Canapè con pesto, scamorza affumicata, avocado e pomodori secchi

Il mio lavoro sottopagato e a volte frustrante non mi lascia tempo per la mia vera passione che è la cucina, così è più di un mese che non pubblico. Ma lasciamo stare. Ora pubblico le fantastiche ricette che ho cucinato per il cenone di Capodanno a due. Potevamo andare al ristorante con gli amici, ma abbiamo scelto di stare da soli. Volevamo uscire, ma poi abbiamo preferito stare a casa a vedere la TV, la trasmissione in diretta da Crotone. Sulla ricetta devo fare una puntualizzazione. Avevo già in casa questi tre ingredienti e ho cercato una ricetta inserendoli in internet. La prima pagina che appare è il Cucchiaio d’argento, un sito autorevole che ha veri chef tra i suoi collaboratori. La seconda è di una blogger incompetente, il cui sito è sostenuto dal marito, che ha una ditta di informatica web, ed ecco perché qualsiasi ricetta cerchi, tra i primi risultati c’è sempre lei. Le due ricette sono identiche. Chi ha copiato chi? Qualcuno ha un’idea? Di chi vogliamo fidarci? Ora, scopiazzare in internet è frequente. Ma almeno cambiare un po’ la ricetta, come faccio io, e indicare la fonte! Se non lo fai, non solo sei un’incompetente raccomandata e mantenuta, ma anche un’imbrogliona mediocre, priva di creatività e impudente. E comunque, entrambi i siti lo chiamano “spiedino”. Io, che non copio, ma modifico, ho creato un canapè, ovvero una base di pane o simili, preferibilmente tostato, spalmato con una crema e sopra altri ingredienti. Se volete fare voi il pesto, ho lasciato in coda due mie ricette. La scamorza è campana, la trovo all’MD ed è squisita, morbidissima e profumata. La ricetta è sostenibile nel senso che è vegetariana e non occorre cottura, ma ha il “difetto” di usare l’avocado, il cui consumo massiccio deturpa l’ambiente. Tutto ciò a causa delle influencer/modelle statunitensi, tra le quali va di moda l’avocado toast (pubblicizzato tra l’altro dall’ormai odiatissima Ferragni, altro motivo per detestarla). Ecco perché io acquisto l’avocado molto saltuariamente. Tanto più che ormai si trovano quasi solo quelli israeliani, e io boicotto Israele, perché sta sterminando il popolo palestinese. Anche le nostre scelte in cucina possono contribuire a migliorare il mondo.

Ingredienti per 2 persone:

1 panino mantovano

½ avocado

½ scamorza affumicata 

4 pomodori secchi al naturale (io: calabresi)

4 cucchiaini di pesto

Succo di limone 

Preparazione:

Tagliate il pane a fettine, ricavandone almeno 4, poi tostatele leggermente.

Lavate e mondate l’avocado, tagliateli a fettine e spruzzatele di limone.

Tagliate la scamorza a fettine e fatela scolare.

Fate ammorbidire i pomodori secchi in acqua bollente, poi asciugateli.

Spalmate il pesto sui crostini di pane, adagiatevi la scamorza, l’avocado, e i pomodori secchi. Infilate in ogni canapè uno stuzzicadenti.

https://www.cucchiaio.it/ricetta/spiedini-di-avocado-mozzarella-e-focaccia-alle-olive/

