I brutti ma buoni sono dei deliziosi dolcetti a base di meringa, mandorle e nocciole.
Come si può intuire dal nome l’aspetto non è dei migliori; di forma irregolare e uno diverso dall’altro, di colore bruno e senza nessuna decorazione a “camuffare” l’aspetto poco invitante.
Il detto “l’importante è essere belli dentro” non può essere più adatto da associare ai brutti ma buoni…anzi bisognerebbe dire “l’importante è essere BUONI dentro”.
I brutti ma buoni sono leggerissimi proprio perchè a base di meringa e davvero gustosi per la presenza di mandorle e nocciole quasi intere, tritate molto ma molto grossolanamente.
- Preparazione: 30 Minuti
- Cottura: 40 Minuti
- Difficoltà: Bassa
- Porzioni: circa 70 biscotti
- Costo: Medio
Ingredienti
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200 g Mandorle
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200 g Nocciole
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200 g Albumi (circa 6, a temperatura ambiente)
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340 g Zucchero a velo
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60 g Zucchero semolato
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1 pizzico Sale
Preparazione
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Per prima cosa si devono far tostare mandorle e nocciole (se non le avete acquistate già tostate). Scegliete il metodo che preferite; o le mettete per 10 minuti nel forno scaldato a 200° oppure le fate tostare in una pentola antiaderente mescolando di frequente per evitare che brucino per qualche minuto.
Lasciate raffreddare le mandorle e le nocciole e mettetele in un mixer; azionatelo a intermittenza in modo da tritarle solo in modo molto grossolano. In alternativa le potete tritare con un coltello.
Unite alle mandorle e nocciole tritate lo zucchero a velo, mescolate e mettete il tutto da parte per dedicarvi agli albumi.
Gli albumi devono essere a temperatura ambiente; lo ripeto perchè è davvero importante per ottenere la giusta montata e consistenza. Quindi prendete gli albumi, unite un pizzico di sale e cominciate a montare.
Quando gli albumi sono montati, continuando a mantenere le fruste in azione, unite lo zucchero un cucchiaio per volta. Quando avrete terminato lo zucchero potrete cominciare ad aggiungere questo composto alle mandorle e nocciole.
Cominciate a mettere un paio di cucchiai e cominciate a mescolare delicatamente dal basso verso l’alto; poi unite altri due cucchiai. Continuate con due cucchiai per volta finchè vedete che comincia a formarsi una crema. A questo punto unite tutto il resto degli albumi e amalgamate. Otterrete un composto molto morbido; non preoccupatevi, è corretto che sia così.
Disponete il composto sulla placca del forno formando dei mucchietti; un cucchiaio di composto per ciascun mucchietto. Lasciate almeno 3 cm di spazio tra un mucchietto e l’altro.
Infornate a forno caldo a 140° per circa 40 min. Non aprite il forno nella prima mezz’ora di cottura. Quando saranno leggermente bruniti saranno cotti. Lasciateli almeno intiepidire prima di toglierli dalla placca del forno e di metterli su una griglia.
Chiusi in un sacchetto o in un contenitore ermetico si conservano tranquillamente per un mese.
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Cibo per la mente
Perchè ti scrivo? Perchè ne ho voglia. E perchè non voglio attendere in silenzio la settima onda. Sì, qui si narra la storia della settima onda, l’inflessibile. Le prime sei sono prevedibili e armoniose. Si condizionano a vicenda, sorgono una dopo l’altra, non fanno sorprese. Preservano la continuità.
Occhio però alla settima onda! E’ imprevedibile. Passa a lungo inosservata, partecipa all’assalto monotono, si adegua a quante l’hanno preceduta. Talvolta, però, fugge via. Sempre e solo lei, sempre e solo la settima onda. Perchè è spensierata, ingenua, ribelle, spazza via tutto, gli dà un’altra forma. Migliore o peggiore? Possono dirlo solo quanti, afferrati da lei, hanno avuto il coraggio di raccoglierne la sfida, di lasciarsi incantare dalla sua malia.
La settima onda, Daniel Glattauer