Cous cous con verdure e tacchino in stile Maghreb

In questi ultimi giorni di maggio, propongo un menù internazionale con verdure e frutta di stagione. Comincio con un piatto ispirato ai paesi del nord Africa, in particolare il Marocco.

Posso sfogarmi un po’? È un periodo difficile col lavoro. Per me, lavorare con gli adolescenti non ha più senso. Ho già fatto richiesta per cambiare lavoro, e intanto ho ottenuto almeno di spostarmi da questa zona che detesto. Bene, è già qualcosa. Perché credo che i ragazzi qui siano lo specchio degli adulti che non sopporto. Spero dunque di trovare gente più umana e leale, nel luogo in cui mi sposterò. Se poi il mio sogno si avvera, e cambierò lavoro, tanto meglio. Ma è già positivo cambiare zona. Il blog è il termometro del mio umore. Più mi distacco dal lavoro, più trovo tempo per cucinare e pubblicare ricette.

Io sono stata in nord Africa e quindi posso dire la mia sul cous cous, piatto che ho cucinato varie volte. Bene usare il cous cous precotto perché il tempo per cucinare oggigiorno è poco. Poi uno stufato di carne e verdure con spezie mediorientali, con cui condire la semola di grano a grana grossa. Le ali di tacchino costano poco, ma ci mettono tanto a cuocere, non so se le userò di nuovo. Sapori maghrebini…

Ingredienti per 2 persone:

Un’ala di tacchino (450 gr)

120 gr di cous cous precotto

4 pomodorini

2 cipollotti rossi

1 zucchina

½ finocchio

2 carote

10 asparagi

2 spicchi d’aglio

2 cucchiai di olio evo

2 cucchiai di burro

Menta, peperoncino, sale

Spezie ras El hanout

Preparazione:

Lavate e mondate le verdure, poi inseritele (ad eccezione di asparagi e aglio) in una pentola capace colma di acqua fredda con l’ala di tacchino, salate e fate lessare il tutto per circa un’ora.

Lessate gli asparagi a parte, al dente, in acqua bollente salata.

Scolate il tacchino e le verdure. Tagliate queste ultime a pezzi, compresi gli asparagi, e mettetele in una padella con un bicchiere del brodo ottenuto, le spezie e l’aglio tritato. Pulite il tacchino da cartilagini, ossa e pelle, tagliando a pezzetti la carne ottenuta.

Stufate le verdure e la carne per 5 minuti con due cucchiai d’olio e il pepemenroncino nel brodo, finché questo si sia ristretto formando una salsina.

Preparate il cous cous seguendo le istruzioni della scatola, usando il brodo invece dell’acqua. Condite con il burro.

Servite il cous cous con la menta, le verdure e la carne stufate. Usate il brodo per altre preparazioni.

Spiedini di gamberi e fragole

Oggi ho avuto una splendida notizia! Qualche giorno fa ho scritto che ho fatto due passi per cambiare vita. Ebbene uno di questi si è concretizzato, quindi la mia vita cambierà, e questa è una svolta, perché chi mi conosce sa che io ne ho abbastanza del luogo in cui vivo da 20 anni, della gente che lo popola. Sono fiera di me perché per evolversi bisogna avere la forza e il coraggio di cambiare, e questo non è da tutti. Molti per paura “scelgono” di rimanere nella loro situazione stagnante, squallida ma sicura. Non io. Come dice Homer Simpson: addio, schiappe! Per celebrare voglio proporvi da oggi un menù sempre con verdure di stagione, ma a base di pesce. Ora, avevo in frigorifero dei gamberi cotti e delle fragole. I gamberi cotti si trovano già pronti al supermercato e costano poco. E le fragole? Mi sono chiesta: staranno bene con i gamberi? Secondo me poteva funzionare, così ho cercato in internet e ho trovato molte ricette con questi due ingredienti, per lo più insalate e risotti. Ma ho notato anche uno spiedino e mi è sembrata un’idea originale e scenografica. Ho usato gli ingredienti che avevo in casa e ne è derivata una ricetta semplice ma efficace. Confermo che l’abbinamento è azzeccato. E ci starebbe un prosecco, per brindare ad una nuova vita!

Ingredienti per 2 persone:

8 gamberi cotti

8 fragole

½ cetriolo

1 panino integrale

4 pomodorini

1 fetta spessa di scamorza

6 foglie di menta

Preparazione:

Sgusciate i gamberi lasciando il carapace sulla coda.

