Cipolla, come tritarla

La cipolla è una pianta che ha origine in Asia, addirittura esistono delle raffigurazioni  già al tempo degli egizi della stessa, e fu introdotta in Europa dai greci.
Questa pianta è ricca di Sali minerali e di vitamina C, è particolarmente utilizzata nella cucina come spezia, ma anche in farmacologia, date le sue molteplici proprietà.
Sono controindicate a chi soffre di ulcera e gastroenterite; e hanno un grande problema: lasciano un cattivo odore nella cavità orale. Sì, la cosiddetta “fiatella”… che possiamo combattere mangiucchiando un chiodo di garofano o qualche chicco di caffè tostato.
La cipolla è talmente buona che può essere mangiata sia cruda che cotta, e anche in quest’ultimo caso non perde eccessive quantità delle proprietà contenute. Esistono diverse varietà di cipolla: la cipolla novella, la cipolla bianca, la cipolla bionda, la cipolla rossa e la cipolla rossa di Tropea (tanto per citarne alcuni tipi).

Tuttavia affettare o tritare una cipolla fa piangere tanto. I solfuri organici contenuti nella stessa a contatto con l’aria e con l’umore acquoso dei nostri occhi, automaticamente generano una reazione chimica, ossia i gas si trasformano in acido solforico. Tranquilli, niente di grave. Ma ovviamente il nostro organismo ci protegge lacrimando.
Esiste qualche tecnica per non piangere allora?

Si, diverse.
Vi nomino soltanto le due più frequenti ed efficaci.
La prima consiste nello sciacquare le cipolle pelate sotto acqua corrente, alcuni le lasciano in ammollo ma così facendo disperdono parte delle proprietà delle stesse.
Un’altra soluzione è quella di bagnare la lama del coltello, così il gas si manifesta direttamente sul coltello, disperdendosi nell’aria e riducendo l’effetto lacrimante ai vostri occhi.

Passiamo ora alla tritatura.
La cipolla va innanzitutto mondata, cioè pulita della sua buccia e della sua pellicola, tagliatela a metà nel senso dell’altezza e poggiatela sul tagliere. Adesso dovete fare dei tagli nel senso della larghezza, quindi tagli orizzontali. Poi dall’alto effettuate altri tagli nel senso della lunghezza, quindi tagli verticali. Ora siete pronti a tritare la cipolla semplicemente tagliando come se la stesse affettando per la prima volta, così vedrete i pezzetti di cipolla venir fuori automaticamente.
Una volta tritata la cipolla vi resterà l’odore (o la puzza per chi non ama questa spezia) tra le dita.

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Come fare per togliere l’odore di cipolla dalle mani?
Semplice. Oggi in commercio trovate delle saponette di metallo (che in realtà dovrebbe essere acciaio inox), basterà passarla tra le mani affinchè assorba gli odori, o altrimenti, potete risolvere il tutto come facevano le nostre nonne, semplicemente sciacquandosi le mani e passarle, centimetro per centimetro, sul lavandino della cucina.
Un altro metodo? Aprite la fontana e mettete le mani sotto l’acqua corrente, senza agitarle, strofinarle o altro… l’acqua spazzerà via ogni residuo!

Effetti assicurati 😉

 

Pubblicato da Giovanni Castaldi

Giovanni classe 86, sono un partenopeo doc, con la grande passione per la cucina! Adoro sperimentare dal dolce al salato indistintamente e ho questo piccolo spazio dove condivido le mie ricette. Segui anche le mie video su Giallo Zafferano!

6 Risposte a “Cipolla, come tritarla”

  1. Io per non lacrimare le metto 10 min in freezer, ma quando vado di fretta devo provare con il coltello bagnato! 😀

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