Paella mista

Bentrovati. No, non ho chiuso il blog, semplicemente sono stata così assorbita dal lavoro, che non ho avuto né tempo, né lo spirito giusto per occuparmi delle mie passioni personali. Ne vale la pena per un lavoro in cui la mia categoria è tra le più sottopagate d’Europa? No. Ma io mi sono impegnata molto per trovare una soluzione che mi alleggerirà per tre anni, dopodiché metterò in atto un altro piano di alleggerimento. Perché non si può vivere solo di lavoro. Sono stati mesi difficili anche perché ho dovuto resistere contro gli assalti di alcuni nemici, diciamo 6/7 persone che mi hanno dato filo da torcere. Ma da un mese ho cominciato a vedere la luce, perché è arrivato un regalo inaspettato: una casa al mare in Calabria comprata da mio papà. E il 21 luglio è nata la mia nipotina Cloe, un regalo ancora più gradito, amore della zia! Dedico a lei questa importante ricetta, in onore delle nostre comuni origini spagnole. Ho una enorme paellera originale da 6 e avevo già pubblicato la paella di mare, ma questa mista secondo me è più saporita, anche se è una versione per turisti, a quanto ne so, infatti la vera paella valenciana ha altri ingredienti. Ma il bello è che possiamo metterci ciò che abbiamo in casa (fagiolini, fagioli Spagna, coniglio, piattoni…) o ciò che troviamo in offerta in pescheria, come ho fatto io (cozze, code di gambero, gamberoni, anelli di totano). Ci andrebbe la salsiccia tipica spagnola, il chorizo, ma la sasizza calabrese piccante va bene lo stesso. Comunque, c’era da festeggiare l’arrivo di Cloe e un compleanno in famiglia, e abbiamo optato per questo piatto. E la Spagna c’entra eccome con la mia fuga e il mio riscatto. Da oggi, per cercare di pubblicare in maniera più costante, non proporrò più dei menù a tema, ma singole ricette senza alcun legame tra di loro. Hasta la victoria siempre!

Ingredienti per 6/7 persone:

400 gr di riso vialone nano o bomba

6 coscette di pollo

1 fetta di coppa di maiale

200 gr di code di gambero

300 gr di anelli di totano gigante

6 gamberoni

24 cozze già pulite esternamente in pescheria

2 peperoni (giallo e rosso)

1 cipolla di Tropea

2 pomodori perini spagnoli

2 spicchi d’aglio

200 gr di piselli surgelati

2 foglie d’alloro

2 bustine di zafferano

6 cucchiai di olio evo

1 litro e mezzo di acqua

1 cuore di brodo vegetale (o di pollo o pesce)

mezzo bicchiere di vino bianco

sale, pepe, peperoncino

1 limone

prezzemolo

Preparazione:

Pulite le cozze esternamente con una pagliuzza di metallo ed eliminate la barbetta. Riscaldate in una padella un filo d’olio d’oliva con uno spicchio d’aglio, un pezzetto di peperoncino, del prezzemolo tritato e aggiungete i molluschi, lasciateli schiudere a fuoco moderato, con il coperchio, mescolando ogni tanto, fin quando non si saranno aperti tutti. Filtrate il liquido di cottura e tenetelo da parte. In alternativa potete aggiungere le cozze crude quando mancano 10 minuti al termine della cottura.

Pulite i gamberi eliminando il carapace, incidendo la parte superiore con un coltellino ed estraendo il budello. Tagliate il carapace dei gamberoni sulla parte superiore ed estraete il budello.

Mettete un cucchiaio d’olio nella paellera, accendendo due fuochi, e sopra questi rosolate da ogni lato le cosce di pollo. Dopo 5 minuti aggiungete un cucchiaio d’olio e i gamberoni; girateli per farli cuocere, basteranno 4-5 minuti. Teneteli da parte in caldo.

Pulite i peperoni, tagliateli a metà, poi togliete il picciolo, i semi ed i filamenti interni. Tagliateli a strisce piuttosto sottili. Mondate e tagliate ad anelli la cipolla. Spostando le cosce di pollo lontano dalle fiamme, aggiungete nella parte più calda un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, poi inserite i peperoni con la cipolla e fateli cuocere finché non saranno rosolati.

Tagliate il maiale in bocconcini, fate insaporire un filo d’olio nella paellera, aggiungete i bocconcini di carne e fateli rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Dovranno dorare e formare una croccante crosticina all’esterno. Mettete da parte.

Infine rosolate per 5 minuti gli anelli di totano gigante con i pomodori a dadini, sempre con un cucchiaio d’olio in più e sulle fiamme, sposando gli altri ingredienti.

Fate insaporire 3-4 minuti.

Portate a bollore un litro e mezzo d’acqua.

