Coratella di agnello ricetta umbra

La coratella di agnello è un piatto tradizionale dell’Umbria molto diffuso non solo nel periodo pasquale ma anche nel resto dell’anno. Di solito la coratella di agnello viene servita come antipasto nei ristoranti di cucina tipica. Io la cucino con questa ricetta da sempre e posso dire che la bontà di questo piatto dipende anche dalla preparazione accurata prima di iniziare la cottura.

coratella di agnello ricetta umbra

Ingredienti:

gli ingredienti sono sufficienti per il secondo per 6-8 persone;

  • 1 coratella di agnello intera
  • 1 cipolla bianca
  • 1 peperoncino
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 cucchiaio di aceto
  • 400 grammi di pomodori pelati
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • sale

Preparazione della coratella di agnello secondo la ricetta umbra:

  • la prima operazione da fare è staccare le varie parti: il polmone, il fegato, il cuore e la milza se c’è; buttare tutto il resto;
  • lavare con cura e ripetutamente in acqua corrente ogni pezzo;
  • privare ogni pezzo di eventuali parti grasse e poi tagliarla a cubetti piccolissimi (1-1,5 centimetri) utilizzando un tagliere e un coltello;

coratella di agnello per la ricetta umbra

  • nel frattempo mettere al fuoco un litro di acqua con mezzo bicchiere di vino; quando inizia a bollire gettarvi per un minuto la coratella (foto 2), girarla e subito scolarla;
  • fare stufare dolcemente la cipolla tagliata sottilissima con l’olio (foto 1) e poi mettere la coratella e farla insaporire;

preparazione della coratella di agnello

  • aggiungere un po’ di sale e il peperoncino (foto 3);
  • quando la coratella è insaporita aggiungere l’altro mezzo bicchiere di vino e il cucchiaio di aceto, lasciare evaporare;
  • aggiungere il pomodoro passato e aggiustare di sale (foto 4);
  • cuocere a fuoco dolce per circa un’ora;
  • servire calda.

coratella di agnello ricetta umbra

 

 

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6 Risposte a “Coratella di agnello ricetta umbra”

  1. La coratella umbra non conosce il pomodoro ed apprezza invece le budelline intrecciate dell’animale ed il suo sangue fatto cuocere preventivamente in bagnomaria senza aggiunta di sale, il tutto in condimento con fette di limone. Stefano Moretti, umbro

    1. Gentile Stefano, grazie per il commento e anche per la sua ricetta; le posso assicurare comunque che in molte parti dell’Umbria sia in ristoranti che taverne e anche tra i miei amici umbri, la “corata” si cucina con l’aggiunta di un po’ di pomodoro. Sicuramente anche la sua ricetta sarà autentica perché si sa che le ricette della tradizione cambiano di città in città e a volte anche di famiglia in famiglia. Lora

  2. Già “corata” suona male. Se lo metti sul menù non la prende nessuno. Hai scritto in pezzi piccolissimi poi in foto è tagliata a pezzettoni. Poi col sugo….

    1. Gentile Roberto, nella mia ricetta la parola “corata” non compare mai, mentre nei menù dei ristoranti e/o trattorie tipiche è abbastanza facile trovarlo scritto. Ho scritto “…tagliarla a cubetti piccolissimi (1-1,5 centimetri)…” e se guardi la foto della preparazione i pezzi sono tagliaTi piccolissimi; nella foto della coratella cotta sembrano più grandi, ma solo perché la vedi in un tagamino monoporzione. Non so di dove sei, ma ti posso assicurare che in Umbria questa è una delle ricette più quotate; se tu ne hai delle altre da suggerirmi mi farà piacere provarle. Grazie.

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