Baba Ghannouj

Questa è una ricetta mediterranea e mediorientale. Ne troviamo una versione simile in Grecia (Melitzanosalata); è tipica della cucina araba, ma anche di quella ebraica: un tipico esempio di come la cucina vada oltre secolari conflitti. Io l’ho assaggiata in un ristorante arabo a Roma, nella via Merulana del famoso giallo di Gadda, tanti anni fa (ti ricordi Roberto?). Ho trovato la ricetta in internet su arab.it, sul sito di un ristorante ebraico, e anche nel mio libro “Ricette ebraiche” di J. Rundo (qui lo chiamano Kiopolo e c’è in più il pomodoro). Devo dire che io sono di origine ebraica tra l’altro, ma ne dirò di più in seguito, quando pubblicherò una ricetta esclusivamente kasher. Si serve come antipasto con pani mediorientali come la pita, ma se l’accompagnamo a falafel (polpette di legumi) o carne, diventa un contorno. In questo periodo di italica diffidenza verso il mondo musulmano, sono compiaciuta di pubblicare una ricetta araba.

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Baba Ghannouj

Ingredienti per 2 persone:

1 melanzana grande

1 spicchio di aglio piccolo

1 cucchiaio colmo di tahina (salsa di sesamo)

prezzemolo fresco tritato

1 rametto di menta

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1/2 cucchiaino di peperoncino tritato

sale grosso q.b.

Il succo di mezzo limone

Preparazione:
Lavate e tagliate la melanzana a metà, ungetela, poi arrostitela in forno caldo a 180° fino a che non diventi morbida (circa 30 minuti).
Intanto lavate e asciugate le foglie di menta, di prezzemolo e sbucciate l’aglio. Mettete nel frullatore menta, prezzemolo, aglio, 1 cucchiaio d’olio, la tahina (potete sostituirla con il burro d’arachidi), sale, peperoncino e la melanzana tiepida a pezzi. Frullate fino ad ottenere una crema morbida, aggiungendo eventualmente un goccio d’acqua. Impiattate e servite con pita (pane arabo), falafel o carne.

Vino: Nibai Soave classico Cesari DOC

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!