Allargate gli ingredienti lasciando uno spazio centrale a croce e aggiungete un cucchiaio d’olio, l’alloro e il riso, che lascerete tostare un paio di minuti. Sfumate con il vino (io ho usato del brandy).

Sciogliete lo zafferano in poca acqua calda. Unite il liquido di cottura filtrato dei molluschi, ed un mestolo di acqua bollente in cui avrete sciolto il cuore di brodo. Unite lo zafferano e l’acqua a copertura. Io l’ho aggiunta mezzo litro alla volta per evitare che il riso scuocesse, ma mescolando solo in superficie, perché dovrebbe formarsi una crosticina sul fondo. Aggiungete le spezie scelte e fate cuocere a fuoco medio basso per circa 30-40 minuti; il tempo di cottura effettivo dipende molto dalla tipologia di riso utilizzato; il riso bomba richiede una cottura molto lunga, ma altre tipologie potrebbero richiederne meno. Per essere certi dei tempi vi consiglio di assaggiare. Assicuratevi che il riso sia sempre coperto dal liquido. Ruotate ogni tanto la paellera, perché il riso che si trova sopra i fuochi cuoce più in fretta.

Quando mancano 10 minuti al termine della cottura aggiungete i piselli scongelati.

Quando mancano pochi minuti al termine della cottura aggiungete i gamberi, i molluschi, il maiale, una generosa spolverizzata di paprika (e a piacere pepe). Fate insaporire tutto insieme e solo alla fine unite anche i gamberoni. La vostra paella mista è pronta, aggiungete il prezzemolo tritato, gli spicchi di limone e servite.

https://www.ricettedalmondo.it/paella-valenciana.html

Strudel di pere e cioccolato

Lo strudel di pere e cioccolato è una variante golosa del classico strudel di mele del sud Tirolo, che ben si presta a concludere il menù nostro celebrativo invernale. Pare che il dolce esistesse già presso gli Assiri nel VII sec. a.C., per giungere dalla via della seta alla Grecia, nel III sec. a.C.; nell’impero Turco prese il nome di baklava, e fu importato in Ungheria da Solimano il Magnifico nel ‘600, a seguito dell’espansione ottomana, e qui arricchito con le mele. Dall’Impero austro-ungarico si diffuse poi in Trentino Alto Adige, poiché il Nord Italia era passato nel ‘700 sotto il dominio austriaco. La sfoglia che racchiude il ripieno si chiama pasta matta, è ben elastica e si riesce a stendere molto sottile e ampia. In altre versioni si usa la frolla. Per motivi di tempo di solito uso la pasta sfoglia o la pasta brisee pronte, ma so fare la pasta matta, grazie anche ai preziosi consigli di Tavolartegusto. Per altro, se all’acqua sostituite del vino bianco e all’olio di riso dell’olio extravergine d’oliva, otterrete la sfoglia che si usa in Umbria per fare la rocciata, dolce simile allo strudel, di cui ho pubblicato di recente una ricetta al vino cotto, e ancora prima la ricetta originale. Questa variante dello strudel con pere e cioccolato è veramente super golosa, da non perdere. 

Ingredienti:

Per la pasta matta:

250 gr di farina 00

100 ml di acqua a temperatura ambiente (o vino bianco se fate la rocciata)

3 cucchiai di olio di riso (o olio evo se fate la rocciata)

1 uovo

Sale

Per il ripieno:

6 pere piccole

65 gr di cioccolato fondente

30 gr di noci

4 cucchiai di zucchero

La buccia grattugiata di un’arancia

3 cucchiai di liquore

Succo di limone

30 gr di burro

50 gr di pangrattato

zucchero a velo per decorare

Preparazione:

Sbucciate le pere e tagliatele a pezzettini piccoli. Disponetele in ciotola con zucchero, cioccolato a pezzetti, buccia di arancia grattugiata, liquore, noci tritate grossolanamente, qualche goccia di succo di limone. Mescolate bene e mettete da parte.

