Spiedini di capitone e mazzancolle con polenta bianca al tartufo e zucca al forno

Come dicevo, ci siamo ritrovati solo in due a festeggiare la vigilia di Natale, ma non ci è dispiaciuto, perché così abbiamo potuto gustare dei cibi pregiati che possiamo permetterci in dosi moderate. Come l’ amata anguilla, che purtroppo è in via di estinzione e quindi ci concediamo solo qualche volta l’anno. Avevo in freezer delle mazzancolle, così ho pensato di fare degli spiedini misti e servirli con una polentina bianca, la più indicata per il pesce, aromatizzata al tartufo. Così ho sfruttato un vasetto di carpaccio di tartufo e un avanzo di olio al tartufo bianco di Miniata che, anche se lo trovo a un euro al Penny, secondo me è buono. La marca è Turci Firenze. Come contorno della zucca al forno che avevo già in frigo. Insomma, anche in questo piatto raffinato, ho trovato il modo di riciclare qualche avanzo. Risultato? Squisito.

Ingredienti per 2 persone:

1 capitone senza testa e a pezzi

400 gr di mazzancolle tropicali

12 foglie di alloro

1 bicchiere di farina di mais bianca istantanea

4 bicchieri d’acqua

3 cucchiai di olio al tartufo

50 gr di carpaccio di tartufo in vasetto

1/2 zucca piccola mantovana o delica

Mix di erbe aromatiche per arrosti

Olio extravergine

Sale e pepe

Preparazione:

Sgusciate le mazzancolle lasciandone da parte 4 intere. Eliminate il filamento nero. Tagliate con le forbici da cucina il carapace delle mazzancolle rimaste ed eliminate l’intestino anche ad esse. Infilate le mazzancolle sgusciate in lunghi spiedini di legno. Ne otterrete 3. Infilate negli spiedini anche i pezzi di anguilla alternati con foglie di alloro. Ungete gli spiedini e le mazzancolle intere con olio al tartufo e ponete il tutto sulla griglia elettrica calda.

Intanto preparate la polenta: fate bollire 4 bicchieri d’acqua, salate e buttate a pioggia la farina di mais mescolando l’acqua in modo da non formare grumi. Mescolate per 5 minuti, spegnete il fuoco, condite con olio al tartufo e coprite con il coperchio.

Girate gli spiedini. Le mazzancolle andranno tolte prima dalla griglia e tenute in caldo. Quando l’anguilla sarà pronta, impiattate gli spiedini con le mazzancolle intere in un piatto da portata.

Mettete la polenta in delle ciotole e decoratela con il carpaccio di tartufo.

Servite gli spiedini con la polenta.

Come contorno ho abbinato della zucca sbucciata, tagliata a cubetti, condita con mix aromi da arrosto e olio extravergine, e cotta al forno a 180° per 20 minuti circa.

Moscardini in umido con piselli e cous cous

Quando ho fatto la paella, qualche giorno fa, ho preso in pescheria anche un grosso moscardino in offerta, che pensavo di usare, invece poi l’ho congelato. Congelare è un ottimo modo di evitare sprechi alimentari. Ad esempio le verdure di questa ricetta erano tutte surgelate. Piuttosto che buttare qualsiasi cibo io lo surgelo, poi lo uso con calma quando si presenta l’occasione. Ora, come ricavare un piatto principale per tre persone con un solo moscardino? Preparo spesso piatti per tre persone, perché noi siamo in due, ma deve avanzarmi una porzione per la schiscia del mio compagno. Si risparmiano un bel po’ di soldi con la schiscia, e soprattutto si mangia molto più sano che al ristorante. Ho pensato di fare un ragù e servirlo con il cous cous, che si sposa magnificamente con il pesce; basti pensare alle ricette siciliane. Risultato gradevole. Da provare.

Ingredienti per 3 persone:

1 moscardino grande

320 gr di piselli

180 gr di cous cous precotto

1 scatoletta piccola di polpa di pomodoro Mutti

3 cucchiai di concentrato di pomodoro

1 costa di sedano

1 cipollotto

1 carota piccola

1 spicchio d’aglio

1 foglia di alloro

3 cucchiai di olio extravergine + un cucchiaino per il cous cous

1 cucchiaio di burro senza lattosio per il cous cous

sale, pepe

peperoncino

basilico

Preparazione:

Lavate e pulite il moscardino, poi tagliate i tentacoli a pezzetti e la sacca ad anelli.

