Pizza fatta in casa

Alla ricerca della pizza fatta in casa perfetta. Potrei intitolare così la mia autobiografia. Una pizza in teglia come quella della pizzeria, dal fondo croccante ma soffice e morbida, digeribile e soprattutto gustosissima. Ecco, direi che dopo tante prove ho messo a punto la ricetta pizza fatta in casa che non cambierò più. In cucina non si inventa più nulla, lo sappiamo, però una serie di accorgimenti e di trucchetti possono fare la differenza.

Una pizza in casa da fare in giornata ma con pochissimo lievito di birra. Un impasto per pizza morbido che si stende con estrema facilità da cuocere in teglia senza che attacchi e senza usare carta forno, e tutti gli accorgimenti che negli anni ho imparato per avere una pizza strepitosa. La classica è la margherita ma potete variare i condimenti per gustare la pizza fatta in casa che più vi piace, che è il bello di saper fare le cose da soli.

Amo la pizza in tutte le sue forme, non lo nego. E quando ho ospiti la pizza in teglia fatta in casa è sempre la mia prima scelta, con poco sforzo accontento tutti e sono tutti contenti, perché le cose fatte con amore sono sempre le migliori. E voi, quanto amate la pizza? Raccontatecelo nel nostro gruppo (QUI) e non dimenticatevi di seguirci su Instagram (QUI) per contenuti sempre nuovi e originali. Che la pizza sia con voi e alla prossima, Eva.

Pizza fatta in casa
  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione25 Minuti
  • Tempo di riposo5 Ore
  • Tempo di cottura12 Minuti
  • Porzioni6 persone
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Pizza fatta in casa ricetta

(Dose per DUE teglie 40×30 cm)
  • 600 gfarina 0 (per pizza)
  • 420 gacqua
  • 2 glievito di birra fresco
  • 5 gzucchero
  • 20 golio extravergine d’oliva
  • 8 gsale

Per la farcitura

  • 250 gpassata di pomodoro
  • 250 gmozzarella
  • q.b.basilico
  • q.b.olio extravergine d’oliva

Per spolverare il piano

  • q.b.semola rimacinata di grano duro

Strumenti consigliati

  • Teglia in ferro blu

Come fare la pizza fatta in casa

Con pazienza è possibile fare questo impasto per pizza anche a mano, ovviamente cambiano i tempi e ci vuole olio di gomito per incordarla a dovere, l’ordine di inserimento degli ingredienti non cambia.
  1. Nella ciotola della planetaria inserite la farina, lo zucchero, lievito di birra e metà dose di acqua (che deve essere FREDDA, ma non ghiacciata).

    Per questo tipo di impasti si usa sempre il GANCIO.

    Fate partire la macchina e lasciatela lavorare fino a quando l’impasto non prende corpo e diventa omogeneo, all’inizio è molto sodo. Aggiungete gradatamente il resto dell’acqua, in più volte tipo 4/5. Lavoro sempre a velocità 1 del Ken, alzo a 2 quando inizia ad assorbire bene l’acqua, altrimenti schizza fuori.

    Ogni volta che aggiungete una dose di acqua DOVETE aspettare che l’impasto l’assorba completamente e le pareti della planetaria tornino perfettamente pulite prima di procedere ad aggiungerne ancora.

    Prima di aggiungere l’ultima dose di acqua, inserite anche il sale.

    Prima di aggiungere la dose di olio EVO in due volte dovrete avere un impasto ben incordato, anche se morbido, elastico che non si spezza se lo tirate. Potrebbe essere necessario per incordarlo bene alzare la velocità della planetaria a 3/4 per qualche minuto.

    Aggiungete l’olio EVO in due volte, come ho detto sopra, fatelo assorbire bene e se vedete l’impasto troppo rilassato, fatelo girare per qualche minuto ad una velocità più sostenuta.

    Una volta finito, indicativamente ci vorranno 25/30 minuti in planetaria, l’impasto DEVE essere liscio, omogeneo ed elastico, ben incordato. Le pareti della ciotola della planetaria perfettamente pulite.

