La cicerata o cicirata è un dolce antico calabrese che rappresenta le feste natalizie. In Calabria viene, spesso, presentata sulle foglie di limoni, cosparsa di confettini colorati mette allegria sulla tavola delle feste e diventa scenografica. Molto usato nei paesi del cosentino e nei paesi della Sila. La cicerata fa parte di quei dolci tradizionali che si sono sempre fatte assieme ai turdilli di vino che non devono mancare mai e sono così buoni. Come dire, le tradizioni vanno rispettate e non possono mancare neanche i Cudduriaddi. Molti dolci calabresi sono semplici e con pochi ingredienti proprio perché una volta le tavole non erano ricche come ora, si viveva con i prodotti che dava la campagna, non mancavano le uova, il miele, lo strutto, la farina, con poco si arricchiva la tavola e regnava la serenità delle feste.
il nome cicerata è dovuto alla piccolezza dei dolcetti assomigliano al cece, nella vicina Basilicata ha lo stesso nome, In Campania sono struffoli, in altri paesi è la cicerchiata…
P.S. non mi rimproverate se la mia cicerata non ha confettini, a casa mia non piacciono a tutti e l’ho fatta in tutti e due i modi, solo che non sono riuscita a fotografare quella con i confettini, l’avevano divorata!
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo30 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni10
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti per la cicerata
Ingredienti per l’impasto
Strumenti utili per la cicerata
Preparazione della cicerata
Inserire le uova nella ciotola, sbatterle con la forchetta, aggiungere il sale, l’anice e la buccia grattugiata dell’arancia. Unire la farina poca per volta sempre mescolando.
Passare l’impasto sulla spianatoia, continuando a lavorare con le mani, fino a che l’impasto non sia bello liscio, morbido ed elastico. Avvolgerlo nella pellicola o con un tovagliolo e lasciarlo riposare per circa trenta minuti
Trascorso il tempo, riprendere il panetto e divederlo in pezzi, stendere a filoncini sottili quando un dito mignolo e tagliare a tocchetti.
Nel frattempo mettere lo strutto o l’olio di arachidi nella padella dai bordi alti aspettare che arrivi alla temperatura di 170° e friggere pochi per volta, bastano pochi minuti appena sono dorati toglierli con una schiumarola e metterli su carta da cucina.
Quando sono tutti fritti, riscaldare il miele nella padella, quando inizia a fare le bollicine metterci dentro le palline, mescolare bene e sistemarli nel piatto di portata. Sta alla fantasia di ognuno, si possono sistemare sulle foglie di limone, o nei pirottini, a piramide ecc… cospargere con i confettini o le codette colorate. Io per esempio devo evitare i confettini perché a casa mia li preferiscono senza.
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I consigli di Mire
Per friggere si può usare lo strutto o l’olio di arachidi, se avanzano si conservano per più giorni sotto una campana di vetro o in una ciotola per coperti.
Possono essere congelati prima di passarli nel miele, quando servono si aspetta che scongelino e si glassano.
Al posto del miele millefiori, si può usare altri gusti come quello di agrumi, di acacia ecc…
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