Lavate e mondate le verdure, poi tritatele. Scaldate l’olio in una padella, poi inserite le verdure e l’alloro. Dopo qualche minuto aggiungete il moscardino, fate asciugare il suo liquido e poi sarà la volta della polpa di pomodoro e del concentrato. Aggiungete un paio di bicchieri di acqua, sale, pepe e cuocete coperto per 50 minuti.

Intanto preparate il cous cous seguendo le istruzioni sulla confezione.

Trascorsi i 50 minuti, scoperchiate e aggiungete i piselli. Controllate se occorre aggiungere dell’acqua e il grado di cottura del moscardino.

In una decina di minuti il tutto dovrebbe essere pronto.

Mettete il cous cous sgranato nei piatti, versate sopra il sugo, decorate con basilico e servite con peperoncino a parte.

Vermicelli con cozze e peperoni

Estate, tempo di cozze e peperoni. Una cucina sostenibile deve infatti rispettare la stagionalità dei prodotti, e io prima di acquistare controllo sempre su un apposito sito (link sotto). Per la paella di cui ho pubblicato la ricetta qualche giorno fa ho utilizzato circa la metà delle cozze e dei peperoni acquistati, quindi bisognava prevedere un piatto per smaltirli. La pasta di Gragnano di solito è fatta con grano 100% italiano, e anche questa è una scelta sostenibile, e sana: in certi paesi esteri usano maggiori quantità di pesticidi… Quanto al sapore, l’accoppiata è collaudata, se ne trovano molte ricette in internet. In questo piatto c’è tutta l’essenza della cucina mediterranea, non solo sana, ma sostenibile: cereali, verdure, poche proteine, olio di oliva.

Ingredienti per 2 persone:

200 gr di vermicelli di Gragnano

500 gr di cozze fresche già pulite esternamente in pescheria

1 peperone giallo

½ cipolla di Tropea

1 scatoletta di polpa di pomodoro Mutti

4 spicchi d’aglio

2 foglie di alloro

2 cucchiai di olio evo

1 peperoncino rosso fresco

peperoncino dolce in polvere

prezzemolo

basilico fresco

sale, pepe

Preparazione:

Fate scaldare 1 cucchiaio d’olio in una padella con due spicchi d’aglio, prezzemolo tritato (anche surgelato), un pezzetto di peperoncino, pepe e inserite le cozze. Fatele aprire a fuoco vivace con il coperchio. Poi togliete dalla padella e tenete da parte cozze e liquido.

Lavate e mondate il peperone e la cipolla. Tagliate il primo a listarelle e la seconda ad anelli.

Nella stessa padella scaldate 1 cucchiaio d’olio e fate stufare le verdure con l’alloro e due spicchi d’aglio. Quando sono abbastanza morbide unite la salsa, due bicchieri piccoli d’acqua (potete usare la scatoletta vuota come misurino) e il liquido delle cozze filtrato. Regolate di sale.

Intanto sgusciate le cozze lasciandone da parte 10 per la decorazione del piatto. Scegliete quelle con il guscio più pulito.

Lessate la pasta in acqua salata bollente e scolatela al dente.

Quando il sugo si è ben ristretto unite le cozze sgusciate, la pasta e il peperoncino in polvere, saltando il tutto per qualche minuto.

Impiattate decorando con le cozze intere, se gradito aggiungete del peperoncino fresco tritato e ultimate con le foglie di basilico spezzate con le dita o le forbici.

https://www.nonnapaperina.it/2011/08/spaghetti-con-cozze-e-peperoni-prova-questo-piatto/

