Coratella umbra

Da un paio d’anni ho deciso di boicottare l’agnello, e qualsiasi altro neonato di animale. Tuttavia a Perugia ho trovato al supermercato la coratella, un prodotto squisito che dove abito non si trova, e non ho saputo resistere alla tentazione. Non la mangiavo da tanto e non l’avevo mai cucinata. Così ho chiesto perdono al Dio degli agnelli e l’ho presa. Cosa è? Interiora d’agnello: polmoni, cuore, fegato e milza. Potrebbe sembrare un piatto invernale, ma siccome in Umbria, d’estate, quasi ogni sagra ce l’ha nel menù, io l’associo a questo periodo dell’anno. E comunque le interiora di per sé non sono grasse (a parte la pajata e il cervello), dipende da come le cuciniamo. Mi sono ispirata a una ricetta di una signora (credo) umbra. Scusate agnellini…

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Coratella umbra

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di coratella

2 scatole di pelati

20 gr di concentrato di pomodoro

½ cipolla + 2 spicchi d’aglio

2 foglie d’alloro

1 rametto di rosmarino e uno di salvia

40 gr di olio + 1 cucchiaio di strutto (facoltativo)

½ bicchiere + 1 cucchiaio di aceto

1 bicchierino di brandy (o un bicchiere di vino bianco)

sale, pepe, peperoncino

Preparazione:

Mettete a bollire un litro acqua. Separate i vari organi della coratella. Lavate con cura e ripetutamente i vari pezzi, scolateli e tagliateli in piccoli pezzi. Quando l’acqua bolle, aggiungete mezzo bicchiere di aceto e gettateci i pezzi di carne, facendoli bollire per qualche minuto, poi scolateli.

Pulite e tagliate la cipolla e l’aglio, poi mettetele a stufare nella pentola a pressione aperta con olio e strutto. Dopo qualche minuto aggiungete la coratella. Quando evapora il liquido sfumate con un bicchierino di brandy e l’aceto rimasto, e quando anche questi saranno evaporati, aggiungete i pelati schiacciati con la forchetta e il resto dei condimenti. Chiudete la pentola a pressione e cuocete 35 minuti dal fischio. Se usate una pentola normale cuocete per circa un’ora. Se ne avete, accompagnate con torta al testo umbra.

 

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!