stecchino, prima di sfornare il dolce. Una volta pronta e raffreddata, estraetela dallo stampo e spolverizzatela con dello zucchero a velo prima di servire.

https://ricette.giallozafferano.it/Torta-tenerina-alla-zucca.html

Strudel di pere e cioccolato

Lo strudel di pere e cioccolato è una variante golosa del classico strudel di mele del sud Tirolo, che ben si presta a concludere il menù nostro celebrativo invernale. Pare che il dolce esistesse già presso gli Assiri nel VII sec. a.C., per giungere dalla via della seta alla Grecia, nel III sec. a.C.; nell’impero Turco prese il nome di baklava, e fu importato in Ungheria da Solimano il Magnifico nel ‘600, a seguito dell’espansione ottomana, e qui arricchito con le mele. Dall’Impero austro-ungarico si diffuse poi in Trentino Alto Adige, poiché il Nord Italia era passato nel ‘700 sotto il dominio austriaco. La sfoglia che racchiude il ripieno si chiama pasta matta, è ben elastica e si riesce a stendere molto sottile e ampia. In altre versioni si usa la frolla. Per motivi di tempo di solito uso la pasta sfoglia o la pasta brisee pronte, ma so fare la pasta matta, grazie anche ai preziosi consigli di Tavolartegusto. Per altro, se all’acqua sostituite del vino bianco e all’olio di riso dell’olio extravergine d’oliva, otterrete la sfoglia che si usa in Umbria per fare la rocciata, dolce simile allo strudel, di cui ho pubblicato di recente una ricetta al vino cotto, e ancora prima la ricetta originale. Questa variante dello strudel con pere e cioccolato è veramente super golosa, da non perdere. 

Ingredienti:

Per la pasta matta:

250 gr di farina 00

100 ml di acqua a temperatura ambiente (o vino bianco se fate la rocciata)

3 cucchiai di olio di riso (o olio evo se fate la rocciata)

1 uovo

Sale

Per il ripieno:

6 pere piccole

65 gr di cioccolato fondente

30 gr di noci

4 cucchiai di zucchero

La buccia grattugiata di un’arancia

3 cucchiai di liquore

Succo di limone

30 gr di burro

50 gr di pangrattato

zucchero a velo per decorare

Preparazione:

Sbucciate le pere e tagliatele a pezzettini piccoli. Disponetele in ciotola con zucchero, cioccolato a pezzetti, buccia di arancia grattugiata, liquore, noci tritate grossolanamente, qualche goccia di succo di limone. Mescolate bene e mettete da parte.

Per fare la pasta dello strudel, in una ciotola mettete la farina e il pizzico di sale, fate un buco al centro e aggiungete acqua, olio e uovo. Mescolate il centro con una forchetta:

Procedete dal centro inglobando man mano farina; quando i liquidi sono assorbiti, impastate con le mani, se necessario, aggiungendo un altro pochino di farina.

Formate una palla e lasciate riposare per 2 – 3 minuti.

Utilizzate una carta da forno come base di stesura, leggermente spolverata di farina. Non usate un canovaccio come vuole la tradizione perché farebbe rompere la pasta. Con un mattarello lungo e leggermente infarinato, stendete la pasta piano partendo dal centro per poi allungare anche i margini. La pasta dev’essere sottile 2 mm circa e dovrete realizzare un rettangolo piuttosto lungo e largo.

Assicuratevi che il fondo e la superficie, siano sempre spolverate di farina e non umide o appiccicose.

Fondete il burro e lasciate raffreddare, pennellate tutta la superficie della pasta strudel e aggiungete il pangrattato.

Aggiungete il ripieno di mele, stendetelo lasciando circa 2 cm di bordo sui 4 lati:

Ripiegate sul ripieno i due estremi sotto e sopra e poi richiudete sopra i due estremi laterali

In questo modo lo strudel è perfettamente sigillato. A questo punto, arrotolare lo strudel aiutandovi con la carta da forno sottostante, eliminando la farina in eccesso

Arrotolate fino all’estremità, facendo sì che la chiusura sia sotto.

Infine, ponete lo strudel su una teglia foderata di carta da forno e pennellate con il restante burro fuso.