https://www.stagioninelpiatto.com/frutta-verdura-pesce-di-stagione-calendari/ 

Paella mista

Bentrovati. No, non ho chiuso il blog, semplicemente sono stata così assorbita dal lavoro, che non ho avuto né tempo, né lo spirito giusto per occuparmi delle mie passioni personali. Ne vale la pena per un lavoro in cui la mia categoria è tra le più sottopagate d’Europa? No. Ma io mi sono impegnata molto per trovare una soluzione che mi alleggerirà per tre anni, dopodiché metterò in atto un altro piano di alleggerimento. Perché non si può vivere solo di lavoro. Sono stati mesi difficili anche perché ho dovuto resistere contro gli assalti di alcuni nemici, diciamo 6/7 persone che mi hanno dato filo da torcere. Ma da un mese ho cominciato a vedere la luce, perché è arrivato un regalo inaspettato: una casa al mare in Calabria comprata da mio papà. E il 21 luglio è nata la mia nipotina Cloe, un regalo ancora più gradito, amore della zia! Dedico a lei questa importante ricetta, in onore delle nostre comuni origini spagnole. Ho una enorme paellera originale da 6 e avevo già pubblicato la paella di mare, ma questa mista secondo me è più saporita, anche se è una versione per turisti, a quanto ne so, infatti la vera paella valenciana ha altri ingredienti. Ma il bello è che possiamo metterci ciò che abbiamo in casa (fagiolini, fagioli Spagna, coniglio, piattoni…) o ciò che troviamo in offerta in pescheria, come ho fatto io (cozze, code di gambero, gamberoni, anelli di totano). Ci andrebbe la salsiccia tipica spagnola, il chorizo, ma la sasizza calabrese piccante va bene lo stesso. Comunque, c’era da festeggiare l’arrivo di Cloe e un compleanno in famiglia, e abbiamo optato per questo piatto. E la Spagna c’entra eccome con la mia fuga e il mio riscatto. Da oggi, per cercare di pubblicare in maniera più costante, non proporrò più dei menù a tema, ma singole ricette senza alcun legame tra di loro. Hasta la victoria siempre!

Ingredienti per 6/7 persone:

400 gr di riso vialone nano o bomba

6 coscette di pollo

1 fetta di coppa di maiale

200 gr di code di gambero

300 gr di anelli di totano gigante

6 gamberoni

24 cozze già pulite esternamente in pescheria

2 peperoni (giallo e rosso)

1 cipolla di Tropea

2 pomodori perini spagnoli

2 spicchi d’aglio

200 gr di piselli surgelati

2 foglie d’alloro

2 bustine di zafferano

6 cucchiai di olio evo

1 litro e mezzo di acqua

1 cuore di brodo vegetale (o di pollo o pesce)

mezzo bicchiere di vino bianco

sale, pepe, peperoncino

1 limone

prezzemolo

Preparazione:

Pulite le cozze esternamente con una pagliuzza di metallo ed eliminate la barbetta. Riscaldate in una padella un filo d’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, del prezzemolo tritato e aggiungete i molluschi, lasciateli schiudere a fuoco moderato, con il coperchio, mescolando ogni tanto, fin quando non si saranno aperti tutti. Filtrate il liquido di cottura e tenetelo da parte. In alternativa potete aggiungere le cozze crude quando mancano 10 minuti al termine della cottura.

Pulite i gamberi eliminando il carapace, incidendo la parte superiore con un coltellino ed estraendo il budello. Tagliate il carapace dei gamberoni sulla parte superiore ed estraete il budello.

Mettete un cucchiaio d’olio nella paellera, accendendo due fuochi, e sopra questi rosolate da ogni lato le cosce di pollo. Dopo 5 minuti aggiungete un cucchiaio d’olio e i gamberoni; girateli per farli cuocere, basteranno 4-5 minuti. Teneteli da parte in caldo.

Pulite i peperoni, tagliateli a metà, poi togliete il picciolo, i semi ed i filamenti interni. Tagliateli a strisce piuttosto sottili. Mondate e tagliate ad anelli la cipolla. Spostando le cosce di pollo lontano dalle fiamme, aggiungete nella parte più calda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, poi inserite i peperoni con la cipolla e fateli cuocere finché non saranno rosolati.

Tagliate il maiale in bocconcini, fate insaporire un filo d’olio nella paellera, aggiungete i bocconcini di carne e fateli rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Dovranno dorare e formare una croccante crosticina all’esterno. Mettete da parte.

Infine rosolate per 5 minuti gli anelli di totano gigante con i pomodori a dadini, sempre con un cucchiaio d’olio in più e sulle fiamme, sposando gli altri ingredienti.

Fate insaporire 3-4 minuti.

Portate a bollore un litro e mezzo d’acqua.

