Risotto con lenticchie di Castelluccio, salsiccia umbra e burro al tartufo nero

Da qualche anno sto rivalutando lenticchie e cotechino a Capodanno, perché di solito vengono trascurati nei veglioni, serviti solo a mezzanotte, tanto per rispettare la tradizione. E quasi tutti usano il cotechino industriale. Invece io cerco di nobilitarli. Per quanto riguarda le lenticchie, sono super sostenibili, in quanto richiedono poca acqua. Quelle di Castelluccio vengono coltivate in montagna, quindi non necessitano di antiparassitari. E vogliamo parlare del gusto? Le lenticchie le ho cotte a parte e sono venute squisite, anche perché ho usato l’acqua di cottura del cotechino artigianale che ho usato per il secondo. Non si spreca niente nella mia cucina. Ma se volete usare del brodo viene buono lo stesso. La salsiccia umbra invece è più saporita delle altre. Per imitarla si condisce la pasta di salsiccia con pepe nero, aglio secco in polvere e un goccio di vino bianco.

Ingredienti per 6 persone:

Per il risotto:

400 gr di riso carnaroli

200 gr di salsiccia umbra

100 gr di porro

2 cucchiai di olio evo

6 cucchiaini di burro al tartufo nero (ottimo quello di marca Ocelli)

Sale e pepe

Per le lenticchie di Castelluccio risottate:

250 gr di lenticchie di Castelluccio di Norcia IGP

500 ml di acqua di cottura del cotechino

70 gr di porro

1 carota

1 gambo di sedano

1 rametto di rosmarino

2 foglie di salvia

2 foglie di alloro

2 cucchiai di olio evo

1 bicchiere di vino bianco

Preparazione:

Mondate e lavate le verdure e le erbe. Tritate con il mixer Porro, carota e sedano. In una pentola scaldate l’olio e fate soffriggere a fuoco dolcissimo le verdure, per qualche minuto. Sciacquate le lenticchie (non necessitano ammollo), scolatele e aggiungetele al soffritto, facendole tostare brevemente, poi sfumate col vino. A questo punto portate a cottura, aggiungendo man mano delle mestolate di acqua di cottura del cotechino o brodo. Regolate di sale e unite le erbe aromatiche. Occorreranno 35 minuti. A me piacciono al dente.

Intanto preparate il risotto. Tritate al mixer il porro, scaldate l’olio in una pentola e imbiondire il porro per qualche minuto, poi aggiungete il riso e tostatelo brevemente. Portate a cottura aggiungendo man mano mestolate di acqua bollente o brodo. Spellate e sbriciolate la salsiccia e rosolatela in un padellino antiaderente, poi unitela al riso. Regolate di sale. Quando mancano 5 minuti aggiungete 4 mestoli di lenticchie (ne avanzeranno, ma serviranno per accompagnare il secondo). Impiattate e adagiate sopra il riso un cucchiaino di burro al tartufo per ogni piatto.

https://www.ideericette.it/risotto-lenticchie-e-cotechino-di-san-silvestro/

Rigatoni con spinaci, caciocavallo e salsiccia secca in friggitrice ad aria

Questa è una pasta al forno che con la friggitrice ad aria in 15 minuti è pronta, con la superficie croccante e rosolata. Vi permette inoltre di sfruttare avanzi di verdure, formaggi e salumi che avete in frigo. Da quando compro verdure al mercato, ho scoperto che gli spinaci freschi senza pesticidi sono moooolto più buoni di quelli surgelati. Quindi li uso 🙂 a proposito di mercato, lì ho preso del caciocavallo, del pecorino e della salsiccia secca, tutti prodotti calabresi. Che bontà!

Ingredienti per 3 persone:

300 gr di rigatoni di Gragnano

120 gr di caciocavallo 

60 gr di salsiccia secca

1 busta di spinaci freschi

60 gr di parmigiano e pecorino grattugiati

60 gr di pangrattato

3 cucchiaini di olio extravergine

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate gli spinaci, poi metteteli a cuocere in un’ampia pentola antiaderente senza acqua e cuoceteli per 20 minuti. 

Lessate al dente i rigatoni in abbondante acqua bollente salata.

Tagliate la salsiccia e il caciocavallo a cubetti.

Mischiate il pangrattato con i formaggi grattugiati e un cucchiaio d’olio.

