Il gattò di patate è un piatto ricco e saporito che appartiene alla tradizione gastronomica di Campania e Sicilia, grazie alla comune eredità del Regno delle Due Sicilie: nacque infatti a Napoli ad opera dei monsieurs (chiamati da napoletani e siciliani monsù o monzù), i cuochi francesi di alto rango che la regina Maria Carolina d’Austria, moglie del re Ferdinando I di Borbone, fece venire a corte nella seconda metà del Settecento; il nome di chiara derivazione francese gateau (torta) si è trasformato nel corso degli anni in gattò. La ricetta che segue è la versione napoletana, com’è sempre stata preparata a casa mia da mamma e nonna 🙂 .
Gattò di patate
Ingredienti per una tortiera da 24 cm.
- patate vecchie, 2 kg.
- burro, 150 grammi + q.b. per imburrare la teglia e fare qualche fiocchetto finale
- parmigiano, 200 grammi
- uova, 3
- uova sode (facoltative), 2
- latte q.b. (circa mezzo bicchiere)
- salame tipo Napoli (oppure, mortadella o prosciutto cotto), 250 grammi
- provola affumicata, 200 grammi
- mozzarella fiordilatte (del giorno prima, ben asciutta), 200 grammi
- pangrattato q.b.
- olio extra vergine d’oliva q.b.
- sale e pepe q.b.
Preparazione
Lavare le patate e lessarle con la buccia in acqua salata, quindi sbucciarle e passarle ancora calde nello schiacciapatate, raccogliendole in una ciotola di misura adeguata.
Incorporare il burro e lavorare bene tutto l’impasto in modo che il burro, fondendo, si amalgami perfettamente con le patate.
Unire anche le uova, il parmigiano e parte del salame e della provola tagliati a pezzetti.
Lavorare bene aggiungendo poco latte per ammorbidire leggermente l’impasto, sale e pepe macinato sul momento.
Ungere abbondantemente uno stampo con cerniera e cospargerlo di pangrattato sia sul fondo che sulle pareti, eliminando poi quello in eccesso.
Fare uno strato utilizzando poco più di metà del composto di patate e compattarlo bene sul fondo e sulle pareti della teglia.
Distribuire sopra la mozzarella tagliata, il salame e la provola lasciate da parte, intervallando con le uova sode tagliate a fettine.
Coprire con la rimanente parte del composto di patate, compattandolo e lisciandolo bene. Spennellare la superficie con un po’ d’olio.
Cospargere con pangrattato, distribuire qualche fiocchetto di burro qua e là ed infornare a forno già caldo (180°) per circa 50 minuti: il gattò sarà pronto quando sulla superficie si sarà formata una bella crosticina dorata.
Lasciare riposare fuori dal forno per circa mezz’ora prima di servire. Il gattò di patate si mangia anche freddo, anzi c’è chi lo preferisce così…perfetto quindi anche per gite e scampagnate! 🙂
Se la ricetta del gattò di patate ti è piaciuta, seguimi anche sulla mia pagina Facebook, Twitter e Pinterest!
troppo goloso! 🙂
Buonissimo, vien voglia di prelevarne una porzione! Un bacio.
Grazie Erminia <3, patate, formaggi e salumi insieme sono sempre validi, ma il gattò è "speciale", per me poi è un piatto pieno di ricordi 🙂
Que rico y jugoso flan!!! Me ha encantado y te copio la idea.
Besotes!!!!
Grazie cara Mina, è un piatto tradizionale sempre molto apprezzato. Baci 🙂
ciao vittoria, io lo preparo con pisellini besciamella e prosciutto a dadini ma e’ una ricetta napoletana O DEL REGNO DELLE DUE SICILIE??