Lavate le fragole e le verdure. Con un pelapatate pelate il cetriolo lasciando qualche striscia di buccia, poi tagliatelo a rondelle.

Dalla scamorza ricavate 4 dadini.

Tagliate il panino a fettine e tostatele da ambo i lati in un padellino antiaderente per qualche minuto.

Infilzate gli ingredienti su 4 spiedi di legno lunghi, alternandoli in questo ordine: gambero, fragola, pane, cetriolo, menta, pomodoro, pane, scamorza, cetriolo, fragola, gambero.

Servite gli spiedini decorando il piatto con 2 foglie di menta.

 

Scafata (zuppa umbra di fave e verdure)

Anche maggio, come aprile, ci regala delle meraviglie dell’orto, come fave, bietole, cipollotti, asparagi, zucchine… anche loro meritano un menù. Così ho pensato di preparare una pietanza che ben rappresenta questo periodo dell’anno, con un omaggio alla mia terra di origine.

La scafata (detta anche baggiana) è un antico piatto del territorio umbro, il cui nome deriva da “scafo”, termine dialettale che indica il baccello della fava. Si tratta di una minestra più o meno asciutta che, secondo la tradizione, veniva preparata in primavera, usando verdure fresche dell’orto come fave, cipollotti, pomodori e bietole. Una ricetta in cui ritroviamo tutta la genuinità e la semplicità dei prodotti della natura umbra. Per la mia tesi ho intervistato vari ex contadini umbri che erano giovani negli anni ’50, e le fave erano sicuramente alla base della loro alimentazione. Le mangiavano tutti i giorni a colazione in una versione più semplice, con le sole fave condite con il lardo. Pulire le fave è piuttosto laborioso, ma si possono usare quelle surgelate. Le bietole si trovano più facilmente surgelate che fresche, qui al nord. Eventualmente sostituitele con le coste.

Ingredienti per 4 persone:

Fave fresche 250 g

Bietole 250 g

Guanciale a striscioline 100 g

Finocchietto 1 ciuffo

Menta 1 ciuffo

Pomodori ciliegini 8

Cipollotti rossi 2

Olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio

Sale q.b.

Pepe q.b.

Preparazione:

Scottate brevemente le fave in acqua salata sgocciolatele: in questo modo manterranno in bel colore verde brillante. Lavate, mondate e tagliate tutte le verdure e le erbe aromatiche.

Fate soffriggere in una casseruola i cipollotti e metà del finocchietto con 1 cucchiaio d’olio, aggiungete il guanciale e lasciate imbiondire. Rilascerà molto grasso, se per voi è troppo prelevate l’eccesso con un cucchiaio e tenetelo per altre preparazioni. Dopo qualche minuto unite le fave e le bietole, e mescolate.

Cuocete a fuoco basso con il coperchio e, dopo 10-15 minuti aggiungete i pomodori. Proseguite la cottura ancora per 10 minuti circa, finché le fave saranno cotte, aggiungendo acqua bollente se necessario. Regolate di sale e di pepe. Decorate il piatto con il finocchietto rimasto e la menta.

https://www.buonissimo.it/lericette/3089_Scafata

Cestini di limone con surimi e datterini

Ecco un altro antipasto glamour, ma semplicissimo da fare, di mia invenzione. A Capodanno qualche antipastino di mare ci deve essere. Questo è fresco, leggero, economico e appaga la vista. Ne avevo proposta una precedente versione più elaborata, ma questa è davvero basic.

Ingredienti per per 10 persone:

5 limoni non trattati

1 confezione di surimi

1 cestino di pomodorini datterini

Succo di limone

Olio evo

Sale e pepe

Prezzemolo tritato

Preparazione:

Lavate i limoni, tagliateli a metà per il lungo e svuotateli della polpa.

Tagliate i bastoncini di surimi a rondelle, i pomodorini a metà e mettete il tutto in una ciotola. Condite con un cucchiaio di olio (io ho usato quello aromatizzato agli agrumi), limone, prezzemolo, sale e pepe; mescolate bene.

Riempite ogni guscio di limone con qualche cucchiaio di insalata di surimi e servite.