Condite la pasta ben scolata con gli spinaci, 2 cucchiai di olio, caciocavallo e salsiccia, sale e pepe. Foderate con carta forno il contenitore della friggitrice ad aria, inserite la pasta condita e ricoprite la superficie con la mistura di pangrattato. 

Cuocete a 200 gradi per 15 minuti. Ovviamente potete usare anche il forno tradizionale.

, ,

Fusilli con zucca e pancetta piccante

Autunno, tempo di zucca. Per tutta la stagione ne tengo sempre una in frigorifero. Al mercato ne trovo un tipo che viene dal Piemonte mi pare, cioè qui a due passi. E’ dolcissima e ha una polpa compatta. Mai provata con la pancetta? Abbinamento perfetto. Al mercato ho il mio pusher di prodotti calabresi e tengo sempre in frigo anche della pancetta piccante che è una bomba. Quello che mi piace di questi prodotti è che provengono da piccole aziende, assenti dalla grande distribuzione, e suppongo usino carne di maiali di piccoli allevamenti, perché il sapore è completamente diverso dai prodotti industriali, che usano animali da allevamenti intensivi. La pasta, nemmeno a parlarne, deve essere di Gragnano o al massimo Senatore Cappelli. Grano italiano, lenta essiccazione, trafilata al bronzo, liscia, mai rigata. Se non lo capiamo noi italiani, chi deve capirlo? Sono tempi duri per me. Ho avuto un diniego che ha sconvolto tutti i miei progetti personali e delle lamentele ridicole. Ma non mi arrendo e continuo a sperare che tutto questo finirà presto. Perché senza speranza la vita è un buco nero che inghiotte tutti i nostri sogni.

Ingredienti per 2 persone:

200 gr di fusilli di Gragnano

½ zucca piccola mantovana o delica

100 gr di pancetta calabrese piccante

salvia, rosmarino, alloro

aglio in polvere

sale e pepe

Preparazione:

Cuocete la zucca tagliata a fette, con la buccia, in forno, a 180° per mezz’ora.

Ricavate la polpa eliminando buccia e semi, poi schiatela bene con una forchetta.

Tagliate la pancetta a dadini, eliminando se occorre la cotenna (io l’ho lasciata).

Lessate la pasta in acqua bollente salata.

Lavate, mondate e tritate salvia e rosmarino.

Rosolate la pancetta in una padella saltapasta. Aggiungete la zucca, l’aglio, l’alloro e dell’acqua di cottura, in modo da ottenere una crema che non sia troppo densa. Se occorre salate e pepate. Fate insaporire per qualche minuto.

Scolate la pasta al dente, mettetela nel saltapasta, unite le erbe e fate saltare in modo da amalgamare bene gli ingredienti.

Riso al forno con verdure “tutto a crudo”

Girovagando in internet ho trovato questa ricetta e mi ha incuriosito perché permette di saltare il passaggio di lessare il riso (risparmio energetico). E allora via con le verdure di un coltivatore locale, quasi km zero. Estive, ma ancora di stagione per via del caldo record di questi mesi. Anche il riso è locale, perché abitando in Lomellina, la patria del riso italiano, sarebbe un delitto usare un prodotto di altre zone. Per i formaggi, ho preparato io con il tritatutto un mix di parmigiano e pecorino calabrese, e usato una provoletta di capra calabrese, entrambi artigianali, presi al mercato.

Ingredienti per 4 persone:

300 gr di riso arborio

200 ml di acqua o brodo vegetale

1 patata dolce

1 zucchina grande

1 peperone

4 pomodori perini

1 cipolla bianca grande

Mix parmigiano + pecorino

100 gr di provola

Olio extravergine

pangrattato

aglio in polvere

basilico fresco

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate tutte le verdure. Con la mandolina tagliate a fettine sottili la patata, la zucchina e la cipolla. Tagliate a filetti il peperone e a cubetti il pomodoro.

Ungete una teglia (io ne ho usata una di plexiglass) e spolverizzate di pangrattato. Sistemate sopra la metà delle verdure: fettine di patata, di cipolla e peperone. Coprite con un filo d’olio, sale, pepe, aglio secco, mix di formaggi grattugiati. Sopra sistemate la metà del riso, salate, coprite con le zucchine, il pomodoro, il basilico tagliuzzato e la provola tagliata a fettine sottili. Coprite con il resto del riso, sopra il quale metterete le verdure rimanenti: patate, cipolla, peperone, pomodori e zucchine. Salate, pepate e condite con aglio secco e un filo d’olio. Versate l’acqua o il brodo di lato, coprite con alluminio e infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti.

