Regione Calabria a Vinitaly: una grande storia nel bicchiere

Regione Calabria, cucina con sara
Regione Calabria a Vinitaly: una grande storia nel bicchiere.

La regione Calabria ha partecipato per la prima volta a Vinitaly 2016 con una produzione così composita e ha presentato il suo nuovo brand “Rosso Calabria”, un omaggio alle preziose varietà a bacca scura della regione, sinonimo di alta qualità, storia e innovazione enologica.

“In occasione della 50° Edizione di Vinitaly ci presentiamo con il nostro comparto vitivinicolo compatto per affermare con forza la presenza di una produzione che appartiene ad un percorso secolare. L’agroalimentare, nel corso della grave crisi che sta attraversando la nostra epoca, ha mantenuto buoni standard e in Calabria sta reggendo meglio di ogni altro settore economico. All’interno di questo il comparto vitivinicolo ha fatto passi da gigante, grazie al coraggio e alla tenacia dei nostri imprenditori. 

La nicchia produttiva che oggi esprime la Calabria nel panorama vitivinicolo Italiano può diventare leva per costruire un progetto di crescita per la nostra regione. Ma ora, quì al Vinitaly 2016, la più importante innovazione che i nostri vini offrono è quella di essere momento di coesione tra i produttori che convergono su un progetto comune per contribuire insieme alla creazione di un brand Calabria che dia al mondo la vera immagine della nostra terra”. – Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio 

ISTITUZIONALE

PORTA TEOFORICO

MOSTRA 2

La viticoltura calabrese ha origini antichissime che risalgono al VII secolo a.C., e una millenaria tradizione fatta di impegno, passione e competenza. Ed è proprio per valorizzare e far conoscere l’inestimabile patrimonio enologico della regione Calabria che è nato il nuovo brand che, nel segno del rosso, riunisce tutta la produzione locale di vini. Rosso come la passione che gli agricoltori ogni giorno mettono nel proprio lavoro, come la passione che ci guida in ambizioso progetto che riunisce i produttori della regione puntando ad alti standard qualitativi.

Regione calabria, cucina con sara

La calabria è una terra affascinante, con aspre catene montuose, dolci distese collinari, scogliere e coste stupende: qui nascono vini che vantano una storia unica, un carattere deciso e un gusto inimitabile, vini caratterizzati ampiamente dal territorio in cui vengono prodotti. La Calabria oggi ha un patrimonio di circa 350 vitigni, con dodicimila ettari di vigneto, di cui 70% rosso e 30% bianco. I vitigni calabresi danno vita a moltissime varietà di vino, tra cui 9 con la certificazione DOP e 9 con denominazione IGP.

Ecco alcune immagini degli splendidi vigneti calabresi.

Strongoli

paesaggio

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regione calabria, cucina con sara

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Tra tutti i vini calabresi che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare, vorrei portare alla vostra attenzione il GRECO DI BIANCO DOP, principe dei vitigni a bacca bianca, dalla storia millenaria.

greco di bianco, cucina con sara

Questo vino passito ha origini antichissime. La leggenda fa risalire questo vino al VII secolo a.C., quando un colono greco portò i primi tralci della vite sbarcando nell’odierno Capo Bruzzano, nel territorio comunale di Bianco. Nella lavorazione delle uve per la produzione del greco di bianco si segue ancora un antico procedimento descritto dal poeta Esiodo nel VII a.c. :

“Quando Orione e Sirio giungono a mezzo del cielo e l’aurora delle rosee dita vede Arturo, allora, o Perse, spicca e porta a casa tutti i grappoli: li terrai al sole per dieci giorni e per dieci notti, per cinque invece all’ombra; al sesto giorno poi, porrai nei tuoi vasi i doni di Dioniso giocondo”.

Il Greco di Bianco può essere prodotto solamente nel Comune di Bianco e in parte del comune di Casignana. Predilige i climi più ventosi ed assolati. E’ un vino bianco “passito” ricavato da uve che, prima di essere spremute, vengono appassite al sole su graticci di canne o in essiccatoi ad aria forzata, e subiscono una riduzione di peso che può raggiungere, a seconda del contenuto in zuccheri, il 35%. Le uve aromatiche si prestano ad essere prodotte ed appassite direttamente sulla pianta (previo schiacciamento o torsione del rachide ad opera dell’uomo) o direttamente al sole su graticci, oppure in locali condizionati. Al termine dell’operazione di appassimento le uve vengono sottoposte a pigiatura e torchiatura. Ha colore giallo ambrato, profumo di zagara, sapore dolce, morbido pieno ed armonico, di stoffa elegante e sostenuta (per tutte le informazioni cliccate qui).

Il greco di binaco è un vino da fine pasto e da meditazione, si abbina a formaggi, pasticceria secca, dolci a base di pasta di mandorle e va servito ad una temperatura di 14° – 16° gradi.

Per tutti gli approfondimenti vi consiglio di visitare il sito http://rossocalabria.wine/.

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Pubblicato da cucinaconsara

Sara, psicologa per professione e foodblogger per passione.

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