 

Alberelli di pasta sfoglia

Anno nuovo, ricette nuove! Buon 2022 a tutti. Spero che questo sia l’anno di un graduale ritorno alla normalità. Per me è stato un inizio di anno incantevole, in ferie, accanto al mio amore. Ed è stato un piacere iniziarlo con una gradevolissima compagnia di amici, in un casolare di campagna in Lomellina, con karaoke e balli, e naturalmente un’ottima cena di San Silvestro. Lasagne, cotechino con lenticchie e mostarda dolce, insalata russa fatta in casa, tiramisù alla Nutella, datteri ripieni di mascarpone e noci, Ferrari per brindare. Come spesso mi capita, aggregandomi all’ultimo, mi viene richiesto di fare gli antipasti, e a me piace proporre sempre qualcosa di scenografico e sfizioso, perché ad inizio cena tutti hanno una fame da lupi, e chi non ne ha si apre lo stomaco.

Stavolta ho voluto strafare e ne ho preparati ben 5, quindi propongo un insolito menù tutto di appetizer, omettendo i muffin salati, che ho già pubblicato (in quest’ultima versione con pancetta dolce e una ciliegina di mozzarella al centro).

Uno stuzzichino di pasta sfoglia non può mancare. Questo è velocissimo e molto carino a vedersi, in tema festivo.

Ingredienti per 10 pezzi:

Un rotolo di pasta sfoglia rettangolare

Una confezione di prosciutto crudo (100 gr circa)

50 gr di parmigiano grattugiato

10 pomodorini datterini

10 spiedini lunghi di legno

Preparazione:

Stendete la pasta sfoglia sulla sua carta forno, copritela con il prosciutto e tagliatela sul lato lungo ottenendo 10 strisce. Spolverizzate con il parmigiano. Ripiegate ogni striscia in “tornanti” via via più stretti, fino a ottenere la forma di alberello, come illustrato al link in coda. Infilzate ogni alberello con uno spiedino lasciando 2 cm in alto vuoti. Stendete gli alberelli sulla stessa carta forno, che adagerete su una teglia.

Cuocete in forno già caldo a 180° per 15 minuti.

Sfornate, lasciate intiepidire e infilzate sulla sommità un pomodorino (va bene anche un’oliva verde).

Io ho usato la scamorza a fette invece del parmigiano, ma lo sconsiglio perché rende difficoltoso piegare le strisce e si indurisce una volta raffreddata.

Per dare un tocco di verde si può usare il pesto.

Per presentare gli alberelli in piedi, infilzate ogni spiedino alla base in un cubetto di Emmental, e in questo modo potranno diventare dei segnaposto originali e golosi.

https://blog.giallozafferano.it/allacciateilgrembiule/alberi-di-sfoglia-segnaposto/

 

Cestini di grana con insalatina estiva

Menù ultimi giorni d’estate… Questa bella estate sta per finire, quindi mi affretto a pubblicare le ultime ricette estive. Avevo molto grana grattugiato in freezer, così ho pensato di fare assaggiare al mio compagno questo antipasto scenografico, ottimo per stupire gli amici a cena. Per altro, il sapore del grana rosolato in padella è davvero squisito. Di solito quando ricomincia il lavoro non riesco più a pubblicare, ma da quest’anno si cambia. Mi impegno a trovare tempo per la mia più grande passione, sottraendolo al lavoro, ovviamente!
Ingredienti per 4 cestini:
200 gr di grana grattugiato
150 gr di pomodorini cocktail
1/2 peperone giallo
1/2 peperone rosso
1/2 cipolla rossa di Tropea
1 piccola rapa rossa cotta
1 cucchiaio di olio extravergine
2 cucchiai di cipolla secca fritta
Menta fresca
Timo limone
Sale

Preparazione:

Lavate e mondate tutte le verdure e le erbe. Affettate sottilmente i peperoni, la cipolla e la rapa. Tagliate a metà i pomodorini. Tritate le erbe. Riunite tutto in una ciotola, condite con olio e sale.
Scaldate un padellino antiaderente e ricopritene il fondo con uno strato sottile di grana (50 gr). Fate sciogliere per qualche minuto, poi con una paletta di legno rovesciate la cialda su un bicchiere capovolto e fate rapprendere. Create così 4 cestini.
Riempite ogni cestino con le verdure e decorate con la cipolla secca e qualche fogliolina di menta.

Mix di avena, legumi e cavolo nero

Buongiorno. Siccome di solito pubblico poche ricette di contorni (ma anche gli antipasti sono in sofferenza), per completare il menù provo a spacciare questa zuppa per un contorno, ma in realtà con aggiunta di crostini e parmigiano potrebbe anche essere un piatto unico o un primo. I mix di legumi e cereali sono molto comodi, specie se si usa la pentola a pressione. Io ho fatto qualche aggiunta interessante, in particolare il cavolo nero che non è facile da trovare, ma gustoso.