Trascorso questo tempo, togliete l’alluminio, spolverizzate la superficie con pangrattato e mix di formaggi grattugiati. Ungete con un filo d’olio e cuocete per altri 10 minuti, fino a che il tortino non sia ben rosolato.

https://www.cookist.it/risotto-al-forno-a-crudo/ 

Risotto al melone

Ultimi giorni d’estate. Ne approfitto per gustare gli ultimi prodotti estivi dell’orto. Ovviamente non sono più riuscita a pubblicare da un po’ perché ho ricominciato con mia immensa “gioia” a lavorare. Finalmente ho trovato il modo di mangiare prodotti locali. Abbiamo preso l’abitudine di servirci nei piccoli negozi di alimentari e al mercato, dove ho trovato la bancarella di un coltivatore che ha il suo campo a pochi chilometri da casa mia. E non usa molti pesticidi, perché i suoi prodotti sono un po’ bacati qua e là e bruttarelli a vedersi, ma buonissimi e di certo freschi. Al mercato prendiamo anche prodotti tipici siciliani e calabresi e salumi prodotti artigianalmente qui in zona. Per la carne ci serviamo da un macellaio che usa carne di piccoli allevamenti locali, il pane lo prendiamo in panetteria e il vino sfuso. Io voglio lasciare un bel mondo alla mia bellissima nipotina ❤️. Questa ricetta potrebbe essere originaria di Mantova, che fornisce il 30% della produzione nazionale di questo frutto. Sul sito Mincio e dintorni si legge: “Il melone al tempo dei Gonzaga si consumava fresco o trasformato, come testimoniano alcuni documenti del tempo, in cui si parla di meloni confiti in cucharo: dal frutto sappiamo che si possono ottenere confetture, minestre come risulta nel libro di cucina L’arte di ben cucinare del cuoco ducale Bartolomeo Stefani, nel quale viene descritta la minestra di poponi (meloni), a cui vengono anche aggiunti i semi pestati del frutto.” Famoso quello di Sermide, IGP, cui si dedica anche una festa.

Ingredienti per 4 persone:

320 gr di riso vialone nano

1/2 melone grande di media maturazione (o uno piccolo)

1/2 cipolla grande (o 1 piccola)

1 bicchiere di prosecco o vino bianco

20 gr di burro senza lattosio

40 gr di parmigiano (o grana padano)

2 cucchiai Olio extravergine d’oliva

Sale e pepe

1 l  di brodo vegetale

Preparazione:

Lavate e mondate il melone, eliminando i semi. Svuotatelo della polpa mantenendo intatta la scorza. Frullate la polpa.

Tritate la cipolla e fatela soffriggere in una pentola con l’olio. Dopo qualche minuto aggiungete il riso e fatelo tostare, poi sfumate con il vino. Salate e portate a cottura aggiungendo man mano mestoli di brodo bollente. Io per non sprecare brodo aggiungo acqua bollente e condisco direttamente il riso con il dado. A metà cottura aggiungete il melone. 

A cottura completata spegnete il fuoco, mantecate con burro e parmigiano, guarnite con pepe, pezzetti di melone, menta fresca, e servite. Se volete, una delle persone al tavolo potrà avere la sua porzione servita direttamente nella scorza del melone.

https://mincioedintorni.com/enogastronomia/risotto-al-melone-di-sermide/ 

https://blog.giallozafferano.it/cucinaplus/risotto-al-melone/

Vermicelli di riso con fagioli azuki e miso

Mesi fa sono andata in via Paolo Sarpi a Milano, la China Town milanese, dove oltre a mangiare street food orientale, sono entrata in due negozi di alimentari asiatici e ho fatto incetta di prodotti orientali. Da quel giorno ho iniziato a preparare ricette asiatiche con una certa regolarità. In seguito ho scoperto che nella mia città c’è un market di cibi orientali. A parte il fatto che qualsiasi supermercato ormai ha uno scaffale dedicato. La sostenibilità sta nel fatto che con un pugno di fagioli azuki (coltivati in Italia), mezza confezione di vermicelli di riso e un po’ di verdura, fai un piatto unico sano, sostanzioso e con un gusto esotico irresistibile.