Per fare la pasta dello strudel, in una ciotola mettete la farina e il pizzico di sale, fate un buco al centro e aggiungete acqua, olio e uovo. Mescolate il centro con una forchetta:

Procedete dal centro inglobando man mano farina; quando i liquidi sono assorbiti, impastate con le mani, se necessario, aggiungendo un altro pochino di farina.

Formate una palla e lasciate riposare per 2 – 3 minuti.

Utilizzate una carta da forno come base di stesura, leggermente spolverata di farina. Non usate un canovaccio come vuole la tradizione perché farebbe rompere la pasta. Con un mattarello lungo e leggermente infarinato, stendete la pasta piano partendo dal centro per poi allungare anche i margini. La pasta dev’essere sottile 2 mm circa e dovrete realizzare un rettangolo piuttosto lungo e largo.

Assicuratevi che il fondo e la superficie, siano sempre spolverate di farina e non umide o appiccicose.

Fondete il burro e lasciate raffreddare, pennellate tutta la superficie della pasta strudel e aggiungete il pangrattato.

Aggiungete il ripieno di mele, stendetelo lasciando circa 2 cm di bordo sui 4 lati:

Ripiegate sul ripieno i due estremi sotto e sopra e poi richiudete sopra i due estremi laterali

In questo modo lo strudel è perfettamente sigillato. A questo punto, arrotolare lo strudel aiutandovi con la carta da forno sottostante, eliminando la farina in eccesso

Arrotolate fino all’estremità, facendo sì che la chiusura sia sotto.

Infine, ponete lo strudel su una teglia foderata di carta da forno e pennellate con il restante burro fuso.

Cuocete in forno già ben caldo nella parte media a 180° per circa 20 – 30 minuti. Poi abbassate la temperatura a 170° e proseguite per ancora 30 minuti

Lo strudel è pronto quando si crea la crosticina dorata in superficie.

Sfornate e lasciate raffreddare almeno 3 – 5 ore, altrimenti non si tagliano le fette.

Spolverate di zucchero a velo e servite.

https://www.tavolartegusto.it/ricetta/strudel-di-mele/

Rocciata al vino cotto

In questo ultimo giorno di un 2022 che per me è stato un anno positivo, termino il menù umbro di..vino, con una specie di strudel della zona di Assisi e Foligno, la rocciata, un dolce che è di…vino perché il ripieno è insaporito con il vino cotto. Per la storia di questo dolce antico rimando al mio post precedente di questa ricetta, una versione senza vino cotto né pinoli, ma come vuole la tradizione, con uvetta (che qui ho omesso perché non piace al mio compagno). Qui vedrete anche come appare la rocciata intera. Il vino cotto (da non confondersi con il vincotto meridionale) è mosto cotto fino a farlo ridurre e poi fermentato, tipico delle Marche, dell’Abruzzo e dell’Umbria (Valnerina), le cui origini risalgono all’antichità romana, quando veniva consumato come bevanda, come condimento o come correttivo per vini. In questo caso ho usato la pasta pronta, ma so fare la pasta matta, la sottile sfoglia ben elastica che si usa per queste preparazioni, incluso lo strudel. Per dosi e procedimento clicca qui. Bisogna però sostituire l’acqua con vino bianco e l’olio di riso con olio evo. E con questo auguro un buon San Silvestro a tutti! A presto con il nostro menù del veglione 🙂

Ingredienti per 8/10 persone

40 gr di noci

30 gr di pinoli

100 grammi di mandorle

300 gr di mele (2 mele piccole)

75 gr di zucchero

65 gr di prugne secche denocciolate

65 gr di albicocche secche

65 gr di fichi secchi

la scorza grattugiata e il succo di mezzo limone

una spolverata di cacao amaro in polvere

un bicchierino di vino cotto

un bicchierino di alchermes

una spolverata di cannella in polvere

olio evo umbro

Una confezione di pasta brisee (o sfoglia) tonda

Oppure fate voi la pasta matta come indicato in questa pagina.

Preparazione:

Tritate grossolanamente noci e mandorle.