Allargate gli ingredienti lasciando uno spazio centrale a croce e aggiungete un cucchiaio d’olio, l’alloro e il riso, che lascerete tostare un paio di minuti. Sfumate con il vino (io ho usato del brandy).

Sciogliete lo zafferano in poca acqua calda. Unite il liquido di cottura filtrato dei molluschi, ed un mestolo di acqua bollente in cui avrete sciolto il cuore di brodo. Unite lo zafferano e l’acqua a copertura. Io l’ho aggiunta mezzo litro alla volta per evitare che il riso scuocesse, ma mescolando solo in superficie, perché dovrebbe formarsi una crosticina sul fondo. Aggiungete le spezie scelte e fate cuocere a fuoco medio basso per circa 30-40 minuti; il tempo di cottura effettivo dipende molto dalla tipologia di riso utilizzato; il riso bomba richiede una cottura molto lunga, ma altre tipologie potrebbero richiederne meno. Per essere certi dei tempi vi consiglio di assaggiare. Assicuratevi che il riso sia sempre coperto dal liquido. Ruotate ogni tanto la paellera, perché il riso che si trova sopra i fuochi cuoce più in fretta.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura aggiungete i piselli scongelati.

Quando mancano pochi minuti al termine della cottura aggiungete i gamberi, i molluschi, il maiale, una generosa spolverizzata di paprika (e a piacere pepe). Fate insaporire tutto insieme e solo alla fine unite anche i gamberoni. La vostra paella mista è pronta, aggiungete il prezzemolo tritato, gli spicchi di limone e servite.

https://www.ricettedalmondo.it/paella-valenciana.html

Arrosto di coppa di maiale con la zucca

Ho appena compiuto 49 anni e ho avuto il colpo della strega. Cominciamo bene! Comunque non mi è dispiaciuto riposarmi, dico la verità. E pensare che dovevo accompagnare in gita una classe 😁 Ho avuto anche tempo per pubblicare ricette. Una volta all’Aldi (il supermercato più apprezzato secondo un articolo che ho letto in internet, e il mio nuovo market di fiducia) ho trovato la coppa di maiale in un solo pezzo, molto economica. Ultimamente ho scoperto gli arrosti, visto che ora vivo con un carnivoro incallito. Ovviamente per motivi ecologici e di salute cerco di limitare la carne, specie quella di manzo. Ma qualche volta alla settimana devo prepararla, anche perché lui deve fare una dieta proteica. E questo taglio mi ha dato soddisfazione. È rimasto bello tenero e la zucca ci sta da Dio. 

Ingredienti per 2 persone:

400 gr di coppa di maiale in un solo pezzo

Mezza zucca butternut

3 cucchiai di olio evo

Salvia, alloro, rosmarino, sale

Mix di erbe aromatiche

Preparazione:

Pulite e tagliate a fette la zucca, stendetele sulla teglia del forno coperta con carta forno e cuocetela in forno ventilato a 250 gradi per mezz’ora.

Scaldate in una padella antiaderente un cucchiaio di olio e rosolate la carne uniformemente per qualche minuto. 

Eliminate la buccia della zucca e tagliatela a dadini.

Sistemate in una teglia foderata con carta forno la carne, la zucca, l’olio rimanente e gli aromi. Cuocete per mezz’ora in forno statico a 200°. 

Cotechino in crosta con lenticchie di Castelluccio ai porri e fagiolini

Ci sono certe tradizioni da cui non si può esulare. A San Silvestro si devono mangiare le lenticchie con cotechino o zampone! L’origine della tradizione risale all’antica Roma: i romani regalavano un sacchetto di lenticchie per augurare ricchezza. I legumi infatti ricordano nella forma le monete e cuocendosi aumentano di volume. L’accoppiata con zampone e cotechino ha origini medievali. Sono cibi grassi che richiamano l’abbondanza. Secondo me, visto che il maiale si macellava in autunno, questi prodotti erano a disposizione giusto per la fine dell’anno, e sono insaccati da cuocere, quindi si prestano a rappresentare una portata del veglione, mentre un semplice affettato va bene giusto per l’antipasto. Peccato che ormai i menù di Capodanno sono così ricchi ed elaborati, che cotechino e lenticchie vengono serviti solo a mezzanotte, quando siamo già tutti sazi. Allora io ho deciso di nobilitare questo piatto rendendolo un vero secondo piatto, e per questo non mi limito ad una zuppa, ma lo impreziosisco mettendolo in crosta. La lenticchia di Castelluccio di Norcia è un legume raro e pregiato che si coltiva solo sull’omonima piana, a 1500 m di altezza. Il freddo la protegge dai parassiti, quindi non necessita di trattamenti con pesticidi. Inoltre ha una buccia sottile, quindi non richiede ammollo. Visitate la Piana di Castelluccio a luglio, quando si colora di un arcobaleno di fiori, tra cui spiccano quelli delle lenticchie: è un’esperienza unica. Purtroppo Castelluccio è stato danneggiato dal terremoto e temo che non sarà più recuperato. Ma vale la pena visitare la piana durante la fioritura, lo assicuro. E scoprite la bontà di questo prodotto unico, che si sposa ottimamente con il cotechino artigianale. 