    Se vi trovate con una poltiglia simile ad una crema, avete messo troppa acqua tutta assieme, oppure non avete avuto pazienza a farla assorbire bene. Viceversa se siete troppo lenti con l’inserimento dell’acqua rischiate di scaldare troppo l’impasto e farlo andare oltre i 26°C.

    Insomma ci vuole una via di mezzo. 😉

    Una volta finito, senza infarinare, ribaltatelo sul piano della cucina e dividetelo a metà con un tarocco.  (Se volete fare le pizze al piatto dividetelo ORA in panetti da 225/250 g l’uno). Pirlate le due dosi di impasto e mettetele a lievitare in due ciotole separate leggermente unte con olio EVO (goccio di olio e spalmatelo con carta assorbente sul fondo e le pareti).

    Coprite con pellicola e lasciatelo lievitare fino al raddoppio del suo volume iniziale.

  2. Abbiamo detto che dipende dalle temperature, indicativamente il tempo di lievitazione a temperatura ambiente di 20°C circa è di 5 ore.

    Una volta raddoppiato, spolverate abbondantemente di semola rimacinata il piano e ribaltateci sopra il vostro impasto. Spolveratelo anche sopra con la semola e delicatamente stendetelo con la punta della dita. Trasferitelo in teglia, sistematelo delicatamente tirando leggermente gli angoli se dovesse essere necessario.

    Coprite le teglie con la pellicola e lasciate lievitare, sempre a temperatura ambiente per un’ora circa.

    Accendete il forno a 250°C in modalità statica.

    Nel frattempo potete condire la pizza con la sola salsa di pomodoro, tutto il resto degli ingredienti che volete utilizzare andranno messi successivamente.

    A temperatura raggiunta, infornate per cinque minuti nel ripiano più basso (intendo che la leccarda deve stare a contatto con la parte inferiore del forno per avere una bella spinta).

    Trascorso questo tempo, aprite il forno, estraete la pizza (appoggiatevi sul piano di cottura) aggiungete la mozzarella tagliata a cubetti o sfilacciata con le mani, gli altri ingredienti (tonno, olive, funghi, prosciutto, ecc… purché tutto perfettamente sgocciolato) rinfornate ponendo la teglia nel ripiano di mezzo, fino a doratura del fondo.

    Vi basterà alzarlo leggermente con una paletta di legno per verificarne il colore.

    Dipende dal vostro forno, ma ci vorranno ancora 5/7 minuti circa, per una cottura totale di 12 minuti circa.

    Sfornate, lasciatela intiepidire due minuti, tagliate con delle forbici e servite.

VARIANTI E CONSIGLI

  1. Spero abbiate letto, ma è bene ripeterlo, che la dose che vi ho indicato è per DUE TEGLIE 30×40 cm, per me le teglie migliori per cuocere la pizza sono quelle di ferro BLU, come QUESTE. Ma se non le avete, usate tranquillamente le teglie in dotazione con il forno.

    Faccio questa dose di farina sia perché qui la pizza non avanza mai e sia perché la mia planetaria fa fatica ad incordare bene una dose minore di farina, tipo 300 g che sarebbe per una solo teglia.

    Per la pizza NON SI USA la carta forno, basta stendere l’impasto sulla semola rimacinata per non farlo attaccare e quindi non serve nemmeno ungere le teglie con l’olio.

    Per pesare esattamente una dose così piccola di lievito di birra fresco vi consiglio di usare un bilancino di precisione come QUESTO.

    Potete usare anche il lievito di birra secco, un terzo della dose indicata, anche se preferisco quello fresco.

    Se fa troppo freddo vi consiglio di mettere l’impasto a lievitare in forno con la lucina accesa, oppure se ne possedete una in camera di lievitazione, vi lascio il nostro link per farla in casa, lo trovate QUI.

    Invece se fa troppo caldo si riduce il tempo di lievitazione, oppure potete “rallentare” l’impasto ponendolo in frigo. Ad esempio se fa troppo caldo e ho calcolato male i “tempi” e vedo l’impasto correre, a metà lievitazione lo metto in frigo e lo tolgo un paio d’ore prima di cena per farlo acclimatare, lievitare e riuscire a stenderlo.