Ingredienti per 3 persone:

180 gr di vermicelli di riso

210 gr di fagioli azuki verdi

1 pezzo di alga kombu

30 gr di miso

1 zucchina

½ cipolla

½ peperone

1 spicchio d’aglio

1 pezzetto di zenzero fresco

1 cucchiaio di olio di sesamo

2 cucchiai di olio di riso

salsa di soia

1 foglia di alloro

peperoncino, sale

Preparazione:

Mettete a bagno i fagioli per 3 ore. Metteteli in una pentola con acqua fredda, una foglia di alloro, sale e un pezzo di alga kombu, e lessateli per 45 minuti.

Lavate e mondate tutte le verdure. Con la mandolina tagliate a fettine le zucchine, i peperoni e le cipolle. Tritate l’aglio e lo zenzero.

Scaldate in un wok gli oli e rosolate le verdure, portandole a cottura.

Lessate per un minuto i vermicelli in acqua bollente salata e scolateli. Unite i fagioli scolati alle verdure, amalgamate bene, poi scostate il tutto su un lato e accanto versate i vermicelli. Conditeli con il miso e la salsa di soia, poi mischiateli con le verdure. Impiattate in ampie ciotole orientali e servite con peperoncino e salsa di soia a parte in una ciotolina.

https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/primi/spaghetti-di-riso-con-azuki-verdi-e-miso/ 

Sugo con polpette dell’Ikea

Stamattina ho scoperto che esiste una trasmissione TV, sul canale 33, che si intitola La cucina economica, condotta da Csaba della Zorza. A dispetto del titolo, dà una serie di indicazioni per una cucina sostenibile. Giuro che non lo sapevo, non ho scopiazzato. La mia idea di un blog di cucina sostenibile risale a un anno fa, e allora avevo trovato un solo libro che ne parlava; oggi vedo che ce ne sono vari, ma non mi sembra di vedere un sito o blog dedicato a questo in Italia. La mia idea era di contattare uno di questi autori e proporre una partnership. Il problema è avere tempo. Fare un blog serio richiede un impegno full time, ma io purtroppo devo lavorare per mantenermi. Non come certe foodblogger che sono casalinghe (anche un po’ scarse se è per questo), e hanno il marito danaroso che con la sua ditta web fa in modo che il sito della moglie sia sempre il primo a comparire quando cerchiamo una ricetta in google. Ma torniamo alla cucina sostenibile: occorre comprare il più possibile cibi semplici, non industriali. Io lo faccio quasi sempre. Raramente capita in casa un cibo precotto, in questo caso il mio compagno ha comprato le polpette dell’Ikea. Sì, sfiziose, però dove sta il divertimento di cucinare? Io invece ci ho preparato un sugo velocissimo e gustoso. Perché gli svedesi sono i numero uno per i mobili, ma per la cucina ci pensiamo noi italiani 😉

Ingredienti per 3 persone:

330 gr di polpette surgelate dell’Ikea

2 scatolette di polpa di pomodoro Mutti

½ cipolla di Tropea

2 spicchi d’aglio

1 carota

300 gr di vermicelli di Gragnano

1 cucchiaio di olio extravergine

Sale, peperoncino fresco

Basilico fresco

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure, poi tritatele.

Scaldate un cucchiaio d’olio in una pentola saltapasta e ponete le verdure a soffriggere per qualche minuto, poi unite la polpa di pomodoro e due bicchieri piccoli d’acqua (usate le scatolette come misurini). Salate e fate cuocere il sugo per una mezz’ora, coprendolo per metà cottura. Quando mancano 10 minuti aggiungete le polpette.

Lessate al dente la pasta in acqua bollente salata, poi scolatela.

Condite la pasta con il sugo di polpette, facendola saltare per qualche minuto nella pentola saltapasta, impiantate, decorate con il basilico, poi servite con il peperoncino a parte.