Sbucciate le mele, eliminate il torsolo e tagliatele piccoli pezzi. Irroratele di succo di limone per non farle annerire.

Alle mele a pezzettini aggiungete le noci e le mandorle tritate, i pinoli, prugne, fichi e albicocche tagliate a dadini, la scorza grattugiata del limone, il cacao, lo zucchero, il vino cotto, la cannella.

Spennellate con un po’ d’olio la pasta stesa, spolverate di zucchero, stendete il ripieno in modo omogeneo e poi iniziate ad arrotolare la sfoglia. Arrotolate su se stesso il cilindro ottenuto e infornatelo dopo averlo spennellato con un filo d’olio, in forno già caldo a 180°, per circa 40 min. Poco prima di ultimare la cottura spennellate con acqua e zucchero (facoltativo).

Una volta cotto spennellate con alchermes per guarnire, poi spolverate di zucchero.

https://www.ostellodifoligno.it/rocciata/

www.umbriatourism.it/it/amp/-/amp/la-rocciata-it

https://it.wikipedia.org/wiki/Vino_cotto

Rocciata umbra

Torta di datteri e arachidi

A Pasqua io e il mio compagno siamo stati in Egitto, crociera sul Nilo e il Cairo. Esperienza indimenticabile. Una delle nostre guide ci ha regalato una scatola grande di datteri. Così si è creata l’esigenza di trovare ricette per usarli. Ho trovato una torta tunisina interessante, cui ho apportato delle modifiche, perché nella ricetta originale ci sono tante uova, tanta frutta secca a guscio e una glassa di zucchero. I dolci mediorientali per i nostri gusti sono troppo zuccherosi. Nonostante le modifiche è riuscita una torta squisita, con un uovo, poco zucchero (la dolcezza è data naturalmente dai datteri), poca frutta secca a guscio. Ho scelto le arachidi perché costano poco. E’ senza lattosio grazie all’olio di riso (il migliore per i dolci, perché sopporta le alte temperature e sempre meglio di quello di girasole che ha un alto impatto idrico), e per renderla gluten free basta sostituire la farina di frumento con amido di mais e farina di ceci. Frutta secca e agrumi la rendono ideale per l’autunno. Così termina il mio menù in stile tunisino 🙂

Ingredienti per una tortiera di 20 cm di diametro (6/8 persone):

170 grammi farina (oppure metà amido di mais e metà farina di ceci)

130 grammi datteri denocciolati

75 grammi arachidi tostate

80 grammi olio di riso

30 grammi di zucchero

110 grammi succo d’arancia (ovvero il succo di un’arancia grande)

1 scorza di arancia

1 cucchiaio di succo di limone (facoltativo)

1 uovo

1/2 bustina di lievito in polvere

zucchero a velo

Preparazione:

Denocciolate i datteri e tritateli grossolanamente nel mixer.

Tritate grossolanamente le arachidi.

Grattugiate la scorza dell’arancia ben lavata, poi tagliatela a metà e spremetene il succo.

Mettete in una ciotola la scorza di arancia, i datteri, il succo d’arancia e limone, l’olio, l’uovo, le arachidi, lo zucchero e mescolate.

Aggiungete la farina e il lievito. Amalgamate bene.

Versate il composto in una teglia tonda di plexiglass di 20 cm di diametro, imburrata e infarinata, livellate e infornate in forno preriscaldato a 180° per 20/25 minuti.

Una volta intiepidita spolverate di zucchero a velo.

Squisita da sola, eccellente con una pallina di gelato alla vaniglia.

https://www.ricettario-bimby.it/prodotti-da-forno-dolci-ricette/torta-noci-e-datteri/l5lqj07p-50f8e-456980-d2121-x3e1a80x 

Torta di datteri tunisina, ricetta originale:

https://www.kucinadikiara.it/2017/12/torta-di-datteri-alla-tunisina.html?m=1

Insalata svedese di barbabietole e mele

Vorrei finire oggi con il menù svedese perché l’autunno ci dona dei prodotti straordinari, ultimamente ho fatto delle ricette buonissime e sono ansiosa di pubblicarle. Comunque questa ricetta odierna si addice anche all’autunno, è un contorno fresco e originale, semplice e rapido da preparare. Nella ricetta originale c’è l’aringa.

