Le Erbe di campo straginate o “cucina” sono erbe di campo miste (bietole, cicoria, grispigni, grugni, rape, spinaci, orecchie di lepre, papavero,…) lessate insieme ad una patata (facoltativa) e ripassate poi in padella con olio, aglio e peperoncino, se piace.
Non potete neanche immaginare il loro sapore e la gioia di tornare a casa, dopo una bella passeggiata all’aria aperta, e preparare un pasto, senza essere essere dovuti prima passare al supermercato!
“Straginate” è un termine dilettale di Ancona nelle Marche che significa in questo caso passate in padella, un tempo usavano il lardo al posto dell’olio.
Qui ad Ancona si trovano già raccolte al mercato centrale 1 kg costa solo 2,5 euro. Poi basta pulirla, lessarla e ripassarla in padella.
Ma il discorso sulle erbe di campo è complicato per chi non ha l’abitudine di farlo… un tempo era normale, si raccoglievano le verdure dell’orto e dei campi incolti e, in ogni stagione, se ne trovano facilmente alcune piuttosto che altre.
Mia madre lo fa ancora, ma io mi sono limitata a caparle e cucinarle, raramente le ho raccolte, a parte le più comuni, come le bietole e le malve, perché non è facile saperle riconoscere nei campi tra le tante erbe.
Inoltre i nomi dialettali cambiano da paese a paese e non sempre si riesce ad associarli ad ogni erba. Mio marito ha iniziato ad occuparsi della raccolta, visto che da piccolo è stato istruito dalla nonna a Sansepolcro… ci vuole esperienza e pratica per non dimenticarsi.
Io ogni primavera provo a capire un po’ di più, grazie soprattutto al Prof. Fabio Taffetani, docente di botanica dell’Università Politecnica delle Marche e autore del libro “rugni, speragne e crispigne” piante spontanee negli usi e nelle tradizioni del territorio maceratese.
Ho imparato ad esempio che l’amaro che contraddistingue alcune erbe spontanee è utile al nostro organismo. Se non gradite troppo la cicoria, che è una delle erbe amare, potete mescolarla ad altre erbe più “dolci” come le bietole e la malva.
I grugni invece sono una via di mezzo ma piuttosto ruvidi (sempre un tipo di cicoria). Questa volta abbiamo trovato bietole, grugni, malve e germogli di cardo, a cui ho aggiunto la patata cucinata al vapore.
Io utilizzo le Erbe di campo straginate, oltre che come ottimo contorno, come farcitura nella piadina con lo stracchino e per chi vuole anche prosciutto cotto o crudo e nel Kebab nostrano da fare in casa con verdure straginate.
Un consiglio, se volete provare a cercarle nei campi, tenete conto del fatto che purtroppo si usano spesso i diserbanti che seccano tutte le erbe e sono dannosi per la salute.
- DifficoltàMolto facile
- CostoMolto economico
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura20 Minuti
- Porzioni4 persone
- CucinaItaliana
Ingredienti
- 500 gErbe di campo miste
- 1Patata (media)
- q.b.Olio extravergine d’oliva
- q.b.Peperoncino
- q.b.Sale (se occorre)
Preparazione
Erbe di campo straginate
Pulite le erbe di campo eliminando le foglie esterne, quelle sciupate, tagliate la parte in fondo, quella attaccata al terreno per dividere le foglie, oppure, spaccatela con un taglio lasciandola. Lavate molto bene prima di cucinare in abbondante acqua salata.
Lessate a fiamma medio alta e controllate il grado di cottura delle foglie più dure che potrebbero essere bietole, grugni e cicoria.
Scolate bene e fate cucinare al vapore una patata sbucciata e ridotta a pezzettoni.
Preparate in una padella, adeguata alla quantità di erbe, l’olio su cui andrete a far soffriggere uno spicchio d’aglio in camicia schiacciato e un peperoncino spezzato.
Unite le verdure ben scolate e la patata in parte schiacciata con una forchetta e in parte a tocchetti.
Versate nella padella le erbe e la patata e mescolate a fuoco medio per circa 10 minuti. Servite le erbe di campo straginate calde.
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