Cuocete in forno già ben caldo nella parte media a 180° per circa 20 – 30 minuti. Poi abbassate la temperatura a 170° e proseguite per ancora 30 minuti

Lo strudel è pronto quando si crea la crosticina dorata in superficie.

Sfornate e lasciate raffreddare almeno 3 – 5 ore, altrimenti non si tagliano le fette.

Spolverate di zucchero a velo e servite.

https://www.tavolartegusto.it/ricetta/strudel-di-mele/

Rocciata al vino cotto

In questo ultimo giorno di un 2022 che per me è stato un anno positivo, termino il menù umbro di..vino, con una specie di strudel della zona di Assisi e Foligno, la rocciata, un dolce che è di…vino perché il ripieno è insaporito con il vino cotto. Per la storia di questo dolce antico rimando al mio post precedente di questa ricetta, una versione senza vino cotto né pinoli, ma come vuole la tradizione, con uvetta (che qui ho omesso perché non piace al mio compagno). Qui vedrete anche come appare la rocciata intera. Il vino cotto (da non confondersi con il vincotto meridionale) è mosto cotto fino a farlo ridurre e poi fermentato, tipico delle Marche, dell’Abruzzo e dell’Umbria (Valnerina), le cui origini risalgono all’antichità romana, quando veniva consumato come bevanda, come condimento o come correttivo per vini. In questo caso ho usato la pasta pronta, ma so fare la pasta matta, la sottile sfoglia ben elastica che si usa per queste preparazioni, incluso lo strudel. Per dosi e procedimento clicca qui. Bisogna però sostituire l’acqua con vino bianco e l’olio di riso con olio evo. E con questo auguro un buon San Silvestro a tutti! A presto con il nostro menù del veglione 🙂

Ingredienti per 8/10 persone

40 gr di noci

30 gr di pinoli

100 grammi di mandorle

300 gr di mele (2 mele piccole)

75 gr di zucchero

65 gr di prugne secche denocciolate

65 gr di albicocche secche

65 gr di fichi secchi

la scorza grattugiata e il succo di mezzo limone

una spolverata di cacao amaro in polvere

un bicchierino di vino cotto

un bicchierino di alchermes

una spolverata di cannella in polvere

olio evo umbro

Una confezione di pasta brisee (o sfoglia) tonda

Oppure fate voi la pasta matta come indicato in questa pagina.

Preparazione:

Tritate grossolanamente noci e mandorle.

Sbucciate le mele, eliminate il torsolo e tagliatele piccoli pezzi. Irroratele di succo di limone per non farle annerire.

Alle mele a pezzettini aggiungete le noci e le mandorle tritate, i pinoli, prugne, fichi e albicocche tagliate a dadini, la scorza grattugiata del limone, il cacao, lo zucchero, il vino cotto, la cannella.

Spennellate con un po’ d’olio la pasta stesa, spolverate di zucchero, stendete il ripieno in modo omogeneo e poi iniziate ad arrotolare la sfoglia. Arrotolate su se stesso il cilindro ottenuto e infornatelo dopo averlo spennellato con un filo d’olio, in forno già caldo a 180°, per circa 40 min. Poco prima di ultimare la cottura spennellate con acqua e zucchero (facoltativo).

Una volta cotto spennellate con alchermes per guarnire, poi spolverate di zucchero.

https://www.ostellodifoligno.it/rocciata/

www.umbriatourism.it/it/amp/-/amp/la-rocciata-it

https://it.wikipedia.org/wiki/Vino_cotto

Rocciata umbra

Torta di mandarini con aquafaba

Sono ancora in tempo per concludere il mio menù “più autunno non si può”, sul filo del rasoio, perché tra pochi giorni sarà inverno. Io ho delle novità fantastiche per la mia vita personale, e l’alimentazione c’entra, ma per ora mantengo il riserbo perché manca un ultimo step. E chissà, la mia esperienza di food blogger potrebbe dare una mano… Ora, io cerco sempre di cucinare in modo sostenibile, ma purtroppo ho sempre buttato l’acqua dei ceci in scatola, mea culpa! Invece no, perché si può montare a neve e sostituisce le uova, così si sfruttano meno le galline, ci guadagna l’ambiente e anche la linea, perché si risparmiano parecchie calorie. Lo sanno bene i vegani, che sostituiscono le uova con l’acqua di governo dei ceci, l’acquafaba. E ora lo so pure io. Il mio compagno ogni autunno ordina vari chili di mandarini siciliani bio, così si è presentata l’esigenza di smaltirne un po’. Avevo l’acqua dei ceci e ho fatto una torta di mandarini, che è venuta squisita. L’acquafaba che si ricava da una scatola di ceci sostituisce 3 uova.

