Ragù di CINGHIALE

Il ragù di cinghiale è uno dei piatti più famosi della cucina tradizionale toscana ed è proprio qui che ne ho gustati di buonissimi. Come tutte le ricette che coinvolgono carni dal sapore forte è necessario spendere un po’ di tempo per il trattamento della carne in modo da smorzare il sapore di selvatico.


Perfetto per condire delle tagliatelle fresche, come insegna la tradizione, ma buonissimo anche con della pasta confezionata o per condire delle insolite lasagne, cannelloni, crespelle….


La carne di cinghiale non è sempre facilmente reperibile; sicuramente non rientra tra le tipologie di carne maggiormente utilizzate nella cucina quotidiana e non tutte le macellerie la tengono a banco. Anche dietro richiesta specifica mi è capitato che il quantitativo minimo acquistabile fosse di qualche chilo!!! In questo caso la grande distribuzione, spesso bistrattata, mi è venuta in aiuto! Almeno qui nella mia zona ho potuto trovare carni di selvaggina in confezioni di qualche etto, quindi comode e accessibili.


Preparare il ragù di cinghiale non è difficile ma bisogna avere del tempo a disposizione ed un minimo di organizzazione; non vi consiglio di cucinarlo in quantità inferiori in quelle proposte dalla ricetta…visto il tempo da dedicare a preparazione e cottura è bene preparare qualche vasetto da mettere in dispensa e da utilizzare nei mesi a venire.


Prova anche il RAGU’ DI CERVO!
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoAlto
  • Tempo di preparazione1 Ora
  • Tempo di cottura4 Ore
  • Porzioni
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 700 gCinghiale
  • 700 gCarne di suino (trita)
  • 500 mlVino rosso (circa)
  • 600 mlPassata di pomodoro
  • 1Carota
  • 1Scalogno
  • 1Costa di sedano
  • 1 spicchioAglio
  • 2 foglieAlloro
  • Sale
  • Pepe
  • Olio

Preparazione

La marinatura:

  1. Pulite e lavate le verdure e tagliatele grossolanamente; mettetele in una ciotola assieme allo spicchio di aglio e ad una foglia di alloro. Lavate la carne sotto acqua fresca corrente finchè vedrete l’acqua pulita e senza tracce di sangue. Mettetela insieme alle verdure e irroratela con il vino rosso. Coprite la ciotola e lasciate riposare in frigorifero dalle 12 alle 24 ore.

La cottura:

  1. Separate gli elementi della marinatura: la carne, le verdure (buttate la foglia di alloro) ed il vino. Sciacquate nuovamente la carne sotto l’acqua fresca, tamponatela con della carta assorbente e scottatela leggermente in una padella ben calda. La carne rilascerà dell’acqua che dovrete buttare. Tritate le verdure e mettetele a soffriggere in una pentola con dell’olio. Se necessario bagnate leggermente con il liquido della marinatura. Nel frattempo tagliate grossolanamente la carne di cinghiale nel mixer o, meglio ancora, a mano.

  2. Aggiungete la carne trita di maiale nella pentola con il soffritto; fatela rosolare a fuoco vivace quindi abbassate il fuoco e lasciate cuocere per 15 minuti. Versate ora il trito di cinghiale, la nuova foglia di alloro, salate e pepate. Unite anche il vino della marinatura lasciatelo evaporare. Dopo circa 30 minuti completate con la passata di pomodoro, mettete il coperchio e lasciate sobbollire a fuoco molto basso per circa 4 ore. Mescolate di tanto in tanto il ragù di cinghiale; vi accorgerete che sarà pronto quando vedrete affiorare l’olio. Per conservare il ragù anche per alcuni mesi, versatelo ancora bollente in vasetti di vetro ben puliti; chiudeteli bene e metteteli capovolti per almeno 15 minuti.

Cibo per la mente

Non darti mai per vinto; qualunque cosa accada, non cedere; allarga il cuore; nel tuo Paese si consuma troppa energia per sviluppare la mente anziché il cuore.
Sii compassionevole non solo coi tuoi amici, ma con tutti.
Sii gentile. Impegnati per portare pace nel tuo cuore e nel mondo. Datti da fare per la pace e, ancora, ti dico: non cedere. Qualunque cosa accada, qualunque cosa succeda intorno a te, non darti mai per vinto. Illumina la tua mente, Dalai Lama

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