    Vi consiglio vivamente di usare una farina 0 per pizza in purezza. Tuttavia potete sostituirne una parte con una farina integrale, multicerali, di tipo 1. Solitamente sostituisco 100 g di farina 0 con una multicereali.

    La nostra pizza in teglia viene soffice, con il fondo croccante al punto giusto (grazie anche alle teglie in ferro), ma se la fate interamente con farina integrale non avrete il risultato in foto, ma resterà più ammassata.

    Con questo impasto potete fare anche le PIZZE TONDE AL PIATTO. Basta dividerle appena finito di impastare, cioè fare i panetti singoli e metterli a lievitare sul piano della cucina leggermente infarinato e coprirli con pellicola. Lasciateli raddoppiare prima di stendere e farcire. Potete poi cuocere la pizza al piatto sia nel fornetto sia su pietra refrattaria.

    Se ti è piaciuta questa ricetta potrebbero interessarti anche la PARIGINA: PIZZA RUSTICA NAPOLETANA, o la PIZZA CHIUSA FARCITA oppure la PIZZA IN TEGLIA CON LIEVITO MADRE.

CONSERVAZIONE

La pizza è buona calda e croccante appena sfornata, se dovesse avanzare la potete conservare coperta con pellicola e scaldarla sempre in forno il giorno seguente. Oppure sigillatela nella pellicola e conservatela in freezer, prima di consumarla potete lasciarla scongelare qualche ora in frigorifero, oppure infornatela ancora surgelata, ci vorrà solo qualche minuto in più.

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20 Risposte a “Pizza fatta in casa”

  1. Ciao
    prima di mettere l’impasto in teglia è necessario ungerla? o spolverizzarla con la farina? o niente perché le tue teglie sono antiaderenti?
    Grazie
    Francesca

    1. E’ scritto nel post, ma forse non è chiaro abbastanza. Che siano teglie in ferro blu come le mie (non sono antiaderenti) oppure quelle in dotazione del forno NON serve ungerle. L’impasto viene steso su semola, quindi basta quella per non farla attaccare 🙂

    1. Solitamente compro sacchi grandi da aziende su internet che vendono farine tecniche, al supermercato cercherei una farina con dicitura “PER PIZZA” 🙂

  2. Ciao Eva,

    dici che si può sostituire il lievito di birra fresco con quello secco riducendo la quantità ad 1 terzo i 2 gr. Praticamente 2/3 = 0,66 gr.
    Ho compreso giusto?

    Attendo una tua risposta e grazie mille.
    Letizia

  3. Buongiorno a tutti. Se volessi fare una teglia, in questo caso devo dimezzare le dosi degli ingredienti, compreso il lievito oppure quest’ultimo rimane la stessa quantità indicata nella ricetta?
    Grazie e buona giornata.

  4. , io non sono sicura d’aver capito, la teglia deve esse messa a contatto del fondo del forno per i primi 5 minuti? O ci deve essere dello spazio , mettendola sulla prima guida partendo dal basso? Insomma deve stare a contatto o no con il fondo del forno? Grazie.

  5. Questa ricetta è da tempo la mia preferita, sempre con lievitazione a temperatura ambiente. Vorrei provare a prepararla la sera prima e lasciarla lievitare in frigo. Quali sono le corrette modalità da seguire?Grazie e complimenti!

    1. Devi mettere in frigo dopo aver lasciato una mezz’ora a TA, in ciotola coperta da pellicola. Poi devi tirar fuori dal frigo per far lievitare o a TA o al caldo. Il tempo di lievitazione dipenderà dalla temperatura, quindi devi fare delle prove per regolarti poi con i tempi.

  6. Ma la salsa direttamente dal barattolo o va trattata?
    Onestamente ho seguito tutti i passaggi e la salsa m’è rimasta acida.

    1. Anche in pizzeria la salsa non è trattata ma è quella direttamente dal “barattolo” come dici tu. Sicuramente il problema dell’acidità non era della salsa oppure era proprio il gusto della salsa scelta da te particolarmente acidula. Prova a cambiare marca.

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