Pipindun e ove ( peperoni e uova), l’ Abruzzo servito a regola d’arte, in un piatto legato alla cucina contadina carica di profumi e ricordi, quando in tavola si portava quello che c’era e le uniche condivisioni erano il pane appena sfornato e il fiasco di vino. Generosa come tante altre cucine povere, quella abruzzese resta ancora un punto fermo su tante tavole, si tramanda da nonne a nipoti, quasi rimanendo fedele alle sue origini. Se ami cercare tra le tradizioni della buona tavola, ti lascio la mia ricetta delle Pallotte cace e ove, una vera squisitezza, ottima per riciclare del pane raffermo.
- DifficoltàBassa
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 500 gpeperoni (rossi e gialli)
- 3uova
- q.b.sale
- 100 golio extravergine d’oliva
Strumenti
- Padella
- Ciotola
- Spatola
Preparazione
Per realizzare pipindun e ove, lavare e asciugare i peperoni. Tagliarli a listarelle piuttosto sottili, per il senso della lunghezza o in quadratini e unirli all’olio (che dovrà essere piuttosto abbondante) in una padella capiente. Cucinare a fuoco vivo, mescolando spesso.
In una ciotola lavorare le uova con il sale, come per una frittata, sbattendole con una forchetta. Appena i peperoni risulteranno morbidi, versare l’uovo e mescolarlo velocemente fino a quando si rapprenderà, facendo attenzione a lasciarlo morbido e umido. Ottimo per farcire delle ghiotte fette di pane casereccio, in gita come a casa, è un piatto adatto a qualsiasi periodo dell’anno. Potete infatti prepararlo in anticipo e servirlo anche in comode ciotoline, per una cena tra amici, come finger food.
il risultato finale non sarà una frittata ma un composto “strapazzato”
Note
C’è chi a pipindun e ove ama aggiungere delle patate,tagliate grossolanamente a cubetti, magari leggermente rosolate in precedenza per poi unirle ai restanti ingredienti. Daranno quel tocco in più alla ricetta, senza distaccarsi troppo dalla tradizione.