Pane di ceci e soia

Il pane bianco di grano non fa bene a nessuno, ed è vietato ai celiaci e ai diabetici. Io sto seguendo un regime alimentare che prevede cibi con basso indice glicemico (contenuto di zuccheri). La prima fase è molto restrittiva: è ammesso solo il pane crudo (esseno), che è difficile da trovare e molto caro. Così mi sono inventata questo pane proteico a basso indice glicemico e senza glutine, ispirandomi un po’ a una ricetta simile. Le farine di ceci e soia le trovo all’Auchan a prezzi ragionevoli, e il gusto è molto buono: somiglia un po’ alla farinata. Lo consiglio con pomodoro crudo, olio, sale e origano. Ci faccio anche il pangrattato. Unico difetto: non lievita molto e tende un po’ a sbriciolarsi.

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Pane di ceci e soia

Ingredienti (per una pagnotta da 700 gr):

250 gr farina di ceci

150 gr farina di soia

250 gr acqua

1 uovo

6 gr olio evo o burro

6 gr fruttosio (o zucchero)

6 gr sale Himalaia

7 gr lievito birra in polvere

Preparazione:

In una ciotola mescolate le due farine. Fate la fontana al centro e riunitevi tutti gli ingredienti. Impastate a lungo fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate una pagnotta e mettetela nel forno con la luce accesa a lievitare per un’ora. Se fosse troppo morbido mettetelo in uno stampo da plum cake foderato di carta forno. Portate il forno a 200° e cuocete per circa 50 minuti.

In realtà io ho fatto tutto con la macchina del pane. Inserite prima l’acqua, poi sale e fruttosio, l’uovo, l’olio, le farine a coprire del tutto la parte liquida, infine il lievito. Selezionate il programma normale, ma per metà impasto, e avviate. Appena concluso il programma sfornate per non far indurire troppo il pane.

Per un fresco antipasto: tagliate un pomodoro ramato a dadini, condite con un filo d’olio evo, origano, sale, basilico e adagiate su due fette di pane di ceci e soia tostate.

Abbinamenti: Pornassio Rosso Doc, Nardò Rosato Doc, Valpolicella Classico Docg

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!