Vermicelli con cozze e peperoni

Estate, tempo di cozze e peperoni. Una cucina sostenibile deve infatti rispettare la stagionalità dei prodotti, e io prima di acquistare controllo sempre su un apposito sito (link sotto). Per la paella di cui ho pubblicato la ricetta qualche giorno fa ho utilizzato circa la metà delle cozze e dei peperoni acquistati, quindi bisognava prevedere un piatto per smaltirli. La pasta di Gragnano di solito è fatta con grano 100% italiano, e anche questa è una scelta sostenibile, e sana: in certi paesi esteri usano maggiori quantità di pesticidi… Quanto al sapore, l’accoppiata è collaudata, se ne trovano molte ricette in internet. In questo piatto c’è tutta l’essenza della cucina mediterranea, non solo sana, ma sostenibile: cereali, verdure, poche proteine, olio di oliva.

Ingredienti per 2 persone:

200 gr di vermicelli di Gragnano

500 gr di cozze fresche già pulite esternamente in pescheria

1 peperone giallo

½ cipolla di Tropea

1 scatoletta di polpa di pomodoro Mutti

4 spicchi d’aglio

2 foglie di alloro

2 cucchiai di olio evo

1 peperoncino rosso fresco

peperoncino dolce in polvere

prezzemolo

basilico fresco

sale, pepe

Preparazione:

Fate scaldare 1 cucchiaio d’olio in una padella con due spicchi d’aglio, prezzemolo tritato (anche surgelato), un pezzetto di peperoncino, pepe e inserite le cozze. Fatele aprire a fuoco vivace con il coperchio. Poi togliete dalla padella e tenete da parte cozze e liquido.

Lavate e mondate il peperone e la cipolla. Tagliate il primo a listarelle e la seconda ad anelli.

Nella stessa padella scaldate 1 cucchiaio d’olio e fate stufare le verdure con l’alloro e due spicchi d’aglio. Quando sono abbastanza morbide unite la salsa, due bicchieri piccoli d’acqua (potete usare la scatoletta vuota come misurino) e il liquido delle cozze filtrato. Regolate di sale.

Intanto sgusciate le cozze lasciandone da parte 10 per la decorazione del piatto. Scegliete quelle con il guscio più pulito.

Lessate la pasta in acqua salata bollente e scolatela al dente.

Quando il sugo si è ben ristretto unite le cozze sgusciate, la pasta e il peperoncino in polvere, saltando il tutto per qualche minuto.

Impiattate decorando con le cozze intere, se gradito aggiungete del peperoncino fresco tritato e ultimate con le foglie di basilico spezzate con le dita o le forbici.

https://www.nonnapaperina.it/2011/08/spaghetti-con-cozze-e-peperoni-prova-questo-piatto/

https://www.stagioninelpiatto.com/frutta-verdura-pesce-di-stagione-calendari/ 

Lasagne al ragù con la zucca

Oggi è la festa della donna ed è il mio compleanno. Così ho dedicato la giornata a me stessa. I festeggiamenti sono iniziati ieri: siamo andati a Milano, alla mostra di Bosch con gli amici e poi abbiamo mangiato un’ottima pizza insieme alla pizzeria Positano, che consiglio vivamente. Oggi ho messo in secondo piano il lavoro, mi sono rilassata con il mio compagno, ho cucinato un buon piatto per pranzo, ho scartato i regali (adoro il mio nuovo bollitore e il mio maneki neko) e poi siamo andati a cena insieme in un ristorante toscano a mangiarci una bella fiorentina. I festeggiamenti continueranno sabato, con una cena con degustazione. Il compleanno ideale direi. E anche pubblicare una ricetta sul mio blog fa parte del dedicarmi a me stessa, alla mia passione per la cucina. Inauguro un menù ultimi giorni d’inverno con la zucca, che tanto amo, a cominciare da queste ottime lasagne preparate dal mio compagno. Auguro a tutte le donne buone e generose di avere le mie fortune. E alla mia futura nipotina una vita piena e felice 🙂

Ingredienti per una teglia media:

250 gr di lasagne fresche pronte

Metà zucca butternut

400 gr di trita mista

1 carota

1 cipolla

1 gambo di sedano

1 bottiglia piccola di salsa di ciliegini

1 barattolo piccolo di polpa Mutti

2 cucchiai di olio extravergine

1 bicchiere di vino bianco

spezie suk

50 gr di parmigiano grattugiato

500 ml di besciamella light pronta

Noce moscata, sale

La zucca cotta in forno e frullata. 30 minuti in forno a 220 gradi.

