Stracciatella in brodo dalle Marche

La stracciatella in brodo dalle Marche è un piatto della tradizione contadina, una ricetta che nella mia famiglia si preparava spesso con il brodo di cappone come primo delle feste.
Ma anche nelle giornate fredde per alleviare i sintomi del raffreddore o come “ricostituente” durante o dopo l’influenza.
Insomma la stracciatella in brodo marchigiana è quella coccola che cura anima e corpo: il suo profumo di buono si diffonde nella casa e ti riscalda il cuore.
Mi sono accorta, ahimè, di averla trascurata fino ad oggi ma rimedio subito e la inserisco tra le mie amate ricette di famiglia.
Online trovate versioni che differiscono per quantità e ingredienti, io la preparo esclusivamente con il pane secco grattugiato in casa, perché mi piace che sia di grana irregolare. I caratteristici straccetti che si formano nel brodo preferisco che siano evidenti.

Nel libro Antiche ricette – Cultura, Tradizione, Salute ho trovato la ricetta di Alessandro Pazzaglia con il nome dialettale “li straccetti”.
Il magnifico libro mi è stato donato da Massimiliano Petrelli, compagno di mille uscite culinarie e co-autore del libro.
Mia madre, come spesso accade per queste ricette di un tempo, non ha le dosi precise per cui le ho ricostruite io, con l’aiuto del prezioso libro e in base alla mia memoria visiva e olfattiva.
L’unica differenza che ho trovato è la noce moscata che usiamo in famiglia, gli ingredienti sono gli stessi dei passatelli in brodo, solo che le quantità e di conseguenza il risultato diversi.

Stracciatella in brodo dalle Marche
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione5 Minuti
  • Tempo di cottura2 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 lbrodo di gallina (o di cappone)
  • 100 gparmigiano Reggiano DOP (grattugiato)
  • 100 gpane grattugiato
  • 4uova (240 g circa)
  • q.b.limone (scorza grattugiata)
  • q.b.noce moscata (grattugiata)
  • 4 pizzichiSale (2 g circa)

Strumenti

  • Frusta

Preparazione della Stracciatella in brodo dalle Marche

La Stracciatella in brodo dalle Marche, come tradizione comanda, si prepara partendo da un buon brodo di gallina o di cappone. Ma ciò non toglie che potete utilizzare un brodo vegetale o di carne di manzo.
  1. Stracciatella in brodo dalle Marche

    Preparate il brodo in una pentola e portate a ebollizione.

    Nel frattempo sbattete le uova in una ciotola con 4 pizzichi di sale.

    Unite il parmigiano continuando a mescolare, il pangrattato, la buccia grattugiata del limone e la noce moscata grattugiata.

    Il composto dovrà risultare abbastanza cremoso.

    Versatelo nel brodo in ebollizione e mescolate un po’ con la frusta.

    Lasciate cucinare per 2-3 minuti quindi servite subito.

Brodo di cappone (o gallina)

Ingredienti per il brodo (per 10-12 persone):

cappone 2,5 kg,

200-300 g di bollito,

1 cipolla,

1 chiodo di garofano,

1 costa di sedano,

1 carota o 2,

2  pomodori piccoli,

sale q.b

Preparazione:  eliminare le penne dal cappone e fiammeggiare sul fornello (facendo attenzione a non bruciarsi passare il cappone su un fornello), quindi lavare bene e lasciare scolare.

Mettere in abbondante acqua fredda il cappone, il bollito, la cipolla, in cui avrete infilato il chiodo di garofano, per impedire che finisca sotto i denti, 1 costa di sedano e la carota.

Salare ma con attenzione, tenendo conto che il brodo si ritirerà.

Continuare a far bollire 1 ora circa a fuoco moderato con un coperchio lasciato un po’ aperto.

Una mezz’ora prima di spegnere il fornello, aggiungere i 2 pomodori piccoli.

Provare a piccare con la forchetta la carne del cappone (coscia e petto) per definire il giusto grado di cottura: a cottura ultimata la forchetta penetrerà facilmente. Potrebbe cuocersi prima del bollito, in tal caso occorre toglierlo dal brodo.

Quando il brodo si sarà freddato occorre sgrassarlo, cioè togliere il grasso in superficie. Per facilitare questa operazione può essere messo in frigo, magari per tutta la notte ed il giorno dopo, quando il grasso si sarà solidificato in superficie, si toglierà più velocemente.

Potete servire il lesso caldo o freddo, se decidete di scaldarlo dovrete rimetterlo nel brodo e toglierlo quando bolle.

Accompagnare con delle salse o semplicemente olio extravergine d’oliva crudo.

Pubblicato da Raffa

Le ricette sono come la vita che scorre e si trasforma. Prendono vita nell'istante in cui le prepari: mai uguali, basta variare semplicemente il sale o le quantità, seguendo l'istinto del momento... Insomma un mondo affascinante e ricco di scoperte continue...

2 Risposte a “Stracciatella in brodo dalle Marche”

  1. “Insomma la stracciatella in brodo è quella coccola che cura anima e corpo”, giusto, verissimo, da marchigiano in esilio a Barcellona, con il frigorofero vuoto, ho appena fatto una stracciatella e gía mi sento meglio. Mi leggero qualcuna delle tue ricette, che domani faccio la spesa

  2. Spero di esserti stata utile per la tua spesa con altre mie ricette
    . Grazie per il commento che ho visualizzato solo oggi.

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