Da un paio d’anni ho deciso di boicottare l’agnello, e qualsiasi altro neonato di animale. Tuttavia a Perugia ho trovato al supermercato la coratella, un prodotto squisito che dove abito non si trova, e non ho saputo resistere alla tentazione. Non la mangiavo da tanto e non l’avevo mai cucinata. Così ho chiesto perdono al Dio degli agnelli e l’ho presa. Cosa è? Interiora d’agnello: polmoni, cuore, fegato e milza. Potrebbe sembrare un piatto invernale, ma siccome in Umbria, d’estate, quasi ogni sagra ce l’ha nel menù, io l’associo a questo periodo dell’anno. E comunque le interiora di per sé non sono grasse (a parte la pajata e il cervello), dipende da come le cuciniamo. Mi sono ispirata a una ricetta di una signora (credo) umbra. Scusate agnellini…
Coratella umbra
Ingredienti per 4 persone:
500 gr di coratella
2 scatole di pelati
20 gr di concentrato di pomodoro
½ cipolla + 2 spicchi d’aglio
2 foglie d’alloro
1 rametto di rosmarino e uno di salvia
40 gr di olio + 1 cucchiaio di strutto (facoltativo)
½ bicchiere + 1 cucchiaio di aceto
1 bicchierino di brandy (o un bicchiere di vino bianco)
sale, pepe, peperoncino
Preparazione:
Mettete a bollire un litro acqua. Separate i vari organi della coratella. Lavate con cura e ripetutamente i vari pezzi, scolateli e tagliateli in piccoli pezzi. Quando l’acqua bolle, aggiungete mezzo bicchiere di aceto e gettateci i pezzi di carne, facendoli bollire per qualche minuto, poi scolateli.
Pulite e tagliate la cipolla e l’aglio, poi mettetele a stufare nella pentola a pressione aperta con olio e strutto. Dopo qualche minuto aggiungete la coratella. Quando evapora il liquido sfumate con un bicchierino di brandy e l’aceto rimasto, e quando anche questi saranno evaporati, aggiungete i pelati schiacciati con la forchetta e il resto dei condimenti. Chiudete la pentola a pressione e cuocete 35 minuti dal fischio. Se usate una pentola normale cuocete per circa un’ora. Se ne avete, accompagnate con torta al testo umbra.