Ingredienti per 6 persone:

1 cotechino artigianale crudo da 800 gr

250 gr di lenticchie di Castelluccio di Norcia

½ porro

1 carota

1 gambo di sedano

1 spicchio d’aglio

1 foglia d’alloro

1 bicchierino di brandy

2 cucchiai di olio evo umbro

1 cucchiaio raso di dado vegetale granulare

1 confezione di pasta sfoglia light

1 cucchiaio di panna fresca

sale, pepe, peperoncino rosso in polvere

500 gr di fagiolini freschi spuntati

Preparazione:

Mettete il cotechino in una pentola di acqua fredda e fatelo cuocere per 2 ore e mezza dal bollore. Verso la fine della cottura punzecchiatelo in più punti.

Nel mixer tritate porro, carota, sedano, aglio, poi fate scaldare il trito in una casseruola con 2 cucchiai d’olio per qualche minuto. Aggiungete le lenticchie e fatele tostare, poi sfumate con il brandy (io non lo avevo e ho usato il rum). Aggiungete alloro, sale, pepe, peperoncino, dado e man mano acqua calda bollente, fino a portare a cottura (30 minuti circa). Dovranno risultare ben asciutte.

Togliete il cotechino dall’acqua ed eliminate il budello. Srotolate la pasta sfoglia su un piano.

stendete uno strato di lenticchie tiepide sulla sfoglia, posizionate sopra il cotechino, copritelo con altre lenticchie e richiudete la sfoglia stringendola bene. Chiudetela aiutandovi con un po’ acqua, posizionatela con la sua carta forno su una teglia e infornate a 180° per circa mezz’ora.

Portate di nuovo a bollore l’acqua di cottura del cotechino e fateci lessare i fagiolini precedentemente sciacquati.

Dopo 20 minuti di cottura in forno, spennellate la superficie della sfoglia con la panna.

Togliete il rotolo dal forno e fatelo raffreddare, poi tagliatelo a fette.

Scolate i fagiolini.

Al momento di servire, posizionate le fette di cotechino in crosta su un piatto di servizio, scaldatele nel microonde e servitele con i fagiolini a temperatura ambiente.

Stinchi con le castagne e i crauti

Le castagne sono di stagione in ottobre e novembre, e ormai non si trovano quasi più. Nel loro breve periodo io e il mio compagno le compriamo ogni volta che facciamo la spesa. Ai primi di ottobre ho preparato questo piatto che ha soddisfatto tanto il nostro palato. Perché le castagne sono super versatili, ci si può cucinare di tutto, e nei piatti salati si esaltano tantissimo. Se anche non trovate più quelle fresche, c’è la farina o le mosciarelle secche. Abbinate al maiale sono eccellenti. Così, invece dei soliti stinchi al forno con patate, li facciamo in pentola a pressione con le castagne arrosto: saranno tenerissimi e sorprendenti. Un aneddoto: per scrivere la mia tesi universitaria ho intervistato degli ex mezzadri che erano molto giovani negli anni ’60. Uno di loro mi ha raccontato che il padrone della terra li obbligava a dare le castagne ai maiali. Ma loro se ne tenevano un po’ di nascosto come nutrimento di famiglia. Da cibo per porci a prodotto ricercato…

Ingredienti per 2 persone:

2 stinchi di maiale piccoli

400 gr di marroni

1 carota

½ cipolla

1 gambo di sedano

1 bicchiere di sherry secco o marsala

1 rametto di rosmarino

3 foglie di salvia

2 foglie di alloro

2 cucchiaini di dado vegetale in polvere

2 cucchiai di burro

2 cucchiai d’olio evo

½ cavolo bianco

2 spicchi d’aglio

1 bicchiere di vino bianco

sale, semi di cumino

Preparazione:

Incidete le castagne con un coltello o l’apposito attrezzo, poi mettetele a bagno in acqua per due ore.

