Il mojito analcolico è un cocktail fresco e dissetante, ideale come aperitivo o come drink da gustare senza pensieri in ogni momento della giornata. Se siete astemi o non potete bere alcolici, il mojito analcolico è un’ottima soluzione per assaporare comunque il gusto fresco e aromatico del famoso cocktail cubano. La ricetta originale del mojito infatti prevede rum, succo di lime, menta, zucchero di canna e acqua frizzante; nella versione analcolica del mojito il rum viene sostituito dalla soda al limone, mentre il resto della preparazione rimane invariato.
Proprio come l’originale, il mojito analcolico viene “pestato”, in modo che la menta sprigioni al meglio tutto il suo aroma. Non può mancare il ghiaccio, preferibilmente tritato, che potete realizzare con un tritaghiaccio, con un robot da cucina o semplicemente pestando con un pestacarne dei cubetti di ghiaccio all’interno di un canovaccio pulito. Per preparare il mojito analcolico non avrete bisogno dello shaker né di attrezzi particolari, ma potete facilmente realizzarlo con strumenti che avrete senz’altro in casa. Il mojito analcolico è il cocktail perfetto da gustare in estate, magari in riva al mare!
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- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Porzioni1 cocktail
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaCaraibica
Ingredienti per un bicchiere di mojito analcolico
Per il mojito analcolico
Per decorare il cocktail
Strumenti
Come preparare il mojito analcolico
Per preparare il mojito analcolico procuratevi innanzitutto un bicchiere abbastanza capiente (circa 33 cl). Il mojito tradizionale viene servito generalmente in un tumbler alto (o highball), ossia un bicchiere alto e leggermente svasato, che permette alla frutta e alla menta di rimanere immerse nel cocktail fino alla fine dello stesso.
Se poi siete appassionati di questo cocktail in vendita si trovano anche set da mojito completi di bicchieri, pestello e spremilime. Lavate con cura sia la menta che i lime, poiché entrambi verranno immersi nel cocktail.
Tagliate il lime in quattro spicchi. Mettete sul fondo del bicchiere lo zucchero di canna (1) e unitevi il succo di lime appena spremuto (2).
Dopo averli spremuti, mettete nel bicchiere anche un paio di spicchi di lime e aggiungetevi un bel rametto di menta (3).
Con un pestello – io ho usato quello di marmo, ma ne esistono anche di specifici per i cocktail – pestate con decisione la menta e gl spicchi di lime (4), in modo da sprigionare bene il loro aroma, di cui si impregnerà lo zucchero di canna. Se non avete il pestello, potete usare il manico di un cucchiaio di legno.
A questo punto occupatevi del ghiaccio, che nel mojito analcolico così come in quello tradizionale dovrebbe essere tritato. Se avete un tritaghiaccio farete in un attimo. Altrimenti potete usare un frullatore o un mixer, ma dovete prestare molta attenzione a non danneggiarlo. Mettete al suo interno 4 o 5 cubetti di ghiaccio (5).
Chiudetelo e tritate il ghiaccio dando piccoli e brevi impulsi, per non sforzare il motore. Io uso un mixer molto robusto e sono abbastanza tranquilla, ma con modelli più fragili c’è il rischio che si spacchi il bicchiere di plastica.
Un metodo alternativo e sicuro è mettere il ghiaccio all’interno di un canovaccio pulito e pestarlo con un pestacarne. In ogni caso il risultato che dovete ottenere è un ghiaccio tritato non troppo finemente (6), altrimenti si scioglierà subito.
Mettete il ghiaccio tritato all’interno del bicchiere e aggiungete l’acqua frizzante e la soda al limone in parti uguali (circa 100 ml di ognuna) (7). Mescolate con un cucchiaio e guarnite il mojito analcolico con una fettina di lime e qualche fogliolina di menta (8).
Servite il mojito analcolico subito, dotando il bicchiere di una o due cannucce sufficientemente lunghe, che vi consentano di sorbire la bevanda dal fondo.
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Consigli e varianti
Se preferite, al posto della lemon soda potete usare l’acqua tonica.
Il mojito analcolico, oltre ad essere molto dissetante, ha anche un ottimo potere digestivo.
Curiosità
L’origine dell’originale mojito cubano è piuttosto controversa, ma potrebbe risalire addirittura al Cinquecento. È solo nel Novecento, però, che il cocktail così come lo conosciamo ha acquisito la popolarità che merita, anche grazie ad alcuni personaggi importanti che frequentavano il bar Bodeguita del Medio, famoso proprio per i suoi mojito. Tra loro c’era anche Ernest Hemingway, tuttavia pare che la passione dello scrittore per il cocktail a base di rum e lime non fosse così smodata come a volte viene tramandato.
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