Ingredienti per 4 persone: 

2 barbabietole rosse cotte

1 mela

1 cetriolo

60 ml di panna

Succo di limone

Sale, pepe

Erba cipollina

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure. Tagliate le mele e le barbabietole a cubetti, il cetriolo a fettine, tritate l’erba cipollina. Mischiate la panna con un cucchiaio di succo di limone, ottenendo la panna acida. Con questa condite le verdure in una ciotola da servizio, salate, pepate e decorate con erba cipollina.

https://migusto.migros.ch/it/ricette/insalata-di-barbabietole-alla-svedese

Crostata di mele con frolla al miele

 

Poiché le mele sono di stagione a maggio, ne approfitto per pubblicare un esperimento che ho trovato per caso in internet cercando una pasta frolla più light di quella classica. In questa c’è il miele al posto dello zucchero, poco olio al posto del burro e un solo uovo. Il risultato è gustoso e scenografico. Solo attenzione alla cottura, perché questa frolla si secca facilmente. Le torte di mele sono un capolavoro di gusto. Vorrei che bastassero ad addolcire tutte le amarezze della vita, ma purtroppo non bastano. Tuttavia aiutano 🙂

Ingredienti per una tortiera di 24 cm:

270 gr di farina

(o 180 farina di grano e 90 fecola di patate)

90 gr di miele + 20 per glassare

60 ml di olio di riso

1 uovo

½ bustina di lievito in polvere

3 mele

Cannella

20 gr di zucchero

Succo di limone

Preparazione:

Disponete la farina a fontana sul ripiano di lavoro, sgusciateci al centro l’uovo, versate il miele e l’olio e mescolateli fino ad ottenere una crema, poi impastate velocemente con il lievito. Potete usare il mixer se volete. Ponete in frigo avvolto con pellicola per 30 minuti.

Lavate e sbucciate le mele. Tagliatele a metà, eliminate il torsolo e incidetele come per ricavarne fettine sottili. Spennellate di succo di limone.

Imburrate e infarinate una tortiera a cerniera apribile. Stendetevi sopra la pasta frolla, foderando anche i bordi.

Sistemate le mele sul fondo e spolveratele di zucchero e cannella. Con i rebbi di una forchetta incidete il bordo della frolla per decorarlo. Infornate in forno già caldo per 20 minuti a 180°. Sfornate e fate intiepidire. Fate sciogliere il resto del miele al microonde per qualche secondo, poi spennellate la superficie della crostata.

https://www.apiflor.com/pasta-frolla-al-miele/

https://www.mangioridoamo.com/2018/03/crostata-di-frolla-al-miele-con-marmellata-di-more.html

Torta invisibile di mele

Gateau invisibile aux pommes, ideata dalla blogger Eryn nel 2008 e da allora diventata famosa in rete. Invisibile nel senso che di impasto ce n’è ben poco, è quasi tutta frutta. L’ho conosciuta in internet anni fa e da allora aspetto il momento di farla. Mele di stagione in aprile e maggio: quale periodo migliore? A parte che è sempre il momento per una torta di mele. Questa ha il pregio di essere velocissima da fare, light e ovviamente squisita.

Ingredienti per una tortiera di 20 cm (8 porzioni):

850 gr di mele

70 gr di farina

70 gr di zucchero

20 gr di burro

2 uova

½ bustina di lievito vanigliato

Cannella

La buccia grattugiata di un limone

Preparazione:

In una terrina, con l’aiuto di uno sbattitore elettrico, montate le uova con lo zucchero, fino a rendere l’impasto spumoso; sempre frullando, versate il burro fuso, il latte, infine la farina, la cannella, il lievito setacciato, il limone. Ponete da parte.

Sbucciate le mele, tagliatele in quarti, eliminate il torsolo e affettatele sottili sottili.

