Fichi caramellati con formaggio

Avendo a disposizione dei fichi bio e un formaggino di Montevecchia, ho pensato di fare coi fichi un piatto salato, perché secondo me è la morte loro. Ovviamente il formaggino di Montevecchia si trova solo in Brianza. Si tratta di un formaggio stagionato «rotondo» di latte intero, ottenuto da pasta fresca appositamente salata, impastata e sagomata, senza additivi, conservanti e coloranti. Si può sostituire con un tomino di capra semistagionato ben salato (per questo l’ho “allungato” con la robiola). L’unico vino con cui si può servire questo piatto a parer mio è il Marsala secco. Per una versione semplificata eliminate brandy, chiodi di garofano, miele, robiola, menta, pepe e noci. Si potrebbe anche provare l’abbinamento con aceto balsamico.

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Fichi caramellati con formaggio

Ingredienti per 2 persone:
4 fichi preferibilmente neri
1 noce di burro
Marsala secco + brandy
4 chiodi di garofano
miele di acacia (o altro)
zucchero di canna mascobado (o normale)
1 tomino da circa 80 gr
robiola 100 gr
menta fresca tritata + pepe
pane
4 noci tritate

Procedimento:
Lavate e sbucciate i fichi. Fate sciogliere in una padella 1 noce di burro e rosolateci i fichi. Sfumate con brandy, poi cuocete 5 minuti con un bicchierino di Marsala, chiodi di garofano e qualche cucchiaio di miele.
Ponete il tomino a temperatura ambiente in una ciotola con la robiola, il pepe e la menta e schiacciate con una forchetta fino ad ottenere una crema, che metterete in due stampini oliati e poi in freezer per mezzora.
Tostate due fette di pane. Sformate il formaggio su un piatto, pepate la sommità, aggiungete i fichi tiepidi, poco miele, le noci e il pane caldo.

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!