Ingredienti:

285 gr di farina 

8 gr di lievito in polvere

1 pizzico di bicarbonato

3 mandarini non trattati

55 gr di olio di riso 

160 gr di acqua di governo dei ceci

200 gr di zucchero

Preparazione:

Montate con le fruste elettriche il liquido di governo dei ceci fredda di frigorifero, aggiungendo lo zucchero in 3 mandate. Bisogna montare a lungo, almeno 10 minuti, per far raggiungere al composto la consistenza di una crema compatta, ma anche con 5 minuti si raggiungono risultati dignitosi.

In una ciotola mescolate il succo di due mandarini con l’olio, in un altro contenitore setacciate la farina con il lievito, il bicarbonato e la buccia di 2 mandarini tritata.

Unite gli ingredienti secchi e i liquidi, poi inserite l’acquafaba e mescolate con delicatezza dal basso verso l’alto per non smontare il composto.

Versate il composto in uno stampo oliato e infarinato di 24 cm di diametro a cerniera. Tagliate un mandarino a fettine e affondatele nell’impasto. Infornate a 180° in forno statico già caldo per 30 minuti. Passate alla modalità calore dal basso per altri 10 minuti e terminate la cottura con 10 minuti in modalità ventilata. Potrebbe servire meno tempo, quindi controllate sempre con uno stecco di legno.

Sfornate e lasciate raffreddare, poi adagiate la torta su un piatto da portata e decoratela con una glassa preparata mescolando 50 gr di zucchero con qualche cucchiaio di succo di mandarino e la buccia di un mandarino.

https://www.papillamonella.it/ricetta/ciambella-con-aquafaba-e-bergamotto/

Torta di datteri e arachidi

A Pasqua io e il mio compagno siamo stati in Egitto, crociera sul Nilo e il Cairo. Esperienza indimenticabile. Una delle nostre guide ci ha regalato una scatola grande di datteri. Così si è creata l’esigenza di trovare ricette per usarli. Ho trovato una torta tunisina interessante, cui ho apportato delle modifiche, perché nella ricetta originale ci sono tante uova, tanta frutta secca a guscio e una glassa di zucchero. I dolci mediorientali per i nostri gusti sono troppo zuccherosi. Nonostante le modifiche è riuscita una torta squisita, con un uovo, poco zucchero (la dolcezza è data naturalmente dai datteri), poca frutta secca a guscio. Ho scelto le arachidi perché costano poco. E’ senza lattosio grazie all’olio di riso (il migliore per i dolci, perché sopporta le alte temperature e sempre meglio di quello di girasole che ha un alto impatto idrico), e per renderla gluten free basta sostituire la farina di frumento con amido di mais e farina di ceci. Frutta secca e agrumi la rendono ideale per l’autunno. Così termina il mio menù in stile tunisino 🙂

Ingredienti per una tortiera di 20 cm di diametro (6/8 persone):

170 grammi farina (oppure metà amido di mais e metà farina di ceci)

130 grammi datteri denocciolati

75 grammi arachidi tostate

80 grammi olio di riso

30 grammi di zucchero

110 grammi succo d’arancia (ovvero il succo di un’arancia grande)

1 scorza di arancia

1 cucchiaio di succo di limone (facoltativo)

1 uovo

1/2 bustina di lievito in polvere

zucchero a velo

Preparazione:

Denocciolate i datteri e tritateli grossolanamente nel mixer.

Tritate grossolanamente le arachidi.

Grattugiate la scorza dell’arancia ben lavata, poi tagliatela a metà e spremetene il succo.

Mettete in una ciotola la scorza di arancia, i datteri, il succo d’arancia e limone, l’olio, l’uovo, le arachidi, lo zucchero e mescolate.

