La ricetta della carbonara con limone, zenzero e salvia, la mia versione cremosa e saporita al punto giusto.
Vorrei parlarvi di come preferisco io questo piatto:
– il tipo di pasta da utilizzare, da scegliere tra quello che mantiene la cottura e trattiene il condimento al meglio,
– l’olio nel soffritto preferisco evitarlo, c’è già il grasso che si scioglie facendo soffriggere il guanciale o la pancetta;
– metto solo il tuorlo d’uovo perché amo l’effetto cremoso che avvolge la pasta e con l’albume non mi riesce se non sconfinando nell’effetto frittata, cioè ripassando l’uovo in padella sulla fiamma;
– preferisco il parmigiano perché il pecorino romano per me ha un sapore troppo accentuato;
– adoro l’accostamento della salvia nel soffritto e della scorza del limone grattugiata e dello zenzero fresco pure grattugiato, che gli danno quel tocco di freschezza in più per renderlo maggiormente digeribile.
Altre mie versioni:
Pasta alla carbonara con prosciutto, salvia, limone e zenzero
Carbonara lonza e curcuma
Spaghetti alla carbonara con melissa
Il 6 aprile si festeggia il #CarbonaraDay evento ideato da I.P.O. (International Pasta Organization) e AIDEPI (Associazione delle industrie del dolce e della pasta), per celebrare questa ricetta.
Oserei avanzare la mia ipotesi, viste le origini di cui parlo sotto, che la pasta alla carbonara è un piatto di cucina fusion perché integra in se culture differenti.
Molto apprezzato dai Millenials (secondo un’indagine della Doza-Aidepi è il piatto del cuore dei 15-35enni) di tutto il mondo.
- DifficoltàMedio
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni1
- CucinaItaliana
- Energia 327,28 (Kcal)
- Carboidrati 16,72 (g) di cui Zuccheri 0,49 (g)
- Proteine 10,50 (g)
- Grassi 24,12 (g) di cui saturi 9,64 (g)di cui insaturi 11,71 (g)
- Fibre 1,43 (g)
- Sodio 1.026,82 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 100 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Ingredienti
Carbonara con limone, zenzero e salvia
- 1uovo
- 100 gpasta
- 50 gguanciale (o pancetta)
- 25 gpecorino romano (o parmigiano)
- 2 fogliesalvia
- 1 cucchiainoscorza di limone (grattugiata)
- 1 cucchiainozenzero fresco (grattugiato)
- 1 pizzicosale
- 1 pizzicopepe nero (macinato al momento)
Sicuramente è un piatto che preparano con successo da soli per mangiare felicemente in compagnia.
Poi la bontà e la velocità di preparazione, non c’è bisogno di programmare e sazia grazie ai nutrienti ingredienti che contiene.
Un pasto quindi che riunisce con poco impegno, della serie minimo sforzo e massimo rendimento.
Preparazione
Step 1
Iniziate mettendo a bollire l’acqua per la pasta.
Quindi preparate in un piatto di grandezza adeguata a condire la pasta, il tuorlo d’uovo con un pizzico di sale, una macinata di pepe, lo zenzero e la scorza di limone grattugiati e il parmigiano (o pecorino romano). Mescolate per amalgamare bene.
Step 2
Quando l’acqua bolle, salate e versate la pasta.
Spezzate le foglie di salvia e tagliate il guanciale (oppure la pancetta affumicata) a listarelle.
Fate soffriggere prima il guanciale e quando si sarà sciolto il grasso aggiungete la salvia.
Lasciate andare giusto il tempo di ottenere la croccantezza che preferite.
Step 3
Scolate la pasta al dente e versatela nella padella con salvia e guanciale.
Step 4
Versate il contenuto della padella nel piatto con il composto di turlo e mescolate velocemente, aggiungendo, se occorre, un po’ di acqua di cottura e il formaggio.
Servite subito.
Curiosità e come è nato il piatto spaghetti alla carbonara
Considerato tipico di Roma, sebbene anche l’Abruzzo ne vanta l’origine.
In effetti “carbonada”, è il termine abruzzese per indicare la pancetta e si avvicina molto alla parola “carbonara”.
Ma sul libro di Ada Boni “La cucina romana” del 1930 considerata un’esperta, non ci sono cenni all’Abruzzo.
Nel trattato del 1837 di Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti un compendio di cucina tradizionale napoletana, sono descritte ricette con ingredienti simili, tra cui la pasta cacio e ova.
La nascita risale probabilmente al 1944.
I boscaioli degli Appennini producevano il carbone e utilizzavano pancetta, uovo e formaggio, così sarebbe spiegato il nome pasta alla carbonara.
I romani avrebbero aggiunto la pasta e il pecorino romano e sostituito la pancetta affumicata con il guanciale.
Ma gli angloamericani, all’indomani della liberazione di Roma, tra le razioni d’emergenza, distribuirono grandi quantità di uova in polvere e pancetta affumicata che consumavano sotto forma di “eggs and bacon“.
Per concludere
Il termine carbonara potrebbe sì derivare dai boscaioli che producevano il carbone, però anche dal pepe, contenuto nell’esterno del guanciale che dà alla pasta il caratteristico colore.
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