Gateau di patate.
La mia cucina piano piano riprende a produrre cose buone, anche se io non ci sono ancora con lo spirito e con la mente. Purtroppo certi eventi ti sconvolgono la vita e rimettono in discussione tanti modi di essere e di pensare, ritengo però che la cucina abbia un certo effetto terapeutico. Si riprende a cucinare anche grazie al gioco dello scambioricette che ogni mese ci permette di conoscere e curiosare nei blog di nuove amiche. Questo mese è toccato a Claudia del blog “La Pagnotta Innamorata“. Qui c’è come sempre l’imbarazzo della scelta, ma il mio occhio è caduto su di una ricetta che ricorda il passato, un pezzo di vita vissuta, una di quelle ricette che ti restano nel cuore perchè legate a persone speciali che hanno avuto molta importanza nella vita. Partendo perciò dal ricordo d’infazia di Claudia e del mitico gateau della signora Franca, ho voluto riproporlo perchè rileggendo il suo racconto sono tornato anche io indietro negli anni ricordando una persona molto speciale. Da piccolino solitamente con mia madre o con mia nonna andavamo spesso a far vistita ad una cugina che era ritornata dalla Francia dopo diversi anni, stabilendosi definitivamente a Corato. Questa Maria detta la francese amava molto i bambini ed ogni occasione era buona per prenderli per la gola con mille leccornie. Oltre al cioccolato, le zollette di zucchero e le caramelle , c’erano i suoi mitici “Gattò”. Per lei ogni dolce era un Gateau! Ogni volta che andavamo da lei puntualmente in un italiano fortemente contaminato da francesismi, mi chiedeva se io volessi assaggiare il suo gateau. La prima volta restai un pò in dubbio, anche perchè non sapevo cosa fosse il gateau…Poi lo capii ! Per lei ogni forma di dolce dalla torta al ciambellone o anche il panettone o la colomba erano Gattò! Ricordo piacevolmente questa persona perchè era genuina, altruista, semplice e ti conquistava con poco. Era un personaggio e come tale lo ricordo. Tornando ad oggi, questa è la versione del gateau di patate di Claudia che come sempre ho personalizzato secondo i miei gusti. A me è piaciuto e vi invito a provarlo perchè è una vera delizia.
Gateau di patate
Ingredienti per una teglia da 24-26 cm di diametro.
- 1,5 kg di patate (io ho usato le patate di Polignano)
- 100 g di burro
- Olio extravergine di oliva
- 100 g di parmigiano
- 3 uova piccole
- 100 g di prosciutto cotto
- 100 g di scamorza
- 100 g di emmentaler
- 100 g di salame a dadini( io non l’ho aggiunto)
- 200 ml di latte
- Pangrattato q.b.
- Pepe creola q.b.
- Curcuma q.b
- Alloro
- Sale
Preparazione
Lavare per bene le patate e cuocerle in abbondante acqua salata con un paio di foglie di alloro. Servono generalmente almeno 25-30 minuti e comunque controllate sempre con una forchetta affinché siano ben cotte. Una volta pronte, lasciarle appena intiepidire e poi pelarle. Ridurre le patate in purea usando o lo schiacciapatate o il passaverdure. Aggiungere alla purea di patate il burro a dadini, le uova leggermente sbattute, un po’ di parmigiano ( il resto ci servirà per la finitura), il prosciutto, la scamorza e l’emmentaler a cubettini. Versare poco per volta il latte ed amalgamare per bene il tutto. Controllare la sapidità e se necessario aggiungere un po’ di sale. Se vi piace, potete aggiungere un po’ di pepe creola e un po’ di curcuma che renderà ancora piu’ giallo il gatteau di patate. Preriscaldare il forno a 180°C. Imburrare la teglia sia sul fondo che sulle pareti e poi versare un po’ di pangrattato. Assicurarsi che il fondo e le pareti della teglia siano ben cosparse da un velo di panatura. Versare il composto nella teglia e livellarlo per bene. Con i rebbi della forchetta solcare tutta la superficie del gateau e poi spennellare dell’’olio extravergine di oliva su tutta la superficie. Completare versando sul gateau del pangrattato e del parmigiano reggiano. Vi consiglio di miscelare insieme il pangrattato e il parmigiano e poi di creare uno strato uniforme e sottile. Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 30-40 minuti , fino a quando non si crea una bella doratura uniforme. Lasciar intiepidire prima di servire.
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