Preparazione:

Pulite la zucca: lavatela e tagliatela a fette. Vi serviranno 500 g di zucca pulita. Posizionate le fette di zucca su una placca rivestita con carta forno e cuocete in forno statico preriscaldato a 180°C per 35 minuti. Una volta pronta, svuotatela dei semi interni, eliminate la buccia e schiacciatela con lo schiacciapatate per ottenere una purea, oppure frullatela.

Mentre cuoce la zucca tritate carota, cipolla e sedano al mixer, scaldate in una casseruola l’olio e gettateci il trito ad ammorbidirsi a fuoco dolce per 5 minuti; poi unite la trita e fatela rosolare per qualche minuto, fino a che non è più rosa, poi sfumate col vino. Aggiungete il pomodoro, le spezie, sale e cuocete per circa mezz’ora.

Imburrate una teglia rettangolare media, che contenga agevolmente le sfoglie senza sovrapporle troppo. Iniziate con 2 sfoglie sul fondo, stendetevi uno strato di ragù, uno di zucca, uno di besciamella e una spolverata di noce moscata e parmigiano. Continuate fino a terminare gli ingredienti, non necessariamente inserendoli tutti in ogni strato. Per ultimi stendete due sfoglie, la besciamella e il parmigiano.

Infornate in forno già caldo a 220° per 30 minuti, eventualmente attivando il grill gli ultimi 5 minuti per rosolare la superficie. Aspettate che non siano più bollenti per porzionarle e servire.

 

Risotto ai porcini

Risotto ai porcini: un altro grande classico per continuare il nostro menù celebrativo. Un piatto realizzato dal mio compagno, l’esperto di risotti, appositamente scelto per abbinarvi lo champagne che ho acquistato per rendere speciale i nostri festeggiamenti. Infatti il risotto ai porcini è indicato come piatto che esalta il pregiato vino francese. Come antipasto abbiamo servito dei crostini con Camembert e per dessert una creme brulee, perché su internet ho visto che queste specialità si abbinano magnificamente con lo champagne. Chiaro che l’ideale sarebbe usare dei porcini freschi, ma non li abbiamo trovati. Quelli surgelati sono molto comodi da usare e per rinforzare il sapore io uso i porcini secchi. Come tipo di riso io suggerisco di prendere, se lo trovate, il riso della Lomellina, che è il migliore d’Italia.

Ingredienti per 4 persone:

Riso Carnaroli 320 g

Funghi porcini surgelati in busta 400 g

Funghi porcini secchi 15 g

Brodo vegetale 1 l

Cipolla dorata piccola 1

Aglio 1 spicchio

Burro 30 g

Olio extravergine d’oliva 2 cucchiai

Sale fino q.b.

Pepe nero q.b.

PER MANTECARE E GUARNIRE

Parmigiano Reggiano DOP grattugiato 50 g

Burro 30 g

Prezzemolo tritato 2 cucchiai

Preparazione:

Scaldate l’olio in una padella antiaderente e fate soffriggere brevemente uno spicchio di aglio schiacciato, poi alzate la fiamma e aggiungete i funghi. Rosolate i funghi a fuoco vivace per circa 10 minuti in modo che prendano colore, poi salate, pepate e togliete dal fuoco.

Nel frattempo mondate e tritate finemente la cipolla. Sciogliete il burro in una casseruola, aggiungete la cipolla e lasciatela cuocere dolcemente per 10-15 minuti, aiutandovi con un mestolo di brodo se necessario. Quando la cipolla si sarà intenerita, unite il riso e fatelo tostare per un paio di minuti.

Quando il riso sarà diventato quasi trasparente, portatelo a cottura aggiungendo un mestolo di brodo alla volta e mescolando spesso.

Ammollate in acqua calda i funghi secchi per 5 minuti, poi scolateli, filtrate l’acqua e unitela al riso. Tagliuzzate i funghi. Quando il riso sarà molto al dente, pochi minuti prima che sia pronto, unite i funghi porcini e finite la cottura, regolando di sale e pepe se necessario.

Una volta cotto, mantecate il risotto a fuoco spento aggiungendo il burro e il parmigiano grattugiato, e mescolate bene. Per ottenere un perfetto risotto all’onda potete aggiungere un altro mestolo di brodo, se necessario. In ultimo, guarnite con del prezzemolo fresco tritato.

https://ricette.giallozafferano.it/Risotto-ai-funghi-porcini.html