Lavate e mondate tutte le verdure e le erbe. Tritate nel mixer carota, cipolla e sedano. Scaldate l’olio in una pentola a pressione e rosolateci gli stinchi uniformemente. Aggiungete le verdure tritate e le erbe, fate rosolare per qualche minuto, sfumate con lo sherry, salate, coprite d’acqua (2 bicchieri). Chiudete il coperchio e cuocete a fuoco medio basso per 40 minuti dal sibilo. 

Arrostite le castagne in una padella forata e con lo spargifiamma, a fuoco basso.

Tagliate a listarelle il cavolo con la mandolina. Mettetelo a rosolare per qualche minuto in una padella antiaderente con il burro, l’aglio in camicia schiacciato, il dado, il cumino. Sfumate con il vino bianco e portate a cottura.

Spegnete il fuoco sotto la pentola a pressione e lasciate sfiatare.

Sbucciate le castagne.

Aprite la pentola, aggiungete le castagne e fate cuocere chiuso per 10 minuti, poi spegnete e fate sfiatare.

Servite gli stinchi con il sugo che si sarà formato, le castagne e i crauti a parte.

Polpette svedesi con verdurine e confettura di mirtilli rossi

Per fortuna mantengo volutamente il mio blog semi-sconosciuto, perché so che attraverso periodi in cui non riesco a pubblicare. L’ultimo post a luglio… Eh sì, c’è stato di mezzo la ristrutturazione di casa, un trasloco, la sistemazione della nuova casa, il cambio di città, di luogo di lavoro e di vita: adesso convivo con il mio compagno e sono felicissima!! Direi che sono giustificata per la mia prolungata assenza. Da qualche settimana ho ricominciato a cucinare regolarmente nella mia nuova bellissima cucina Ikea 🙂 Ikea che ho visitato spessissimo in questo periodo per i complementi d’arredo della nostra nuova casa (tutta arredata Ikea) e di quella vecchia, che affitterò. Quindi è quanto mai opportuno che io prosegua con il menù svedese che avevo iniziato a proporre a luglio. Poi passerò alle ricette autunnali.

Chi non conosce le polpette svedesi dell’Ikea? Ho scoperto che prima del covid era una ricetta segreta, poi, per venire incontro ai clienti durante il lockdown, Ikea ha reso nota la ricetta. Classicamente si servono con purè di patate, una crema credo a base di panna e marmellata di mirtilli rossi. Siccome siamo a dieta, al posto di purè e crema ho preparato delle verdure stufate per accompagnare il piatto, che è risultato gradevole.

Ingredienti per 2 persone:

330 gr di polpette svedesi surgelate (20 pezzi)

½ melanzana

½ finocchio

1 carota

1 zucchina

50 gr di cipolla di Breme (o 1 cipollotto rosso)

1 foglia di alloro

3 cucchiai di olio evo

sale e pepe

2 cucchiai di confettura di mirtilli rossi

 

Lavate e mondate tutte le verdure, poi tagliatele a dadini, fettine, rondelle. Stufatele in una capace padella antiaderente con 2 cucchiai d’olio e alloro, fino a che non siano morbide (circa 20 minuti), aggiungendo se serve acqua. Salate e pepate.

Verso metà cottura, in un padellino, rosolate le polpette dell’Ikea per 7 o 8 minuti.

Servite le polpette con le verdure e la marmellata di mirtilli rossi.

https://cucinasvedeseperitaliani.wordpress.com/tag/polpette/

https://www.lorenzobiagiarelli.com/ikea-svela-la-ricetta-delle-polpette-dellikea/ 

https://www.ikea.com/it/it/rooms/kitchen/how-to/#fe402c62-d8b9-11eb-9375-8f92ac908963

Fagiolini al pomodoro

Una ricetta siciliana molto semplice, ma che rende speciale della normalissima verdura, rendendola un piatto squisito. E’ possibile semplificare ancora di più il procedimento inserendo tutti gli ingredienti nella pentola a pressione, aggiungendo qualche bicchiere d’acqua, e cuocere per 10 minuti dal sibilo. Ricette come questa ci permettono di mangiare più verdura, il che d’estate è un toccasana, specie con questo caldo e la siccità. Con tutto il sapore della Sicilia dentro.

