Migliaccio dolce con ricotta.
E migliaccio sia!Venerdì scorso mi hanno invitato ad una simpatica cena organizzata dalla condotta slowfood Castel del Monte dove si è parlato di cereali, del loro utilizzo in cucina e della riscoperta di antichi cereali che oggi si stanno nuovamente riaffermando con piatti della cucina tradizionale rivisitata in chiave moderna. Percio’ grano, farro, orzo, avena tutte prime donne alla ricerca di notorietà! Oltre i cereali c’è stata la recensione di un nuovo libro “la luna e la focaccia” storia , tradizioni e ricette ad opera del bravissimo Vittorio Stagnani. Un capolavoro dedicato alla focaccia metaforicamente associata alla luna e qui inevitabilmente è venuto fuori l’orgoglio barese con il suo simbolo di sempre……la mitica focaccia barese!Il menu’ della serata è stato veramente molto gustoso e sobrio e si è cercato di giocare proprio con l’uso dei cereali e dei suoi derivati. Percio’ il farro rosso è stato associato ai carciofi, con l’orzo è stata realizzata la tiella barese con patate e cozze, con la semola di grano duro si è realizzata una sfoglia che poi è stata farcita con baccalà e patate e poi tanti, ma tanti tipi di focacce partendo da quella barese per arrivare a quella ai 5 cereali con noci e gorgonzola. Ma il piatto forte della serata sono stati i dolci dove gli chef si sono divertiti a rivisitare in due versioni il Migliaccio napoletano e la sbrisolona. Cosa è successo…… mi è subito venuta “la fissa” per il migliaccio. Subito ho cercato di estorcere la ricetta dallo chef, che in tutta onestà, non mi ha dato tanta soddisfazione….. sappiamo come sono e cosa pensano di noi foodblogger, ma non mi sono arreso ho iniziato una frenetica ricerca tra libri e web e finalmente a meno di 24 ore di distanza ho realizzato il mio migliaccio dolce di ricotta. Lo so qualche napoletano avrà da ridire o magari troverà difetti o imperfezioni, ma accetto qualsiasi critica e suggerimenti per migliorare questo dolce, che sarà pure povero e di umili origini , ma è straordinario. Dunque ora vi mostro cio’ che ho preparato.
Rullo di tamburi…………ta…taan!
Migliaccio dolce napoletano.
Ingredienti
- 125 g di semola di grano duro (io ho usato semola extra Granoro)
- 500 ml di latte intero
- 125 ml di acqua
- 60 g di burro
- 250 g di ricotta
- 200 g di zucchero a velo
- 5 uova
- 1 scorzetta di limone
- 1 scorzetta di arancia
- 2 cucchiai di liquore strega
- ½ cuchiaino di cannella
- 1 bustina di vanillina
- un pizzico di sale
- canditi o amarene sciroppate se le gradite (io ho usato solo le amarene)
Preparazione
In una pentola alta e capiente portare a bollore il latte con l’acqua , il burro , un pizzico di salee le scorzette di arancia e limone. Togliere le scorzette e versare a pioggia la semola e mescolare per bene con un cucchiaio di legno fino a quando non si crea una crema densa ed omogenea, cuocere per circa 5-6 minuti. Raffreddare il semolino distribuendolo su di un piano di marmo o in una ciotola larga. In una coppa versare le uova sgusciate, la vanillina e lo zucchero a velo e lavorare per almeno 10 minuti con un frullino elettrico, fino a che non si forma un composto gonfio e spumoso. Setacciare la ricotta e amalgamarla al composto di uova e zucchero facendo attenzione a non smontare il composto, mescolare con un movimento dal basso verso l’alto. Unire poi il semolino freddo un po’ per volta, sempre amalgamando delicatamente il composto. Unire il liquore e se gradite, un mezzo cucchiaino di cannella, i canditi o le amarene sciroppate, ne bastano 10-15 tagliate in 2. Ungere di burro uno stampo a cerniera da circa 26 cm di diametro e versare tutto il composto avendo cura di livellarlo con una spatola. Cuocere in forno caldo a 180°C per 40 –50 minuti e fino a che non si forma una bella doratura in superficie. Se volete una doratura ancor piu’ scura, potete distribuire sulla superficie del dolce dello zucchero semolato prima di infornarlo. Servire freddo o tiepido.
Con questo dolce partecipo al contest del Blog Morena in cucina:Un dolce al mese-la ricotta.
0 Comments
Ketty Valenti
Guarda io come sai sono Siciliana e quindi non so dirti come lo troverebbe un napoletano,personalmente ti dico che mi fa una gola da matti e poi io la ricotta l'adoro sia nei dolci che nei salati!Z&C
sississima
dove c'è la ricotta ci sono io: buono!! Un abbraccio SILVIA
annaferna
ciao Peppebellissima esperienza felice per te!! maduuuu che dolce sfizioso ma si mangia al cucchiaio o resiste alla gravità? ^_^baci
peppeaifornelli
ma sicuramente!!!
Valentina
Peppeeeee 🙂 Pur essendo napoletana, sai che non ho mai fatto il migliaccio? Mangiato si, però, e mi piace un sacco!!! 😀 Mia mamma, poi, ne va matta…. Sei stato bravissimo, è perfetto e sicuramente una delizia unica… adoro la ricotta nei dolci! 🙂 Complimenti amico mio, buona serata! 🙂
peppeaifornelli
detto da te è piu' di un complimento!
Karina Cosm
che blog meraviglioso…tua nuova follower passa damma mia cucina,ti aspetto…http://assaggi-incucina.blogspot.it/
lalexa
mitico Peppe!una signora delizia questo dolce:)bacione
valentine
lo faceva sempre mia nonna, ora lei non cucina più, non ricorda la ricetta e nessuna delle figlie lo sa fare… quasi quasi riparto dalla tua alla ricerca del sapore dell'infanzia: sembra ottimo!
Cristiana Valeria
….mi aggancio al commento sopra di me: è una ricetta che richiama l'infanzia, sa di ricordo….ricordo di buono..anche se non sei riuscito ad estorcere mi sembra un ottimo risultato! cri
peppeaifornelli
ti ringrazio per il tuo commento e mi fa piacere che questa ricetta abbia avuto la capacità di farvi ritornare a vecchi ricordi d'infanzia.Sai io uso il termine estorcere ricette, perchè molto spesso capita di trovare qualcosa di interessante e bonariamente fai capire che ti interessa la ricetta allora c'è chi lo capisce e subito ti elargisce la sua preziosa ricetta , c'è invece l'altra categoria che quasi li devi implorare per farti dare la ricetta e spesso è anche incompleta o imprecisa. un caro saluto,Peppe.