Tabbouleh di miglio

Si sarà capito ormai che sto virando sulla cucina etnica. E’ un periodo così, ma comunque mi ha sempre attratto, specialmente quella del medioriente e indiana. Questa è un’insalata originaria del Libano fresca e saporita, che ho assaggiato la prima volta nel 2000 in viaggio premio di laurea a Parigi, in un ristorantino libanese. Ho mangiato a Parigi dell’ottima cucina etnica, mentre l’unico ristorante che mi ha deluso è stato quello di cucina francese. La ricetta originale prevede il bulgur, grano spezzato, che oggi si trova facilmente, ma siccome è diventato più comune il miglio, e infatti in casa ne avevo, ho provato e ci sta bene. Così oltre che vegan è anche un piatto gluten free. Ultime verdure bio dell’orto, ultimi ricordi di un’estate che ormai è finita.
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Tabbouleh di miglio
Ingredienti per 2 persone:
120 gr di miglio (io ho usato quello decorticato bio di Colfiorito)
1 pomodoro cuore di bue grande
1 cetriolo medio
1/2 cipolla rossa
il succo di un lime (o di un limone)
2 cucchiai di prezzemolo e 2 di menta
sale, olio evo (io ho usato quello aromatizzato al limone)
Preparazione:
Lessate per 20 minuti il miglio in acqua salata e poi scolatelo e fatelo raffreddare.
Pulite le verdure e le erbe. Tagliate a cubetti il pomodoro, a rondelle il cetriolo, a fettine la cipolla, che immergerete in acqua fredda per 10 minuti. Poi cambiate l’acqua e fatele riposare in ammollo altri 10 minuti. Tritate finemente le erbe. Riunite in una capace zuppiera tutti gli ingredienti. Scolate le cipolle e unitele al resto, poi mescolate con cura e servite.

Vino: Toscano Chardonnay IGT Guidi

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!