La torta ACE è un dolce sofficissimo, preparato utilizzando il succo di frutta ACE di cui la mia dispensa è sempre ben fornita essendo il succo preferito dai miei bambini. Così ho pensato di utilizzarlo anche per aromatizzare una torta semplice, che metto in tavola per la prima colazione e per la merenda.
La torta ACE grazie al suo gusto delicato è davvero un dolce che non stanca e che può sempre essere reso ancora più goloso se farcito con una crema
Provatela con una leggera e profumatissima crema al limone.
Ingredienti
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300 g Farina 00
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150 g Burro (morbido)
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150 g Zucchero
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100 ml Succo ACE
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50 g Olio di semi
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6 Albumi (circa 180 gr)
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1 bustina Lievito in polvere per dolci
Preparazione
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Mettete nel frullatore la farina, lo zucchero, il pizzico di sale ed il lievito.
Mescolate le polveri poi aggiungete il burro morbido, l’olio, gli albumi, il succo. Miscelate in modo da ottenere un impasto liscio e omogeneo.
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Se utilizzate una tortiera a cerniera non è necessario imburrarla ed infarinarla; diversamente dovrete farlo altrimenti non riuscirete a sformare la torta. Potete anche ricoprire la tortiera con della carta forno bagnata e strizzata; personalmente è una soluzione che non uso quasi mai perchè non mi piace l’affetto ondulato che lascia sul bordo della torta.
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Versate l’impasto nella tortiera e cuocete in forno preriscaldato a 180° in modalità ventilata per 40-45 minuti. Prima di spegnere il forno provate ad inserire uno stuzzicadenti al centro della torta; se esce asciutto allora la torta è cotta. Spegnete il forno e lasciate la torta all’interno con lo sportello aperto.
Quando sarà ben fredda potrete sformarla e spolverizzarla con dello zucchero a velo.
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Cibo per la mente
Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perché troppo timorosi per esplorarne altri.
Ma ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada.
Persone che capiscono che il libero arbitrio è un dono che non si sa mai come usare, fino a quando non si lotta per ottenerlo.
È questo il vero piano del presidente, e cioè che un giorno non saremo noi a scrivere il piano, ma voi.Frase tratta dal film I guardiani del destino