Devo dire che questo bè un periodo tosto: le vacanze di Pasqua sono un lontano ricordo e in più, essendo tornate in presenza le classi, ho dovuto lasciare casa del mio compagno per tornare a casa mia. L’impatto con alcuni alunni pestiferi non è stato buono. Una volta la scuola era la mia vita. Ora vorrei finalmente dedicarmi a me stessa, e onestamente credo che un’esistenza dedicata solo al lavoro sia piuttosto triste. Per fortuna si stanno allentando le restrizioni da covid e io già sogno le vacanze a due al sud Italia.

Ingredienti per 4 persone:

250 gr di mix per zuppa (avena, fagioli rossi e bianchi, ceci, piselli)

200 gr di cimette di cavolo nero

1 litro d’acqua

10 pomodorini Piccadilly

1/2 cipolla rossa

1 spicchio d’aglio tritato

2 cucchiai di olio evo

1 foglia di alloro

Sale e pepe

Preparazione:

Lavate e mondate cavolo, pomodorini e cipolla. Tagliate ad anelli la cipolla, a striscioline il cavolo e a metà i pomodorini.

Scaldate l’olio in una pentola a pressione, aggiungete l’olio, l’aglio, la cipolla, il cavolo, l’alloro e soffriggete per qualche minuto. Poi unite il mix di legumi, i pomodorini, l’acqua (per una zuppa più cremosa mezzo litro in più), sale e pepe.

Chiudete la pentola a pressione e fate cuocere 40 minuti dal fischio a fuoco basso.

 

Cefalo al forno con patate e pomodorini

Ragazzi ci siamo: domani aprono i cinema e tante altre attività. Siamo quasi fuori dal covid, anche se in Lombardia vige ancora l’obbligo della mascherina, spesso dei guanti, e la distanza sociale va sempre rispettata. Ma la nostra vita sta tornando quasi alla normalità. Quel che è certo è che, mentre durante il lock down c’era sole e caldo, adesso c’è pioggia e grandine. Qualche giorno fa ho acceso il camino! Per fortuna ho intitolato questo menù “in attesa dell’estate”. Intanto siamo alle fasi finali dei lavori scolastici: ieri scrutini, tra due giorni colloqui telematici dei ragazzi, cui faccio tanti in bocca al lupo (viva il lupo!). Queste sono ricette che risalgono all’anno scorso, quando alla mia pescheria di fiducia compravo tanti pesci che non avevo mai cucinato. Chi ci aveva mai pensato al cefalo? Invece è buonissimo, economico e facile da preparare!

Ingredienti per 2 persone:
1 cefalo grande già eviscerato
3 patate medie sbucciate
8 pomodorini Piccadilly
1/2 cipollotto rosso tritato
2 spicchi d’aglio tritato
2 rametti di prezzemolo
2 foglie di salvia
2 foglie di alloro
2 rametti di rosmarino
2 rametti di timo
Sale, pepe
2 cucchiai e mezzo di olio Evo

Preparazione:

Lavate le patate, pelatele e tagliatele a fette abbastanza sottili.

Sciacquate il cefalo. Tritate le erbe e a parte l’aglio e il cipollotto.
Ponete in una teglia un foglio di carta forno, posizionateci sopra il cefalo e conditelo al suo interno con la metà delle erbe, uno spicchio di aglio a metà, mezzo cucchiaio d’olio, sale e pepe.

Aggiungete accanto al pesce le patate ed i pomodorini lavati e tagliati a metà e condite con il resto delle erbe, 2 cucchiai di olio, sale e pepe. Fate cuocere il pesce in forno caldo a 180 °C per circa 40 minuti.

Servite il cefalo direttamente in teglia.