Rivestite una teglia di carta da forno e versate l’impasto.

Versate le mele nell’impasto; sistemate le fettine impilate, soprattutto quelle in superficie; girate la tortiera in modo da condire tutta la frutta.

Cuocete in forno a 180° per circa 40 minuti, finché non risulta cotta e lo stecchino asciutto.

https://www.tavolartegusto.it/ricetta/torta-invisibile-di-mele/

 

Piccatine di pollo

Buon primo maggio! La piccata di pollo è un secondo piatto veloce e gustoso. Il nome mi piace molto. Ricordo la scena del film Figli di un dio minore, quando i protagonisti, tra cui un eccezionale William Hurt (da poco scomparso, ahimé), vanno al ristorante e lui consiglia a lei la piccatina di vitello, ma non sa spiegarle “che diavolo è la piccatina”; è una scaloppina di vitello o pollo al limone. Il nome significherebbe “battuta” per renderla più tenera. Pare sia stata importata negli USA dagli immigrati italiani, e qui la conduttrice Martha Stewart la rese famosa inserendola nel suo libro di ricette. Il limone è uno dei frutti di stagione in aprile, quindi è un vero piacere usarlo quando arriva il caldo. Io, rispetto alla ricetta originale, non ho usato i capperi e il prezzemolo, ma ho aggiunto la buccia di limone. Al supermercato si possono trovare le scaloppine di pollo già pronte, un formato molto interessante, perché le fette sono spesse e all’interno rimangono morbide. Semplice ma squisito.

Ingredienti per 4 persone:

Petto Di Pollo 700 Gr (scaloppine)

Farina 00 40 Gr

Burro 40 Gr

Capperi Dissalati 2 Cucchiai

Parmigiano Grattugiato

1 Cucchiaio Vino Bianco Secco o brandy o Marsala (io ho usato sherry spagnolo)

1/2 Bicchiere Succo Di Limone

Prezzemolo Fresco Q.B.

Sale Fino Q.B.

Pepe Nero Macinato Q.B.

Preparazione:

Se volete seguire la ricetta originale, mettete le fettine di petto di pollo tra due fogli di carta forno e assottigliatele con il batticarne. Io non l’ho fatto perché così rimangono più morbide. Mescolate in un piatto la farina, il parmigiano grattugiato, sale e pepe. Passate in questo mix le fettine di pollo facendo aderire bene la panatura. Riscaldate in una padella ampia il burro. Non appena sarà sciolto, aggiungete le fette di pollo con i capperi e la buccia di limone, e cuocetele su entrambe i lati a fuoco alto per circa 3 minuti, fino a quando la carne non sarà dorata. Sfumate con lo sherry e fiammeggiate. Ultimate con il prezzemolo.

https://www.cookist.it/piccata-di-pollo/

Insalatina di mele, formaggio, rucola e noci

Dopo alcune settimane di freddo e pioggia, gli ultimi giorni di sole, gli alberi fioriti e le prime rondini, annunciano che è arrivata la primavera. Aprile è quasi finito, ma ci ha regalato alcuni frutti e verdure squisiti, a cui dedicherò un menù. Inizio con un’insalatina un po’ inusuale che ho scoperto ai tempi del liceo. semplice, ma originale e gustosa. Ingredienti di stagione: mele, rucola, limone.

Ingredienti per due persone:

1 mela

100 gr di formaggio semi-stagionato tipo caciotta (io ho usato Galbanino light)

20 gr di gherigli di noci

1 mazzetto di rucola

1 cucchiaio di olio evo

Succo di limone

Sale, pepe

Preparazione:

Sciacquate la rucola e ponetela in un colino ad asciugare.

Sbucciate la mela, eliminate il torsolo e tagliatela a tocchetti, poi poneteli nella ciotola di servizio con del succo di limone.

Eliminate la buccia del formaggio e tagliatelo a dadini.

Tritate le noci grossolanamente.

Spezzettate o tritate la rucola.

Aggiungete nella ciotola il formaggio, le noci, la rucola, l’olio, salate, pepate, mescolate e servite.