Aggiungete la farina e il lievito. Amalgamate bene.

Versate il composto in una teglia tonda di plexiglass di 20 cm di diametro, imburrata e infarinata, livellate e infornate in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti.

Una volta intiepidita spolverate di zucchero a velo.

Squisita da sola, eccellente con una pallina di gelato alla vaniglia.

https://www.ricettario-bimby.it/prodotti-da-forno-dolci-ricette/torta-noci-e-datteri/l5lqj07p-50f8e-456980-d2121-x3e1a80x 

Torta di datteri tunisina, ricetta originale:

https://www.kucinadikiara.it/2017/12/torta-di-datteri-alla-tunisina.html?m=1

Flaugnarde alle nespole

Finalmente termina questo maggio così pesante nel lavoro e deludente dal punto di vista metereologico. Insomma, ha fatto schifo. Provo ad addolcirlo con le nespole, ma la vedo dura… Allora, il flaugnarde è un claufutis con altra frutta che non siano le ciliegie. Il claufutis è una torta francese bassa e umida, una specie di budino/focaccia dolce, alle ciliegie.

Ingredienti per 4/6 persone:

2 uova

100 gr di zucchero

4 cucchiai di farina

50 gr di farina di mandorle

125 ml di latte di cocco

125 ml di latte di mandorla non zuccherato

400 gr di nespole

10 gr di burro

1 cucchiaio di gin

zucchero a velo

Preparazione:

Lavate le nespole, tagliatele a metà e privatele dei noccioli.

Scaldate il burro in una padella e rosolate le nespole per 10 minuti con 20 gr di zucchero. Verso la fine sfumate con il gin e fiammeggiate.

Imburrate e infarinate una tortiera di ceramica da 26 cm e disponetevi le nespole con il centro rivolto verso il basso.

Sbattete con il frustino le uova con lo zucchero rimasto, unire le due farine ed infine il latte di cocco. Versate il composto nello stampo: deve arrivare a livello delle nespole e coprirle leggermente. Infornate in forno caldo a 180º per circa 40 minuti o finché vedrete che la superficie sia ben dorata. Lasciate freddare e servite spolverizzando con zucchero a velo.

 

Crostata di mele con frolla al miele

 

Poiché le mele sono di stagione a maggio, ne approfitto per pubblicare un esperimento che ho trovato per caso in internet cercando una pasta frolla più light di quella classica. In questa c’è il miele al posto dello zucchero, poco olio al posto del burro e un solo uovo. Il risultato è gustoso e scenografico. Solo attenzione alla cottura, perché questa frolla si secca facilmente. Le torte di mele sono un capolavoro di gusto. Vorrei che bastassero ad addolcire tutte le amarezze della vita, ma purtroppo non bastano. Tuttavia aiutano 🙂

Ingredienti per una tortiera di 24 cm:

270 gr di farina

(o 180 farina di grano e 90 fecola di patate)

90 gr di miele + 20 per glassare

60 ml di olio di riso

1 uovo

½ bustina di lievito in polvere

3 mele

Cannella

20 gr di zucchero

Succo di limone

Preparazione:

Disponete la farina a fontana sul ripiano di lavoro, sgusciateci al centro l’uovo, versate il miele e l’olio e mescolateli fino ad ottenere una crema, poi impastate velocemente con il lievito. Potete usare il mixer se volete. Ponete in frigo avvolto con pellicola per 30 minuti.

Lavate e sbucciate le mele. Tagliatele a metà, eliminate il torsolo e incidetele come per ricavarne fettine sottili. Spennellate di succo di limone.

Imburrate e infarinate una tortiera a cerniera apribile. Stendetevi sopra la pasta frolla, foderando anche i bordi.

Sistemate le mele sul fondo e spolveratele di zucchero e cannella. Con i rebbi di una forchetta incidete il bordo della frolla per decorarlo. Infornate in forno già caldo per 20 minuti a 180°. Sfornate e fate intiepidire. Fate sciogliere il resto del miele al microonde per qualche secondo, poi spennellate la superficie della crostata.

https://www.apiflor.com/pasta-frolla-al-miele/

https://www.mangioridoamo.com/2018/03/crostata-di-frolla-al-miele-con-marmellata-di-more.html