Franciacorta: vino eccezionale

franciacorta

“Chiamiamo il vino con il proprio nome e quindi: Spumanti, i vini senza Denominazione specifica; Franciacorta, il Franciacorta”. Oggi il Franciacorta, come anche altri vini di qualità, esige più rispetto, eleganza, identità, che il termine bollicine, ormai, non è in grado di dare. Franciacorta, Champagne e Cava: in Europa, solo questi 3 vini possono utilizzare un unico termine per identificare in modo preciso un vino, un territorio e il metodo di produzione.

Caratteristiche di Franciacorta

La Franciacorta è una area vinicola che si sviluppa a ovest di Brescia, sui fianchi di colline moreniche che scendono dal Lago d’Iseo e si affacciano come fossero un anfiteatro sulla pianura padana. Se cerchiamo il termine  spumante in etichetta non lo troveremo, perché il disciplinare lo vieta. Questo vino docg è unico, quindi la sola parola da usare è Franciacorta, al massimo con l’aggiunta della dicitura “Metodo Classico” .Inoltre pur facendo parte dei territori del Talento,  ha scelto di focalizzare la propria comunicazione esclusivamente sul nome territoriale e non utilizzare il nome collettivo “Talento” appunto,  che rappresenta l’eccellenza spumantistica italiana, di cui ne fanno parte gli spumanti italiani ottenuti da uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco, rifermentato in bottiglia, con minimo 15 mesi di affinamento sui lieviti e tenore zuccherino inferiore a 12 g/litro.

[banner network=”altervista” size=”468X60″ corners=”rc:0″]

Come viene fatto il Franciacorta

Oggi sono circa 1700 gli ettari destinati alla coltivazione delle uve per le bollicine della Franciacorta, per un totale di quasi 5 milioni e 400 mila bottiglie prodotte. A dar forma e carattere a questo vino, che affina sui lieviti da un minimo di 18 mesi fino a 30 mesi, secondo la tipologia, contribuiscono le uve Chardonnay al 70%, il Pinot Nero e il Pinot Bianco per il restante 30%. Queste uve erano già coltivate  mille anni fa da numerose comunità di monaci che vivevano in “francae curtes“, ovvero in “aree franche“, libere cioè dal pagamento delle tasse e che hanno dato il nome al territorio.

franciacorta_cartina
Zone di produzione del Franciacorta

Franciacorta: un po’ di storia

La storia del Franciacorta, come lo apprezziamo oggi, è stata scritta nel 1954, da Guido Berlucchi e dal suo giovane enologo Franco Ziliani. I due, coraggiosi e anche un po’ incoscienti, decisero di produrre insieme uno spumante “con il metodo degli Champagne”, cioè con il Metodo Classico, per cercare di imitarli. Dopo qualche esperimento, ne venne fuori un vino prezioso con caratteristiche e bollicine uniche, da potersi distinguere subito. L’esempio venne poi seguito da altri produttori della zona, tra cui Moretti con il BellavistaLa MontinaBarone PizziniMosnelMonte RossaCa’ del BoscoMajolini, Catturich e molti altri, che oggi rappresentano l’alta qualità del Franciacorta.

[banner size=”468X60″ type=”default” corners=”rc:0″]

Il Franciacorta nel bicchiere e il suo abbinamento

Sono generalmente vini di grande finezza e qualità. Possiedono aromi delicati di agrumi, di fiori, di pane tostato e tanta morbidezza, accompagnata da un finale lungo e molto piacevole. Sono vini adatti come aperitivo, oppure da abbinare ad antipasti di verdure, di pesce, primi piatti, e quelli più strutturati, come in genere sono i Franciacorta Millesimati docg, pesce fritto,  pesce arrosto, crostacei e carni bianche. I Franciacorta Rosè docg hanno aromi di piccoli frutti rossi e sono adatti anche con zuppe di pesce e piatti di carne, i più strutturati della categoria si possono bere anche con preparazioni a base di carne rossa. Il Franciacorta Satèn docg, particolare tipo di spumante, composto solo da uve bianche Chardonnay e Pinot Bianco, con meno bollicine, quindi più morbido e vellutato, che ha aromi di frutta secca e fiori, da abbinare a piatti a base di pesce di mare e pesce di lago.

Ecco altri articoli che parlano di vini:

 

Photo Credits: flickr.com/photos/mauri74g/4252996017, camperlife.it

Pubblicato da mara

a tutto c'è un perchè..il mio è vino e cucina.e a ciascuno il suo....

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.