U’mpiulatu pitta pasquale calabrese

U ‘mpiulatu è  la pitta di pane ripieno di Paola (CS) e dei paesi confinanti, il pane ripieno è comune in tutta la Calabria, anche se conosciuto con nomi diversi, a ‘Pitta chjna, ‘Pitta maniata o la ‘Guastella nel Lametino. Anche se ha delle varianti nella farcitura, la base è sempre la pasta del pane ed è una pitta antica che si tramanda da generazioni. Lo ‘mpiulato anticamente veniva preparato, nei giorni precedenti la Pasqua, in grandi quantità così da poterne offrire alle persone bisognose e che non potevano permetterselo o a chi aveva subito un lutto in famiglia e non preparava festeggiamenti, era uso che nel forno venissero bruciate le palme dell’anno prima. La decorazione voleva delle strisce che formasse una croce come simbolo benedetto, lo completava le foglie d’alloro o di olivo. Sono tradizioni che, anche se non in tutto, si cerca di portare avanti e far conoscere. Per il giorno di pasquetta, “pascune o pascaredda com diciamo noi in calabrese, è perfetto da consumare in compagnia ed in campagna, accompagnato dalla frittata di asparagi selvatici e da un buon bicchiere di vino calabrese.

Mpiulatu

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U ‘mpiulatu’ pitta pasquale calabrese

Mpiulatu Mpiulatu

Ingredienti

  • 500 gr di farina 0 (io 250 gr di semola e 250 integrale)
  • 125 gr di pasta madre o 10 gr di lievito di birra
  • 300 ml d’acqua circa
  • 10 gr di sale
  • 1 cucchiaio d’olio extravergine
  • 1/2 cucchiaio di miele

Ingredienti per il ripieno

  • 200 gr di ricotta
  • 150 di salsiccia
  • 150 di pecorino da taglio (in alternativa provola silana)
  • 5 uova
  • 3 cucchiai di pecorino grattugiato

Procedimento

Mpiulatu

Preparare l’impasto per fare lo mpiulatu.

Usare la pasta madre rinfrescata la sera prima, setacciare la farina, fare una bella fontana al centro e aggiungere la pasta madre, il miele, l’olio e una parte d’acqua, aggiungere il sale lontano dal lievito, continuare ad impastare e se serve aggiungere il resto dell’acqua, dovete ottenere un bell’impasto morbido e ben idratato. Ottenuto un panetto liscio e omogeneo, metterlo in una ciotola infarinata, non dimenticare di fare un taglio a croce sopra e aspettare che lieviti raddoppiando di volume, ci vogliono circa 7/8 ore per avere una giusta lievitazione, se usate il lievito di birra ci vorrà un ora circa.

Nel frattempo fare bollire tre uova per 7/8 minuti in modo che diventano sode. Quando l’impasto raggiunge la lievitazione dividerlo in due pezzi, uno più grande e uno più piccolo, stendere il più grande e disporlo in una teglia infarinata, con i bordi che fuoriescono. Iniziare a metterci dentro la ricotta ben scolata dal siero, continuare con la salsiccia tagliata a fette, una parte del pecorino tagliato a pezzi, le uova e per ultimo battere due uova con un pizzico di pepe nero e il pecorino grattugiato e versarlo sopra.

Stendere il secondo disco di pasta e coprire il tutto, con due pezzetti di pasta a cordoncino formare una croce, chiudere bene i bordi attorcigliandoli, bucherellare con una forchetta e decorare con foglie di alloro o di olivo, io le ho usate tutte e due. Mettere in luogo caldo e aspettare la seconda lievitazione. Cuocere in forno caldo a 200° per circa 45 minuti finché non è bello dorato.

U ‘Mpiulatu si conserva per qualche giorno e va mangiato freddo, Buona pasquetta dalla vostra Mire.

Nel blog Cuciniamo trovate la ricetta della Pizza chiena, ricetta pasquale campana

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Pubblicato da incucinaconmire

Mi chiamo Mirella, sono una mamma/nonna, calabrese di fatto e nel cuore. Amo la mia terra e mi piace preparare i piatti della tradizione, piatti che mi hanno accompagnato fin dall'infanzia, rivisitati alla mia maniera con gusto e originalità, mi piace condividerli e farli conoscere, sono ricette semplici e facili da rifare, troverete anche ricette attuali, mi piacciono anche le novità.

2 Risposte a “U’mpiulatu pitta pasquale calabrese”

  1. Uno dei miei piatti preferiti per le festività di pasqua! Anche a casa mia questa pitta viene preparata tutti gli anni, ma non conoscevo la decorazione con le foglie di alloro! Bravissima, Anna

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