Tagliatelle fatte in casa con le cozze

Eccoci qua in fase 3 post covid. Abbiamo recuperato praticamente tutte le nostre libertà e per di più, a parte qualche acquazzone, è arrivato anche il caldo. Oggi è stato l’ultimo giorno della scuola a distanza. Mi sembra incredibile che ce l’abbiamo fatta ad arrivare alla fine di questo incredibile percorso. Fare scuola a distanza è davvero pazzesco. Ma ce l’abbiamo fatta e oggi è stato l’ultimo giorno che ho visto on line tutti insieme i miei alunni di terza media, a cui faccio con tutto il cuore i miei più sinceri auguri per il loro futuro personale e scolastico. Voglio celebrare le libertà riconquistate, la bella stagione arrivata e la fine della scuola, con una ricetta speciale, inaugurando un “menù di pesce in attesa dell’estate”. Una vera cuoca deve saper fare la pasta fatta in casa. Certo non la so fare col mattarello. Nessuno mi ha mai insegnato. Ci ho provato, ma è difficile senza insegnamenti. Io mi arrangio con la macchina per fare la pasta. Mia nonna aveva un’Imperia che è stata persa dai miei familiari. Peccato. Dovevo essere io ad ereditarla. La pasta all’uovo non è raccomandata con il pesce, ma non ci stava male, vi assicuro. Quindi festeggiamo così la fine della scuola, anche se mancano ancora gli esami telematici 😉 Forza ragazzi!

Ingredienti per 4 persone:
2 uova
200 gr circa di farina di semola rimacinata
1 kg di cozze
20 pomodorini Piccadilly
3 spicchi d’aglio
5 rametti di prezzemolo
Peperoncino, sale
4 cucchiai di olio Evo

Preparazione:
Con la farina fate la fontana, in cui romperete le uova. Impastate fino a che l’impasto non sia morbido e liscio, poi lasciate riposare avvolto nella pellicola.
Intanto fate il sugo. Pulite i gusci delle cozze con la paglietta di acciaio ed eliminate la barbetta.
Mettete in un’ampia padella 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di prezzemolo, peperoncino, pepe e un cucchiaio di olio. Fate scaldare, poi buttateci le cozze, coprite col coperchio e fatele aprire a fuoco vivace per qualche minuto. Mettete da parte, filtrando il liquido.
Dividete l’impasto in 4 panetti. Passatene uno nella macchina per la pasta, nel rullo per fare la sfoglia, cominciando con una sfoglia spessa, e poi regolando lo spessore man mano più sottile, fino a raggiungere lo spessore desiderato. Poi passate la sfoglia nel rullo delle tagliatelle. Deponete ad asciugare le tagliatelle in matassine su un canovaccio di cotone, avendo cura di cospargerle di farina. Procedete così per ogni panetto.
Nella padella delle cozze mettete l’olio rimasto, 2 spicchi d’aglio tritati, peperoncino, pomodorini tagliati a metà, il liquido delle cozze, e stufate per qualche minuto.
Lessate la pasta in acqua bollente salata e scolatela.
Sgusciate 3/4 delle cozze. Unite le cozze al sugo e saltateci le tagliatelle. Ultimate con il prezzemolo tritato.

Carpaccio con zucchine crude, pomodorini, parmigiano e mandorle

Ricette da covid. Avevo del carpaccio di carne salata di manzo, ma niente rucola. Di questi tempi uscire per fare la spesa solo per un mazzetto di rucola, non è proprio raccomandabile. Però avevo delle piccole zucchine fresche della varietà carisma (chiare). Le zucchine novelle molto fresche si possono anche consumare crude a julienne, quindi mi sono detta: proviamo! Ebbene, ne è uscita fuori una ricetta scenografica, gustosa e più originale del classico carpaccio con rucola. Non ho trovato nulla di simile in rete. Anche le mandorle sono una variante rispetto ai classici pinoli. Potete tostarle in padella per qualche minuto. Si può usare anche il carpaccio fresco.

Ho realizzato questa ricetta per il Cooking Team Building del Consorzio ITER.

Ingredienti per due persone:
150 gr di carpaccio di manzo
150 gr di pomodorini ciliegini siciliani
1 zucchina piccola molto fresca (ca. 120 gr)
30 gr di mandorle in scaglie
20 gr di parmigiano reggiano in scaglie
10 gr di olio evo (1 cucchiaio)
Sale, pepe
1 cucchiaio di salsa di soia
1 cucchiaio di Tabasco
1 cucchiaio di succo di limone

Preparazione:
Lavate i pomodorini e tagliateli a metà.
Lavate la zucchina e grattugiatela con la grattugia a fori larghi.
Adagiate le fettine di manzo su un largo piatto, senza sovrapporle. Conditele con un’emulsione di limone, soia, Tabasco, pepe, sale, olio.
Ricopritele con le zucchine, aggiungete il parmigiano, i pomodorini, completate con le mandorle.