Io che sto combinando? Con il mio compagno abbiamo trovato un appartamento per andare a convivere insieme (il trilocale di cui aspettavamo conferma, come dicevo nello scorso post), quindi ognuno di noi due ha iniziato a sgomberare le rispettive case di proprietà per affittarle. Solo che mentre ero impegnata in questo gravoso compito, ho avuto il colpo della strega, quindi adesso sono a riposo.

Ingredienti per 2 persone:

500 gr di fagiolini

1 scatola di pomodorini siciliani (o di pelati normali)

1 cipollotto

1 spicchio d’aglio

2 cucchiai di olio evo

1 foglia di alloro

origano siciliano

sale, peperoncino

Preparazione:

Lavate e mondate i fagiolini eliminando le punte. Lessateli per 20 minuti in acqua bollente salata.

Scaldate l’olio in una padella antiaderente, unite l’aglio e il cipollotto tritati, sale, alloro e i pomodorini in scatola schiacciati con una forchetta (in alternativa potete usare 500 gr di pachini freschi tagliati a metà).

Fate cuocere per 10 minuti. Scolate i fagiolini e uniteli al sugo, aggiungete dell’acqua calda e cuocete per altri 10/15 minuti.

Condite con peperoncino e origano. Potete aggiungere anche del basilico.

https://blog.giallozafferano.it/vittoriaaifornelli/fagiolini-al-pomodoro-ricetta-siciliana/

https://blog.giallozafferano.it/ilcaldosaporedelsud/fagiolini-al-pomodoro-ricetta-siciliana/

https://www.profumodisicilia.net/2020/03/30/fagiolini-a-picchio-pacchio-ricetta-siciliana/

 

Chili con carne

Questo è forse il piatto Tex Mex più famoso del mondo, ma in realtà è una ricetta messicana diffusa verso il 1840, derivata da una preparazione degli indiani d’America, i quali realizzavano uno stufato di pomodori e peperoni, ai quali successivamente sono stati aggiunti fagioli e scarti di manzo. Si serviva gratis nei saloon, perché il peperoncino spingeva i commensali ad ordinare più bevande. Oggi di solito si usa la carne trita. La mia versione è semplificata, perché uso i fagioli rossi in scatola. L’Emmental è un’aggiunta Tex. Io l’ho servito con riso bianco, ma l’accompagnamento classico è con le tortillas.

Ingredienti per 2 persone:

1 scatola di fagioli rossi kidney cotti

250 gr di trita mista (manzo e maiale)

1 cipolla dorata

½ peperone rosso

1 peperoncino piccante fresco

1 scatoletta piccola di polpa di pomodoro

1 cucchiaino di zucchero di canna

1 bustina di spezie messicane

1 cucchiaio di olio evo

1 cucchiaio di concentrato di pomodoro

1 foglia di alloro

1 spicchio d’aglio tritato

1 bicchiere di birra scura

50 gr di emmental

160 gr di riso o due tortillas

Sale

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure. Affettate cipolla e peperone.

In una pentola (meglio se di coccio), scaldate l’olio e fate soffriggere le verdure con l’aglio per qualche minuto, poi aggiungete la trita. Fate insaporire bene, poi sfumate con la birra. Una volta evaporata aggiungete il pomodoro, il concentrato, le spezie, lo zucchero, l’alloro.

Fate cuocere per circa 20 minuti.

Intanto lessate al dente il riso in acqua bollente salata, poi scolatelo.

Aggiungete i fagioli al sugo e fate cuocere per altri 10 minuti.

Grattugiate l’Emmental e affettate il peperoncino.

Servite il chili con il riso, il peperoncino e L’Emmental sopra.

http://www.puertomexico.it/blog/ricette-cucina-messicana/chili-carne-ricetta

https://indianiamerica.it/alimentazione/ricette-chili-indiani-america